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In Bilico Tra Studi E Dubbi (Sistemi Roulette)


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La domanda la facevo perchè più di una decina di anni fa in Lettonia a Riga avevo conosciuto una ragazza che faceva la croupier e mi aveva raccontato che non avrebbe potuto giocare in nessun casinò del paese e che le sue mani (presumo impronte) erano segnate. Sosteneva che dopo il corso che aveva fatto poteva con un buon margine di approssimazione sapere dove finiva la pallina. Sembrava seria. Premetto che non frequentavo casinò, l'incontro fu una casualità.

Modificato: da bmare
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se fosse stato come diceva lei, i suoi parenti e lei stessa ovviamente sarebbero diventati ricchissimi.

sono e rimango del parere, che nemmeno dopo 30 anni di lanci, un croupier sia in grado di sapere con approssimazione dove finirà la pallina, potrei sbagliarmi, ma ne dubito.

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Tutte le cose in comune che hai notato in quelle permanenze e che hai evidenziato nel foglio, non avresti potuto conoscerle prima di vederle.

E' LAPALISSIANO. MA sta proprio qui il punto, non avrei potuto vederle, a una a una, a mano a mano che si presentavano, SE prima non le osservavo. E cosa osservo se non ammetto che ci possa essere qualcosa da osservare?! (E' semplice. Non accade).

JJ: <<non avresti potuto conoscerle prima di vederle>> , ma infatti io non le ho pronosticate! prima che accadessero (tranne... quelle "significate") io le ho osservate dopo che si sono verificate e le ho interpretate (ho tentato di), dando loro uno.... strano? strano, eccentrico? eccentrico, bizzarro? bizzaro, emotivo? emotivo, casuale? e che cos'è il caso?, associativo? associativo, senza logica? senza logica, matematica? no, matematica no se no debe si incatza.

JJ: in quella strana tabella non c'è opera di preveggenza, ma di osservazione (perchè si ammette l'umiltà di osservare), di eccentrica interpretazione e in qualche ancor più strano caso, di "magica" realizzazione della bizzarra interpretazione fatta poco prima.

Ogni quanto si verifica questa "magica" realizzazione? della eccentrica interpretazione? a seguito di non convenzionale osservazione? Le risposte sono due, ma la più importante è:

Ammesso che si possa sapere, che ve lo dico a fare dal momento che non siete disposti ad osservare? (E' semplice. Non accade).

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Ma nella Roulette non parli di zuppe, tu parli di provare a fare cose che non si accordano con nessuno di tutti i princìpi matematici esistenti. Allora se vuoi fare un esempio che abbia le stesse dinamiche della storia della zuppa, devi sostituire la zuppa di farro e cavolfiore con una pietanza fatta di cemento, plastica, sabbia e scaglie di vetro. La mangeresti?

La mangerei? Lo stai chiedendo a me o te lo stai chiedendo a te stesso? TU ! NON la mangeresti. E questa è Legge! Non hai bisogno di dimostrarmelo. IO .... io ...... apri bene le orecchie, LA ASSAGGEREI !! e questa non è Legge, ma te lo dimostro quando vuoi.

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Ammesso che si possa sapere, che ve lo dico a fare dal momento che non siete disposti ad osservare? (E' semplice. Non accade).
Ma secondo te io sono nato con queste idee? come tutti anche io la prima volta che ho visto uscire il 13 dopo il 17 (è un esempio) ho pensato:"toh! vuoi vedere che questi due numeri si chiamano l'uno con l'altro?" e da lì ho cominciato ad osservare (o assaggiare se preferisci), probabilmente avrò avuto dieci anni, ora non ricordo..

le idee che ho adesso sono venute proprio dopo tutte le prove che ho fatto (prima carta e penna e poi al pc) e sai cos'è la cosa "pazzesca" (pazzesca? pazzesca, assurda? assurda) e per molti incredibile? che guarda caso tutto mi coincideva con quanto il calcolo delle probabilità aveva previsto, altro che numeri che si chiamano.

