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Satori

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noi si spera tu ti sbagli, e che la pubblicità di uno shampoo non sia un segnale della fine, e dell'inizio del giudizio universale, ma sul fatto che sotto i nostri occhi sfilino una serie di stupidità inaudite mi trovi daccordo con te, spesso mi è capitato di vederne una, dove un tuffatore si tuffa dentro un'auto a portiere aperte, per poi finire nella piscina sottostante, non sai quante volte ho desiderato che sbagliasse la mira, che si chiudessero le portiere per sbaglio, insomma che si impastasse sull'auto appesa a un filo ahahaha, e questa è solo una delle migliaia in circolazione.

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noi si spera tu ti sbagli, e che la pubblicità di uno shampoo non sia un segnale della fine, e dell'inizio del giudizio universale, ma sul fatto che sotto i nostri occhi sfilino una serie di stupidità inaudite mi trovi daccordo con te, spesso mi è capitato di vederne una, dove un tuffatore si tuffa dentro un'auto a portiere aperte, per poi finire nella piscina sottostante, non sai quante volte ho desiderato che sbagliasse la mira, che si chiudessero le portiere per sbaglio, insomma che si impastasse sull'auto appesa a un filo ahahaha, e questa è solo una delle migliaia in circolazione.

Esattamente come dici!! Ma forse è sulle conseguenze di tale stato di cose che non si riflette abbastanza. Una domanda semplice semplice: tu preferiresti avere a che fare con un idiota o con un bandito di professione? Per quanto mi riguarda, non avrei dubbi sulla scelta.

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Giustissimo! Col bandito puoi trattare su una base di razionalità; giacché la sua devianza non sta nell'intelligenza, ma nell'etica. Con l'idiota non hai scampo, può solo nuocerti. Ora, un sistema che lascia passare come normali, messaggi continui e onnipervadenti come i due che abbiamo citato (e che non dimentichiamolo é il sistema nel quale viviamo) non é intrinsecamente nocivo? E non nocivo in modo in modo remoto, astratto, lunare, bensì direttamente e personalmente?

Se nessuno si accorge della pericolosità di fatti apparentemente innocui come certi spot (a dire il vero la maggioranza di essi; alcuni sono di una cretineria raccapricciante), a me pare ci sia poco da sperare.

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Se nessuno si accorge della pericolosità di fatti apparentemente innocui come certi spot (a dire il vero la maggioranza di essi; alcuni sono di una cretineria raccapricciante), a me pare ci sia poco da sperare.

Zac eccomi quà , sono uno di quelli , infatti non capisco dove stà tutta questa pericolosità, illuminami (come al solito). Perchè forse occorre solo un pò di ironia filosofica, si dice una cosa per far intendere un'altra.

P.S. non ho visto lo spot dello shampo

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Se nessuno si accorge della pericolosità di fatti apparentemente innocui come certi spot (a dire il vero la maggioranza di essi; alcuni sono di una cretineria raccapricciante), a me pare ci sia poco da sperare.

Zac eccomi quà , sono uno di quelli , infatti non capisco dove stà tutta questa pericolosità, illuminami (come al solito). Perchè forse occorre solo un pò di ironia filosofica, si dice una cosa per far intendere un'altra.

P.S. non ho visto lo spot dello shampo

In questo caso illuminarti costa pochissimi Watt.

Nell'ipotesi che gli spot di cui parliamo siano effettivamente cretini in maniera patologica;

nella certezza che essi si rivolgono alla collettività;

nella certezza che essi sono pensati per la collettività;

nella certezza che essi funzionano, giacché nessuno investe risorse senza un ritorno, e cioé che essi sono la risposta ad una domanda (se così non fosse non funzionerebbero);

ecco, fermi i punti su elencati (anche non prendendo per buona l'idea che un delinquente sia da preferire ad un idiota), non ti pare che una società che per funzionare abbia bisogno di stupidità sia destinata all'autodistruzione?

