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emgus

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Allora, vediamo se ho capito il senso: la guerra è un atto che si compie, quindi dire "odio la guerra", dovrebbe tradursi con "odio chi fa le guerre" . Se è così che si può rendere allora concordo con te: l'odio ha segnato il suo trionfo contagiando il pacifista che farebbe di tutto contro il suo odiato, anche ucciderlo.

Ci siamo su questo? Se mi confermi che su questo concordi, e tuttavia non vedi ancora il nesso col controllo, provo a spiegarmi ancora più analiticamente

Non senza un senso di terrore crescente (tipico delle mie chiacchierate con te), penso di poter dire che ci siamo, continua pure.

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Allora, vediamo se ho capito il senso: la guerra è un atto che si compie, quindi dire "odio la guerra", dovrebbe tradursi con "odio chi fa le guerre" . Se è così che si può rendere allora concordo con te: l'odio ha segnato il suo trionfo contagiando il pacifista che farebbe di tutto contro il suo odiato, anche ucciderlo.

Ci siamo su questo? Se mi confermi che su questo concordi, e tuttavia non vedi ancora il nesso col controllo, provo a spiegarmi ancora più analiticamente

Non senza un senso di terrore crescente (tipico delle mie chiacchierate con te), penso di poter dire che ci siamo, continua pure.

Fuoco! Ma la portata è molto più radicale. Non è solo l'odio per la persona che fa la guerra che segna il trionfo di quella persona e della guerra; Molto più radicalmente, appunto, è l'odio in sé, verso qualsiasi cosa, anche la più abietta concepibile, che ti trascina al suo livello di abiezione. Insomma, odiare il male è la raffinata vittoria del male che possa concepirsi. Se posso esprimermi con una metafora, e personificando il male, questo (il male) è disponibilissimo a farsi fare a pezzi, pur di suscitare in te l'odio per lui, e trascinarti giù con lui. Grandioso, oscuramente illuminante e scarsamente compreso, è il finale di "Seven"; uno dei film più straordinari che ho mai visto.

Il male si elimina, nella misura del possibile (eliminarlo del tutto è impossibile; ma questo ci porterebbe fuori da questa sfera) in un solo modo: lasciandosi possedere dal bene.

Per il seguito, atteso che non ho mai nascosto di essere una canaglia, lascio che il tuo senso di terrore crescente lieviti. Adesso, fra l'altro, ho urgenze cui dar conto.

A presto.

Modificato: da Satori
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Come per ogni altra diagnosi, non ci si può limitare alla disamina di una collezione di referti; giacché tutto questo materiale, se manca una ricerca eziologica che porti fino alla causa della patologia, serve solamente a creare pile e pile, scaffali e biblioteche di inutili dati tecnici. Giusto?

Occorre, basicamente, capire da cosa nasce la mala politica. Nel caso di specie, chiediamoci: la sua causa è un’imperfezione nei meccanismi di controllo? E’ evidente che no; giacché tali meccanismi non sono pensati perché l'atto di controllare allunga la vita e rende la gente felice; ma perché si presume che il controllo sia reso necessario da una carenza di virtù nelle persone che gestiscono il bene comune. E’ giusto? Ci siamo fino a questo punto? E’vero o non è vero che il controllo nasce come rimedio al ladrocinio? La risposta è tanto ovvia, che do per scontato che sia sì.

Ora, le persone che gestiscono il bene comune sono geneticamente, o antropologicamente diverse, da quelle che non lo gestiscono? Anche qui, è evidente che no. Diversamente, se lo fossero, ci troveremmo davanti a due sole alternative:

1° alternativa, chi gestisce il bene comune è diverso ab eterno, moralmente bacato da fin prima della nascita, e però dotato di una intelligenza resa malefica e superiore dalla propria abiezione morale. Solo questo, infatti, spiegherebbe perché solo persone non virtuose (prima dell’avvento di M5S) abbiano gestito la politica.

2° alternativa, chi gestisce la politica è, anzi era, come chiunque altro, ma prima di far politica. Dunque, la sua virtuosità, o non virtuosità, era pari alla media di qualunque altro cittadino. Una volta acquisita la gestione della cosa pubblica, però, questa disgraziata creatura, ha subito un decadimento verticale dalla virtuosità media di coloro che non si occupano della cosa pubblica.

Per favore, non passare oltre, se non sei certo di aver capito.