Perchè non provi ad assaggiare anche questo?

ps: se i miei toni ti sono sembrati scontrosi è un effetto\difetto della chat, ma ti assicuro che se fossimo di presenza le stesse cose te le direi sorridendo, versandoti da bere.

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Quoto J.J. : La storia dei numeri che si chiamano è una cag..a pazzesca (per dirla con Fantozzi) ; esattamente ogni 37 volte che un numero esce "richiamerà" lo stesso numero. Chiaro che ci saranno fasi di gioco in cui sembrerà che certe coppie di numeri si "attraggano" in modo particolare . Pensate che una volta ho fatto proprio una analisi di questo tipo e ho trovato anche dei gruppi di numeri di 3 o 4 che sortivano nella stessa posizione , ma la loro probabilità di sortita è identica alla sortita di 3 o 4 volte consecutive dello stesso numero.

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nonostante alle volte, nei miei post, abbia potuto far credere il contrario, in realtà mi trovo abbastanza daccordo con jj e carpediem, non esiste che un numero chiami un'altro, per quanto se entrate in un casino, parecchie volte sentirete i giocatori dire " è uscito il 32, ora esce il suo vertibile, aliasi il 23.

Questo accade, e non poche volte, ma non tanto perchè il 32 davvero chiama il 23, ma più semplicemente perchè capita, e dato che, normalmente in una sala che si rispetti, i tavoli sono parecchi -per esempio a saint vincent, normalmente ce ne sono non meno di 6 in funzione- diventa ovvio che possa accadere, e magari anche spesso.

Tutto questo fa si però, che il giocatore creda davvero che un determinato numero sia calamita per un'altro, e chi ci crede lo gioca, e con soddisfazione a volte gli capita di indovinare, ma è solo una casualità, nulla di più.

Saltando di palo in frasca, conosco più di una persona, che appena esce un numero su una roulette, comincia a puntarlo su tutte le altre, credetemi se vi dico, che molto spesso capita, che un numero uscito su una roulette, si presenti anche su un'altra, se non su altre, e questo lo vedo con i miei occhi tutti i giorni che vado al casino, tant'è, che mi sono quasi convinto di provarci qualche volta pure io, lo so, non ha senso, non ha una logica, ma a fare un gioco del genere se ne può uscire vincenti.

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Piccola domanda per i pi esperti

Se ho quattro roulette e prendo 10 numeri dalla prima, 10 dalla seconda, 10 dalla terza e 7 dalla quarta la "legge del terzo" e rispettata?...perch頩n fondo su parla sempre di un ciclo chiuso..

Modificato: da MoltoNovellino
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In realtà, lo scarto non è un problema, anche perchè esso esiste solo dal punto di vista limitato di chi, anzichè "andare con", si ostina ad "andare contro".

Ovviamente, quello che ho scritto potrei dimostrarlo; così come ho sempre fatto finora per tutto il resto. Se affermo che lo scarto é un processo relativo ad un punto di vista, e non ha una natura propria ed autonoma (un filosofo direbbe: non ha una propria ontologia), fidatevi, é così. I più curiosi provino ad arrivarci da soli.

Voglio provare ad approfondire la cosa (con l'aiuto del manuale del bistrattato Medail).

Legge dello scarto e suoi derivati.

Cosa si intende per scarto?

su 50 colpi, 30 sono rossi e 20 sono neri: in questo caso lo scarto è 10 (a favore del rosso e contrario al nero).

La legge relativa dice: "Il valore di uno scarto è compreso fra 2 e 5 volte il valore della radice quadrata del totale dei fenomeni entro il quale questo scarto si è prodotto".

Facendo il solito esempio e ipotizzando una serie di 100 colpi, lo scarto può definirsi tale quando è compreso tra 20 e 50.

Al di sotto della soglia minima, cioè 20, si tratta di una pura e semplice deviazione, quindi un fatto non degno di nota.