A me pare evidente; e qui la filosofia entra poco: basta mettere uno appresso all'altro dei fatti lapalissiani.

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Che alcuni spot siano cretini sono d'accordo, ma non vi è affatto certezza che essi funzionino, il fatto che si investano risorse e che siano una risposta a una domanda ( può essere una risposta sbagliata), non significa nulla. A volte la stupidità stà solo in chi li crea questi spot,non automaticamente nella collettività.

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il caro buon vecchio carosello PERE'PPEPPEPEPEPEREPERE'

calimero

susanna

l'olandesina

carmencita e caballero

l'omino della lagostina

e quanti altri sketch che hanno accompagnato la nostra infanzia, e poi subito dopo a nanna.

era tutto più sano e genuino e i grandi del passato, da macario a vianello, il grande campanini con il suo cynar, bramieri e tutti gli altri, ci hanno fatto vivere veri momenti di puro divertimento all'interno di un contesto pubblicitario che non pesava, ma che era attesissimo da tutti, giovani e meno giovani.

oggi è uno schifo anche la scelta degli orari, mentre stai pranzando e vedi il telegiornale, passa la pubblicità della pozione H contro le emorroidi o peggio quella della pillolina che non ti fa cagare addosso mentre sei a teatro e ti arriva la diarrea, e poi a cena arriva nuvenia pocket sicura e vai, si ma vai affancuore che sto mangiando lo spaghetto al sugo, e ovviamente associo il ciclo al pomodoro che mi condisce l'agognato piatto di pasta, e chiudiamola qui con la pubblicità odierna, perch'è scandalosa, brutta, stupida, e molto altro di più.

Modificato: da sognatore
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Gli spot sono creati da professionisti della comunicazione; quando girano tantissimi soldi i dilettanti sono esclusi, né si spreca un solo secondo, né una sola inquadratura, e persino le singole parole sono pesate. L'uso di un aggettivo sbagliato può far crollare la credibilità di una azienda pubblicitaria. Questo significa che la cretineria imperante in questo settore é tutt'altro che frutto di casualità. I pubblicitari danno alla gente esattamente quello che vuole, le parla nel modo in cui questa capisce, e pone in essere, nel dettaglio, le azioni richieste per ottenere la reazione attesa. La pubblicità eroga stupidità per la sola ragione che la grande massa ne è affamata. Se la grande massa fosse affamata di canto gregoriano ed equazioni non lineari, la pubblicità sarebbe fatta di quello.

p.s.

Sulla scorta della prima parte del post di sognatore, aggiungo che la differenza tra pubblicità di carosello e quella attuale dice più sulla barbarie imperante di cento testi di sociologia.

Modificato: da Satori
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Sulla scelta degli orari concordo con sognatore, ma sulla creazione della pubblicità, avete pensato quanti fior di psicologi ci stanno dietro? Non suggeriscono ai produttori come fare in modo che l'utente medio si ricordi dello spot? Spesso e volentieri partecipo a sondaggi "retribuiti" sul web (e così mi pago le ricariche bwin o intere bollette del telefono) e la cosa che più mi chiedono dopo avermi fatto vedere uno spot è se si capisce la marca pubblicizzata, se è facile ricordarla e le emozioni che mi suscita lo spot.

Tanto tempo fa ho letto un libro sulla memoria (trucchi e sistemi per esercitarla). Quello che colpisce e resta più impresso sono esperienze o sensazioni dolorose o di paura, sensazioni di benessere e cose che fanno ridere. Sono trucchi di associazione per poter memorizzare parole varie (ai tempi riuscivo a memorizzare 30 parole in un minuto e mezzo e dirle pure in ordine contrario).

Quindi, mi sembra coerente creare spot basati su queste cose per farli ricordare. Che poi ci siano spot più idioti di altri, questo è indubbio.