Datosi, tuttavia, che sia il punto 1, che il punto 2, sono del tutto inverosimili (se non proprio assurdi), non resta che concludere che tutti gli esseri umani, vuoi che gestiscano, vuoi che non gestiscano la cosa comune, condividono, mediamente, la mancanza di virtù che porta, chi può, ad approfittare, pro domo sua, di ciò che suo non è.

Dimmi J-J, è così no? Datosi che deve per forza essere così (sennò cascheremmo nelle assurdità del punto 1 o del punto 2), non rimane che concludere che, mediamente, il comportamento non virtuoso è patrimonio di tutti i componenti della specie umana (le eccezioni esistono necessariamente; Socrate, ad esempio). A questo punto, ricordi che ci si era trovati d’accordo sul fatto che la causa della mala politica non è la mancanza di adeguati meccanismi di controllo, bensì la mancanza di virtù delle persone? Se hai davvero seguito il ragionamento (costruito in modo che neppure tra milioni di anni possa essere falsificato), mi spieghi come potrà mai accadere che persino un’estrema sofisticazione delle tecniche di controllo possa eliminare il deficit di virtuosità, e creare la virtuosità che manca? Oltretutto, e per sopraccarico, abbiamo appena dedotto che coloro che dovrebbero vigilare, ossia i controllori, sono della medesima pasta dei controllati; e difatti, tutte le volte che dal ruolo di controllori passano a quello di controllati, si comportano esattamente come coloro che (da controllori) condannavano e stigmatizzavano.

Questa è la ineluttabile conclusione; rafforzata da quello che ora aggiungo. Cos’è che porta, in realtà il controllore a controllare? E’ forse il controllore un guardiano delle virtù, essendo egli stesso virtuoso? Domanda puramente retorica, perché abbiamo già appurato che non è così. E allora, perché il ruolo del controllore è ambito quasi quanto quello di controllato ? Semplice! Per almeno tre ragioni:

1-a, gonfia la propria vanità, facendo sentire buoni e virtuosi a costo zero;

2-a, è una posizione straordinaria, e intoccabile, da cui sfogare la propria rabbia (quale che ne sia la causa; anche il fatto che la moglie ti cornifica), e puntare il dito in atto accusatorio;

3-a, se si è capaci di accreditarsi come dei bravi controllori, si dischiude la possibilità di passare dall’altra parte, come tribuni del popolo, ed accedere al giardino magico del potere.

La sola conclusione logica ed inconfutabile (se non lo è, mostrami dove sta l’errore nel mio ragionamento), è che non possono esistere eccezioni alla fallacia e all’ineluttabile fallimento di ogni credenza basata sull’assunto che la buona politica dipenda, o possa essere promossa, dalle tecniche di controllo.

Così come la fine della guerra dipende dalla pace dei cuori (e non dai trattati, e dalle farisaiche “intenzioni” di uomini che la guerra l’hanno dentro, e quindi la portano fuori); allo stesso modo, la politica virtuosa, dipende solo dalla virtù degli uomini tutti; di quelli che stanno fuori, e di quelli che stanno dentro, i Palazzi.

Tutto il resto, è un irresponsabile sogno a occhi aperti.

P.s.

Quanto all’aikido, ed in genere alle arti marziali, prima o poi, dovremo parlarne. Anche qui, le cose non stanno esattamente come sembrano…

Modificato: da Satori
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le guerre finiscono o per sfinimento o per mancanza di risorse economiche per continuarle, non perchè la colomba della pace è scesa sulla terra, si esauriscono le risorse psichiche per continuare a vedere morte e distruzione anche da parte del vincitore, l'innato istinto di consevazione della specie richiede di fermarsi, subentra la tregua , ci si ferma seduti a fumare una sigaretta in mezzo ai cadaveri, si ha voglia di altri quadri da osservare, si ha voglia di fumare in trasferta.

la pace è un la tregua tra una guerra e l'altra non viceversa.

felicità

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Satori un politico virtuoso non può esistere, dunque cosa facciamo? così come un pedofilo che non ha mai toccato un bambino (magari perchè io gli ho tenute ferme le mani per tutta la vita) resta un pedofilo, o un ladro che non ha mai rubato (perchè è stato costretto in una cella di cui si è persa la chiave) resterà sempre un ladro.. allo stesso modo un politico non virtuoso non cambierà la sua natura solo perchè io gli pianto a dosso una telecamera h24.

