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Il problema al superenalotto, dal tabaccaio per i gratta e vinci, o alle slot del bar non si pone perché nessuno va a spendere decine di migliaia di euro in poco tempo in questi giochi. E' pressochè impossibile.

E chi te l'ha detto??

Se vado al bar sottocasa a giocarmi un sistema per il superenalotto da decine di migliaia di euro, lo gioco senza nessun problema...

Se vado dal tabaccaio a comprare 1000 euro di gratta e vinci, questo me li da senza battere ciglio...

Di gente che s'è rovinata con le slot dei bar è piena l'Italia...

Ma parli sul serio?? :blink::blink:

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Ma se gioca ai casinò mettendo in pratica tutti i consigli contenuti in questo sito qualcosa riuscirà a riprendere, è un discorso matematico.

Come detto da movida, consigli e matematica c'entrano ben poco. Un giocatore compulsivo non sa fermarsi e perderà sempre, meglio che stia lontano dal gioco.

@ franz73: te e il tuo avvocato avete presente che UniBet è una società scandinava con sede e licenza a Malta?

Le leggi italiane sono del tutto ininfluenti, giusto il diritto comunitario ma per quanto ne so il blocco aams va contro le normative europee, quindi tutto questo margine di movimento non ce lo vedo. L'unica cosa che potresti ottenere è rompergli le scatole per la licenza AAMS, che quella sì che va sotto il diritto italiano: è però vero che UniBet ha chiuso le nuove registrazioni agli italiani, quindi credo che l'url "modificato" per i vecchi iscritti non sia un grosso problema. E comunque non sarebbe sufficiente per riavere i soldi che hai perso.

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Dio mio quante storie... Non se il primo nè l'ultimo che ha perso dei soldi nei casino online, ci siamo passati un po' tutti,eh.

L'importante è imparare dai propri errori e cercare di non farsi prendere dalla scimmia.

Io ad esempio mesi fa avevo vinto molto facilemte circa 3500 euro. I soldi erano lì in pending... ma... la notte rientrata in casa da una festa,stanca e pure un po' su di giri, in circa un'ora ho perso 2700 euro. Più perdevo più alzavo la posta, sono addirittura arrivata a fare spin da 45 euro!!!

Ora se ci penso rido,ma non nascondo che per una settimana sono stata veramente male. Non tanto per i soldi,ma perché ripensavo a come mi ero ridotta nel frangente in cui giocavo.

Successivamente ho deciso di staccarmi dai casino online per un paio di mesi e da un po' ho ripreso a giocare.Appena vinco,prelievo e non apro più il casino.

Nessuno ti ha puntato la pistola alla tempia,prenditela con te stesso,arriverai prima a fartene una ragione.

Un mio consiglio: prenditi una pausa e non giocare MAI se sei stanco e soprattutto renditi conto che un'ipotetica denuncia non servirebbe a nulla.

Modificato: da deva
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Cari amici del forum, evitiamo le battute sarcastiche sulla vicenda e su come è gestita legalmente (vi posso garantire che il mio avvocato ce le ha quadrate), perché il problema è serio e potrebbe capitare a chicchessia.

Purtroppo quando si è giocatori compulsivi non si riesce a mettere a freno la voglia di giocare.

Voglio solo ricordare che se dovessi decidere di andare a comprare 10000 euro di gratta e vinci dal tabaccaio non lo farei perché essere visto, schernito e, forse, criticato, dagli altri è un motivo di rinuncia all'acquisto, a differenza di quanto accade in rete.

Vorrei capirne di più sulla chiusure delle nuove registrazioni agli italiani, come citato da d3mon. Da quando è accaduto questo fatto? :angelo:

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Voglio solo ricordare che se dovessi decidere di andare a comprare 10000 euro di gratta e vinci dal tabaccaio non lo farei perché essere visto, schernito e, forse, criticato, dagli altri è un motivo di rinuncia all'acquisto, a differenza di quanto accade in rete.
E quindi? Non vedo perché UniBet in base a questo debba risarcirti.

Qualunque sito web viene ospitato su un server che si trova fisicamente in uno Stato, e deve rispettare le leggi di quel Paese: finchè UniBet sarà in regola con Malta non avrà problemi. Diverso è il discorso del dns, che non è il server dove risiede il sito, ma è un servizio distribuito che associa nomi a indirizzi ip: proprio perché distribuito, i dns italiani possono comportarsi diversamente da quelli mondiali, e non a caso esce il blocco aams. Sicuramente di per se non c'è alcun illecito nel creare nuovi domini per aggirare il blocco (il sito è mio, e gli cambio il nome come mi pare), ma non so quanto questo possa interferire con la licenza AAMS per il sito UniBet.it.