Al di sopra dello scarto, cioè 50, non si dovrebbe poter andare.

Il condizionale ovviamente è d'obbligo perchè in questo campo ciò che non si è mai verificato in passato non è detto che non avvenga in futuro.

Ora prendiamo in esame uno scarto pari a 3 volte la radice quadrata del totale dei fenomeni:

numero dei colpi - scarto - percentuale

100 - 30 - 30%

400 - 60 - 15%

900 - 90 -10%

1600 - 120 - 7,5%

2500 - 150 - 6%

Gli esempi mostrati sono sufficienti a farci enunciare un'altra legge: "Lo scarto percentuale diminuisce con l'aumentare dei fenomeni esaminati".

Infine quando il totale dei colpi esaminati è un numero pari vediamo quante possibilità vi sono di ottenere la parità fra le due combinazioni contrapposte, ovvero l'equilibrio:

- nel caso di 2 colpi consecutivi esistono 4 possibilità (N.N-N.R-R.R-N.R) : l'equilibrio (un R e un N) è raggiunto 2 volte su 4, ossia la possibilità è del 50%

- nel caso di 4 colpi consecutivi esistono 16 possibilità (...) : l'equilibrio (due R e due N) è raggiunto 6 volte su 16, ossia la possibilità è del 37,5%

- nel caso di 6 colpi consecutivi esistono 64 possibilità (...) : l'equilibrio (tre R e tre N) è raggiunto 20 volte su 64, ossia la probabilità è del 33,12%

- nel caso di 8 colpi consecutivi esistono 256 possibilità (...) : l'equilibrio (quattro R e quattro N) è raggiunto 70 volte su 256, ossia la probabilità è del 27,34%

- nel caso di 10 colpi consecutivi esistono 1024 possibilità (...) : l'equilibrio (cinque R e cinque N) è raggiunto 252 volte su 1024, ossia la probabilità è del 24,7%

E così via.

A questo punto possiamo enunciare un'altra legge: "Aumentando il numero dei fenomeni, diminuisce la probabilità di raggiungere l'equilibrio".

Il passo è breve da qui alla legge FONDAMENTALE che regola il gioco della roulette: "Lo scarto è la norma, l'equilibrio l'eccezione".

Purtroppo molti giocatori si ostinano a ignorare questa legge fondamentale.

Tutta sta premessa per chiedere a Satori: per "andare con" come suggerisci basterebbe esaminare una permanenza di alcuni cicli da 37, calcolare lo scarto e "inseguirlo" con una progressione, ossia puntare CONTRO l'equilibrio?

Oppure più semplicemente si potrebbe "andare con" così: prendo il caso dei 10 colpi consecutivi: gioco con una progressione contro l'equilibrio (5R-5N) per 1024 volte, 252 avrò perso, le restanti avrò vinto.

Modificato: da bmare
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secondo me il punto non è, se lo scarto è la regola e l'equilibrio l'eccezione, il punto è che cercare di ottenere la vincita, attraverso lo scarto non serve a nulla, le attese non servono a nulla, attendere che una condizione si determini su uno scarto, continua a non servire a nulla, questo quando parliamo di un ciclo sempre aperto come quello della roulette, se invece parliamo di giochi di carte, con ovviamente un determinato numero di mazzi, allora parliamo di ciclo chiuso, e quindi si può lavorare sullo scarto, tenendo a mente le carte uscite.

medail datti all'ippica eheheheh.

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e anche per questo gli ho detto di darsi all'ippica.

sembra voglia fare il tarantino della roulette, prende spezzoni di qua e di la e ci costruisce intorno un libro, appunto alla tarantino che ci costruisce i film, con la differenza che tarantino almeno riesce a fare comunque film apprezzabili, mentre lui i libri dovrebbe solo leggerli e non pubblicarli.

