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Probabilità delle ripetizioni dei pieni


Satori

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@Kalel 

Concordo con le precisazioni che hai fatto, ma l'affermazione sulle "infinite differenze" era un gioco di parole (per questo avevo aggiunto una faccina) basato sull'operazione di sottrazione  (differenza ) tra un insieme vuoto e uno di numeri interi. I concetti sulla casualità li avevo espresso in seguito. 

Molto chiaro anche la tua spiegazione della generazione di numeri pseudo-casuali; mi permetto di aggiungere inoltre che l'utilizzo di questi generatori hardware rientrano nella "casualità fisica" amplificando fenomeni fisici quantistici a dimensione macroscopica in aggiunta ad un convertitore analogico-digitale per portare l'uscita in segnale digitale. Confermo anche l'utilizzo di test statistici di casualità per individuare eventuali orientamenti entropici.

A mio modesto parere è molto più probabile avere brevi periodi di non casualità nella generazione delle sequenze di sortite nelle Roulette live che non con quelle ottenute come descritto sopra  (questo punto ovviamente non è condiviso dalla comunità scientifica, ma al momento non ho nessuna intenzione di confutarlo).

Saluti. 

 

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6 ore fa, Rafelnikov dice:

A mio modesto parere è molto più probabile avere brevi periodi di non casualità nella generazione delle sequenze di sortite nelle Roulette live che non con quelle ottenute come descritto sopra

 

Questo semplice ma fondamentale assunto sta alla base di tutti quei sistemi  per roulette che si  affidano ad una selezione del numero. Ammettendo la non casualità (se pure per un breve tratto della permanenza), di fatto affermiamo  che alcuni numeri hanno più probabilità di sortire rispetto ad altri...

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Forse non ce ne sarebbe bisogno, ma non ci si perde nulla se cerco di mettere in rilievo alcuni punti.

Casualità, almeno nella comune accezione del termine, non è sinonimo di indeterminazione; così come meccanicismo non lo è di determinismo. Molte confusioni, generalmente, nascono dalla imperfetta definizione del significato di tali termini. Dopo di ciò, cercherò di ribadire che la mancanza completa di informazione è condizione necessaria e anche sufficiente per definire un comportamento casuale. Sono molto vicino alla posizione di Kal El, quando afferma: …Il nulla è rappresentato in matematica dallo zero e in insiemistica dall'insieme vuoto…, a condizione non si dimentichi che quando si fanno affermazioni del genere, ci si riferisce esclusivamente all’ambito matematico, e che la nozione di “nulla”, in tale ambito, denota l’assenza di quantità (per giunta, quantità discontinua; giacché, per quanto il numero sia quantità, non ogni quantità è numero, anche se qualsiasi quantità può, opportunamente, essere ridotta a numero); mentre il “nulla” è un termine che propriamente di riferisce alla radicale privazione ontologica. Correttamente, Kal El usa il verbo “rappresentare”; ed infatti, checché ne pensino molti (matematici), lo zero – per quanto, appunto, rappresenti il nulla – non può essere nulla, essendo questo un modo per indicare l’impossibilità. E ci vuole poco a capirlo, se si considera l’indefinita potenzialità dello zero, il quale, ad esempio, posto alla destra di una cifra (detta “significativa”), va a formare numeri che possono crescere senza limite (devo queste nozioni a René Guènon).   

Ma torniamo a noi, con un semplice esempio di un sistema che può essere casuale e meccanicistico allo stesso tempo: la roulette a cicloide. Se fisicamente ben costruito, il sistema è casuale perché è impossibile (per un soggetto umano) la conoscenza delle condizioni al momento del lancio. Conoscere quelle condizioni è un’impossibilità di principio, giacché quelle locali sono solo quelle che appaiono più evidenti; ma la non pesabilità – ossia l’imponderabilità – non è data solo da queste, ma da tutte quelle che concorrono a far sì che in quell’istante, in quel preciso punto dello spazio, abbia inizio il lancio. In poche parole, occorrerebbe conoscere lo stato fisico dell’intero universo. E qui non si tratta solo di un problema di calcolabilità e dimensioni dell’archivio dati. Dato per ipotesi, infatti, che disponessimo di un calcolatore senza limiti di velocità di calcolo, e della conoscenza dello stato fisico dell’universo, non potremmo lo stesso effettuare il computo, perché il soggetto che dovrebbe osservarlo e comprenderlo, non potrebbe porsi all’esterno del sistema che sta osservando. Dunque, un cicloide ben costruito è un perfetto generatore random. Ma ciò non gli impedisce di essere una macchina altrettanto perfettamente meccanicistica; infatti, qualsiasi sia il percorso della pallina tra le losanghe, non potrà non rispettare le leggi dell’universo in cui tale percorso ha luogo. E aggiungo: sia le leggi note, che le moltissime ignote.

Adesso, purtroppo devo fermarmi; spero di continuare presto; sia per parlare della differenza tra meccanicismo e determinismo; sia per rispondere a Rafelnikov su Poincarè  e gli altri.    

 

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  • 3 years later...

