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Vangelo Senza Arte


emgus

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Chiesi anni fà ad un amico prete perchè Gesù Cristo, non parla mai di arte, perchè pur essendo lui il creatore della musica ( per dirla in termini terra terra ) non ha insegnato agli Apostoli a scriverla, e non ci ha lasciato qualche meravigliosa aria che, ascoltandola ci risollevi in monenti difficili, come viatico , perchè non ci ha lasciato qualche affresco? una mirabile scultura? un imponente edifico ? Certo ci ha lasciato messaggi molto profondi , ma sono sempre messaggi che potrebbero essere manipolati nelle varie trascrizioni, perchè nel vangelo di arti non si parla mai o quasi mai?

Come il mio amico Sacerdote così tanti altri non mi hanno saputo dare una risposta soddisfacente , mi direte che per quanto riguarda la musica molti compositori ci hanno lasciato cose memorabili , daccordo, ma non è questo il punto , il punto è: perchè non lui , Gesù Cristo, è questa una domanda che mi sono posto da tanti anni.

felicità

Modificato: da emgus
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Sono domande alle quali non si può rispondere così... Io ti consiglio di chiedere a qualche studioso che conosca molto bene sia i testi canonici che quelli apocrifi.. Sulla vita di Gesù si conosce solo quello che il Vaticano ha deciso di divulgare e non scommetterei neppure un euro che quello che sappiamo oggi è la sacrosanta verità.

Non sono ateo, ma ho poca fiducia nella chiesa e chissà forse qualcosa ha lasciato..

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forse perchè al tempo di Gesù non c'erano artisti, o meglio non erano ancora stati inventati gli strumenti con i quali si sarebbe potuta manifestare una qualche forma d'arte ( per quanto ne so). Probabilmente se avesse parlato di arte non sarebbe stato minimamente compreso. E poi perchè avrebbe dovuto farlo?

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La risposta di tonino è sintetica, ma giusta

Caro Emgus, la soluzione della questione da te posta non presenta una difficoltà insuperabile. Credo bisognerebbe per prima porsi la domanda su quale sia l’obiettivo di una Rivelazione; sia essa in forma umana (Cristo, Buddha, Lao.Tze), scritturale (Induismo, Ebraismo), umana/ scritturale (Islam). Nella modalità più essenziale, viene rivelato un Fatto Originario, e viene affermato che, in rapporto al “mondo”, questo Fatto è Sacro. Ecco, il punto essenziale e basilare di tutte le Tradizioni Spirituali della Terra è questo. Subito al di sotto di questo punto, che può essere figurativamente immaginato come il vertice di una piramide, , le forme della Rivelazione cominciano a divergere (mentre la sostanza, ovviamente permane identica).

Dunque, scopo di un fondatore di Religioni, o di chi riveste funzione analoga, è l’esposizione/affermazione/predicazione di questo Fatto Originario e Sacro; non la creazione di opere d’arte. Tuttavia, e qui espongo la parte analitica della questione, è parimenti certo che l’arte è tanto consustanziale alla Religione, da esserne un suo corollario pressoché simultaneo. La ragione di ciò è semplice; essendo la Religione l’affermazione del Fatto Sacro Originale; essendo questo Fatto sinonimo di Verità; essendo questa (nella formulazione platonica) lo “splendore del vero” e sinonimo di Bellezza; ed essendo la rappresentazione della Bellezza la ragion d’essere dell’arte; ne consegue che l’arte è probabilmente la prima e la più diretta conseguenza della Religione in ambito sociale.

