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Metodo Personale


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Salve ragazzi scrivo dopo molto tempo e dopo molte batoste in questi anni, ma non ho mai smesso di cercare un metodo che mi desse delle piccole soddisfazioni ogni giorno e da 6 mesi ci sono riuscito. Sei mesi sono pochi perciò vi terrò aggiornati. Il mio metodo è più che altro un modo di vedere la sfida al gioco non come un gioco, ma come un lavoro. Visto che si vincono soldi veri (e si ritirano cash) si perdono anche soldi veri e questo fa male all'autostima e al portafoglio. Ho scelto di giocare dal lunedì al venerdì come fosse un vero lavoro, perciò sabato e domenica riposo. Il mio bankroll è di 1200 euro, da lunedì al venerdi mi accontento di 60 70 al giorno, se viene di più con un bel colpo, tanto di guadagnato, prelevo tutto e chiudo, non più di un'ora al giorno in diverse tappe. Faccio piccoli prelievi da 10 20 euro e ritorno a giocare dopo una mezzora per altri 10-15 minuti. I miei giochi preferiti sono il carribean e il texas holdem. qualche volta soprattutto il martedì megaball, si vincono dei bei soldini che alzano la media. Il mio piccolo e disinteressatro consiglio è di avere rispetto per i soldi. Quei piccoli mucchietti da 10 euro prelevati, a fine mese sono molti soldi. Mantenere un 'focus' elevato. Non giocate mai se siete arrabiati con qualcuno o con un morale basso, rischiate di abbassare la guardia e di autodistruggervi. Imparare a mantenere i nervi saldi non è facile. Molte volte in questi sei mesi di vincita costante sono andato al di sotto del mio bank roll, e questo non va bene. Occorre fermarsi e capire che non è la giornata giusta. Quando mi succede questo ora mi fermo (sotto i mille euro) prelevo i miei 60 e torno il giorno dopo. Sin'ora ho avuto belle soddisfazioni. Sembra un paradosso ma anche nel gioco ci vuole SOBRIETà. Non fate troppe statistiche, altrimenti il giorno dopo sarete ossessionati dalla media. Fate un bel giro invece una volta che staccate. E godetevi la vita. E se giocare non fa per voi, anche non giocare è un ottimo metodo per guadagnare. Saluti

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ben detto oscar, sottoscrivo ogni parola, io in genere abbasso la guardia dopo aver vinto un bel po quà e là , e succede che proprio per la mancanza di rispetto dei soldi che viene dopo il periodo positivo, abbasso la guardia e riperdo vergognosamente e velocemente dei bei soldi che anche se sono derivati da vincite ti fanno abbassare, come dici,l'autostima, e comunque ti rode il popò :)

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Succedeva anche a me di abbassare la guardia, è una specie di effetto come dire: ma chi se ne frega, ma poi ho capito che mantenere il focus era fondamentale, il giorno prima non conta più e non conta quanto hai già vinto, focalizzati sul tuo nuovo obiettivo di giornata. Anche poco. Ogni tanto mi succede ancora, e allora mollo tutto e vado a portare il cane a passeggio.

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Non si perde per via della mancanza di focus, ma perché siamo sfavoriti matematicamente. Non esiste la giornata giusta e la giornata sbagliata, se segui un metodo di gioco puoi giocarlo in qualsiasi modo ti pare, se trovi la serie negativa perderai. Tu che metodo stai usando?

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Non c'è un metodo da applicare sempre e comunque, cerco di adattarmi al gioco, se la serie è negativa dopo 3 o 4 colpi cambio gioco o stacco per 10 minuti, il fatto è che molti giocatori secondo me si accaniscono quando ci sono le serie negative, capita a tutti.

Secondo me una regola fondamentale è giocare per non più di 10 minuti o 15 per volta, sembra infatti che nei primi minuti sia tutto facile. I miei colpi migliori escono sempre nei primi 5 minuti e questo per me è un dato di fatto da tenere in considerazione. Poi sicuramente l'algoritmo cambia, per tanti motivi in base a come è settato il cervellone. Non puoi combattere una serie negativa al raddoppio o con qualsiasi altro metodo, percio se dopo 3 o 5 colpi non si vede la luce prenditi una pausa senza fretta.