Riprendo questa interessante discussione (che avevo dimenticato ma che "un'ombra" mi ha fatto ricordare) per chiedervi un parere su questa tabella che allego.
Atteso che su un ciclo di 36 numeri estratti ci aspettiamo 12 ripetuti, Il mio intento è quello di stabilire  se c'è un momento in cui i numeri si ripetono più del dovuto.
Per fare un esempio,  alla fine dei 36 lanci io potrei avere 12 ripetuti, metà dei quali sono usciti all'inizio della sequenza.. ecco avere 6 ripetuti in 10 lanci è cosa assai rara.
Ho inserito anche un'altro controllo di cui adesso tralascio di parlare, ma sempre con l'intento di capire se abbiamo una iper frequenza di  numeri ripetuti.
Poi naturalmente, se giocare contro o a favore del calore, quello è un'altro paio di maniche
Ecco la tabella delle iperfrequenze, fatemi sapere se la trovate veritiera.
si legge così:

con almeno 1 numero ripetuto entro le prime 6 estrazioni
oppure 2 ripetuti entro le prime 12, oppure 3 ripetuti entro le prime 16, etc..etc.. siamo in iperfrequenza di ripetizioni

1.jpg

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Grazie, J-J.

Due osservazioni.

1°, sarebbe cosa buona se discussioni come questa venissero allocate in una specifica sezione; se non lo si fa, il rischio che vadano perse è alto, e, data la qualità, sarebbe un peccato.

2°, J-J, la questione che tu poni è interessante, tanto che mi ci dedicai anni fa, proprio con alcuni programmi per me realizzati da Shadow. Per la verità, avevo in mente qualcosa di più complesso, che poi lascia perdere (ma tu mi hai ridato lo stimolo). Comunque sì, a me risulta che quanto mostra la tua tabella sia vero; ossia, c'è un addensarsi di ripetizioni, via via che ci si avvicina all'origine delle stringa; io ricordo che il massimo spazio di iperfrequenza fosse 7. 

P.s.

Mi hai messo la pulce nell'orecchio, appena ultimo il progetto che ho in fase di chiusura, ci torno.

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ciao,

io ho giocato per parecchio tempo un sistema ( o meglio manovra finanziaria )  basato sulla ripetizione di un singolo numero.  chiudevo in positivo quando in un megaciclo di 360 colpi ne uscivano almeno 8. il massimo ritardo che ho incontrato ( gioco reale ) è stato di 352 colpi.  l'ho abbandonato perché richiede di giocare molti colpi. giocavo su permanenza personale di almeno 200 colpi al giorni. 

tieni comunque conto che ogni volta che si punta su un numero singolo la probabilità di vincita rimane comunque sempre 1/37. e che nulla vieta che sia le frequenze che i ritardi possano essere identici a quelli di un qualsiasi altro numero scelto a caso. in realtà è una sorta di selezione che cerca di sfruttare un certo fenomeno: la ripetizione. 

  

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46 minuti fa, Rokkat ha scritto:

ciao,

io ho giocato per parecchio tempo un sistema ( o meglio manovra finanziaria )  basato sulla ripetizione di un singolo numero.  chiudevo in positivo quando in un megaciclo di 360 colpi ne uscivano almeno 8. il massimo ritardo che ho incontrato ( gioco reale ) è stato di 352 colpi.  l'ho abbandonato perché richiede di giocare molti colpi. giocavo su permanenza personale di almeno 200 colpi al giorni. 

tieni comunque conto che ogni volta che si punta su un numero singolo la probabilità di vincita rimane comunque sempre 1/37. e che nulla vieta che sia le frequenze che i ritardi possano essere identici a quelli di un qualsiasi altro numero scelto a caso. in realtà è una sorta di selezione che cerca di sfruttare un certo fenomeno: la ripetizione. 

  

Ciao, Rokkat,

se il solo problema era quello della scarsità di colpi, può essere aggirato con una semplice metodologia di moltiplicazione degl eventi, che può essere articolata in molti modi. Uno dei più semplici è ricavare una  o più permanenze, per così dire artificiali, partendo da una permanenza di base. Il metodo è semplicissimo, e produce eventi random quanto lo è la permanenza di partenza. E' sufficiente considerare la distanza tra le ultime due boules (o tra l'ultima e la penultima, ecc...); questa darà origine ad una cifra tra 0 e 36. Continuando boule dopo boule, si avrà una (o più) permanenza parallela, con le medesime caratteristiche di quella originale. E un po' come giocare su due o più roulette.

Spero di essere stato utile.

 

 

Modificato: da Satori
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14 ore fa, jackjoliet ha scritto:

Riprendo questa interessante discussione (che avevo dimenticato ma che "un'ombra" mi ha fatto ricordare) per chiedervi un parere su questa tabella che allego.
Atteso che su un ciclo di 36 numeri estratti ci aspettiamo 12 ripetuti, Il mio intento è quello di stabilire  se c'è un momento in cui i numeri si ripetono più del dovuto.
Per fare un esempio,  alla fine dei 36 lanci io potrei avere 12 ripetuti, metà dei quali sono usciti all'inizio della sequenza.. ecco avere 6 ripetuti in 10 lanci è cosa assai rara.
Ho inserito anche un'altro controllo di cui adesso tralascio di parlare, ma sempre con l'intento di capire se abbiamo una iper frequenza di  numeri ripetuti.
Poi naturalmente, se giocare contro o a favore del calore, quello è un'altro paio di maniche
Ecco la tabella delle iperfrequenze, fatemi sapere se la trovate veritiera.
si legge così:

con almeno 1 numero ripetuto entro le prime 6 estrazioni
oppure 2 ripetuti entro le prime 12, oppure 3 ripetuti entro le prime 16, etc..etc.. siamo in iperfrequenza di ripetizioni

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Il mio primo intervento in questo forum.......un bel ricordo!