Ma allora che dovremmo fare? aprire le carceri e liberare le mani dei pedofili perchè la loro natura è immutabile e non serve a niente tenerli.. sotto controllo?

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E perché mai il mio ragionamento dovrebbe avere l’implicanza che gli hai appiccicato?

Stavamo parlando di cosa è possibile fare, oppure della impossibilità di procurare buona politica a partire dal controllo?

Con ogni evidenza, stavamo parlando della seconda cosa; ed è su questo che ci dobbiamo intendere, prima di discutere di eventuali soluzioni. J-J, il buon ragionare, come ogni altra attività umana, segue un metodo. Un falegname, prima di costruire un mobile destinato ad un certo uso, si assicura di scartare i tipi di legno che non fanno al caso suo. E così è per il ragionare: prima di cercare soluzioni possibili ad un problema, si scartano quelle impossibili. Se ancora non ti accorgi che quella che pretende di eliminare la causa della mala politica, per tramite della raffinazione del controllo, è una patente assurdità, e che chi vende simili soluzioni è un idiota o un malfattore, a che serve proseguire?

In sintesi:

le premesse del mio ragionamento sono vere? Se non lo sono, mostrane le falsità;

lo sviluppo del ragionamento ha delle fallacie logiche. Se ce sono mostramele.

Se entrambe le cose sono vere, allora lo è anche la conclusione.

Così si ragiona, e non imprestando agli argomenti dell’interlocutore implicanze a casaccio (o, se preferisci il latino di Svetonio “ad muzzum”).

Modificato: da Satori
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Sappi che quando mi costringi a queste immani fatiche e sforzi mentali, il mio odio verso di te cresce quasi fino ad eguagliare il mio amore.

Dunque:

Datosi, tuttavia, che sia il punto 1, che il punto 2, sono del tutto inverosimili (se non proprio assurdi), non resta che concludere che tutti gli esseri umani, vuoi che gestiscano, vuoi che non gestiscano la cosa comune, condividono, mediamente, la mancanza di virtù che porta, chi può, ad approfittare, pro domo sua, di ciò che suo non è.

Dimmi J-J, è così no?

E' così

Datosi che deve per forza essere così (sennò cascheremmo nelle assurdità del punto 1 o del punto 2), non rimane che concludere che, mediamente, il comportamento non virtuoso è patrimonio di tutti i componenti della specie umana (le eccezioni esistono necessariamente; Socrate, ad esempio).

Socrate non faceva eccezione, i picchi concorrono a determinare la media

A questo punto, ricordi che ci si era trovati d’accordo sul fatto che la causa della mala politica non è la mancanza di adeguati meccanismi di controllo, bensì la mancanza di virtù delle persone?

Sarà che ho poca dimestichezza con le virtù, ma io penso che quando un uomo arriva a "conquistare" (concediamoci pure questo verbo) un posto da politico, con tutte le occasioni di "arraffamento" che tale posto oggi offre, egli possa cedere alle tentazioni. Tranne che:

1) parta già con l'idea che l'arraffare il più possibile sarà il suo fine ultimo

2) sappia di essere sotto osservazione, e a quel punto dovrebbe essere contento che esista qualcosa che tenga le proprie tentazioni a distanza

Se hai davvero seguito il ragionamento (costruito in modo che neppure tra milioni di anni possa essere falsificato), mi spieghi come potrà mai accadere che persino un’estrema sofisticazione delle tecniche di controllo possa eliminare il deficit di virtuosità, e creare la virtuosità che manca?

Un deficit di virtuosità non credo che possa essere colmato da nessuno se non dal deficitario stesso, in questo caso c'è poco da fare (ed è il caso 1) politico in malafede). Se invece parliamo del politico che affronta le tentazioni e magari a fatica rinuncia a cinque sesti del suo stipendio da 18.000 eur perchè in un momento di sacrificio collettivo, capisce che questo potrebbe essere un bel messaggio.. io direi che ci troviamo di fronte alla zona alta della media del comportamento virtuoso (o nella parte bassa della media del comportamento non virtuoso) che è patrimonio di tutti..

tutte le volte che dal ruolo di controllori passano a quello di controllati, si comportano esattamente come coloro che (da controllori) condannavano e stigmatizzavano.

Cosa intendi per tutte le volte? se intendi tutte le volte passate e pure quelle che devono passare, allora non so darti conferme ne smentite dato che ancora, nel mio basso stato di illuminazione, non mi è concesso di prevedere il futuro.