Tornando alla domanda iniziale, proviamo ad allargare il campo, su un argomento tanto caro ai politici: se infrango le regole SIAE scaricando file pirata, sono giustificato perché lo faccio a casa anzichè comprarli alla bancarella dove mi possono vedere tutti? O anche: se su internet compro merce illegale (droghe, farmaci, prodotti contraffatti) e viene fermata in dogana, che scusa ho?

Vorrei capirne di più sulla chiusure delle nuove registrazioni agli italiani, come citato da d3mon. Da quando è accaduto questo fatto? :hahaha:
Il sito .it esiste da più di un anno, mentre il .com non accetta più gli italiani, mi pare, da prima dell'estate. Modificato: da d3mon
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Ora vado un pò fuori argomento: avevo sentito dire che il blocco amms è contro la normativa europea per cui prima o poi quelli del governo italiano dovranno rassegnarsi e permettere a tutti gli effetti di giocare ai siti stranieri e di conseguenza togliere il blocco amms.

Quando questo succederà UniBet.com (e tutti gli altri siti .com che hanno escluso gli italiani) permetteranno nuovamente ai nuovi giocatori di segnarcisi? E il loro sito .it coninuerà ad esistere o si accorperà con quello .com.

eheheh! Mio fratello ha temporeggiato e ora gli girano per il fatto di non potersi segnare a UniBet.com, gli girano di brutto.

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eheheh! Mio fratello ha temporeggiato e ora gli girano per il fatto di non potersi segnare a Unibet.com, gli girano di brutto.

Lo credo bene, il .it fa schifo!

comunque il blocco è il minimo dei problemi nella normativa AAMS. Ad esempio WillHill ha chiuso le registrazioni e sospeso i conti degli italiani parecchio prima di aprire il .it, e nonostante l'ha dismesso da tempo sul .com non ha riaperto nulla.

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Per d3mon, ripeto mi debbono risarcire per aver violato tutta la normativa vigente in Italia.

E' palese che se io gioco dal mio computer, col servizio offerto in italiano, un numero verde (anche per il fax) italiano, operatori che parlano l'italiano, etc. etc., si applica la legge italiana.

I casinò hanno la licenza nei vari paradisi fiscali perché nella stragrande maggioranza di Paesi sono illegali.

Per operare hanno bisogno di una licenza, ma mi chiedo perché UniBet, nonostante abbia la licenza AAMS per le scommesse ed il gratta e vinci, nel sito internazionale ha quote per gli eventi sportivi migliori di quelle del sito .it?

perché pur potendo offrire - tranquillamente - i propri servizi agli italiani, continua ad aggirare l'oscuramento AAMS?

perché invogliare ad utilizzare il sito internazionale, per le migliori quote sportive, se può offrirle uguali nel proprio sito italiano.

In ogni caso, e concludo, vi è la tutela di tutti i cittadini appartenenti a qualunque Stato UE; Sia Malta, sia l'Italia vi appartengono. Una sentenza italiana si può far eseguire anche a Malta!

Aiutatemi, dunque, a far capire a questi signori che il casinò può essere <per loro> bello se si guadagnano tanti soldini da tante persone ed essere altrettanto schifoso quando i tanti - tantissimi - soldi si trattengono da singoli utenti, che dilapidano il loro patrimonio, ignari del fatto che il software può essere gestito dal casinò nel modo che vuole.

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.

In ogni caso, e concludo, vi è la tutela di tutti i cittadini appartenenti a qualunque Stato UE; Sia Malta, sia l'Italia vi appartengono. Una sentenza italiana si può far eseguire anche a Malta!

E questa cavolata te l'ha detta il tuo "grande" avvocato? Il Diritto Internazionale si basa sul rispetto della legislatura territoriale; se il casinò ha licenza maltese è sottoposto alla giurisdizione di quel paese.

Quando tu accetti le Terms contestualmente approvi tutte le postille, inclusa quella che precisa che per ogni controversia è competente il Tribunale maltese!

..............ma cambia avvocato!!!!!!!!!!!

Se veramente ce l'hai..............è lui che ti sta derubando!

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Aiutatemi, dunque, a far capire a questi signori che il casinò può essere <per loro> bello se si guadagnano tanti soldini da tante persone ed essere altrettanto schifoso quando i tanti - tantissimi - soldi si trattengono da singoli utenti, che dilapidano il loro patrimonio, ignari del fatto che il software può essere gestito dal casinò nel modo che vuole.