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Vediamo di risolvere una volta per tutte la questione dello scarto. Non ho sostenuto che non esista; ma che esiste solo da una particolare prospettiva, e qui aggiungo che se non ci fosse (sempre da questa limitata prospettiva), non esisterebbe la matematica; ossia cesserebbe all'istante di esistere l'universo. Per capire questa semplicissima questione, é sufficiente considerare, cosa che ho più volte suggerito di fare, non ciò che i numero fanno singolarmente, ma ciò che producono nel loro insieme. Facccio un esempio: una serie N N N N N N (cinque neri), può essere concepita e descritta solo come una serie di cinque neri, o anche come una delle trentadue figure di cinque? Certo che si!! Essa è pacificamente entrambe le cose. Alt, riflettiamo; abbiamo appena detto che N N N N N é uno dei numeri facente parte di un insieme di trentadue elementi; un numero come ogni altro. Ok!?

E una serie N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N (30 neri)... non é parimenti un numero qualsiasi di quell'insieme astronomico formato dalla permutazione di trenta elementi binari? Che ha di speciale questo numero? Non vorrei insultare l'intelligenza di chi mi legge, aggiungendo spiegazioni. Ciò che si usa chiamare scarto, non é altro che un qualsiasi numerale di un dato insieme.

Ecco spiegata una volta per tutte la necessità logica e matematica dello scarto. Se si capisce davvero tutto ciò, tante domande non avranno più motivo di sorgere; e alcune porte potranno aprirsi.

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E una serie N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N (30 neri)... non é parimenti un numero qualsiasi di quell'insieme astronomico formato dalla permutazione di trenta elementi binari? Che ha di speciale questo numero? Non vorrei insultare l'intelligenza di chi mi legge, aggiungendo spiegazioni. Ciò che si usa chiamare scarto, non é altro che un qualsiasi numerale di un dato insieme.

Ecco spiegata una volta per tutte la necessità logica e matematica dello scarto. Se si capisce davvero tutto ciò, tante domande non avranno più motivo di sorgere; e alcune porte potranno aprirsi.

Anche il calcolo delle probabilità e la statistica allora sono una necessità matematica che può essere tralasciata a favore di qualcos'altro?

Potresti dare qualche informazione in più su cosa osservare concretamente per andare oltre i soliti schemi?

Non mi offendo se scrivi cose che non so o che dovrei capire (so di avere dei limiti).

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Bmare,

la matematica, in tutte le sue estensioni, é solo un particolarissimo strumento, che calcola le proprietà della quantità; se si vuole avere a che fare coi numeri, della matematica non si può fare a meno; l'ho sempre sostenuto. Dunque, non può essere tralasciata.

Quello che ho fatto nel mio scorso post é far cadere il velo di "mistero" che avvolge la cosidetta "legge del terzo"; e, per chi ha capito, mostrare che senza ciò che da una limitata prospettiva chiamiamo scarto non potrebbe esistere nulla, e che esso é una necessità intrinseca del mondo numerico. Insomma, ogni scarto non é altro che il numero qualsiasi di un dato insieme.

Tu mi chiedi cosa dovresti osservare per andare oltre i soliti schemi; scusa, ma mi poni una questione sbagliata. Mi dovresti semmai chiedere come diversamente dovresti/potresti usare intelligenza ed immaginazione. Tu credi che ad una tale domanda sia possibile rispondere su un forum?

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Tu mi chiedi cosa dovresti osservare per andare oltre i soliti schemi; scusa, ma mi poni una questione sbagliata. Mi dovresti semmai chiedere come diversamente dovresti/potresti usare intelligenza ed immaginazione. Tu credi che ad una tale domanda sia possibile rispondere su un forum?

Credo di si, credo nella forza delle idee e della condivisione. Diversamente vale la logica del "dividi et impera" che ci tiene in catene.

Perchè non ci credi?

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Tu mi chiedi cosa dovresti osservare per andare oltre i soliti schemi; scusa, ma mi poni una questione sbagliata. Mi dovresti semmai chiedere come diversamente dovresti/potresti usare intelligenza ed immaginazione. Tu credi che ad una tale domanda sia possibile rispondere su un forum?

