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Scherzando Bacchettiamo Certi Diffettucci


Jolly28

Sulla PARANOIA  

9 utenti hanno votato

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Non so bene che titolo dare a questa discussione, ma , come sempre ho sostenuto, per me sia il gaming sia il modo di interagire con le altre persone appartenenti ad una comunità , può darci l'occasione di confrontarci e, se lo vogliamo, correggerci.

E' scritto in modo scherzoso, ma c'è un fondo, mica poi tanto fondo, di verità.Mi è venuto lo spunto durante una ricerca.Mi sono così imbattuta nella

PARANOIA

Non è proprio una barzelletta, ma l'ho trovata e mi è piaciuta...di sicuro conoscerete qualcuno tendente al paranoico, io sì.

PARANOIA

Non sono paranoico. Perché mi dite tutti che sono paranoico, brutti stronzi?

~ Paranoico non cosciente

La paranoia? Non so cosa sia. È forse una di quelle tizie che mi perseguita?

~ Paranoico semicosciente

Certo che sono paranoico, adoro i Black Sabbath

~ Paranoico cosciente

Soffro di una forma di paranoia al contrario, nel senso che temo che tutti tramino alle mie spalle per farmi del bene

~ Paranoico inverso

È lì! È lì nell'angolo, contro il muro, con i suoi orrendi riccioli davanti alle orecchie!

~ Adolf Hitler svegliatosi all'improvviso in piena notte

La paranoia è quella psicosi che può sempre tornare utile come dimostrazione di seminfermità mentale in un processo per omicidio, ma soprattutto un ottimo movente per commettere crimini contro l'umanità

....continua....

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Dialogo tra due paranoici

- Fabio: “Ciao, come va?”

- Giorgio: “Ce l'hai con me?”

- Fabio: “Piano, ti ho solo chiesto come va!”

- Giorgio: “Ma che razza di domanda è «come va?» Vuoi farti i fatti miei?”

- Fabio: “È una domanda come un'altra, una forma di cortesia.”

- Giorgio: “Non è vero, me l'hai chiesto solo per vedere come avrei risposto.”

- Fabio: “Appunto, volevo sapere come ti va.”

- Giorgio: “È una domanda stupida e inutile. Se ti dico che va bene, tu pensi che l'abbia detto per dire, ma che in realtà ti sto nascondendo che in realtà non va bene, e voglio solo evitare di parlarne. Se ti rispondo che va male, incominci con la pena e mi chiedi cosa c'è che non va, perché mi vorresti aiutare, e io non voglio compassione.”

- Fabio: “Tu sei pazzo.”

- Giorgio: “Bene, ora mi insulti.”

- Fabio: “Senti, vaffanculo!”

- Giorgio: “Vaffanculo tu, stronzo!”

- Fabio: “Ma perché sei così?”

- Giorgio: “Così come?”

- Fabio: “Intrattabile. Non ti si può dire niente.”

- Giorgio: “Sono le domande idiote che mi fanno incazzare.”

- Fabio: “Pensi che io sia idiota? Se ti sto sul ca**o dillo chiaramente.”

- Giorgio: “Ma non mi dai fastidio.”

- Fabio: “E allora perché mi tratti così? Sembra che ti stia rompendo le palle. Ho capito che non sono una bella figa... cercavo solo di fare conversazione.”

- Giorgio: “Beh... adesso devo andare”

- Fabio: “Ecco, adesso te ne devi andare.”

- Giorgio: “Ehi, non siamo mica...”

- Fabio: “Chi ha detto che siamo due finocchi? È solo un normale rapporto tra amici.”

- Giorgio: “Ma chi diceva che siamo finocchi!”

- Fabio: “È quello che stavi per dire. Ammettilo”

- Giorgio: “Non è vero, non puoi dimostrarlo.”

- Fabio: “L'hai pensato.”

- Giorgio: “Incominci a diventare un po' paranoico.”

- Fabio: “Tu sarai paranoico!”

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Io non mi ritengo affatto paranoica, ma è possibile che sia una paranoica incosciente...

Contributi?

ops il tutto è copia incollato

Fonte:NONCICLOPEDIA

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Quel dialogo mi ricorda molto i pezzi comici di Olcese & Margiotta (è un po' che non si vedono) o più recentemente i Pari & Dispari di Zelig.

