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sognatore

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J-J, se si parla di pomodori, e uno ti dimostra che questi sono rossi e non azzurri, e a questo punto non si sa cosa rispondere (giacché i pomodori devono per forza essere azzurri, anche se ti è appena stato dimostrato che non possono esserlo), non è metodologicamente corretto spostare il discorso sulle zucchine; anche perché, come vedrai, con le zucchine ti andrà peggio che coi pomodori.

Ma prima rispondi a questo: c’è qualcosa di errato, o che non ti convince nel mio ultimo post? La mia analisi delle ragioni che rendono assurdo, recessivo e ingiusto, il criterio della proporzionalità fiscale ha qualcosa che non va nelle premesse, nello sviluppo logico di queste, nella conclusione? Se ho commesso errori, segnalami quali sono. Diversamente, dovrai convenire che l’applicazione di questo criterio di prelievo fiscale, fortissimanente voluto dalla parte che non voterò, poeterà ineluttabilmente al definitivo disastro. Io ti assicuro che non troverai nulla di errato nella mia analisi; ma se vuoi prova. In ogni caso, quella che ho sinteticamente esposta, non è che una delle innumerevoli ragioni che rendono calamitosa sia la patrimoniale, sia la progressività. Se non bastasse quanto, andremo avanti.

Veniamo ora alle zucchine. J-J, mi spiace, ma ti sei dato la zappa sui piedi. I sistemi che rendono ineluttabile la divaricazione della forbice tra ricchi e poveri, fino a un angolo prossimo ai 180 gradi, realizzando la massima delle ingiustizie, sono stati, sono e saranno quelli statalisti e social-comunisti, senza eccezione alcuna, passata presente o futura. Quanto al passato, un esempio per tutti, nella defunta Unione Sovietica, a fronte di uno sterminato oceano di miserabili, prosperava una ristrettissima elite di burocrati con privilegi che non avevano neppure i faraoni. Venendo al presente, abbiamo il caso della Cina. Nei laogai, circa 50.000.000 di schiavi tenuti in condizioni tali che, al loro paragone, quelli che costruirono le piramidi fecero villeggiatura. Circa un miliardo di servi della gleba, del tutto privi di diritti civili, ma pressati da carichi di lavoro come bestie da soma, e con salari da sopravvivenza. Circa 260/270.000.000, fra piccoli burocrati, polizia, esercito, e funzionari di partito di medio grado, collocati in una fascia che qui potrebbe corrispondere alla piccolissima borghesia, il resto, a piramide, tra ricchi, super ricchi e nababbi. E’ lì che devi cercare la forbice, J-J, in tutti i Paesi social-comunisti, non in quelli ad ispirazione liberale, dove deve necessariamente esistere e prevalere una classe media. Dove sta la forbice di cui parli in Australia, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Inghilterra, ecc…? La devi cercare in Birmania, non in Danimarca; in Venezuela, non in Argentina. Non scherziamo!

Sventuratamente, grazie alla massiccia presenza, in Italia, dei cultori dello statalismo, e di chi ostenta motivo di vanto dal chiamarsi comunista, la possibilità che la forbice oltre al portafoglio ci tagli anche la testa si fa sempre più minacciosa.

Archiviato questo, spero, si possa tornare a parlare della sciagura certa che ci attende nel caso di vittoria degli amanti della patrimoniale e della progressività fiscale (tacendo, ovviamente, tutto il resto).

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J-J, mi spiace, ma ti sei dato la zappa sui piedi. I sistemi che rendono ineluttabile la divaricazione della forbice tra ricchi e poveri, fino a un angolo prossimo ai 180 gradi, realizzando la massima delle ingiustizie, sono stati, sono e saranno quelli statalisti e social-comunisti,

Mi parli come se io stessi prendendo le difese o le parti del sistema comunista e questo mi dispiace.

Non ho assolutamente idea di come agisca un sistema comunista e dove, tra i nostri politici, andare a scovare gli eventuali focolai di tale "morbo".

Ma mi di spiace ancor più che mi hai sopravvalutato in fatto di conoscenza dei sistemi e perciò di sicuro se continuiamo la discussione, ti sentirai deluso.

Le uniche cose che so sono quelle che vedo (magari sono quelle che credo di vedere, ma poco cambia) e le vedo qui, non in Cina o in Venezuela o in Birmania e se ti parlo di "forbice" non è che me l'ha raccontato qualcuno e se si accresce il divario, fino a che qualcuno non riuscirà a dimostrarmi il contrario, io vedo che la causa è del "partito" (virgolette d'obbligo) che fa opposizione a quello che non voterai.