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Mi piace la tua serenità nel gioco, ma non posso dare ragione ai tuoi discorsi sui 10 minuti di gioco o sul fatto che nei primi 5 minuti si hanno risultati migliori. Questo è quello che casulamente, forse, sta succedendo a te, ma più giocherai e più vedrai che non è così. Giocare 100 minuti di fila o 20 volte 5 minuti non fa cambiare il tuo risultato. Ripeto, che metodo stai usando? Hai aperto questo post intitolandolo metodo personale, ma per ora non hai detto niente riguardo alle tue puntate. Di cosa vuoi parlare, dunque?

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Ho detto tutto di come gioco io se ti rileggi i messaggi precedenti, questo non è un metodo matematico, ho dato dei suggerimenti in base alla mia esperienza se segui la matematica al casinò on line sei sfavorito. Cambia molto invece giocare per un ora o giocare per 10 minuti. Questa è la mia esperienza poi ognuno la vede a modo suo.


Oppure mettiamola così: se hai mille euro e giochi per 10 ore di fila hai buone propabilità di perdere tutto. Ma se con quei mille euro ti fai 20 euro in 10 minuti e chiudi hai guadagnato 20 euro e non sei un alienato.

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Io sto iniziando a cimentarmi con i casinò online (quando mi sono iscritta mi cimentavo solo con le scommesse sportive), ma purtroppo non ne capisco ancora così tanto come voi... beh è anche ovvio.

Però il tuo post mi sembra ottimo, cosa che mi viene confermata anche dagli altri utenti che hanno commentato, e cercherò di tenerne conto quando gioco. :ok:

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Oppure mettiamola così: se hai mille euro e giochi per 10 ore di fila hai buone propabilità di perdere tutto. Ma se con quei mille euro ti fai 20 euro in 10 minuti e chiudi hai guadagnato 20 euro e non sei un alienato.

Se mille euro li perdi in 10 ore di gioco, che siano segmentate da 10 minuti l'una o che siano tutte insieme, restano sempre 10 ore di gioco. Il risultato sarà lo stesso e inoltre ti avrà fatto perdere molto più tempo, quindi è matematicamente preferibile giocare 10 ore di fila perché per quanto tu ottenga lo stesso risultato, lo avrai ottenuto in 10 ore nette, mentre nel secondo caso il tempo sarebbe molto più grande.

Io sto iniziando a cimentarmi con i casinò online (quando mi sono iscritta mi cimentavo solo con le scommesse sportive), ma purtroppo non ne capisco ancora così tanto come voi... beh è anche ovvio.

Però il tuo post mi sembra ottimo, cosa che mi viene confermata anche dagli altri utenti che hanno commentato, e cercherò di tenerne conto quando gioco. :ok:

Lamela, lascia perdere. Se lo fai per divertimento, allora giocare poco e senza pretese è la regola del giorno, ma se lo vuoi fare a scopo lucrativo non pensare che la matematica possa essere ribaltata da semplici atteggiamenti di gioco.

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Prof, guarda la cosa in maniera diversa...

E' vero quello che dici tu a livello teorico e la matematica aiuta, ma a volte succedono cose nel gioco reale che lasciano spiazzati quelli che si approcciano in maniera puramente matematica.

Cerco di interpretare quel che vuol dirti oscarwilde (e spero di riuscirci bene).

Premessa... tu stesso hai detto che meno tempo si gioca, meno si è soggetti alla tassa sullo zero. In quello che dice Oscar (posso chiamarti così?) entra pure il concetto di permanenza personale: la reale permanenza non è quella uscita nel corso della serata, ma quella vista, annotata e affrontata dal giocatore. Essa è paragonabile in tutto e per tutto ad una permanenza reale, perchè in fondo, ben sappiamo che la roulette non ha memoria.

Quindi, se Oscar gioca qualche colpo e vede che gli sta andando male, può tranquillamente sospendere la sessione, andare a passeggiare il cane, poi ricollegarsi e continuare a giocare. La sua speranza è quella di "aver superato" l'intervallo no della permanenza del tavolo.

Il fatto di giocare 10 minuti, anche se non ha "valenza matematica", espone meno alla tassa sullo zero. Ovviamente uno stop loss fissato ad inizio sessione evita il tracollo totale e lo stop loss può essere sia monetario che temporale.

Pure io, come lamela provengo dal mondo delle scommesse. Lì, la filosofia adottata era sempre e comunque la salvaguardia del capitale, perchè "risparmiare" i soldi per una ulteriore scommessa ti può permettere di rifarti di quanto perso, nel medio/lungo periodo. E sottolineo medio/lungo.