Ancora la pubblicità dello shampoo non mi è capitata di vederla, ma continuando così non credo di riuscirci: a casa mia devo fare la guerra per poter vedere il telegiornale! (e spesso la perdo perchè se lo vedo non riesco ad ascoltarlo).

Vedo Rai Yoyo, Cartoonito e roba simile. E spesso vedo anche Giallo. La mia tv (a casa) si spegne alle 21.30, orario in cui i bimbi vanno a letto.

Benedizioni

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concordo con te satori, ogni cosa è studiata nel minimo dettaglio, non c'è nulla di lasciato al caso, ci sono stati esempi di pubblicità sbagliate che hanno creato non pochi problemi alle aziende pubblicizzate.

purtroppo dici bene, la massa è davvero affamata di una marea di stronzate, e non solo in campo pubblicitario, noto come le edicole siano piene di giornaletti scandalistici o gossippari, come si dice in gergo oggi, il sesso del figlio di belen, corona che sta con la minetti, la minetti che sta con dolce e gabbana nonostante siano gay dichiarati, vieri che ha la panza quanto la giara di pirandello, la satta che ama il tronchetto di liquirizia, balotelli che si scorda di tornare in italia a vedere il figlio, ma a noi che cavolo cene può fregare della vita dei cosi detti vip -starà per vey important pirla? ahahah-

eppure non c'è parucchiere per signora, studio medico, bar, che non abbia almeno una decina di queste riviste da 0,50 cent su un tavolino, come se fossero la bibbia, come se potessero insegnare qualcosa di importante, allucinante dove siamo arrivati e come ci stanno riducendo, ci siamo preoccupati dell'ormai famosissima farfallina di belen e siamo corsi a vedere la farfallona nel suo porno casalingo, dimenticando che nello stesso momento al governo qualcuno, senza nemmeno l'utilizzo della vasellina ce lo stava... beh avete capito, questi siamo noi, questa è l'italia, ma più in generale il mondo contemporaneo, questa è la situazione, tutti pecore in mano a pastori che ultimamente hanno dimenticato una cosa importante, se la pecora la tosi, potrai continuare a tosarla, ma se la pecora la sgozzi, non ti rimane che una mangiata e basta, e noi pecore da macello siamo diventati ah.

Sulla scelta degli orari concordo con sognatore, ma sulla creazione della pubblicità, avete pensato quanti fior di psicologi ci stanno dietro? Non suggeriscono ai produttori come fare in modo che l'utente medio si ricordi dello spot? Spesso e volentieri partecipo a sondaggi "retribuiti" sul web (e così mi pago le ricariche bwin o intere bollette del telefono) e la cosa che più mi chiedono dopo avermi fatto vedere uno spot è se si capisce la marca pubblicizzata, se è facile ricordarla e le emozioni che mi suscita lo spot.

Tanto tempo fa ho letto un libro sulla memoria (trucchi e sistemi per esercitarla). Quello che colpisce e resta più impresso sono esperienze o sensazioni dolorose o di paura, sensazioni di benessere e cose che fanno ridere. Sono trucchi di associazione per poter memorizzare parole varie (ai tempi riuscivo a memorizzare 30 parole in un minuto e mezzo e dirle pure in ordine contrario).

Quindi, mi sembra coerente creare spot basati su queste cose per farli ricordare. Che poi ci siano spot più idioti di altri, questo è indubbio.

Ancora la pubblicità dello shampoo non mi è capitata di vederla, ma continuando così non credo di riuscirci: a casa mia devo fare la guerra per poter vedere il telegiornale! (e spesso la perdo perchè se lo vedo non riesco ad ascoltarlo).

Vedo Rai Yoyo, Cartoonito e roba simile. E spesso vedo anche Giallo. La mia tv (a casa) si spegne alle 21.30, orario in cui i bimbi vanno a letto.

