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Gruppo Everest Chiude Le Nuove Iscrizioni


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Ciao Gas, ma se l'Europa ha ripreso più volte l'Italia perché ostacola in questo caso il libero mercato ecc... perché tutti questi gruppi si affrettano a regolamentarsi con la legislazione italiana? personalmente ho abbandonato praticamente tutti i casino e siti di scommesse che hanno aderito all'AAMS.

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@pennone: Quelli già iscritti rimangono.

@gasweb: Purtroppo l'Europa non ha ancora imposto una unificazione delle regole per quanto riguarda il gambling online e i singoli paesi sono andati ognuno un po' per i fatti loro perseguendo i propri interessi (nel caso dell'Italia: continuare a mungere i propri abitanti).

La procedura di infrazione è stata chiusa nel maggio del 2010 perché l'Italia ha di fatto aperto il mercato alle licenze di operatori esteri secondo le proprie regole.

La Commissione ha intentato un'azione a seguito di una denuncia sporta nel 2003. Dopo aver condotto un'indagine, nel 2006 la Commissione ha avviato un procedimento d'infrazione contro l'Italia mediante lettera di ingiunzione, la prima tappa della procedura d'infrazione. Tra la Commissione e le autorità italiane si è allora instaurato un dialogo costruttivo, in esito al quale l'Italia ha notificato alla Commissione, nel 2009, la modifica della propria legislazione. La Commissione si compiace della nuova legge italiana, che autorizza la prestazione transfrontaliera di servizi disciplinando in modo chiaro l'autorizzazione e il rilascio di licenze agli operatori nazionali ed europei, e ha quindi deciso di chiudere il contenzioso.

Leggi il comunicato ufficiale.

Per il momento pare quindi che prevalgano le ragioni, a mio avviso pretestuose, del mantenimento dell'ordine pubblico, della protezione dei consumatori e della prevenzione del crimine organizzato portate avanti dall'Italia per giustificare l'infrazione del principio del libero scambio.

La conclusione del dibattito tenuto in Dicembre 2010 comunque, checchè ne dica Antonio Tagliaferri nella sua presentazione, non cita in nessuno dei punti la necessità di interporre barriere e di impedire che un cittadino europeo giochi presso un operatore licenziato in un altro paese della Comunità.

Lo studio svizzero citato nella pagina riassuntiva nel paragrafo "Study on gambling" conferma poi che le leggi nazionali spesso sono incompatibili con le leggi comunitarie.

Secondo me, quindi, lo scenario potrebbe cambiare nuovamente in futuro ma per quel che riguarda la seconda metà del 2011 sembra delinearsi piuttosto chiaramente.

Ci saranno operatori con licenza che potranno raccogliere scommesse e giocate in via ufficiale e altri che continueranno a farlo in via ufficiosa combattendo contro i blocchi e gli ostacoli.

Le aziende di betting fanno i loro calcoli e agiscono di conseguenza. Alcuni di essi sottostanno alle regole senza mettersi a discutere nella speranza di ottenere profitti e, soprattutto, nel timore di essere tagliati fuori. Altri invece continuano come hanno sempre fatto e stanno alla finestra per vedere i cambiamenti e magari adattarsi in un secondo tempo.

Per approfondire leggete l'articolo scritto da Julia Hörnle "Il gioco d'azzardo in Europa: un tiro alla fune senza vincitori nè vinti" (pdf in inglese da scaricare a questo indirizzo)

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