Cos’è che porta, in realtà il controllore a controllare? E’ forse il controllore un guardiano delle virtù, essendo egli stesso virtuoso? Domanda puramente retorica, perché abbiamo già appurato che non è così.

E ora ti darò la risposta che già so essere quella che mi fregherà con le mie stesse mani e che tu non mancherai di farmi notare di quanto sia banale..

Un regolamento?

Cioè non basta che il controllore faccia notare al controllato che sta infrangendo un regolamento che ci si era dati tutti di comune accordo, per far di esso un buon controllore?

Poi ti dirò.. non sono neanche d'accordo sul fatto che il ruolo del controllore sia così tanto ambito.. a me ad esempio mi rompe da morire stare lì a vedere di continuo se qualcuno mi vuole inchiappettare in qualche modo, sarà che sono pigro, ma io proprio se potessi ne farei a meno

:)

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Seguitiamo domani.

P.s.

"...il mio odio verso di te cresce quasi fino ad eguagliare il mio amore...."

per te provo solo amore; e non si tratta di virtù, o santità o superiorità morale; ma di mestiere e di una forma (se così posso esprimermi) "alta" di contabilità. Ed è così, un po' più un o po' meno, per tutti. Si tratta solo di capire davvero che l'odio non paga. _eek_

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Sospendo al momento il dibattito sul controllo con J-J, e, a malincuore, vi invito a dare un'occhiata a questo link:

http://www.informarexresistere.fr/2014/02/11/the-american-job-quello-che-il-giornalista-alan-friedman-non-ha-voluto-dire-sul-golpe-del-2011/

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Purtroppo, nulla di nuovo per chi sa dove curiosare in rete...

The Guru

Probabilmente, in me deve essere rimasto qualcosa di infantile, perché invece riesco ancora a sorprendermi. Quando le medesime cose "pubblicate" da Friedman le scrivevano Sallusti e Porro (e molto più e meglio documentate), non interessavano a nessuno, né ai giornaloni, né agli indignati che si indignano a gettone, e solo quando i padroni del pulpito accendono loro la corrente, li mettono in moto e li fanno marciare come marionette.

Non questa una ennesima prova di lavaggio del cervello?

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Siamo sempre malati di esterofilia, siamo l'unica nazione governata da chi le elezioni le perde , poi ci stupiamo perchè gli stranieri non capiscono la nostra politica. Sono bastati 5 giorni per la riforma delle pensioni, per la diminuzione dei deputati e senatori se ne parla forse nel 2017 , come glielo spieghi alla gente? i politici nostrani con quale assunto pensano che siano credibili ?

il motto della nostra classe politica è sempre lo stesso " il possibile non lo facciamo ma l'impossibile ve lo promettiamo sin d'ora " quando capitano delle tragedie " annunciate " la magistratura adotta il seguente schema : " è crollato il ponte ... per intanto mettiamo in galera il guardiano del ponte che mentre il ponte crollava chissà cosa stava facendo ", il punto è che una buona parte della popolazione è senza cervello di conseguenza è immune a qualsiasi lavaggio ... zombie a cottimo.

le parole in bocca a che le sà usare sono come le clave del giocoliere, girano, girano .... girano .

felicità

Modificato: da emgus
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Quando le medesime cose "pubblicate" da Friedman le scrivevano Sallusti e Porro (e molto più e meglio documentate), non interessavano a nessuno, né ai giornaloni, né agli indignati che si indignano a gettone, e solo quando i padroni del pulpito accendono loro la corrente, li mettono in moto e li fanno marciare come marionette.

Non questa una ennesima prova di lavaggio del cervello?

Da questo punto di vista, diventa tutto molto più interessante: le tempistiche (o come direbbe il Milanese Imbruttito: il "timing") delle notizie e la loro visibilità.

poi ci stupiamo perchè gli stranieri non capiscono la nostra politica

Come fai a spiegare a chicchessia che la legge elettorale italiana è chiamata "porcellum" in quanto definita "porcata" da colui che l'ha proposta????

The Guru

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Quando le medesime cose "pubblicate" da Friedman le scrivevano Sallusti e Porro (e molto più e meglio documentate), non interessavano a nessuno, né ai giornaloni, né agli indignati che si indignano a gettone, e solo quando i padroni del pulpito accendono loro la corrente, li mettono in moto e li fanno marciare come marionette.

