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Voglia Di... Parole


jackjoliet

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Per chi è nel silenzio che si ritrova, per chi si è emozionato leggendo un testo e vuole condividerlo, per quel discorso che non dimenticherete mai, per chi le parole sono come sassi.. mi sembra giusto in parallelo al thread sulle nostre canzoni aprirne uno anche sulle nostre frasi e citazioni preferite, perchè:

" mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità".

comincio io con un omaggio a quel folle visionario che è A. Moore ed alla celebre Dramatis Persona figlia del suo inchiostro:

Voilà.

Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi ... V

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Questa mi sovviene abbastanza spesso...

"Dove sta tutta la mia saggezza? Mi sono comportato da ostinato, inseguendo una parvenza di ordine, quando dovevo sapere bene che non vi è un ordine nell'universo."

"Ma immaginando degli ordini errati avete pur trovato qualcosa..."

"Hai detto una cosa molto bella, Adso, ti ringrazio. L'ordine che la nostra mente immagina è come una rete, o una scala, che si costruisce per raggiungere qualcosa. Ma dopo si deve gettare la scala, perché si scopre che, se pure serviva, era priva di senso.

Er muoz gelichesame die Leiter abewerfen, só Er an ir ufgestigen ist... Si dice così?"

"Suona così nella mia lingua. Chi l'ha detto?"

"Un mistico delle tue terre. Lo ha scritto da qualche parte, non ricordo dove. E non è necessario che qualcuno un giorno ritrovi quel manoscritto.

Le uniche verità che servono sono strumenti da buttare."

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"Un' immagine che non sia stata vista non può svendere nulla. È pura e perciò vera e meravigliosa. Insomma innocente. Finché nessun occhio la contamina è in perfetto unisono con il mondo. Se nessuno l' ha guardata, l' immagine e l' oggetto che rappresenta, sono uno dell' altra. Sì, una volta che l' immagine è stata vista l' oggetto che è in essa muore. Ecco, Winter, la mia biblioteca delle immagini non viste. Ognuno di questi nastri è stato girato senza che nessuno guardasse attraverso la lente. Nessuno li ha visti mentre venivano impressi. Nessuno, dopo, che li abbia controllati. Tutto quello che ho ripreso, l' ho ripreso alle mie spalle. Queste immagini mostrano la città come è e non come vorrei che fosse. Insomma queste sono nel primo dolce sonno dell' innocenza. Pronte per essere scoperte da generazioni future con occhi diversi dai nostri. Non preoccuparti amico saremo morti da un pezzo»

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Chiedo all'autore di questo thread se - essendo noti i due punti seguenti - è possibile fare dei commenti:

1°, il richiedente è notoriamente un rompiballe;

2°, il medesimo è ( altrettanto notoriamente) del tutto non politically correct. Nel particolare, si considera, con molta mancanza di modestia, un cacciatore di falsi geni e falsi profeti.

Nel particolare: (limitatamemte a quanto postato finora) non ho mai letto il fumetto di Moore e Lloyd; mentre conosco bene Eco, sia come romanziere, che come semiologo.

Ho visto il film, V, del mediocre McTeigue; senza infamia e senza lodo. Ho sentito, invece parlare bene del fumetto; e non ignoro certamente che in questo genere esistono dei capolavori; chi non ha letto "L'eternauta" di Oesterheld e Solano ha mancato un capolavoro. Quindi su "V", non ho elementi per esprimermi, e così non mi esprimo.

Su Eco, tuttavia, posso sintetizzare: e agli antipodi dall'opinione corrente, dichiaro che non è un genio. Ovviamente sono in grado di sostenere questa tesi - con precisi argomenti - con chiunque.

Citazione per citazione, mi tengo sul classico:

- Life's but a walking shadow, a poor player

That struts and frets his hour upon the stage

And then is heard no more: it is a tale

Told by an idiot, full of sound and fury,

Signifying nothing.-

Shakespeare - Macbeth , atto 5°, scena 5°

Modificato: da Satori
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Con questo titolo qualche commento non può di certo guastare.. le trasposizioni cinematografiche non sempre rendono giustizia alla carta (fumetto o libro), ma i dialoghi del film "V for Vendetta" a me sembrano ben curati come anche mi è piaciuta l'interpretazione di Hugo Weaving (ma poi era veramente lui?) che a dispetto della difficoltà di recitare sotto un maschera in certi momenti sembra quasi che riesca a cambiare espressione.