Anche qui ti contraddiranno perché il tutto è garantito da una società esterna che assicura la casualità delle slot e di tutti i giochi, verificando anche il payout del casinò.

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prima di parlare .... pensa!!!!!! :verso:

Se ti facessi una cultura di diritto comunitario senza dire str....te, capiresti quello che ho detto!!!

Io ho una cultura in diritto comunitario!

Il casinò ti ha fatto accettare un contratto e tu l'hai sottoscritto! E nessun avvocato al mondo può averti detto che hai una remota possibilità di spuntarla, perché non ce l'hai!

Il casinò ha licenza maltese e soggetto a leggi maltesi, ma, se anche così non fosse, non avresti argomenti perché ,anche di fronte alla legge italiana ,un contratto può essere impugnato solo in caso di inadempienza della controparte e la scelleratezza di un giocatore che butta 10.000 euro in un giorno non può certo essere considerata inadempienza del casinò.

Tu sei malato e, invece di sputare veleno su casinò e giocatori, faresti bene a farti curare e....alla svelta!

P.S.: tanto per la cronaca il diritto commerciale è proprio quello che mi permette di mangiare tutti i giorni, per me il gioco è uno svago; non un bisogno e nemmeno un'ossesione!

Modificato: da viky
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E' palese che se io gioco dal mio computer, col servizio offerto in italiano, un numero verde (anche per il fax) italiano, operatori che parlano l'italiano, etc. etc., si applica la legge italiana.
E' "palese"? Per te...

In realtà il gioco non avviene sul tuo computer, ma sul loro server, che sta a Malta.

Il fatto che il sito e il supporto siano disponibili anche in lingua italiana non capisco cosa implichi: vedendo il discorso alla rovescia, se domani cominciassi a parlare inglese credi che mi farebbero aprire un casinò in Italia?

I casinò hanno la licenza nei vari paradisi fiscali perché nella stragrande maggioranza di Paesi sono illegali.
Non proprio. C'è anche una fondamenale questione di tassazione: secondo te l'AAMS perché ha tirato fuori questi regolamenti? Per tutelare i giocatori? L'AAMS vuole fare cassa, obbliga i bookmakers a dotarsi di licenza italiana e così può tassarli. Questo risponde anche alle tue successive domande: sul sito internazionale UniBet paga molte meno tasse, e può quindi offrire quote migliori. Aggiungici poi che per regolamento AAMS si possono quotare solo determinati eventi, ed il quadro è completo.
In ogni caso, e concludo, vi è la tutela di tutti i cittadini appartenenti a qualunque Stato UE; Sia Malta, sia l'Italia vi appartengono. Una sentenza italiana si può far eseguire anche a Malta!
Chiaro, ma la legge Italiana non puoi "portartela" a Malta per una cosa che si svolge lì.

Tutto il nodo sta comunque nella premessa di questo post: per te il fatto si svolge a casa tua in Italia, mentre per come la vedo io sui loro server a Malta. Solo mi dovresti spiegare come possa, e perché debba, una persona X che apre un sito Y in uno stato Z, far sì che il proprio sito sia legale per tutte le persone del mondo che decidano di connettercisi. Se si apre un casinò fisico a Malta chiunque voglia può venire a Malta a giocarci: non vedo perché con internet debba essere diverso!

Modificato: da d3mon
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Tutto esatto d3mon, il fulcro del problema è che anche per la legislazione italiana un contratto va rispettato!

Lui ha accettato le condizioni del casinò e se avesse vinto non avrebbe cercato cavilli.

Qui non stiamo parlando di un casinò che non paga o non rispetta i bonus o che fa pubblicità ingannevole; una persona che butta al vento certe cifre andrebbe interdetta, e magari, in questo caso, ci si potrebbe appellare alla circonvenzione di incapace.

Di fatto il reato non si configura neppure per la legge italiana per cui non si pone il problema della competenza.

Se poi vogliamo considerare il gioco in se stesso è giuridicamente un'"obbligazione naturale" e per tanto non ha tutela.

@franz73 lascia perdere inutili battaglie legali e cerca aiuto altrove, presto! Prima che sia troppo tardi!

Modificato: da viky
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See vabbè... " Interdetto", "circonvenzione di incapace",manco fosse un pedofilo... Il male lo ha fatto a se stesso.Punto. Deve solo metterci un pochino ad eleborare la cosa e poi vedrete che neanche scriverà più su questo forum.