Una buona cosa che ha sottolineato Oscar (e chi viene dal mondo delle scommesse, specie le live, lo sa bene) è la disciplina, o come la chiama lui, la sobrietà.

Per esperienza personale, ti posso dire che i colpi di testa ci sono. Quando si inizia a perdere, nel giocatore scatta il meccanismo perverso del volersi rifare a tutti i costi. Il problema è che se non si è allenati, il volersi rifare entra in gioco con il fattore quantitativo e temporale sbagliato: tutto e subito.

Più si perde, più ci si arrabbia, più ci si arrabbia, più si gioca, e si inizia a giocare non pensando più a quel che si fa.

Ecco la disciplina. La disciplina è al pari della strategia e del money management. Un giocatore, per essere completo deve avere tutti e tre.

Questo posso tranquillamente dire che l'ho imparato a mie spese.

Riguardo al gioco per scopo di lucro... Lo spirito con cui si deve approcciare deve essere quello del divertimento, ma la serietà con cui si opera deve essere quella di un lavoro.

Prima di approcciare al mondo delle scommesse, ho letto per caso sul web alcuni articoli sullo scommettitore professionista.

Questi mi hanno illuminato e ispirato. Ora, dico io: se c'è gente che sbarca il lunario con le scommesse, perchè non ci deve essere gente che lo fa col gioco, sia esso roulette, black jack o altro? Io ammetto di non esserne capace, e non mi vergogno a dirlo.

Benedizioni

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Prof, guarda la cosa in maniera diversa...

E' vero quello che dici tu a livello teorico e la matematica aiuta, ma a volte succedono cose nel gioco reale che lasciano spiazzati quelli che si approcciano in maniera puramente matematica.

Chi si approccia davvero in maniera puramente matematica non si sconvolge proprio di niente, ed io infatti non mi sconvolgo proprio di niente. Ogni cosa, seppur infinitamente piccola, è possibile, per cui non c'è da stupirsi se avviene. Altrimenti il nostro approccio non è puramente matematico, ma è matematico/scaramantico, ed è ben diverso. L'ho detto con un altro post: se fai 30 spin adesso a casa tua, quello che avverrà è una cosa praticamente impossibile, eppure è avvenuta proprio sotto ai tuoi occhi e proprio adesso. Stupirsi maggiormente per la sequenza 23-23-23-23-23-23-23-23-23-23, che per la sequenza 11-24-3-8-34-22-31-8-10-16, è solo un errore da parte del giocatore: la probabilità è identica.

tu stesso hai detto che meno tempo si gioca, meno si è soggetti alla tassa sullo zero.

Ma giocare 60 volte 10 minuti non significa giocare meno tempo di 10 ore consecutive. La tassa sullo zero è identica perché giochiamo sempre le solite 10 ore. Che poi andrebbe calcolato in numero di spin, non certo in minuti, ma spero si sia capito. Quello che ho detto io è un discorso ben diverso che con questo non c'entra assolutamente niente. Se uno vuole giocare 100 spin invece di 1.000 deve giocare con il valore del pezzo più alto. Ma non 10 sessioni da 100 spin; una sola sessione da 100 spin invece di una sessione di 1.000 spin. Se ha un sistema con cassa considerevole, nel primo caso ha una probabilità di vincere 10 volte più grande che nel secondo. Ma di contro poi è anche vero che se dovesse perdere, perderebbe 10 volte di più. Pura matematica.

entra pure il concetto di permanenza personale: la reale permanenza non è quella uscita nel corso della serata, ma quella vista, annotata e affrontata dal giocatore. Essa è paragonabile in tutto e per tutto ad una permanenza reale, perchè in fondo, ben sappiamo che la roulette non ha memoria.

Quindi, se Oscar gioca qualche colpo e vede che gli sta andando male, può tranquillamente sospendere la sessione, andare a passeggiare il cane, poi ricollegarsi e continuare a giocare. La sua speranza è quella di "aver superato" l'intervallo no della permanenza del tavolo.

