Cosa sapere per sembrare un vero esperto di casino!

Scimmia che gioca a blackjack - illustrazione

Ci sono cose che solo il vero giocatore conosce, eppure mostrare esperienza è una delle tattiche di gioco. Tutti lo hanno provato, anche i master hanno avuto una prima volta. Ecco dal momento che il gambling è fatto di inizi e primi passi, conoscere qualcosa in più può aiutare a partire nel modo giusto. Non resta che affidarsi a qualche informazione di qualità e contare sulla fortuna del principiante.

Storie da tavolo verde, curiosità da non perdere

Che si tratti del Bellagio a Las Vegas, del The Empire a Londra o del nostrano Casinò di Sanremo, le leggende del tavolo da gioco sono gli aneddoti che appassionano ma soprattutto ti consentono di ostentare un briciolo in più della tua reale esperienza. Puoi ricordare una data: il 1638 è l’anno di fondazione del primo casinò, il “Ridotto” di Venezia è infatti il più antico. Il Casinò di Sanremo arriverà solo trecento anni più tardi.

Le monkey cards sono state messe a dura prova nella partita di poker più lunga della storia: otto anni, cinque mesi e tre giorni è la durata della partita svoltasi tra il 1881 e il 1889 al Bird Cage saloon di Tombstone in Arizona. I giocatori si sono alternati, la partita non si è interrotta ed è rimasta sempre quella allo stesso tavolo. Si tratti o meno di una leggenda, un giocatore di Texas Hold’em in Cile ha vinto 192 mila euro chiudendo con una scala reale mentre era distratto a parlare con un amico. Strano ma vero, il casinò regala anche aneddoti di questo tipo.

Le monkey cards come trampolino di lancio

Poker e casinò sono termini di un binomio infallibile, stai però attento a quel che accade al tavolo da gioco. Se non hai esperienza, i player della mano se ne accorgono e potrebbero parlare di “fish” ma anche di “monkey”: ecco, hanno compreso che sei l’anello debole del tavolo. Digressioni a parte, un ottimo modo per arrivare meno impreparato sono proprio le carte per il monkey poker, si tratta di francesi travestite da simpatiche scimmiette che ti introducono al Three Monkey.

Queste carte sono le ideali per imparare il Texas Hold’em, sono adatte anche ai più piccoli. Il bello sta nella possibilità di pescare una carta dal mazzo e aggiungere imprevisti al gioco. Se arrivare preparati è un vantaggio in ogni casinò, imparare a giocare in questo modo rende il tutto più divertente. Strano ma vero, il termine “monkey” è legato al gioco anche da altri significati.

A ogni gioco i propri termini, quali sapere?

Ogni ambiente ha il proprio linguaggio, quella del gioco è una dimensione che si affronta conoscendone i giusti codici. Se non trovi altri termini oltre all’iconico “rien ne va plus”, ti conviene affrontare una breve infarinatura prima di avventurarti tra le sale di un casinò.

Qualcuno ha detto scimmia?

Le sale da gioco sono un ambiente talvolta anche un po’ strano, dove quel che senti non corrisponde a quel che veramente è: ecco che potresti sentir parlare di primati, in modo solo in apparenza improprio. Sei a un tavolo di Blackjack, uno dei player ha appena scoperto un asso e inizia a chiamare una scimmia. Qui solo l’esperto può capire, le monkey cards rappresentano la figura o il dieci che possono totalizzare il mitico 21.

Il perché dietro ad alcune espressioni

Lo slang del gioco può essere incomprensibile tanto quanto affascinante, dietro si nascondono delle vere storie strane. E se le scimmie non c’entrassero nulla con i primati? Una delle spiegazioni potrebbe derivare dal termine inglese delle carte più nobili: monarch, è il modo usato per chiamare il Jack, la Regina e il Re. Per una semplice assonanza, il termine si sarebbe tramutato in “monkey”.

Il gergo da tavolo nasconde tante altre espressioni curiose. Potresti sentir parlare di “lavare le carte”, incomprensibile per il neofita del gambling, eppure si tratta semplicemente dell’azione che il dealer compie quando sparge le carte sul tavolo prima di raccoglierle e mescolarle. Allo stesso modo, “andare in gabbia” significa riscuotere la propria vincita.

Casinò, il Galateo del gambler impeccabile

Esistono un codice scritto e uno spesso taciuto ma altrettanto importante, questi sono assolutamente da prendere in considerazione prima di entrare in una casa da gioco. Il rispetto dell’etichetta è importante, è bene evitare il troppo casual ma conviene informarsi prima sull’abbigliamento previsto per ogni casinò.

I modi sono essenziali, chi ostenta esperienza ha atteggiamenti pacati anche quando vince. Le fiches devono rimanere in vista e mai vanno tenute nella tasca, serve poi tanta risolutezza quindi è assolutamente vietato prendersi tempo per decidere la puntata. Conoscere le regole è il minimo indispensabile. Ultima considerazione ma non meno importante: il casinò è il luogo delle superstizioni, è bene evitare di commettere passi falsi.

Casinò e giochi, quali sono i più famosi?

Parlare, per esempio, di poker potrebbe dire trovare il classico Texas Hold’em, l’Omaha Hi e la sua variante Hi-Lo, il Seven Card Stud, il Five Card Omaha e tanti altri: non basta conoscere il poker. Craps, il gioco dei dadi, è tipico di alcuni casinò soprattutto all’estero. C’è poi il mondo delle roulette, le varianti francese, americana ed europea possono contemplare o meno la presenza del doppio zero. La differenza potrebbe apparire di poco conto se non fosse che la “casa”, il vantaggio del banco, può salire anche oltre il 5%. Ogni dettaglio ha un significato, soprattutto nei casinò.

Strategie di gioco, non esiste solo il Martingala

I professionisti credono nei modi per aiutare la fortuna, l’esperienza insegna come la statistica sia una valida alleata del gambler. I meno esperti potrebbero affidarsi al metodo del raddoppio dopo ogni perdita, salvo poi rendersi conto che ciò potrebbe rivelarsi controproducente. Esistono diversi schemi, l’anti-martingala ne è un esempio, ma vanno conosciuti fino ad averne padronanza. Sembrare un esperto non significa essere un esperto, tenerne conto è certamente il miglior consiglio.