Non è il primo e non è neanche l'ultimo che ha perso dei soldi ai casino online. Qui ci sono persone che hanno perso 10/20/50 mila dollari in una sola notte. Lo sapevi?

Un conto è cercare di fargli capire che è inutile intraprendere un'azione legale nei confronti di UniBet, un altro conto è dargli del pazzo. Tra un po' dirai che merita la lapidazione? No,così,giusto per sapere...

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Mi pare che nessuno abbia capito il concetto di competenza territoriale.

Intanto per chi vive di diritto commerciale ( :verso: ), e premesso che il mio c.d. veleno è solo per il casinò di UniBet, mi sembra che sia fuori dal mondo giuridico.

Qui non si parla di inadempienza contrattuale ma di "responsabilità extracontrattruale" e se è cultore di diritto comunitario ed esperto di diritto commerciale dovrebbe saperlo.

Per quanto riguarda l'interdizione e/o la circonvenzione di incapace, stendiamo un velo molto pietoso.

In ogni caso la competenza territoriale, ai sensi della sentenza n.6591 della Cassazione Civile, sez. III, 8 maggio 2002 , è del giudice del luogo di residenza di chi assume di aver subito danni patrimoniali e danni morali su internet.

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E' palese che se io gioco dal mio computer, col servizio offerto in italiano, un numero verde (anche per il fax) italiano, operatori che parlano l'italiano, etc. etc., si applica la legge italiana.
E' "palese"? Per te...

In realtà il gioco non avviene sul tuo computer, ma sul loro server, che sta a Malta.

Il fatto che il sito e il supporto siano disponibili anche in lingua italiana non capisco cosa implichi: vedendo il discorso alla rovescia, se domani cominciassi a parlare inglese credi che mi farebbero aprire un casinò in Italia?

I casinò hanno la licenza nei vari paradisi fiscali perché nella stragrande maggioranza di Paesi sono illegali.
Non proprio. C'è anche una fondamenale questione di tassazione: secondo te l'AAMS perché ha tirato fuori questi regolamenti? Per tutelare i giocatori? L'AAMS vuole fare cassa, obbliga i bookmakers a dotarsi di licenza italiana e così può tassarli. Questo risponde anche alle tue successive domande: sul sito internazionale UniBet paga molte meno tasse, e può quindi offrire quote migliori. Aggiungici poi che per regolamento AAMS si possono quotare solo determinati eventi, ed il quadro è completo.
In ogni caso, e concludo, vi è la tutela di tutti i cittadini appartenenti a qualunque Stato UE; Sia Malta, sia l'Italia vi appartengono. Una sentenza italiana si può far eseguire anche a Malta!
Chiaro, ma la legge Italiana non puoi "portartela" a Malta per una cosa che si svolge lì.

Tutto il nodo sta comunque nella premessa di questo post: per te il fatto si svolge a casa tua in Italia, mentre per come la vedo io sui loro server a Malta. Solo mi dovresti spiegare come possa, e perché debba, una persona X che apre un sito Y in uno stato Z, far sì che il proprio sito sia legale per tutte le persone del mondo che decidano di connettercisi. Se si apre un casinò fisico a Malta chiunque voglia può venire a Malta a giocarci: non vedo perché con internet debba essere diverso!

Appunto e non lo vedo nemmeno io. Con internet le barriere della distanza cadono e nemmeno il governo può farci nulla(e meno male!) ma presto dovranno(è auspicabile) anche rivedere il discorso del blocco amms che non è regolare ma si ostinano a tenerlo.

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].

In ogni caso la competenza territoriale, ai sensi della sentenza n.6591 della Cassazione Civile, sez. III, 8 maggio 2002 , è del giudice del luogo di residenza di chi assume di aver subito dannipatrimoniali e danni morali su internet.

I danni patrimoniali e morali a cui ti riferisci e la conseguente sentenza della Cassazione riguardavano vendite on-line di prodotti non conformi o mai consegnati; il contratto che hai stipulato con il casinò prevede un versamento a fronte di un gioco d'azzzardo, non ti promette vincite sicure.

Te lo ripeto ancora una volta: qui la territorialità non c'entra per niente, il reato non si configura!

Hai versato, giocato e perso, come accade a tutti noi.

La responsabilità extracontrattuale non è applicabile per un soggetto capace (giuridicamente) che acquista un servizio, il servizio ti è stato dato in conformità al contratto.

Cosa chiedi? Il risarcimento per non aver vinto?

Ma non essere ridicolo!

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