Non questa una ennesima prova di lavaggio del cervello?

Da questo punto di vista, diventa tutto molto più interessante: le tempistiche (o come direbbe il Milanese Imbruttito: il "timing") delle notizie e la loro visibilità.

poi ci stupiamo perchè gli stranieri non capiscono la nostra politica

Come fai a spiegare a chicchessia che la legge elettorale italiana è chiamata "porcellum" in quanto definita "porcata" da colui che l'ha proposta????

The Guru

Il porcellum, nella sua surreale grandiosità, è incomparabilmente meno grave e dannoso di un colpo di Stato, che esautora la volontà popolare, e al suo posto impone quella di un ristretto gruppo di gangster che, anziché usare coltelli e doppiette (come facevano un tempo) usano la finanza e la moneta. Tu, Theguru, te la prendi con chi ha creato il porcellum (e quindi con quegli avanzi di sega che ammorbano i Palazzi); io, invece, torno a chiedermi come sia possibile che la stragrande maggioranza degli italiani non si sia accorta, già mentre accadevano, che i fatti della seconda metà del 2011, che portarono alla caduta del governo del fetentissimo orco, furono ferite mortali inflitte a ciascuno di loro. Uno per uno. La sola parvenza di emancipazione dallo schiavismo è la possibilità di una comunità di scegliere chi la guidi, chiunque questi sia (puzzolente o profumato), eppure il masochismo degli italiani arriva ad esultare ed acclamare coloro che li hanno cacciati nelle sentine!!

Come si poteva non capire che era tutto pilotato, ci vuole Friedman per “rivelare” che il cocuzzolo di una montagna sta in cima ad una montagna? Chi disponeva del potere per giocare con lo spread a suo totale piacimento? Chi, quali giornali hanno montato fino all’ossessione la collera popolare contro i disastri del fetentissimo orco, mentre i gangster delle finanza internazionale, in combutta con la Merkel e Napolitano (* nota), e la magistratura, tramavano un colpo di Stato finalizzato ad eliminare un politico a loro sgradito, e mettere a capo del nostro Governo l’uomo della Goldman Sacks, della Bildelberg, della Trlaterale? Ve lo dico io, se non lo ricordate: tutti i maggiori giornali italiani, uniti in un coro assordante con la quasi totalità dei giannizzeri della TV. Io ho ottima memoria, e ricordo quasi tutti i passaggi di quella fase;ad esempio ricordo (questa è la nota *) che la censura di regime si lasciò passare dalle sue maglie un articolo del Financial Times, siamo nel dicembre 2011, che denunciava il complotto tra Merkel e Napolitano ( senza però indicare i mandanti). La notizia, esplosiva, rimase sospesa nel nulla, disponibile al pubblico per meno di 48 ore, poi sparì nel nulla!! Il discorso di fine anno di Napolitano fu l’ultima cosa che ho visto in TV. Il Presidente di tutti gli italiani non emise un fiato su quella gravissima accusa, formulata da uno dei media più accreditati del mondo ( e qui, in Italia, nell’assoluta indifferenza di tutti, da Porro e Sallusti).

Ancora oggi, malgrado lo scandalo sia il maggiore di tutta la Storia D’Italia dalla sua fondazione come Stato, la cosa sta passando tra la generale indifferenza.

Ma di che mi lamento? La giustizia esiste: gli italiani sono trattati per come meritano. Servi.

p.s.

(E infatti non hanno ancora capito, e continueranno a noi capire che la cupola di tutte le cupole è il sistema bancario; che sceglie di volta in volta i camerieri che costano meno).

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Concordo su tutto. Da anni, affianco l'informazione tradizionale a un'altro tipo di informazione, grazie anche ad alcuni amici che mi hanno "aperto gli occhi" ormai un bel po' di anni fa. Tutto ciò che scrivi era materia trita e ritrita su moltissimi siti, ovviamente bollati di "disinformare" (fino ovviamente al momento in cui gli informatori ufficiali decidono che la disinformazione è informazione).

io, invece, torno a chiedermi come sia possibile che la stragrande maggioranza degli italiani non si sia accorta, già mentre accadevano, che i fatti della seconda metà del 2011, che portarono alla caduta del governo del fetentissimo orco, furono ferite mortali inflitte a ciascuno di loro.

