Giochi di casinò dimenticati: Red Dog, Sic Bo, Acey Deucey, e Faro

Interno luminoso di un casinò su una nave da crociera, con tavoli da gioco, slot machine e atmosfera vivace in stile vacanza.
Una sala casinò su una nave da crociera, con tavoli da gioco e slot machine in un ambiente colorato e vivace.

Non tutti i giochi da casinò diventano leggende. La maggior parte sparisce nel nulla: troppo scomodi, troppo onesti, troppo disonesti o semplicemente troppo lontani dalle abitudini dei giocatori regolari.
In questo articolo, proseguendo il filone della scorsa settimana che pare abbia riscosso un discreto interesse, riesumiamo altri quattro giochi da tavolo quasi dimenticati che un tempo hanno riempito di avventori sudati sale, saloon, retrobotteghe e tavoli improvvisati.
Alcuni erano divertenti, altri erano trappole mascherate da passatempo.
Tutti, però, meritano almeno un ultimo giro — e un po’ di attenzione da parte dei giocatori che non cercano per forza l’ultima novità, ma sanno anche guardare indietro con un pizzico di nostalgia.

Per semplicità, ogni gioco ha una sezione a scomparsa con le regole base: rapide, chiare e senza tecnicismi superflui, presentate nel classico stile asciutto del Gastardo di AmmazzaCasino.


1) Red Dog – il gioco che nessuno conosce, ma tutti capiscono

Red Dog — sì, letteralmente “Cane Rosso” — è uno dei giochi più semplici mai transitati in un casinò.
Tre carte in tutto: due scoperte, una da indovinare.
Se la terza carta cade tra le prime due, si vince. Fine.
È un gioco che si spiega in dieci secondi e si capisce in due.

Pregi: rapidissimo, intuitivo, zero intimidazione per chi è alle prime armi.
Difetti: margine del banco rigido, ripetitività elevata, oggi praticamente scomparso dai casinò online.

Come si gioca a Red Dog (regole rapide)

Struttura base:

  • Il dealer distribuisce due carte scoperte.
  • Se sono consecutive (es. 7–8) → push immediato.
  • Se sono uguali → il dealer distribuisce la terza carta.
  • Se sono diverse → si scommette se la terza carta cadrà “in mezzo”.

Vittoria: la terza carta deve essere compresa tra le prime due (es. 5 e 10 → vincono 6, 7, 8, 9).

In sintesi: due carte delimitano un intervallo, la terza decide tutto.

Come funzionano le vincite nel Red Dog (lo spread)

Nel Red Dog la vincita dipende dallo spread, cioè dal numero di valori compresi tra le due carte scoperte iniziali.

Esempio: carte 5 e 10 → valori in mezzo: 6, 7, 8, 9 → spread = 4.

Lo spread determina il payout:

  • Spread 1 → paga 5:1
  • Spread 2 → paga 4:1
  • Spread 3 → paga 2:1
  • Spread 4 o più → paga 1:1

In sintesi: più è stretto l’intervallo tra le due carte, più alta è la vincita.


2) Sic Bo – il gioco di dadi che in Occidente non ha mai attecchito

Sic Bo è un gioco antichissimo, molto popolare in Asia ma poco considerato nei casinò occidentali.
Tre dadi, una miriade di combinazioni possibili e un tavolo pieno di caselle che sembrano progettate da un ingegnere che ha bevuto troppi caffè.
Scenografico, veloce, ma raramente compreso dal grande pubblico.

Pregi: visivamente spettacolare, ritmo elevato, ideale per chi ama il caos organizzato.
Difetti: troppi tipi di puntata, margine del banco spesso alto, poca diffusione nei casinò europei.

Come si gioca a Sic Bo (regole rapide)

Struttura base:

  • Si lanciano tre dadi.
  • I giocatori puntano su numeri, combinazioni, somme o pattern dei dadi.
  • Ogni tipo di scommessa ha payout e probabilità diversi. Non entriamo troppo a fondo nei dettagli per non appesantire il tutto… e forse anche per un po’ di sana pigrizia.

In sintesi: si piazza una scommessa, cadono tre dadi, si incassa se si è prevista la combinazione corretta.