Benedizioni

infatti sono convintissimo che pubblicizzare nuvenia all'ora di cena, o la pillola anti diarrea a pranzo, ha sicuramente una motivazione precisa, come cavolo fai a dimenticare queste pubblicità che ti hanno mandato il boccone di traverso?

così quando vai al supermercato a comprare gli assorbenti per tua moglie, comprerai nuvenia pocket perchè è l'unica che ti ricordi, o se sarai in un luogo pubblico e ti viene la cacarella, correrai -ammesso che ce la fai- in farmacia a prendere la pillolina magica, che tanto ti ha rovinato la cena, perchè ti ricordi la marca.

tutto ha un senso in pubblicità, il problema + che il senso che loro danno alla pubblicità, rincoglionisce noi e ci fa diventare dei veri e propri idioti.

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@Guymond

"a casa mia devo fare la guerra per poter vedere il telegiornale! (e spesso la perdo perchè se lo vedo non riesco ad ascoltarlo).

Vedo Rai Yoyo, Cartoonito e roba simile. E spesso vedo anche Giallo. La mia tv (a casa) si spegne alle 21.30, orario in cui i bimbi vanno a letto."

E' stessa situazione del mio salotto compreso l'orario della nanna per i bimbi (eccetto i prefestivi), tra spongebob, adventure time e altri, guardo più cartoni oggi che quand'ero piccolo :ris:,

a dirla tutta anche i TG sono cambiati e tolti i 10 minuti che dedicano al presunto maltempo che il più delle volte non è niente di che, (evidentemente anche i tg si adeguano alla domanda della massa), e alle chiacchiere della politica, e alla spettacolarizzazione di alcuni fatti di cronaca, spesso non vale la pena neanche vederli.Quando posso rai storia o rai movie.. quando posso.

Sugli spot , è vero ci sono professionisti , psicologi , girano fior di quattrini , fanno sondaggi retribuiti ma è proprio questa la dimostrazione che il fine ultimo di una pubblicità è tutt'altro che certo, bastasse un spot per stupidi , spenderebbero tutti sti soldi?

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bastasse un spot per stupidi , spenderebbero tutti sti soldi?

Il come, ossia il mezzo, é perfettamente adeguato all'obiettivo, ossia a chi.

Strano che hai giustamente rilevato il progressivio abbassamento del livello dei tg, e non vedi la stessa cosa, per analogia, negli spot.

Il punto è che io non sto criticando la pubblicità, lo facessi farei un grave errore; invertirei la causa con l'effetto. La pubblicità si adegua al suo pubblico, in un circuito vizioso quasi fine al crimine. Per poter essere efficace deve essere stupida in modo intelligente; ma così facendo rende sempre più stupidi i destinatari.

E questo ci riporta al discorso iniziale: un ambiente sociale complessivo che tolleri questo massacro dell'intelligenza e del buon senso, o che non se ne accorga, sta già nella fossa.

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Sognatore, Satori, , io dico che è un'equazione sbagliata la vostra.

Il fatto che siamo inondati di cose stupide ed effimere o intelligentemente stupide( ed è vero) non significa affatto che la società si sta instupidendo. Nessun pericolo secondo me.

Semmai bisogna chiedersi qual' è la reale ragione per la quale queste cose fanno breccia, attecchiscono. Io una risposta ce l'ho, perchè la stupidità, la semplicità, il pettegolezzo, lo scandalo,sono immediati e non richiedono grandi sforzi mentali. Solo per questo,

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Io una risposta ce l'ho, perchè la stupidità, la semplicità, il pettegolezzo, lo scandalo,sono immediati e non richiedono grandi sforzi mentali. Solo per questo,

Se togli la semplicità (spiego dopo), hai appena tratteggiato il quadro mentale della stupidità. In sostanza hai detto che per essere stupidi bisogna essere stupidi.

La semplicità lasciamola fuori da questo gioco al ribasso: essa, quella vera, appartiene ai bambini e ai santi. La sua caricatura si chiama "semplicismo"; e questo é il marchio inconfondibile, guarda un po', degli stupidi.