Ciò che chiedi JJ è calcolabile con una distribuzione binomiale applicata alla sortita progressiva dei numeri, che consente un calcolo preciso delle ripetizioni attese in "n" colpi (non soltanto 36) con conseguente distribuzione probabilistica delle sortite (tutti impropriamente la chiamano legge del terzo). 

Guardando la tua tabella, mi sembra ottimistico che la prima ripetizione avvenga al 6 colpo, mediamente dovrebbe collocarsi tra 8 e 9 proprio in considerazione delle formule della binomiale (in excel puoi utilizzare la Distrib.binom.neg.n) quindi anche le altre posizioni andrebbero ricalcolate.

È possibile immaginare un gioco che ricerchi l'allineamento delle curve reali delle sortite dei numeri con quelle teoriche attese e calcolate dalla distribuzione di probabilità. Resta fondamentale la costruzione di una manovra finanziaria che possa reggere gli scarti che si possono determinare rispetto alle attese medie. In questo immaginazione e calcolo possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Quando sarò al computer potrei anche approfondire, per il momento buon forum a tutti, Raf

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6 ore fa, Satori ha scritto:

sarebbe cosa buona se discussioni come questa venissero allocate in una specifica sezione

Si, in effetti siamo già nella sezione "strategie di gioco", ma all'occorrenza si potrebbe creare una ulteriore sotto-sezione

45 minuti fa, Rafelnikov ha scritto:

Guardando la tua tabella, mi sembra ottimistico che la prima ripetizione avvenga al 6 colpo, mediamente dovrebbe collocarsi tra 8 e 9 proprio in considerazione delle formule della binomiale (in excel puoi utilizzare la Distrib.binom.neg.n) quindi anche le altre posizioni andrebbero ricalcolate.

Ciao Raf, il mio intento era quello di descrivere una situazione di "iperfrequenza" , infatti ho collocato in anticipo le sortite di tutti i numeri ripetuti,  e come vedi la distribuzione dei 12 numeri che si ripetono avviene entro la 34esima estrazione. Comunque grazie per la dritta su excel 😉

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1 ora fa, jackjoliet ha scritto:

Ciao Raf, il mio intento era quello di descrivere una situazione di "iperfrequenza" , infatti ho collocato in anticipo le sortite di tutti i numeri ripetuti,  e come vedi la distribuzione dei 12 numeri che si ripetono avviene entro la 34esima estrazione. Comunque grazie per la dritta su excel 😉

JJ ho notato che Shadow non scrive più su questo forum, non dovevate permetterlo. E' sempre stato una risorsa importante e una persona corretta.

Tu vorresti conoscere il momento in cui lo scarto si palesa in iperfrequenza? In una distribuzione casuale non è possibile. O trovi una ruota difettosa e l'iperfrequenza si manifesta oppure trovi il modo di individuare una logica che possa determinare una temporanea non casualità della ruota. Entrambe molto difficili da trovare.  

La domanda corretta da porsi è: data la certezza di un evento, come posso sfruttarlo in modo tale che le partite vinte siano superiori a quelle perse? 

Ti faccio un veloce esempio dove ho adattato un gioco che avevo discusso su un altro forum: esiste un evento certo che riguarda la curva dei numeri sortiti una volta che dipende proprio dal fatto che i numeri si ripetono e passano quindi nella curva dei sortiti due volte. Come posso sfruttarlo? Analizzo i punti di minimo della curva a due sortiti (quelli massimi non mi servono perché la manovra sarà impostata con una forzatura e quindi chiudo prima), definisco un utile che in questo caso è stato pari ad almeno 90 pezzi e creo una manovra che aumenta la puntata in funzione del numero di vincite attese (al netto della forzatura probabilistica del 15%). Ho fatto una breve simulazione su 1000 colpi (numero ovviamente insufficiente) dove però puoi vedere già che il totale delle vincite è superiore all'eventuale salto di 1000 pezzi che prima o poi avverrà, ma sarà assorbito dagli utili acquisiti.

Di seguito ho riportato un'immagine del file excel dove la prima colonna è il punto di partenza della permanenza, la seconda con il numero di colpi a partita (media 30),  la terza con il valore max del pezzo impiegato, la quarta con il minimo che la cassa ha raggiunto in ogni singola partita e l'ultima con l'utile generato . Gli utili in 879 colpi ammontano a 3.585.

image.png.eade1bc8a3ca0928e8804b13ab07df89.png

Buon forum, Raf 

 

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La scelta di Shadow è dispiaciuta a tutti, figurati che io ho smesso di seguire una discussione sulle scommesse live solo perché mi divertivo a sperimentare se c'era anche lui.
L'unica consolazione è che continuiamo a sentirci in privato.. 