Qui mi riferisco all’arte vera, non all’orrenda mistificazione moderna, come i barattoli di escrementi d artista esposti nelle Mostre, o gli orinatoi di Duchamp, ecc…

Nell’arte sacra, che è la sola degna di tale nome, il portato dell’affermazione del Fatto Originario si veste di forme; nella pittura, nella scultura, nell’architettura, nella stessa urbanistica, nella letteratura, nella poesia, ed infine nella musica; che, mi pare, amico Emgus, è ciò cui maggiormente ti riferivi. Prima di parlare brevemente del fatto musicale, rimanendo per ragioni di spazio solo nell’area cristiana, consentimi di ricordare cosa furono le cattedrali romaniche e gotiche, ed alcune barocche e neoclassiche. A questo proposito, giusto per marcare nel modo più netto possibile la differenza di “stato mentale” tra l’uomo antico e l’uomo moderno, vorrei porre a confronto due tra le più straordinarie cattedrali antiche, la Chartres e il Duomo di Colonia, con qualunque costruita dal dopoguerra in poi. Appare evidente che le prime furono concepite da una mente e una sensibilità fondate sulle Bellezza; le seconde da menti e sensibilità devastate dalla compulsione per la bruttezza e la trivialità.

La musica è un tipo di arte del tutto diversa dalle altre; infatti, è la sola a non necessitare del supporto della forma. Per questa ragione è quella che può farsi veicolo del meglio e del peggio. La migliore introduzione al fenomeno musicale che conosco, e credo anche la migliore disponibile, la si può trovare nel magistrale ed insuperato libro di Marius Schneider , “ Il significato della musica”; libro che credevo fuori commercio, ma che invece apprendo da internet essere ristampato dalla Casa Editrice Sé. Schneider non fu solo il più grande musicologo del secolo scorso, fu anche un etnologo e un esperto di simbolismo. “All’Inizio fu il suono/Parola”, in questo modo cominciamo tutte le storie dei nostri antichi padri.

Schneider spiega la musica nella sua essenza; quasi tutto quello che so di musica lo devo a lui.

Per concludere, l’opera dei Fondatori si estende oltre il tempo della loro vita manifesta. Rimanendo nella nostra area culturale, mi viene in mente il Canto Gregoriano, o l’abbagliante “Pange Lingua”, scritto da Tommaso.

Io non so da dove viene questa musica, né saprei dire dove porta.

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Forse l'arte non va incontro a quell'ora et labora (a testa bassa) che chi ha concepito le scritture intendeva suscitare nei lettori.

L'arte come la cultura sono strumenti che il potere ha sempre tenuto per sè e la religione è stata da sempre uno strumento di potere nelle mani di chi si professa portavoce della voce del divino.

Personalmente amo l'arte, più quella visiva di quella musicale. I quadri di Melozzo da Forlì ad esempio sono uno dei migliori esempi di rappresentazione della divina bellezza incarnata. Melozzo per questa divinità umanizzata non è stato per lungo tempo tanto ben visto dalla curia che ha cercato anche in più occasioni di nacondere le sue opere (forse trasmettevano troppa gioia terrena?), anche se col tempo è stato poi rivalutato per oggettive doti aritistiche.

Fu addirittura il duce (uno dei pochi) a curare una mostra in suo onore.

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Modificato: da bmare
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Perchè non rientrava nei compiti della sua missione.

Ti ricordi la coppia di viaggiatori spazio-temporali Troisi-Benigni? che insegnano il treno a Leonardo?

e cantano Yesterday alla pulzella provare provare provare? :hahaha:

E ti pare che non fossero arte certe parabole o esempi? tipo gigli nei campi. Poi se Gesù è Dio , la Natura è già arte.

Oltretutto non è che avesse tutto questo tempo e, credo, che nella sua "versione umana", avesse pure tormenti incredibili.

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"Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel for­no, non farà assai più per voi, gente di poca fede?

Non affannatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in ­aggiunta."

Frasi antiche per consolare l'uomo moderno, così ansioso e preoccupato per il futuro

Mentre per i farisei moderni , che per me sono i politici , va bene quella dei "sepolcri imbiancati".

Modificato: da Dstrange
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Non esiste solo il vangelo per fortuna (libro che comunque apprezzo).

"Se qualcuno disponesse veramente delle idee interiori di cui parla Platone, potrebbe creare attingendo ad esse e realizzare un'opera d'arte dopo l'altra senza mai fermarsi" (Albrecht Durer)

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Modificato: da bmare
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  • 2 weeks later...

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