... e quindi? Io che lo sapevo (o l'avevo intuito) cosa ho fatto? L'ho detto a qualche mio amico. Bene, bravo, bis. E tu, amico mio, cosa hai fatto? Cosa stai facendo per contrastare questa sozzura e questo lordume? Illuminami affinchè possa seguirti. Diventa Guru di The Guru, amico mio... :wnk:

Tu, Theguru, te la prendi con chi ha creato il porcellum

Assolutamente no. Me la prendo con un nome che delegittima la legge elettorale del mio Paese agli occhi del mondo (come la tradurranno? forse Piggy???) e, forse un po' sì, con il fatto che chi l'ha fatta, la definisca una porcata. Io nel mio lavoro, se faccio una porcata, dico al cliente che deve tornare perchè la cosa che ho fatto non va bene.

The Guru

PS: domani sera andrò a vedere Benetazzo dal vivo per sentire se continuerà a parlare apertamente di "economia alternativa" o se si è appiattito sulle posizioni dei bocconiani di regime.

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Satori, sin dalla nomina di Monti come senatore a vita, la porcata era diventata più che palese (ma chi era costui che aveva dormito fino a quel giorno nei cassetti di Napolitano?). Ma così come quando ne parlava Porro, neanche adesso che ne parla Friedman la cosa ha suscitato una qualche reazione... onestamente non vedo tutta questa agitazione "a comando" di cui parli.

Mi piace la frase di Emgus :" chi è senza cervello .. è immune a qualsiasi lavaggio ..".

Piuttosto, forse ricordo male (senza ironia), ma l'orco puzzolente non si era schierato in prima istanza a favore del governo Monti, salvo poi bisticciare in un secondo momento sul nome da dare alla tassa sulla casa? e non fu lui a rinunciare alla carica da presidente del consiglio "per il bene degli Italiani" (ridicola paraculaggine, in realtà non aveva ottenuto la fiducia per l'ennesimo voto di fiducia)?

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Concordo su tutto. Da anni, affianco l'informazione tradizionale a un'altro tipo di informazione, grazie anche ad alcuni amici che mi hanno "aperto gli occhi" ormai un bel po' di anni fa. Tutto ciò che scrivi era materia trita e ritrita su moltissimi siti, ovviamente bollati di "disinformare" (fino ovviamente al momento in cui gli informatori ufficiali decidono che la disinformazione è informazione).

io, invece, torno a chiedermi come sia possibile che la stragrande maggioranza degli italiani non si sia accorta, già mentre accadevano, che i fatti della seconda metà del 2011, che portarono alla caduta del governo del fetentissimo orco, furono ferite mortali inflitte a ciascuno di loro.

... e quindi? Io che lo sapevo (o l'avevo intuito) cosa ho fatto? L'ho detto a qualche mio amico. Bene, bravo, bis. E tu, amico mio, cosa hai fatto? Cosa stai facendo per contrastare questa sozzura e questo lordume? Illuminami affinchè possa seguirti. Diventa Guru di The Guru, amico mio... :wnk:

Tu, Theguru, te la prendi con chi ha creato il porcellum

Assolutamente no. Me la prendo con un nome che delegittima la legge elettorale del mio Paese agli occhi del mondo (come la tradurranno? forse Piggy???) e, forse un po' sì, con il fatto che chi l'ha fatta, la definisca una porcata. Io nel mio lavoro, se faccio una porcata, dico al cliente che deve tornare perchè la cosa che ho fatto non va bene.

The Guru

PS: domani sera andrò a vedere Benetazzo dal vivo per sentire se continuerà a parlare apertamente di "economia alternativa" o se si è appiattito sulle posizioni dei bocconiani di regime.

@Theguru.

“..E tu, amico mio, cosa hai fatto? Cosa stai facendo per contrastare questa sozzura e questo lordume? Illuminami affinchè possa seguirti. Diventa Guru di The Guru, amico mio..”.

La sola cosa che noi, sprovvisti di microfono, possiamo fare è parlare; ed è quello che stiamo facendo. Oltretutto, la testa delle persone non può e non deve essere cambiata mettendoci dentro quello che a noi aggrada, anche se sappiamo che quello che vorremmo metterci dentro è giusto. Farlo, è esattamente quello che si chiama lavaggio del cervello; ossia ciò che vorremmo combattere. Come ho cercato (a quanto pare invano) di far capire nei post precedenti di questa discussione, è che nessuno può svegliarci dal sonno se noi preferiamo continuare a dormire; e che è sciocco, puerile ed illogico, pensare di poter costruire una società migliore partendo dallo stesso uomo che ha costruito quella peggiore. E’ una cosa semplicissima, è il fatto che sto ancora qui a parlarne, testimonia del baratro sull’orlo del quale ci troviamo.