49 minuti fa, Rafelnikov ha scritto:

Tu vorresti conoscere il momento in cui lo scarto si palesa in iperfrequenza? In una distribuzione casuale non è possibile. O trovi una ruota difettosa e l'iperfrequenza si manifesta oppure trovi il modo di individuare una logica che possa determinare una temporanea non casualità della ruota

Sulla iperfrequenza forse mi sono spiegato male, quello che sto cercando di  capire è quand'è il momento in cui lo scarto dei numeri ripetuti di discosta dallo zero, cioè dall'equilibrio. Questa sappiamo bene che è la condizione più comune (l'equilibrio è invece un'eccezione) proprio perché l'andamento del gioco è del tutto casuale, ma mentre la cosa è evidente quando osservi le chance dove 2 colori uguali consecutivi già rappresentano una iper-frequenza, o quando osservi le colonne.. la stessa osservazione diventa più difficile con i ripetuti.
Io so che se alla fine di un ciclo da 36 avrò osservato 15 ripetuti, questa è una iperfrequenza (in teoria dovevano essere 12), ma esiste il modo di intercettarla senza aspettare il lancio di tutte e 36 le boule? la mia tabella voleva servire a questo scopo. E' chiaro che ad ogni ciclo da 36 le condizioni potrebbero essere totalmente diverse dal precedente.

Per quanto riguarda il tuo metodo di esempio, che dire.. impressionante come al solito. Colpisce vedere che il minimo di cassa è sistematicamente più piccolo rispetto all'utile conseguito.

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3 ore fa, Rafelnikov ha scritto:

JJ ho notato che Shadow non scrive più su questo forum, non dovevate permetterlo. E' sempre stato una risorsa importante e una persona corretta.

Tu vorresti conoscere il momento in cui lo scarto si palesa in iperfrequenza? In una distribuzione casuale non è possibile. O trovi una ruota difettosa e l'iperfrequenza si manifesta oppure trovi il modo di individuare una logica che possa determinare una temporanea non casualità della ruota. Entrambe molto difficili da trovare.  

La domanda corretta da porsi è: data la certezza di un evento, come posso sfruttarlo in modo tale che le partite vinte siano superiori a quelle perse? 

Ti faccio un veloce esempio dove ho adattato un gioco che avevo discusso su un altro forum: esiste un evento certo che riguarda la curva dei numeri sortiti una volta che dipende proprio dal fatto che i numeri si ripetono e passano quindi nella curva dei sortiti due volte. Come posso sfruttarlo? Analizzo i punti di minimo della curva a due sortiti (quelli massimi non mi servono perché la manovra sarà impostata con una forzatura e quindi chiudo prima), definisco un utile che in questo caso è stato pari ad almeno 90 pezzi e creo una manovra che aumenta la puntata in funzione del numero di vincite attese (al netto della forzatura probabilistica del 15%). Ho fatto una breve simulazione su 1000 colpi (numero ovviamente insufficiente) dove però puoi vedere già che il totale delle vincite è superiore all'eventuale salto di 1000 pezzi che prima o poi avverrà, ma sarà assorbito dagli utili acquisiti.

Di seguito ho riportato un'immagine del file excel dove la prima colonna è il punto di partenza della permanenza, la seconda con il numero di colpi a partita (media 30),  la terza con il valore max del pezzo impiegato, la quarta con il minimo che la cassa ha raggiunto in ogni singola partita e l'ultima con l'utile generato . Gli utili in 879 colpi ammontano a 3.585.

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Buon forum, Raf 

 

Complimenti, Rafelnikov, bell'esempio di ragionamento analitico.

Il Forum di cui parli è quello dell'ingegnere?

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3 ore fa, jackjoliet ha scritto:

Sulla iperfrequenza forse mi sono spiegato male, quello che sto cercando di  capire è quand'è il momento in cui lo scarto dei numeri ripetuti di discosta dallo zero, cioè dall'equilibrio. Questa sappiamo bene che è la condizione più comune (l'equilibrio è invece un'eccezione) proprio perché l'andamento del gioco è del tutto casuale, ma mentre la cosa è evidente quando osservi le chance dove 2 colori uguali consecutivi già rappresentano una iper-frequenza, o quando osservi le colonne.. la stessa osservazione diventa più difficile con i ripetuti.
Io so che se alla fine di un ciclo da 36 avrò osservato 15 ripetuti, questa è una iperfrequenza (in teoria dovevano essere 12), ma esiste il modo di intercettarla senza aspettare il lancio di tutte e 36 le boule?

Esiste il modo.

Bisogna calcolare, come ho scritto in precedenza, la distribuzione di probabilità della sortita progressiva dei numeri ad ogni colpo, ottenendo così il numero delle sortite attese per quel gruppo (curva è più corretto). Se applichi adeguatamente la formula che ti ho suggerito, puoi costruire in excel qualcosa simile a quello che riporto in calce, dove ad ogni singolo colpo della permanenza sono stati calcolati i gruppi (curve) delle sortite attesi, cioè quello a 0 sortite, ad 1 sortita, a 2 sortite, ecc.; per esempio, come puoi vedere al 15 colpo ci si aspetta che i numeri sortiti una sola volta sono in media 10,22 e quelli sortiti 2 volte sono 1,99 quindi se nella permanenza reale al 15 colpo hai 3 o più numeri sortiti 2 volte, allora la permanenza è in iperfrequenza  come stavi cercando. In pratica sei sullo "0" solo quando le curve (gruppi), a quel numero di colpi, si sovrappongono senza differenze.

Buon forum, Raf

P.S.: Ciao Satori,  il forum è quello di Danbarc (Daniele) dove lo scorso anno per scherzo iniziai una mia discussione. 

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Modificato: da Rafelnikov
ortografia
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Grazie Raf, era proprio il riferimento che stavo cercando.
Mi si accende solo un dubbio sicuramente legato all'ora tarda e alla mancanza di sonno: se in 15 colpi ci aspettiamo 10 numeri sortiti una sola volta e 2 ripetuti...  dei 3 che mancano cosa ci dobbiamo aspettare?