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Con questo titolo qualche commento non può di certo guastare.. le trasposizioni cinematografiche non sempre rendono giustizia alla carta (fumetto o libro), ma i dialoghi del film "V for Vendetta" a me sembrano ben curati come anche mi è piaciuta l'interpretazione di Hugo Weaving (ma poi era veramente lui?) che a dispetto della difficoltà di recitare sotto un maschera in certi momenti sembra quasi che riesca a cambiare espressione.

Bene, allora partiamo.

Lessi a suo tempo che in "V" (sia chiaro da ora in poi che mi riferisco al film che ho visto, e non al fumetto che non ho letto) avrebbero confluito tematiche orwelliane e huxleyane, e di altri filoni delle cosidette "utopie negative". Signori 1984 e Brave New World sono libri estremamente complessi; quelle che si sono viste in "V" ( ripeto per l'ultima volta che mi riferisco solo al film) sono le gesta di una specie di Robin Hood postmoderno, incazzatissimo - direi giustamente - con uno Stato totalitario, e dei personaggi che con lui interagiscono. Particolare: il vendicatore ha un interloquire dotto, ricamato di massime, e tessuto di affabulazioni che - a mio avviso deliberatamemnte - rimandano al linguaggio shakespeariano.

Nle film non v'è alcuna traccia, neppure residuale, dell'abissale profondità dell'analisi di Orwell, né di quella parimenti prodigiosa di Huxley. Potrebbe darsi che cose del genere s trovino nel fumetto, ma francamente ne dubito. Perché? Questioni legate al linguaggio di genere. Come si può rendere in un fumetto la rete sillogistica che porta al concetto di neolingua orwelliana? E come rendere, nel linguaggio di un fumetto - che è prevalentemente visivo - tutte le implicazioni legate alla sostanza "Soma" huxleyana?

Nun se po.

Che poi Robin Hood, e con lui tutti i vendicatori solitari, possano avere un loro fascino, é altra cosa.

Modificato: da Satori
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Non seguo il calcio ma oggi mentre ero in macchina ho beccato alla radio la telecronaca di Catania-Milan.

Ignoro come facciano le telecronache delle altre squadre ma io quella di oggi la vorrei quotare tutta! soprattutto intorno all'8' della ripresa :rolleyes: .. non so come al cronista non sia venuto un infarto.

Comunque sia ne riporto solo un paio:

"E andiamoo! fateglielo capire che quando da loro entra la primavera qui è quasi estatee.."

"Alè Catania avanti così, petto in fuori mento in su, in alto le proboscidi*.."

* riferito all'elefante ('o liotru) simbolo della città

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  • 1 month later...
  • 2 weeks later...

sta sera su rete4 hanno riproposto "giù la testa"..

« La Rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La Rivoluzione è un atto di violenza »

(Mao Tse Tung)

« Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: Qui ci vuole un cambiamento! e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono dietro un tavolo e parlano, parlano e mangiano, parlano e mangiano; e intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Per favore, non parlarmi più di rivoluzioni! »

(Juan Miranda a John Mallory)

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  • 4 months later...

Sti filmetti di solito tendo ad evitarli ma questo, forse per via del lieto fine che non c'è (o comunque non è come ce lo si aspetta per tutta la durata del film) o forse per via di un Rupert Everett (grande Dylan Dog!) magnifico in tutta la sua "gayezza", alla fine dei conti lo metto tra quelli da conservare per le serate da cinefili.

E poi se pensiamo che c'è gente che può vedere solo rete 4..

".. e dissi a Dionne: Dionne, io mi sono innamorato! quella sirena potrà amarmi? sono così buoni gli dei?

Dionne si girò verso di me, aprì dolcemente gli occhi e dissè...

"

(My best friend's wedding)

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