Credo di si, credo nella forza delle idee e della condivisione. Diversamente vale la logica del "dividi et impera" che ci tiene in catene.

Perchè non ci credi?

Caro amico, io credo ciecamente in cose giudicate impossibili; e questo ha relazione con la mia assoluta inimicizia con qualsiasi logica di potere, Qui ho esposto e condiviso idee che ho la presunzione di valutare innovative; persino in questo ultimo intervento ho messo in chiaro un tema che, mi pare, non era mai stato collocato nella giusta prospettiva. Come già altri hanno scritto, tutto ciò é stato fatto per puro spirito di condivisione.

Ho anche detto, cosa sottovalutatissima, che non é possibile muovere un solo passo se si é motivati dalla bramosia della vincita e dalla cupidigia.

La roulette é un gioco, e i giochi vanno affrontati senza affanno, con distacco.

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le idee che ho adesso sono venute proprio dopo tutte le prove che ho fatto (prima carta e penna e poi al pc) e sai cos'è la cosa "pazzesca" (pazzesca? pazzesca, assurda? assurda) e per molti incredibile? che guarda caso tutto mi coincideva con quanto il calcolo delle probabilità aveva previsto, altro che numeri che si chiamano.
Quoto J.J. : La storia dei numeri che si chiamano è una cag..a pazzesca (per dirla con Fantozzi) ; esattamente ogni 37 volte che un numero esce "richiamerà" lo stesso numero.
nonostante alle volte, nei miei post, abbia potuto far credere il contrario, in realtà mi trovo abbastanza daccordo con jj e carpediem, non esiste che un numero chiami un'altro

Scusate eh, sono 50 pagine che lo dico, bestemmiando e prendendomi gli insulti di tutti e pure litigando, e adesso che manco per due giorni dal forum siete tutti diventati improvvisamente sani e matematici? Che cosa mi sono perso?

Perché quando lo dicevo io mi davate dell'ostinato, di colui che ha il paraocchi e non vuole ascoltare gli altri?

Un numero non richiama proprio niente, è tutta probabilità, eventi, cose che devono ancora succedere. Prendere due permanenze a caso, guardare le cose in comune, è roba da Beautiful Mind o da film di fantascienza alla Nicolas Cage. E poi ero io quello che doveva aprire gli occhi.

Voglio provare ad approfondire la cosa (con l'aiuto del manuale del bistrattato Medail).

Legge dello scarto e suoi derivati.

Cosa si intende per scarto?

su 50 colpi, 30 sono rossi e 20 sono neri: in questo caso lo scarto è 10 (a favore del rosso e contrario al nero).

La legge relativa dice: "Il valore di uno scarto è compreso fra 2 e 5 volte il valore della radice quadrata del totale dei fenomeni entro il quale questo scarto si è prodotto".

Facendo il solito esempio e ipotizzando una serie di 100 colpi, lo scarto può definirsi tale quando è compreso tra 20 e 50.

Al di sotto della soglia minima, cioè 20, si tratta di una pura e semplice deviazione, quindi un fatto non degno di nota.

Al di sopra dello scarto, cioè 50, non si dovrebbe poter andare.

Il condizionale ovviamente è d'obbligo perchè in questo campo ciò che non si è mai verificato in passato non è detto che non avvenga in futuro.

Ora prendiamo in esame uno scarto pari a 3 volte la radice quadrata del totale dei fenomeni:

numero dei colpi - scarto - percentuale

100 - 30 - 30%

400 - 60 - 15%

900 - 90 -10%

1600 - 120 - 7,5%

2500 - 150 - 6%

Gli esempi mostrati sono sufficienti a farci enunciare un'altra legge: "Lo scarto percentuale diminuisce con l'aumentare dei fenomeni esaminati".