Permanenza personale o reale o inventata mescolando uscite a caso di altre permanenze, niente varia le probabilità dei tiri che dovremo ancora affrontare, proprio perché non c'è memoria. Quindi, se Oscar pensa "mi sta andando male, me ne vado", non altera minimamente le probabilità matematiche di un eventuale successo o sconfitta futura. Giocare il giorno dopo, soprattutto per chi va nei casinò reali, è soltanto un perdere maggiore tempo per ottenere il medesimo risultato. Perché se ogni volta che voglio giocare perdo mezz'ora tra vestirmi, prendere la macchina, guidare fino al casinò, entrare e cambiare i soldi (e viceversa al ritorno), giocare 10 ore di fila fa utilizzare 11 ore di tempo, mentre giocare 10 volte 1 ora fa usare 20 ore. Il risultato matematico è lo stesso, ma 11 ore sono meno di 20, quindi è preferibile il primo caso. Ovviamente parlo di guadagni e di tempi; se una persona si diverte a giocare al casinò e lo fa come hobby solo per il puro gusto di divertirsi, allora ci andasse pure quando vuole.

Il fatto di giocare 10 minuti, anche se non ha "valenza matematica", espone meno alla tassa sullo zero.

Se dopo 10 minuti non giochi più per il resto della tua vita sì, ma a parità di tempo, se una sessione è continua o è spezzettata in più minisessioni, la tassa sullo zero incide allo stesso identico modo, poiché il tempo totale di gioco è lo stesso.

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Giocare piccoli intervalli di tempo o imporsi uno stop loss quando si è andati parecchio sotto, non aumenta la probabilità di vincere ma riduce quella di perdere.. siamo umani e quando ci facciamo prendere dai nervi e dalla smania di recuperare, cominciamo a giocare in modo suicida (che di solito si approssima alla martin).

A meno che non stiamo usando qualche bot.

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Se prendi in considerazione l'aspetto psicologico ti do certamente ragione, ma quando parlo di numeri e di metodi la psicologia preferisco toglierla dal discorso. E se la togliamo di mezzo e usiamo un sistema (il che vuol dire che lo usiamo, non che facciamo di testa nostra), la probabilità di perdere è identica. E so che sei d'accordo con me, mi sembri in gamba.

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Allora trovami un giocatore in vincita costante che applica ogni giorno lo stesso metodo matematico che non credo esista, altrimenti i casinò sarebbero in bancarotta, ma ammettiamo che abbia nel suo arco non uno, ma 2, 3 o 5 metodi infallibili, senza disciplina non c'è premio. Io non ho un metodo, ho un modo di giocare e delle regole che mi sono dato, solo così riesco a 'ingannare' il software. Sono quei milioni di variabili del software che lo rendono così ostico, è studiato in modo matematico tenedo conto degli aspetti psicologici del giocatore. Ad esempio tempo di permanenza nel casino, puntate ecc ecc... grosso errore togliere di mezzo la psicologia ( a mio modesto parere ovviamente). Occorre essere umili ed accontentarsi, tutti i calcoli lasciano il tempo che trovano.

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Prof, guarda la cosa in maniera diversa...

E' vero quello che dici tu a livello teorico e la matematica aiuta, ma a volte succedono cose nel gioco reale che lasciano spiazzati quelli che si approcciano in maniera puramente matematica.

Cerco di interpretare quel che vuol dirti oscarwilde (e spero di riuscirci bene).

Premessa... tu stesso hai detto che meno tempo si gioca, meno si è soggetti alla tassa sullo zero. In quello che dice Oscar (posso chiamarti così?) entra pure il concetto di permanenza personale: la reale permanenza non è quella uscita nel corso della serata, ma quella vista, annotata e affrontata dal giocatore. Essa è paragonabile in tutto e per tutto ad una permanenza reale, perchè in fondo, ben sappiamo che la roulette non ha memoria.

Quindi, se Oscar gioca qualche colpo e vede che gli sta andando male, può tranquillamente sospendere la sessione, andare a passeggiare il cane, poi ricollegarsi e continuare a giocare. La sua speranza è quella di "aver superato" l'intervallo no della permanenza del tavolo.

Il fatto di giocare 10 minuti, anche se non ha "valenza matematica", espone meno alla tassa sullo zero. Ovviamente uno stop loss fissato ad inizio sessione evita il tracollo totale e lo stop loss può essere sia monetario che temporale.

Pure io, come lamela provengo dal mondo delle scommesse. Lì, la filosofia adottata era sempre e comunque la salvaguardia del capitale, perchè "risparmiare" i soldi per una ulteriore scommessa ti può permettere di rifarti di quanto perso, nel medio/lungo periodo. E sottolineo medio/lungo.