17 minuti fa, Rafelnikov ha scritto:

per esempio, come puoi vedere al 15 colpo ci si aspetta che i numeri sortiti una sola volta sono in media 10,22 e quelli sortiti 2 volte sono 1,99

 

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7 ore fa, jackjoliet ha scritto:

Mi si accende solo un dubbio sicuramente legato all'ora tarda e alla mancanza di sonno: se in 15 colpi ci aspettiamo 10 numeri sortiti una sola volta e 2 ripetuti...  dei 3 che mancano cosa ci dobbiamo aspettare?

Sicuramente questo dubbio è dovuto all'ora tarda..........

La sortita dei numeri procede linearmente in ragione di 1 (cioè un numero alla volta), mentre la binomiale, essendo una distribuzione di probabilità, procede con i decimali perché ogni singolo gruppo richiede la sua quota di sortita, ma la  somma complessiva deve necessariamente essere 1 (certezza della sortita). Quindi se sommi tutta la riga al 15 colpo otterrai i 37 numeri distribuiti secondo le loro probabilità di sortita a quel colpo. Detto in linguaggio comune, tutti i 37 numeri trovano una loro parte nella distribuzione a seguito della sortita: i "non sortiti" mediamente dovrebbero essere 24,53, quelli con "1 sortita" 10,22, ecc.; i decimali sono un altro probema dovuto alle medie. In realtà al 15 colpo i "non sortiti" sono 24 oppure 25 oppure 23, la roulette procede per "quantum" definiti (1) e a seguito  della sortitta la curva di probabilità collassa nella sua parte decimale a favore del gruppo sortito.

 

Buon forum, Raf

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Ciao JJ,

avevo dimenticato di rispondere al tuo dubbio: i numeri sortiti 2 volte hanno diritto a due colpi della permanenza, quelli sortiti 3 volte a tre ecc.; quindi compreso il discorso dei decimali, i colpi da 1 al 15 colpo sono 10,22 che possiamo definire 11 e quelli da due sono 1,99 che consideriamo 4 (1,99*2)

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Per intanto, grazie per il contributo, Rafelnikov.

Adesso ricordo bene che la questione qui affrontata fu trattata anni fa nel "Roulettelogicalforum", il cui capo supremo era un signore che si faceva chiamare l'ingegnere (e credo lo fosse). Seguii quel Forum per un po', e devo dire che la qualità era alta.

Venendo a noi, ad un certo punto un utente postò un programmino, che scaricai, tramite il quale venivano analizzate le curve di cui parli, allo scopo di individuare i punti di attacco. Provai ad usarlo, così come fecero molti altri, ma nessuno riuscì, per quel che ne so, a tirarci fuori risultati lontanamente paragonabili a quelli da te pubblicati. 

Dato che non ho il minimo dubbio sulla loro veridicità, non mi rimane che concludere che la semplice analisi di quella curva non sia elemento sufficiente per ottenerli (i tuoi risultati); neppure presso una solida montante e manovra di cassa. Non mi resta che concludere, almeno al momento, che manca un pezzo, quello più importante.

Così mi sembra.

P.S.

Mi chiesi allora, e mi chiedo adesso, per quale ragione la legge dello scarto dovrebbe arrestarsi davanti a quelle curve, cosa impedisce che essa seguiti ad agire, comunque sia rappresentata? in definitiva, si tratta di attaccare un insieme numerico (che cresce di una unità alla volta), nel momento in cui esso entra in superfrequenza, nella certezza statistica che uno degli elementi, prima o poi, deve necessarimente passare alla classe superiore. Bene, ma perché questo dovrebbe contenere lo scarto?

P.s.2

Come che sia, questo approccio, per quanto ne so, data almeno mezzo secolo, o magari più, e fu proposto per la prima volta in ambito lottologico. Sempre per quanto ne so.

P.s3

A questo punto, non so se stiamo parlando della stessa cosa, anche se mi pare di sì. Aggiungo che il programmino cui ho accennato considerava solo la curva della classe 1, e sono gli insiemi numerici ricavati da questa che crescono in modo continuo di una unità alla volta. Per le altre classi l'aumento dell'insieme dipende da quanti numeri, dalla classe precedente, passono alla propria.

Modificato: da Satori
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6 minuti fa, Rafelnikov ha scritto:

avevo dimenticato di rispondere al tuo dubbio: i numeri sortiti 2 volte hanno diritto a due colpi della permanenza

Ecco! io invece  li stavo contando una volta sola..

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1 ora fa, Satori ha scritto:

Adesso ricordo bene che la questione qui affrontata fu trattata anni fa nel "Roulettelogicalforum", il cui capo supremo era un signore che si faceva chiamare l'ingegnere (e credo lo fosse). Seguii quel Forum per un po', e devo dire che la qualità era alta.

Figurati Satori, potrei dare un contributo anche maggiore ma purtroppo nel tempo ho sperimentato che nei forum girano utenti "particolari" che non meriterebbero nemmeno i concetti espressi.  Al tempo del forum citato non frequentavo nessun forum italiano, comunque ho dato un'occhiata agli interventi di questo "ingegnare" e mi sembra competente. Sarebbe stato interessante scambiarci qualche opinione.