Tu ed io possiamo fare solo questo, parlare e argomentare. In un’altra discussione, ho aggiunto che sozzura e luridume possono essere emendati solo a partire da una rivoluzione che nasca da dentro, e che faccia dei pagliacci che siamo (ovviamente me incluso) almeno un abbozzo di esseri umani. Non ci sarà mai alcun cambiamento se prima non sappiamo come cambiare, e cosa c’è di sbagliato in quello che siamo.

Quanto a illuminare qualcuno, o diventare guru, caro Theguru, passo la mano all’istante. Non sono un maestro, e anche se lo fossi, non vorrei discepoli. Per dirla tutta, non parlo né per seminare sapienza, né per convertire gli erranti, né per recuperare gli smarriti. Parlo perché la mia mente elabora pensieri, ed essendo, in quanto umano, portato alla comunicazione, metto questi pensieri in forma di parola scritta; e il farlo mi piace.

Tutto qui. Spero di avere risposto alla tua domanda.

p.s.

@J-J

L’orco puzzolente ha commesso molti e gravissimi errori; uno tra i più gravi è stato sostenere l’uomo del banditismo finanziario internazionale; ed uno ancora più grave è stato non capire chi lo stava pugnalando. Ok, ma cosa c’entra l'orco col nostro discorso?? Non ti avvedi del riflesso paploviano? Cosa c’entra l’orco puzzolente con le zozzerie dei personaggi che ho indicato?? E’ stato l’orco a spararsi nei suoi propri medesimi zebedei?

Ma è mai possibile che persino parlando dell’estinzione dei dinosauri si deve per forza arrivare all’orco?? Basta, imploro pietà!!

Modificato: da Satori
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:)

Va bene pietà concessa, non farò più riferimento al "fetentissimo orco".

(ma poi chissà perchè mi è venuto di chiamarlo così..)

@J-J

Ti rimango in debito per avermi graziato; col lupo cattivo ho raggiunto il livello di saturazione. Goccia che ha fatto traboccare il vaso, la scorsa estate. Mi imbatto in una tipa che si occupa di astronomia, direi piuttosto sticchiosa. In breve, chiarisce alcune mie curiosità sulle due Orse, poi, non saprei davvero dire con quale magia, riesce a portare il discorso sul lupo cattivo. Freddo, come una lastra di marmo al Polo Nord, faccio ogni tentativo di riportarlo al cielo stellato. Fallimento totale, la sticchiosa non sente ragioni, riesce a fare dei collegamenti tra l’astronomia e il fetido lupo di Arcore. Mi arrendo, è incontenibile; la vena frontale le si gonfia, la voce si fa roca, e giù tutto il porcaio che in 20 anni gli amicissimi dei deboli dei poveri e degli oppressi gli hanno scaricato addosso. Quando finisce, da creativo, gliene suggerisco una che lei aveva lasciasto fuori: gnomo psichedelico (ne rivendico il copyright). Ho davanti a me, definitivamente chiaro, il devastante risultato della scientifica programmazione mentale contro quest’uomo; un’opera colossale, credo unica nella Storia, la metà di un popolo contagiata da una pandemia ossessiva, l’odio prossimo alla sua purezza.

Io volevo solo che la sticchiosa mi parlasse delle stelle (beh, vagheggiavo anche le stalle….)

Modificato: da Satori
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"Cosa non si fa per trombare???"

Per me c'è sempre stato un preciso punto di limite, superato il quale ci si trasforma da umani in ovini.

Il 95% della letteratura mondiale di ogni tempo tratta, in una forma o nell'altra, di cosa accade all'approssimarsi, al ritrarsi, o al superare quel punto. E' un tristissimo spettacolo vedere la maggior parte dei miei congeneri inginocchiarsi, sciogliersi fino alle lacrime, farsi pronti ad ogni menzogna e meschinità, perché una tale gliene ha fatto intravvedere appena fettina a duecento metri di distanza. Fosse per me, al tabernacolo di tante divine fatalissime potrebbero attaccarsi le ragnatele.

"Sarà che abbiamo ancora la pancia piena???"

Diagnosi azzeccata, signor dottore!!!

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