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"La pubblicità si adegua al suo pubblico, in un circuito vizioso quasi fine al crimine"

... dunque vi è una stupidità di base del pubblico e la pubblicità (come pure i TG) si adegua , adeguandosi instupidisce ancora di più il pubblico che a sua volta favorirà pubblicità ( e TG)ancora più stupidi ecc. questa mi pare che sia la sostanza di tutto questo discorso. Può anche essere và, c'è un rischio degenerativo, ma forse sono solo i tempi che cambiano e che non accettiamo....forse

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"La pubblicità si adegua al suo pubblico, in un circuito vizioso quasi fine al crimine"

... dunque vi è una stupidità di base del pubblico e la pubblicità (come pure i TG) si adegua , adeguandosi instupidisce ancora di più il pubblico che a sua volta favorirà pubblicità ( e TG)ancora più stupidi ecc. questa mi pare che sia la sostanza di tutto questo discorso. Può anche essere và, c'è un rischio degenerativo, ma forse sono solo i tempi che cambiano e che non accettiamo....forse

Si fa fatica a riconoscersi stupidi per una questione di orgoglio; il quale, a sua volta é un chiaro segno di stupidità. Rifletti sul nastro di Moebius, e sulla natura dei circoli viziosi; quasi tutta la condizione umana si spiega così.

Scusa, cosa ci sarebbe da accettare nei tempi che cambiano? Accettare di rincretinirsi, per rimanere nella media?

p.s.

"in un circuito vizioso quasi fine al crimine" evidentemente c'è un refuso di battitura; era "fino", e non fine.

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Quello che intendevo riguardo i tempi che cambiano e che non accettiamo e, non capiamo avrei dovuto anche scrivere, ma evidentemente era tardi ieri, è questo:

riguardo la pubblicità cosa è cambiato rispetto a 20 30 anni fà? è cambiato che oggi siamo inondati da una miriade di prodotti ed è sempre + difficile cercare di dare visibilità ad uno tramite pubblicità, per questo gli spot sono sempre + creativi, nel caso dello shampo la creatività stà proprio nella stupidità dello spot, molti spot vengono ricordati proprio perchè stupidi, il fatto che ne hai parlato qui ne è la corferma.

Io ricordo per es. uno spot di un cewing gum dove c'era uno su una macchina che si trasformava in una pseudo vettura in 3 piani da dove scendeva una scala e salivano 3 4 ragazze , insomma era talmente stupido che me lo ricordo.

Ora se queste esigenze commerciali vengono confuse, e percepite come il riflesso di una società in decadenza si commette un errore.

Riguardo i Tg bè quì la questione è veramente grave perchè questi dovrebbero essere una finestra sulla realtà, dovrebbero informare in modo imparziale e concreto su tutti gli aspetti della società, e non dovrebbero avere altri interessi , invece cosa fanno , riempiono la loro mezz'ora di cose che servono solo a non far cambiare canale agli utenti perchè deve salire l'audiece e cosi incassare di + dalle pubblicita che seguono. Per questo dico che non vale la pena vederli.

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Commetti un errore colossale; quello che dici confligge in modo frontale con le più elementari regole di comunicazione. Cercare di apparire cretini per far colpo non farebbe vendere l’acqua neppure nel deserto, a gente che muore di sete. Alle persone non piace identificarsi con la stupidità; al contrario, in mancanza di meglio, cerca di apparire intelligente per come può. Nessuno comprerebbe mai un prodotto per ché reclamizzato da un idiota congenito, o perché presentato all’interno di un contesto di esplicita disabilità mentale. Dstrange, per favore, non arrampicarti sugli specchi.