Sono costoro comunisti? sono liberali? credimi non ne ho idea e allo stato attuale delle cose reputo che non sia neanche prioritario etichettarli in qualche modo, non è che cambiandogli il nome di colpo cambiano atteggiamento.

Sulla patrimoniale non ho avuto nulla da eccepire, anzi. Sulla progressività fiscale mi ero semplicemente un po' perso sulla definizione perchè secondo la mia idea doveva avere una logica di proporzionalità, cioè esattamente il contrario di quanto hai riportato nel tuo esempio, quindi qualcosa probabilmente mi sfugge.

Invece sul discorso della "la collettività nel suo insieme" decisamente mi sfugge qualcosa!

Per come l'avevo inteso in un primo momento, mi era sembrato un gratuito colpo basso, un gesto di irriverenza supportato da una logica mediocre, cosa che EVIDENTEMENTE non è da Satori, quindi per esclusione devo necessariamente non aver capito.

edit:

faccio anche io un esempio di quello che intendo per progressività fiscale, magari ci capiamo meglio:

Se io ho 3mila euro di risparmi in un conto in banca pago l'1,13% di imposta

Se tu hai 3milioni di euro di risparmi in banca paghi 0,15% di imposta.

Secondo me è sbagliato, secondo alcuni sarà giusto, oppure (l'apoteosi) secondo qualcuno è sbagliato ma continua a votare per il partito che mette questo tipo di tasse.

ps: gli sfoghi di emgus e sognatore mi trovano solidale ma ogni tanto bisogna ricordarci che in italia non siamo tutti "imprese, attività da finanziare e capitali da investire". Ci sono anche gli operai a salario e gli impiegati.

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J-J, mi spiace, ma ti sei dato la zappa sui piedi. I sistemi che rendono ineluttabile la divaricazione della forbice tra ricchi e poveri, fino a un angolo prossimo ai 180 gradi, realizzando la massima delle ingiustizie, sono stati, sono e saranno quelli statalisti e social-comunisti,

Mi parli come se io stessi prendendo le difese o le parti del sistema comunista e questo mi dispiace.

Non ho assolutamente idea di come agisca un sistema comunista e dove, tra i nostri politici, andare a scovare gli eventuali focolai di tale "morbo".

Ma mi di spiace ancor più che mi hai sopravvalutato in fatto di conoscenza dei sistemi e perciò di sicuro se continuiamo la discussione, ti sentirai deluso.

Le uniche cose che so sono quelle che vedo (magari sono quelle che credo di vedere, ma poco cambia) e le vedo qui, non in Cina o in Venezuela o in Birmania e se ti parlo di "forbice" non è che me l'ha raccontato qualcuno e se si accresce il divario, fino a che qualcuno non riuscirà a dimostrarmi il contrario, io vedo che la causa è del "partito" (virgolette d'obbligo) che fa opposizione a quello che non voterai.

Sono costoro comunisti? sono liberali? credimi non ne ho idea e allo stato attuale delle cose reputo che non sia neanche prioritario etichettarli in qualche modo, non è che cambiandogli il nome di colpo cambiano atteggiamento.

Sulla patrimoniale non ho avuto nulla da eccepire, anzi. Sulla progressività fiscale mi ero semplicemente un po' perso sulla definizione perchè secondo la mia idea doveva avere una logica di proporzionalità, cioè esattamente il contrario di quanto hai riportato nel tuo esempio, quindi qualcosa probabilmente mi sfugge.

Invece sul discorso della "la collettività nel suo insieme" decisamente mi sfugge qualcosa!

Per come l'avevo inteso in un primo momento, mi era sembrato un gratuito colpo basso, un gesto di irriverenza supportato da una logica mediocre, cosa che EVIDENTEMENTE non è da Satori, quindi per esclusione devo necessariamente non aver capito.

Ti chiedo scusa, J-J; ho ricevuto poco fa una brutta notizia, per cui, al momento non mi sento di risponderti.

Aggiungo solo che non ho capito a che ti riferisci con "colpo basso"; qualsiasi cosa sia, credo tu sappia per certo che non potrei darne neppure se messo alle strette; ma questo lo chiariremo non appena prenderò un po' di fiato, e magari, spero, seguiremo questo.

A volte la vita è incomprensibile.

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Mettiamo immediatamente da parte tutte le nostre parole, amico mio! Di qualsiasi cosa si tratti sono dispiaciuto e ti mando un forte abbraccio.

Noi parliamo tanto.

Sappi che, se lo vorrai, sarò qui ad ascoltare anche i tuoi silenzi.

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