Per contribuire alla discussione, io mi ritengo un paranoico empirico: se trovo le quattro gomme bucate ho la paranoia che qualcuno ce l'abbia con me. O forse non è paranoia bensì paura. E appunto del tema della paura leggevo oggi:

Quello di Avati è un film de paura, con una caratteristica fondamentale quasi assente nella maggior parte dei film di paura di ieri e oggi: fa paura sul serio. È forse questa la ragione fondamentale per cui il film è generalmente misconosciuto dal grande pubblico, nonostante il lancio in DVD (in occasione del venticinquesimo anniversario) che ha finito per favorire soprattutto il culto underground di chi lo conosceva già, senza che la popolarità del film si estendesse a un vasta categoria di nuovi adepti; tutto ciò perché la gente –si perdoni il banale gioco di parole – ha paura di aver paura. Confonde la suspance con la paura vera e propria, pretende o si accontenta di uno spettacolo che forza banalmente sui propri strumenti filmici e fa sobbalzare dalla poltrona con una pura impennata di decibel nel design sonoro o con la solita mano minacciosa che emerge dal buio; brividi anche efficaci, ma che di rado hanno la forza di porre in crisi le certezze di chi fruisce lo spettacolo, tutto sommato rassicuranti nel loro dissolversi al riaccendersi delle luci in sala. Ma la paura, quella vera, non è un banale sobbalzo: c’è chi dice che nell’istante in cui si prova un brivido di paura vera, quello è un istante in cui si muore; poi si torna alla vita, ma quel brivido si cristallizza in una scheggia che resta dentro e continua a pungere, spingendoti a osservare il mondo da una prospettiva più "cauta". E ciò accade miracolosamente nel film di Avati, e chi scrive non ha in mente un esempio altrettanto convincente di terrore puro, di quello che ti resta marchiato dentro.

L'articolo completo di Gilberto Berardinelli lo potete trovare a questo link.

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Io credo di non esssere affatto paranoica in genere

ma quando gioco è diverso

qualcuno mi ha detto che....

con il gioco è diverso, purtroppo spesso lo divento, anzi forse lo sono sempre, non parliamo quando perdo, in quel caso sono convinto che tutti remino contro di me, e se questa non è paranoia allora cos'è? :hahaha:

Si a questo punto dopo questo velocissimo esame di coscienza, non posso fare altro che definirmi Paranoico cronico :inkaz:

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Io credo di non esssere affatto paranoica in genere

ma quando gioco è diverso

qualcuno mi ha detto che....

con il gioco è diverso, purtroppo spesso lo divento, anzi forse lo sono sempre, non parliamo quando perdo, in quel caso sono convinto che tutti remino contro di me, e se questa non è paranoia allora cos'è? :wnk:

Si a questo punto dopo questo velocissimo esame di coscienza, non posso fare altro che definirmi Paranoico cronico :wnk:

Come quelli che ti stanno dietro quando giochi alle slot al casino? :wnk:

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anche questo è vero, mi ricordo un paio di anni fa, quando ho fatto un jackpot di poco più di undicimila euro ai videopoker, una tizia che passa il tempo a stare dietro alle persone, per vedere chi perde e poi giocare lei, mi disse che era contenta che avevo vinto, io per tutta risposta l'ho indirizzata verso il solito paese :wnk: , però che soddisfazione farglielo sotto gli occhi.

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in un certo senso si, ma io ho altri modi per trovare il momento giusto per giocare, francamente mi da fastidio avere il fiato sul collo al pari di farlo sentire a qualcuno con la mia presenza, non ne vale nemmeno la pena, se una persona mette dentro una macchina parecchi soldi, non significa che il successivo vincerà, anzi è più facile che perda anche lui, meglio andarsi a cercare le macchine che pagano più volte cifre e cifrette, su quelle la possibilità di vincere è maggiore, io per saperlo o le vedo per qualche minuto e vado via o ci gioco, ma non di più.

Modificato: da sognatore
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Domanda per Sognatore:le slot della sala che hanno aperto pagano?

Cioè,con queste linee prestabilite nelle quali "devi" per forza di cose giocare quanto è imposto,si riesce a vincere qualcosa in più di due euro quando prendi il bonus?

Forse sono fuori tema,chiedo venia. :wnk:

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ovviamente dipende tutto dalla puntata, se giochi a bet 1 non puoi aspettarti grandi vincite, discorso diverso se giochi con bet alto, ieri sera per esempio, una signora che giocava al massimo- 10 euro a spinnata- ha vinto oltre diecimila euro con 500 euro iniziali, ma questi sono casi, di solito le cifre sono più basse.

Non tutte le slot comunque sono con tutte le linee impostate per fartele giocare anche al minimo tutte, ce ne sono diverse dove puoi scegliere le linee che vuoi giocare.

Se pagano?

Dipende dalla tua fortuna :wnk:

quando prendi il bonus è sempre un terno a lotto.

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Ci sono andata ieri sera,dopo tanto tempo,veramente non ho visto grandi vincite.

Ho visto però mettere un sacco di soldi,veramente tanti,quello che non capisco è perché con tutti quei soldi non giochino alle slot da 50 centesimi.

Forse sbaglio io,sicuramente con tutti quei 100 euro infilati dentro a quelle ciofeche,non so cosa riescano a portare via. :wnk:

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