Il nocciolo del messaggio pubblicitario consiste nello stimolare bisogni superflui, attraverso meccanismi di identificazione. La femmina, anche se si parla di lassativi, dovrà identificarsi con la sticchiona per la quale tutti stanno lì a sbavare. il maschio col dominatore/controllore/primo-tra- i- primi. Altre identificazioni sono quelle dei ruoli parentali: genitori, figli, nonni, ecc… Il nocciolo della nostra questione consiste nel fatto che questi meccanismo di identificazione sono di una banalità agghiacciante, buoni per un tipo umano incapace della minima coscienza critica.

Ad esempio, una classica pubblicità di una notissima casa automobilistica tedesca (quella coi quattro cerchi) batteva tutta sull’esaltare l’idea del “controllo”. Chi guidava quell’auto “aveva il controllo”, era uno “giusto”, un dominatore. Ovviamente, accanto a questo straordinario superuomo col controllo e il dominio stava seduta una sticchionissima. Ora, la mia reazione di essere umano non zombificato è stata un moto di ripulsa, unito all’idea certa che quella’auto non la comprerei mai, per una semplice questione di antipatia. Per l’uomo-zombi, invece, é il contrario, funziona; tanto che quella pubblicità continua. Costui, il controllore-zombi, è un poveraccio, che per poter sognare di avere accanto una sticchiona ha bisogno di un auto che gli dia il “controllo”.

Insomma, una roba per cretini.

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figlio mio...non sono tuo padre...sono tua madre.

papà...io non sono tuo figlio...sono una marionetta, sono una marionetta...

solo per questo non comprerò mai una vigorsol, non vorrei fare scoperte tremende un domani, io voglio restare tale, e spero anche mia figlia :ris:

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Però il bonci bonci bonci bò del ti piace vincere facile ce lo ricordiamo tutti!

Benedizoni

E' il "però" che é sbagliato. "Però", "ma", "tuttavia", e... sono congiunzioni avversative; si usano per introdurre un argomento che contrasti o falsifichi quello cui si riferiscono. In questo caso, "però" non avversa, ma conferma. Il bonci bonci può incantare esclusivamente dei citrulli fatti, rifiniti, e irrecuperabili. Il punto, lo ripeto quasi sorridendo, non é se questa roba faccia o non faccia presa; qui non si parla dell'incisività del messaggio, ma del suo contenuto.

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Satori non ci crederai ma la mia auto è proprio una di quelle coi 4 cerchi, una A4, oddio sono uno zombificato, o forse no perchè per fortuna non avevo visto quella pubblicità (consolazione). :crybaby:

Comunque la pubblicità è psicologica non è direttamente per la qualità della stessa che compri, ma per il fatto che il nome del prodotto ti rimane nella mente. Poi quando lo vedi da qualche parte,non stai mica a pensare a come era pubblicizzato, lo compri e nemmeno te ne accorgi, (penso io).

Modificato: da Dstrange
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Satori non ci crederai ma la mia auto è proprio una di quelle coi 4 cerchi, una A4, oddio sono uno zombificato, o forse no perchè per fortuna non avevo visto quella pubblicità (consolazione). :crybaby:

Comunque la pubblicità è psicologica non è direttamente per la qualità della stessa che compri, ma per il fatto che il nome del prodotto ti rimane nella mente. Poi quando lo vedi da qualche parte,non stai mica a pensare a come era pubblicizzato, lo compri e nemmeno te ne accorgi, (penso io).

Caso A: si può possedere uno qualsiasi dei prodotti offerti dalla pubblicità, ed essere del tutto immuni dalle sue suggestioni.

Caso B, si può non possedere alcuno dei prodotti offerti dalla pubblicità, ed essere suggestionabili persino da parte di una gallina.

Tra i due casi non vi é contraddizione alcuna.

Dstrange, avevo dato per scontato che non fosse necessario un simile chiarimento; non ci si attacca a delle ovvietà solo per riempire alcune righe.