3) Acey-Deucey – il cugino povero (e simpatico) del Red Dog

Acey-Deucey è una variante informale del Red Dog, diffusa più nei bar e nelle basi militari che nei casinò tradizionali.
La logica è la stessa: due carte scoperte, scommessa sulla terza.
Un gioco semplice, immediato e perfetto per partite improvvisate.

Pregi: regole intuitive, zero attrezzatura oltre al mazzo, rapidità assoluta.
Difetti: payout spesso “creativi” (dipendono dalla casa o dal gruppo), scarsissima diffusione online, non standardizzato.

Come si gioca a Acey-Deucey (regole rapide)

Struttura base:

  • Il dealer mostra due carte.
  • Il giocatore scommette che la terza cadrà tra le due.
  • Intervallo ampio → vincita bassa.
    Intervallo stretto → vincita alta o house edge molto più pesante.

In sintesi: è la versione “da bar” del Red Dog: semplice, rapida, senza pretese.

Differenze tra Red Dog e Acey-Deucey

Sebbene Red Dog e Acey-Deucey condividano l’idea di base — due carte scoperte e una terza che deve cadere “in mezzo” — i due giochi differiscono profondamente per struttura, regole e approccio.

  • Formalità del gioco: Red Dog è un gioco da casinò con regole standardizzate; Acey-Deucey nasce come passatempo da bar o da caserma, con regolamenti spesso variabili.
  • Payout: Red Dog usa una tabella fissa basata sullo spread; Acey-Deucey può avere payout molto diversi a seconda del tavolo.
  • Carte uguali o consecutive: Red Dog ha regole specifiche (push, 11:1 sui tripli); in Acey-Deucey queste eccezioni spesso non esistono.
  • House edge: Red Dog ha un margine prevedibile; Acey-Deucey può essere molto più sfavorevole per il giocatore.
  • Esperienza di gioco: Red Dog è lineare e matematico; Acey-Deucey è più spontaneo e informale.

In sintesi: Red Dog è la versione da casinò; Acey-Deucey è la versione “da bar”, più libera ma spesso meno favorevole.


4) Faro – il gioco più popolare dell’Ottocento, oggi quasi estinto

Faro è stato probabilmente il gioco di carte più popolare dell’Ottocento nel mondo anglosassone.
Si giocava nei saloon americani, nelle case da gioco europee e persino sulle navi.
Un gioco veloce, aggressivo e molto più diffuso del poker dell’epoca.

Perché è scomparso? Perché era facilissimo da barare.
I croupier dell’epoca erano veri illusionisti, e il gioco finì per essere associato a imbrogli continui.
Risultato: abbandonato quasi ovunque, oggi sopravvive soprattutto nei film western.

Pregi: dinamico, storico, con un fascino leggendario.
Difetti: vulnerabile ai trucchi, mai standardizzato online, gameplay troppo datato per i gusti moderni.

Come si gioca a Faro (regole rapide)

Struttura base:

  • Si scommette su un valore di carta (es. “9”).
  • Il dealer scopre due carte per ogni colpo:
    • Prima carta (carta del banco) → perdono le puntate su quel valore.
    • Seconda carta (carta del giocatore) → vincono le puntate su quel valore.
    • Se nessuna delle due è il valore puntato: la puntata rimane sul tavolo e si passa al giro successivo.
  • Il round prosegue finché il mazzo si esaurisce o finché il valore scelto non compare come vincente o perdente.

In sintesi: un continuo testa-a-testa tra valori di carta. Una sorta di incrocio tra poker, guerra e roulette.


Conclusione – giochi dimenticati, ma non da buttare

Questi quattro giochi non sono scomparsi perché fossero scadenti, ma perché il mercato dei casinò tende a privilegiare i titoli riconoscibili, rapidi da monetizzare e con margini ben controllabili.
Tutto ciò che non rientra in questi criteri viene schiacciato o relegato in qualche archivio polveroso.

Eppure, ciascuno di questi giochi racconta una fase diversa dell’evoluzione del gioco d’azzardo:
dai tavoli improvvisati dei saloon, ai dadi rituali, fino alle varianti minimaliste dei giochi di carte.
Un piccolo viaggio nel passato del casinò – o delle bische – che merita di essere ricordato e, ogni tanto, rispolverato.