 

1 ora fa, Satori ha scritto:

Venendo a noi, ad un certo punto un utente postò un programmino, che scaricai, tramite il quale venivano analizzate le curve di cui parli, allo scopo di individuare i punti di attacco. Provai ad usarlo, così come fecero molti altri, ma nessuno riuscì, per quel che ne so, a tirarci fuori risultati lontanamente paragonabili a quelli da te pubblicati. 

Dato che non ho il minimo dubbio sulla loro veridicità, non mi rimane che concludere che la semplice analisi di quella curva non sia elemento sufficiente per ottenerli (i tuoi risultati); neppure presso una solida montante e manovra di cassa. Non mi resta che concludere, almeno al momento, che manca un pezzo, quello più importante.

Così mi sembra.

Mi sono interessato alla questione perché un utente mi ha posto in privato una serie si quesiti ai quali ho risposto. L'approccio nel suo insieme è intelligente, ma non può funzionare così come è spiegato in tutti i forum che ne parlano proprio per quello che tu segnali: la forza dello scarto. Quindi secondo me una manovra è necessaria e corrisponde al pezzo mancante a cui ti riferisci. Ho descritto sinteticamente i concetti utilizzati, ma non ho fornito i dettagli.  Ti riporto di seguito ciò che ho scritto e ti posso dire, per iniziare, che l'evento certo è il passaggio da un gruppo ad un altro e nel tuo Ps3 hai individuato quello che ho utilizzato. 

 

13 ore fa, Satori ha scritto:

Come posso sfruttarlo? Analizzo i punti di minimo della curva a due sortiti (quelli massimi non mi servono perché la manovra sarà impostata con una forzatura e quindi chiudo prima), definisco un utile che in questo caso è stato pari ad almeno 90 pezzi e creo una manovra che aumenta la puntata in funzione del numero di vincite attese (al netto della forzatura probabilistica del 15%).

 

La manovra deve fare la differenza tra la vincita e la perdita. Non può essere troppo blanda, altrimenti l'evento si esaurisce senza ottenere l'utile, non può essere troppo violenta altrimenti l'esposizione cresce troppo e ciò si riflette sulla puntata. Deve avere una discreta capacità di accumulo per poter far fronte ad un'eventuale salto lasciando il gioco in vincita.   Rokkat ha scritto diverse concetti basilari per costruire una manovra.

 

2 ore fa, Satori ha scritto:

Mi chiesi allora, e mi chiedo adesso, per quale ragione la legge dello scarto dovrebbe arrestarsi davanti a quelle curve, cosa impedisce che essa seguiti ad agire, comunque sia rappresentata? in definitiva, si tratta di attaccare un insieme numerico (che cresce di una unità alla volta

), nel momento in cui esso entra in superfrequenza, nella certezza statistica che uno degli elementi, prima o poi, deve necessariamente passare alla classe superiore. Bene, ma perché questo dovrebbe contenere lo scarto?

Ma lo scarto non si arresta davanti a nulla. Bisogna sfruttare lo scarto quando è favorevole ed utilizzare la manovra in caso contrario.

Insomma l'ultima cosa da fare è giocare in maniera meccanica l'andamento delle curve. Purtroppo questo è quello che ho letto in giro su questo approccio (gioco sull'incrocio delle curve, seguire una singola curva, ecc.) 

 

2 ore fa, Satori ha scritto:

Dato che non ho il minimo dubbio sulla loro veridicità, non mi rimane che concludere che la semplice analisi di quella curva non sia elemento sufficiente per ottenerli (i tuoi risultati); neppure presso una solida montante e manovra di cassa. Non mi resta che concludere, almeno al momento, che manca un pezzo, quello più importante.

Ti ho risposto, è la manovra che fa la differenza. Se vuoi ti scrivo in mpv per descriverti come è strutturata. Considera comunque che il numero di colpi analizzati è insufficiente per esprimere un giudizio compiuto. La cosa che si può già vedere è la capacità di accumulo di utile e la bassa esposizione di cassa. Questo lascia immaginare che la scelta dei parametri adottati è corretta. Ma ormai ho acquisito una notevole esperienza sull'argomento, anche se il mio gioco non è di manovra.

 

Buon forum, Raf

 

p.s.: il fatto che nessuno abbia fatto funzionare questo approccio non mi meraviglia, ma ti posso garantire che le mie capacità sono pari solo alla mia modestia.

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1 ora fa, Rafelnikov ha scritto:

p.s.: il fatto che nessuno abbia fatto funzionare questo approccio non mi meraviglia, ma ti posso garantire che le mie capacità sono pari solo alla mia modestia.

Ecco, queste sono le piccole, immense, cose, che mi fanno superare la nausea di essere incatenato ad un mondo di furore e pazzia. ( Nella discussione della bestia dirò cosa mi è capitato ieri sera, sperimentando la più grande umiliazione della mia vita. Fatto reso incomparabilmente più importante, attesa la certezza che moltissime altre persone hanno subito e dovranno subire quanto accadutomi).

Dicevo, che nulla ripaga quanto uno scambio ed un riconoscersi tra intelligenze, e di questo ti ringrazio davvero toto corde.

 

1 ora fa, Rafelnikov ha scritto:

Ti ho risposto, è la manovra che fa la differenza. Se vuoi ti scrivo in mpv per descriverti come è strutturata.

Ecco, ancora grazie! Capisco perché condividi, io, credimi, nella stessa circostanza farei lo stesso; ma qualcosa (e credimi non so cosa) mi dice che non posso accettare il tuo dono, anche se davvero mi commuove la tua generosità.