Il punto, lo ripeto una volta di più, non concerne i singoli comportamenti individuali, ma l'impatto collettivo che ha l'idiozia scientifica su una società nel suo insieme. E' questo di cui sto parlando. D'altro canto, scusa, non si può nascondere che gli stupidi esistono; e se esistono, da qualche parte devono stare, e qualcosa devono pur fare; ma se esistono - e nessuno lo può negare - devono necessariamente essere in maggioranza, rispetto ai non stupidi, per l'ovvia ragione che é incomparabilmente più facile essere stupidi che intelligenti. Se la massa critica non fosse raggiunta e superata dagli stupidi, non staremmo qui a lamentarci che le cose non funzionano, che sarebbe semplice far sì che certe macroscopiche assurdità fossero eliminate, però, guarda la combinazione, non ci riesce nessuno. E infatti, nessuno può riuscirci, giacché, quando la stupidità si fa metodo e maggioranza, la battaglia é perduta. Se avessi ragione tu, non vivremmo in un mondo nel quale non puoi uscire di casa che, appena fatto il primo passo, non puoi fare a meno di annotare dieci cose fatte all'incontrario di come andrebbero fatte. Ma il fatto é precisamente che, per notarlo, non devi essere stupido; giacché, se lo sei, quelle dieci cose che il non stupido vede fatte all'incontrario, per te (stupido) sono fatte nel modo giusto.

Ora, tutto ciò è reso evidente dalla maggior parte della pubbicità; e deve essere per forza così, giacché lo stupido, che è in maggioranza (vedi sopra), é il soggetto ideale per essere pilotato alla stregua di uno zombi. Basta una musichetta per dargli la carica; e lui, lo zombi, proprio come una macchinetta, mette le mani in tasca e acquista il prodotto impostogli dalla musichetta che gli ha dato la carica.

Non é così? Ok, allora vuol dire che farsi mettere in moto dal bonci bonci bò bò bò, per te, é segno di piena e completa umanità. Non voglio mica farti cambiare idea; per me, invece, mi sarà concesso pensarlo, farsi mettere in moto dal bonci bonci bò bò bò ( e tutto ciò che gli è analogo) é chiaro segno di zombificazione.

Per carità, siamo in democrazia..

Modificato: da Satori
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@Satori

Ti ringrazio per il chiarimento, l'esempio dell'auto tedesca sembrava "ad personam" e ci ho scherzato, personalmente ho ragione di credere di far parte della casistica A.

Per tutto il resto, quanto detto non fà una piega, in linea di massima non posso che essere d'accordo, ma solo in linea di massima infatti è vero ,se qualcosa esiste , esiste perchè c'è quella maggioranza di persone che per un motivo ( in questo caso secondo te la stupidità) o per l'altro la fa esistere, e questo vale in qualsiasi ambito. Ma quand'anche quella minoranza riuscisce a cambiare quella maggioranza considerata negativamente o come un rischio, si svilupperebbe comunque una nuova maggioranza e le cose che nascerebbero sarebbero in virtù di questa nuova società con una nuova minoranza che vorrebbe cambiare quella nuova maggioranza perchè sono sicuro che quelle cose nuove che comincerebbero ad esistere saranno considerate anch'esse stupide. Cosi via in un circolo senza fine

Quello che stò cercando di dire è che forse vale la pena evidenziare quanto di positivo c'è nella società attuale, prima ho accennato alla creatività presente negli spot di oggi, non volevo arrampicarmi sugli specchi, ma penso che sia un valore umano che desta meraviglia, azzarderei a dire che buona parte dello sviluppo economico di cui tutti noi ne beneficiamo lo si deve ad essa.

Chi avrebbe mai pensato, per restare in topic, di vedere Antonio Banderas, sex simbol virile, preoccuparsi di non far mancare il suo pane nelle nostre case e di fare il gioco delle 3 carte con una gallina? adesso non ricordo quali,ma più volte mi son trovato a commentare con mia moglie degli spot geniali, veramente creativi, a volte banali a volte stupidi. Pericoli però continuo a non vederli, forse sono ancora "cieco".

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