Una buona cosa che ha sottolineato Oscar (e chi viene dal mondo delle scommesse, specie le live, lo sa bene) è la disciplina, o come la chiama lui, la sobrietà.

Per esperienza personale, ti posso dire che i colpi di testa ci sono. Quando si inizia a perdere, nel giocatore scatta il meccanismo perverso del volersi rifare a tutti i costi. Il problema è che se non si è allenati, il volersi rifare entra in gioco con il fattore quantitativo e temporale sbagliato: tutto e subito.

Più si perde, più ci si arrabbia, più ci si arrabbia, più si gioca, e si inizia a giocare non pensando più a quel che si fa.

Ecco la disciplina. La disciplina è al pari della strategia e del money management. Un giocatore, per essere completo deve avere tutti e tre.

Questo posso tranquillamente dire che l'ho imparato a mie spese.

Riguardo al gioco per scopo di lucro... Lo spirito con cui si deve approcciare deve essere quello del divertimento, ma la serietà con cui si opera deve essere quella di un lavoro.

Prima di approcciare al mondo delle scommesse, ho letto per caso sul web alcuni articoli sullo scommettitore professionista.

Questi mi hanno illuminato e ispirato. Ora, dico io: se c'è gente che sbarca il lunario con le scommesse, perchè non ci deve essere gente che lo fa col gioco, sia esso roulette, black jack o altro? Io ammetto di non esserne capace, e non mi vergogno a dirlo.

Benedizioni

il peccato non è quello di giocare , il peccato mortale ( anzi mortalissimo ) è quello di volersi rifare

felicità

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Allora trovami un giocatore in vincita costante che applica ogni giorno lo stesso metodo matematico che non credo esista, altrimenti i casinò sarebbero in bancarotta, ma ammettiamo che abbia nel suo arco non uno, ma 2, 3 o 5 metodi infallibili, senza disciplina non c'è premio. Io non ho un metodo, ho un modo di giocare e delle regole che mi sono dato, solo così riesco a 'ingannare' il software. Sono quei milioni di variabili del software che lo rendono così ostico, è studiato in modo matematico tenedo conto degli aspetti psicologici del giocatore. Ad esempio tempo di permanenza nel casino, puntate ecc ecc... grosso errore togliere di mezzo la psicologia ( a mio modesto parere ovviamente). Occorre essere umili ed accontentarsi, tutti i calcoli lasciano il tempo che trovano.

Ma secondo te, se uno avesse un metodo infallibile (cosa matematicamente impossibile, ma ammettiamolo per assurdo), non userebbe disciplina nel giocarlo? Tu non riesci ad ingannare nessun software, il software se ne frega di te, come di chiunque altro, tanto di tutto quello che punti lui si mangia il 2,7%. Di quello che punti, sia chiaro, non di quello che hai nel conto. A finirti un capitale basta pochissimo tempo. Essere umili e accontentarsi non ti salva da nessuna perdita, la matematica non ha preferenze buoniste verso chi è più umile e caritatevole degli altri. I calcoli sono l'unica certezza sulla quale puoi basarti per riflettere al tuo gioco, se non ne fai perderai sempre e sempre di più. Non separare la teoria dalla pratica, te lo dico come consiglio, altrimenti andrai incontro sempre più a sconfitte e ti arrabbierai anche perché magari ti sembrerà di essere stato ingannato dal sistema di gioco, quando con quel 2,7% a fotterti tutto è questione di pochissimo.

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Allora trovami un giocatore in vincita costante che applica ogni giorno lo stesso metodo matematico che non credo esista, altrimenti i casinò sarebbero in bancarotta, ma ammettiamo che abbia nel suo arco non uno, ma 2, 3 o 5 metodi infallibili, senza disciplina non c'è premio. Io non ho un metodo, ho un modo di giocare e delle regole che mi sono dato, solo così riesco a 'ingannare' il software. Sono quei milioni di variabili del software che lo rendono così ostico, è studiato in modo matematico tenedo conto degli aspetti psicologici del giocatore. Ad esempio tempo di permanenza nel casino, puntate ecc ecc... grosso errore togliere di mezzo la psicologia ( a mio modesto parere ovviamente). Occorre essere umili ed accontentarsi, tutti i calcoli lasciano il tempo che trovano.