Forse è perché questa dinamica di curve che si sviluppano e poi collassano, questa specie di breve finestra temporale, all’interno nella quale la necessità vince sulla casualità, io le “vedo” da anni. Se la tua memoria non è da meno della tua capacità analitica, ricorderai che di una cosa del genere abbiamo già discusso anni fa. Pertanto, preferirei arrivarci a modo mio, per via analogica, prima che per via logica.

Tuttavia, se posso chiedersi un favore (spero che la cosa non ti sembri troppo strana), vorrei chiederti di scrivere in privato al mio amico J-J, descrivendo a lui quanto avresti decritto a me. Mi toglieresti d’impiccio per una specie di regalo che avevo intenzione di fargli, per via di una cosa meravigliosa che gli è accaduta di recente. Eventualmente, avessi bisogno di lumi, mi rivolgerò a lui. Tieni presente che conosco J-J personalmente, ed è uomo d’onore.  

1 ora fa, Rafelnikov ha scritto:

Insomma l'ultima cosa da fare è giocare in maniera meccanica l'andamento delle curve. Purtroppo questo è quello che ho letto in giro su questo approccio (gioco sull'incrocio delle curve, seguire una singola curva, ecc.) 

 

Certo, questo è ovvio, una tale modalità massiva e meccanica non tiene conto dell'elemento fondamentale, ciò che io chiamo "finestra temporale", e tu certamente con qualche termine del lessico matematico.

Grazie.

P.s.

E speriamo che il cielo nero pece torni azzurro e radioso.

 

Modificato: da Satori
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1 ora fa, Satori ha scritto:

Tuttavia, se posso chiedersi un favore (spero che la cosa non ti sembri troppo strana), vorrei chiederti di scrivere in privato al mio amico J-J, descrivendo a lui quanto avresti decritto a me. Mi toglieresti d’impiccio per una specie di regalo che avevo intenzione di fargli, per via di una cosa meravigliosa che gli è accaduta di recente.

Quel mascalzone di Satori che mi mette sempre in difficoltà! ora ad esempio non mi vengono parole per una risposta adeguata. Posso dire soltanto che se oggi ho questa visione del mondo, in gran parte lo devo alle nostre discussioni chilometriche di questi anni sul forum. Con me hai avuto la pazienza, che adesso a mia volta io non ho nei confronti di tanti altri con cui discuto..io ho avuto fortuna! e la tua amicizia è già un prezioso regalo.
Aggiungo inoltre che provo sempre un certo gusto quando tra amici si condividono passatempi e obiettivi, come potrebbe essere per noi quello della roulette, e discussioni come queste sono sempre nutrimento per le idee.
Ora, dato che ultimamente la notte sto dormendo poco, ecco che mi ritrovo a dare i numeri 😁

Tornando al nostro tema vi faccio vedere il controllo di cui parlavo al primo messaggio:
Riassumendo la mia idea era quella di intercettare un "calore" di ripetuti, e in tal senso la tabella che ho postato,  dopo averla confrontata con quella di Raf, dovrebbe effettivamente descrivere una situazione di iperfrequnza di ripetuti. Ma dato che il calore si può "spegnere" in qualsiasi momento, io mi devo accertare che questi ripetuti non siano troppo lontani dall'ultima sortita, se no il rischio è quello di avere un falso allarme. Faccio un esempio: in questa sequenza che vi allego io mi ritrovo al 13esimo colpo e si vede che sono usciti  quasi subito dei ripetuti, tanto che al momento ne conto già 4. Stando alla tabella,  4 ripetuti rappresentano una iperfrequenza addirittura fino al 20esimo colpo, dopo rientrano nella media. Il problema è che se misuro le distanze tra questi ripetuti (il primo sortisce al colpo 5, l'ultimo sortisce al colpo 13) facendo la media viene 2. La mia idea è dunque quella di puntare sui ripetuti per  solo due colpi e non di più, proprio perché ci troviamo in una situazione in cui i ripetuti stanno uscendo in media ogni due estrazioni. Quindi punto al 14esimo, poi al 15esimo e se non escono altri ripetuti, mi fermo lì anche se stando alla sola tabella con 4 ripetuti sarei ancora in condizione di iperfrequenza.
E questo perché come dicevamo, il calore si può disattivare in qualsiasi momento.

Il motivo per cui sto cercando di intercettare il "calore" è quello che da qualche tempo sto battendo la pista della montante in vincita, in particolare l'onda lunga di Rader, che erroneamente viene scambiata per una contro D'Alambert ma che invece attinge per lo più a Van Bockstaele, in entrambi i casi montanti che temono poco i ritardi.

Per finire una considerazione, ho provato in modalità demo e facendo tutto manualmente, e devo dire che si vince spesso, ma non essendo riuscito ad applicare alcun tipo di montante poichè la quota è estremamente mutevole, mi son ritrovato a giocare a massa pari. Di solito nell'arco delle 36 estrazioni si inizia col puntare 8/9 numeri, con una quota  di circa @ 4,00 e si finisce col puntarne anche 20/22 con una quota di circa @ 1,70 e nonostante le vincite frequenti, giocando a massa pari mi son ritrovato in negativo.

 

 

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2 ore fa, Satori ha scritto:

Dicevo, che nulla ripaga quanto uno scambio ed un riconoscersi tra intelligenze, e di questo ti ringrazio davvero toto corde.