Infine quando il totale dei colpi esaminati è un numero pari vediamo quante possibilità vi sono di ottenere la parità fra le due combinazioni contrapposte, ovvero l'equilibrio:

- nel caso di 2 colpi consecutivi esistono 4 possibilità (N.N-N.R-R.R-N.R) : l'equilibrio (un R e un N) è raggiunto 2 volte su 4, ossia la possibilità è del 50%

- nel caso di 4 colpi consecutivi esistono 16 possibilità (...) : l'equilibrio (due R e due N) è raggiunto 6 volte su 16, ossia la possibilità è del 37,5%

- nel caso di 6 colpi consecutivi esistono 64 possibilità (...) : l'equilibrio (tre R e tre N) è raggiunto 20 volte su 64, ossia la probabilità è del 33,12%

- nel caso di 8 colpi consecutivi esistono 256 possibilità (...) : l'equilibrio (quattro R e quattro N) è raggiunto 70 volte su 256, ossia la probabilità è del 27,34%

- nel caso di 10 colpi consecutivi esistono 1024 possibilità (...) : l'equilibrio (cinque R e cinque N) è raggiunto 252 volte su 1024, ossia la probabilità è del 24,7%

E così via.

A questo punto possiamo enunciare un'altra legge: "Aumentando il numero dei fenomeni, diminuisce la probabilità di raggiungere l'equilibrio".

Il passo è breve da qui alla legge FONDAMENTALE che regola il gioco della roulette: "Lo scarto è la norma, l'equilibrio l'eccezione".

Purtroppo molti giocatori si ostinano a ignorare questa legge fondamentale.

Tutta sta premessa per chiedere a Satori: per "andare con" come suggerisci basterebbe esaminare una permanenza di alcuni cicli da 37, calcolare lo scarto e "inseguirlo" con una progressione, ossia puntare CONTRO l'equilibrio?

Oppure più semplicemente si potrebbe "andare con" così: prendo il caso dei 10 colpi consecutivi: gioco con una progressione contro l'equilibrio (5R-5N) per 1024 volte, 252 avrò perso, le restanti avrò vinto.

Il sistema che ho esposto in questa discussione si basa proprio su questi princìpi, ma gli scarti a volte sono grossi (non in percentuale ma proprio in unità) e le cifre puntate portano fuori quota.

E una serie N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N N (30 neri)... non é parimenti un numero qualsiasi di quell'insieme astronomico formato dalla permutazione di trenta elementi binari? Che ha di speciale questo numero? Non vorrei insultare l'intelligenza di chi mi legge, aggiungendo spiegazioni. Ciò che si usa chiamare scarto, non é altro che un qualsiasi numerale di un dato insieme.

Assolutamente sì, Satori, è un numero qualsiasi di quell'insieme e ha una probabilità di uscita pari a 1/230 e sta qui, secondo me, il fatto. Il fatto che la sua probabilità di uscita sia infinitamente piccola mi fa reputare buono un gioco che riesce a vincere in tutte le altre figure di 30 numeri binari, tranne la suddetta. Purtroppo, com'è infinitamente piccola la probabilità di sortita, è anche infinitamente alta la puntata da fare. Lo scarto sì, è un qualsiasi numero binario di un dato insieme, ma non viene generato per "scelta" da una macchina, ma creato fisicamente (o elettronicamente) numero dopo numero, dove ogni numero ha la stessa probabilità di sortita dell'altro. Ed è per questo che Marigny pone dei limiti teorici allo scarto. È vero che in pratica potrebbe accadere di tutto, ma io non credo di riuscire a vedere mai in vita mia, nemmeno se mi ci mettessi oggi e per 40 anni non facessi altro per 20 ore al giorno, una situazione del tipo che su 100 tirate, 90 sono rosse e 10 nere.

Tu mi chiedi cosa dovresti osservare per andare oltre i soliti schemi; scusa, ma mi poni una questione sbagliata. Mi dovresti semmai chiedere come diversamente dovresti/potresti usare intelligenza ed immaginazione. Tu credi che ad una tale domanda sia possibile rispondere su un forum?

Qualsiasi siano gli schemi che utilizzi, o l'intelligenza e l'immaginazione che adoperi, ci sarà sempre una spiegazione matematica.