Ma secondo te, se uno avesse un metodo infallibile (cosa matematicamente impossibile, ma ammettiamolo per assurdo), non userebbe disciplina nel giocarlo? Tu non riesci ad ingannare nessun software, il software se ne frega di te, come di chiunque altro, tanto di tutto quello che punti lui si mangia il 2,7%. Di quello che punti, sia chiaro, non di quello che hai nel conto. A finirti un capitale basta pochissimo tempo. Essere umili e accontentarsi non ti salva da nessuna perdita, la matematica non ha preferenze buoniste verso chi è più umile e caritatevole degli altri. I calcoli sono l'unica certezza sulla quale puoi basarti per riflettere al tuo gioco, se non ne fai perderai sempre e sempre di più. Non separare la teoria dalla pratica, te lo dico come consiglio, altrimenti andrai incontro sempre più a sconfitte e ti arrabbierai anche perché magari ti sembrerà di essere stato ingannato dal sistema di gioco, quando con quel 2,7% a fotterti tutto è questione di pochi

Io credo nella matematica e nella scienza, ci credo moltissimo dato che ho studiato, ma c'è anche dell'altro che fa la differenza e molto, saluti

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Io credo nella matematica e nella scienza, ci credo moltissimo dato che ho studiato, ma c'è anche dell'altro che fa la differenza e molto, saluti

C'è altro che fa differenza se ci metti di mezzo il lato umano della faccenda, ma io voglio sperare che sia scontato che se uno inventa o segue un metodo perché ci crede, questo lo segua alla lettera senza metterci in mezzo il lato umano. Altrimenti altro che 2,7%, se dobbiamo pure fare il conto della pazzie che uno potrebbe fare nei momenti negativi.

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Scusa ma tu vuoi avere sempre ragione? Io molto umilmente ho messo a disposizione la mia esperienza che è di oltre 10 anni al gioco. Per me ci vuole il mix giusto non puoi escludere nulla, la matematica non è esclusa, l'aspetto piscologico neanche. Si impara dalle sconfitte a gestirsi, Il metodo serve solo a fissare dei paletti. Ti posso dire con franchezza che se devo fare un bilancio in 10 anni ho giocato 100.000 euro e ne ho vinti 60.000. Non tutti insieme ovviamente. Di anno in anno ho migliorato incassando sempre un po di più. Se poi prendiamo gli ultimi 2 anni allora posso considerarmi in attivo. A fasi alterne si sale e si scende ma se riesci ad amministrare il capitale nei momenti difficili si riesce a portare via giornalmente qualcosa. E' questo che si deve imparare è solo questo il segreto, non c'è differenza tra fare il broker e giocare al casinò, Tutto sta nel sapersi gestire. Un metodo può aiutare solo nel breve periodo. Seguire un metodo di gioco con cecità porta alla catastrofe, preferisco tenere i miei orizzonti più ampi. Saluti

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Allora, ricominciamo dal principio. Tu hai intitolato questo topic "metodo personale", quindi è vero che si tratta di qualcosa di personale e che quindi puoi gestire come vuoi, ma si tratta anche di metodo, giacché così lo definisci. Ora, qui parliamo di roulette, di numeri, di probabilità, di frequenze, insomma di matematica, perciò non posso sentire dire frasi del tipo "se riesci ad amministrare il capitale nei momenti difficili si riesce a portare via giornalmente qualcosa", perché questo non ha senso. Giornalmente porti via qualcosa prima che capiti il giorno in cui perdi tutto, oppure giochi tanto per divertirti e allora ogni tanto porterai a casa qualcosa e ogni tanto perderai qualcosa. Non è, come dici tu, un segreto, perché se giochi in svantaggio contro il banco, puoi gestirti come ti pare, ma perdi comunque. E visto che la tua unica gestione è allungare il gioco, visto che non puoi prevedere che numeri usciranno, la tua può essere solo una perdita rallentata. Non sono d'accordo nemmeno sul fatto che ci voglia il mix giusto tra metodo e psicologia. La psicologia la devi escludere completamente, la devi semmai inserire all'interno del metodo con delle operazioni di allungamento del gioco, ma decise già prima. Improvvisare in base alla psicologia direttamente al tavolo può essere solo più dannoso rispetto alla scelta di decidere con calma a tavolino il tuo metodo di comportamento nel casinò. Solo questo voglio far capire con queste mie parole. La psicologia può solo fare danni, ma non può dare dei vantaggi sul gioco. È una cosa a perdere: se la usi al 100% va come deve andare, se la usi a meno del 100% può andare solo peggio.

Modificato: da il Prof.
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