Anch'io ti ringrazio e mi dispiace per quanto ti è accaduto. Purtroppo questo è un periodo a dir poco particolare dove l'intelligenza abdica all'emozione.

Scriverò a JJ per i dettagli della manovra che ho adottato.

 

45 minuti fa, jackjoliet ha scritto:

Riassumendo la mia idea era quella di intercettare un "calore" di ripetuti, e in tal senso la tabella che ho postato,  dopo averla confrontata con quella di Raf, dovrebbe effettivamente descrivere una situazione di iperfrequenza di ripetuti.

E' una buona idea, ma sarebbe ancora più interessante se tu riuscissi ad entrare nel gruppo nel momento in cui si allinea alla sua media. Questo è il trigger point che avevo suggerito all'utente che mi pose delle domande sulla GUT. In ogni caso è necessario costruirci una manovra per gestire i recuperi.

In pratica se un gruppo è in iperfrequenza, ciò ha delle implicazioni immediate sul gruppo successivo e su quello antecedente, rovesciando il ragionamento quindi potresti trovare il modo di entrare nella curva "giusta" pronta per la sortita. Riprendendo il tuo esempio, se al 13 colpo sono sortiti 4 ripetuti (diciamo che 4 numeri sono nel gruppo a 2 sortite), questa iperfrequenza ha due conseguenze. Il gruppo da 2 dovrebbe stare a 1,56 quindi potrebbe essere corretto giocarlo perché per rientrare in media ha solo due possibilità: sortisce e alimenta il gruppo successivo a 3 sortite oppure trascorrono le sortite senza nessun altro numero che entra nel gruppo di 2. Ma la situazione descritta ci informa anche che il gruppo ad 1 sortita è molto scompensato, quindi per rientrare in media devono sortire i numeri che appartengono al gruppo dei non sortiti. Forse sarebbe stato meglio giocare per un paio di colpi questo gruppo dei non sortiti e poi iniziare a giocare il gruppo di 2 in iperfrequenza. Ovviamente alla base di questi ragionamenti c'è l'idea di cercare l'allineamento delle curve reali a quelle teoriche che non necessariamente deve avvenire.

 

Buon forum, Raf  

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  • 1 month later...

Ciao JJ,

come procedono i tuoi studi? Sei riuscito a quadrare il cerchio? Forse è più preciso scrivere la "ruota"......😉

Ipotizza di aver già trovato ciò che cerchi, quale sarebbe il modo ottimale per sfruttarlo? Questo è già un vantaggio!

 

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Ciao Raf, purtroppo la ruota resta ancora tonda 😂

Mi ricordo che una delle mie primissime discussioni su questo forum (era il 2009) si intitolava "il segreto per vincere è la progressione", e poi iniziavo descrivendo una specie di martingala o giù di lì 😅😁
Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma in effetti sono ancora convinto che una buona e robusta montante possa fare la differenza. Attualmente sono ancora in fase di test sulle montanti in vincita, mi sembra che concettualmente siano migliori delle montanti in perdita (ma su questo punto mi piacerebbe conoscere anche le vostre opinioni). Le montanti in perdita ti portano inevitabilmente ad incontrare prima o poi l'evento avverso, quello che ti fa saltare tutta la cassa o tutte le vincite fino a quel momento. Viceversa con le montanti in vincita questo non accade, la cassa degrada lentamente come quando giochiamo a massa pari, la ricerca della giocata vincete è più gestibile.
Tra le montanti, come ti avevo già scritto, in questo momento sto testando l'onda di raden, che è una specie di D'Alambert dove se vinci aumenti la puntata e se perdi la riduci in modo da salvare una percentuale della vincita precedente.
I test sulla GUT mi entusiasmano parecchio. Ricordo che una sensazione simile la provai quando vidi il modo in cui Johnson riusciva a re-distribuire lo scarto.
In entrambi i casi per me è stata la rivelazione di qualcosa di nuovo là dove credevo non ci fosse più niente da imparare! e già solo questo ne fa valere la pena.
Resta da capire come monetizzare queste illuminazioni 😂

Tornando al tuo discorso

Il 18/8/2020 alle 18:15 , Rafelnikov ha scritto:

In pratica se un gruppo è in iperfrequenza, ciò ha delle implicazioni immediate sul gruppo successivo e su quello antecedente, rovesciando il ragionamento quindi potresti trovare il modo di entrare nella curva "giusta" pronta per la sortita.

A dirti la verità, dalle prove che ho fatto anche se non sono tante (sto facendo tutto in excel), mi sembra che le ipo o iperfrequenze di un gruppo non abbiano influenza sugli altri gruppi. Limitatamente ai cicli da 36 sui cui sto effettuando le mie prove, mi è capitato spesso di avere il gruppo n2 scompensato e invece n1 e n3 perfettamente allineati alla media prevista.
E' chiaro che la giocata più attraente resta quella di inseguire, a partire dal 20/22esimo colpo e fino al 36esimo, quei due n3 che ci spettano di diritto, puntando ovviamente su tutti gli n2 sortiti fino a quel momento, parliamo di puntare pochi numeri per pochi colpi.
In questo caso ovviamente, imposterei una progressione in perdita, magari ad utile fisso e se si vince l'idea sarebbe quella di aumentare la puntata al ciclo successivo applicando l'onda lunga.
L'unico problema è che tra il dire e il fare.........

 

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