Ho anche detto, cosa sottovalutatissima, che non é possibile muovere un solo passo se si é motivati dalla bramosia della vincita e dalla cupidigia.

Le teorie filosofeggianti non aiutano a risolvere la matematica che sta al centro della Roulette. Se non volessimo guadagnare dalla Roulette, non faremmo parte di questo Forum, e nemmeno tu. Se ci sono idee, anche filosofiche, che possono essere adoperate nella Roulette, ben venga, ma dovrebbero essere spiegate. Le chiacchiere, come sempre, se le porta via il vento.

Se non si è capaci di dimostrare quello che si dice o non si vuole fare, non si rappresenta il bene comune della condivisione.

Senza offesa eh, si intende.

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debe non leggo il tuo post nella sua totalità, sennò rischio o di annoiarmi o di addormentarmi, ma non me ne volere, è uan regola non dilungarsi troppo nello scrivere, pena appunto, il far annoiare chi ci legge.

detto questo, non ti sei perso nulla, ma hai acquisito altre nozioni, devo capire che qui alcuni di noi, se non tutti, non siamo, ne boccaloni, ne creduloni, e nemmeno stupidi, e quando facciamo delle affermazioni, le facciamo sulla base del vissuto e delle esperienze.

Fino a che tu hai chiesto spiegazioni sul perchè questo e quello, ma ti sei posto come quello che a tutti i costi indossava il paraocchi, le risposte non le hai ottenute, oggi invece forse cominci a compredere qualcosa in più su certe affermazioni.

Se ti fossi fermato a respirare contando fino a 10, probabilmente ti avrei spiegato il perchè certi numeri chiamano altri numeri, il perchè certe sensazioni hanno motivo di esistere etc.

in buona sostanza, non c'è niente di logico in tutto ciò?

Sbagliato, in tutto io credo ci sia sempre una logicità, anche in ciò che appare illogico, e per logicità non intendo matematica, come tu invece a tutti i costi vuoi sostenere, ma spiegazioni razionali, su ciò che appare irrazionale, tant'è che ho apprezzato e amato molto la frase di satori che dice "io credo ciecamente in cose giudicate impossibili".

Ogni cosa che ai nostri occhi appare impossibile ha una sua spiegazione, e una serie di eventi che si verificano con una certa frequenza, non sono la certezza matematica, ma più semplicemente una costante che il caso vuole continui a ripetersi appunto frequentemente.

Per tornare alla roulette, questo significa che, non ci sono numeri che ne chiamano altri, ma è un dato di fatto, che spesso, dopo il 32 esce il 23, perchè?

Perchè il caso vuole così, e noi dobbiamo farcene una ragione.

a me piacerebbe capire dov'è sta matematica che gira intorno alla roulette, la matematica ha risolto la sconfitta che i giocatori subiscono alla roulette? No.

la matematica ci dice solo che senza limiti e con capitale illimitato, usando la martingala violenta, tutti saremmo vincenti, altro la matematica non ci dirà mai sulla roulette, la matematica applicata alla roulette è buona solo quando facciamo i conti, e vediamo cosa ne è stato del nostro investimento, per il resto, fuffa.

Qui nessuno è incapace di spiegare il perchè di certe affermazioni, ma il punto è che nessuno condividerà mai con te, quelli che ritiene dei buoni metodi di gioco che gli offrono una resa positiva, per il resto ognuno di noi dice la sua, che sia calore, che sia ritardo o che sia vattelapesca.

Modificato: da sognatore
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Per tornare alla roulette, questo significa che, non ci sono numeri che ne chiamano altri, ma è un dato di fatto, che spesso, dopo il 32 esce il 23, perchè?

Perchè il caso vuole così, e noi dobbiamo farcene una ragione.

Questo lo stai dicendo tu, ma non è affatto vero. Il 23 dopo il 32 esce una volta ogni 37 volte. Fatevene una ragione.

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