 
Cos’è il Pontoon (e perché non lo conosci)
Se non hai mai sentito parlare di Pontoon, non sentirti in colpa. E non permettere a chichessia di darti dell’ignorante, sopratutto dopo aver olmato questa tua lacuna leggendo questo articolo: è uno di quei giochi che vivono all’ombra del fratello più famoso, il Blackjack.
In pratica, Pontoon è una variante britannica del Blackjack, con regole leggermente diverse ma lo stesso obiettivo: arrivare il più vicino possibile a 21 senza sballare.
La differenza? Mettiamo prima in piazza la regola più fastidiosa per noi: il banco vince in caso di pareggio. Passiamo poi alle altre: i dieci sono spesso rimossi dal mazzo, e la mano perfetta – asso più figura – si chiama appunto “Pontoon”, invece che Blackajck.
È un gioco rapido, intuitivo e molto più strategico di quanto sembri. Per imparare a giocare vi rimandiamo comunque alla pagina apposita di AmmazzaCasino, regole e strategie per il Pontoon. 
Oggi invece parliamo di come nasce e come si è evoluto questo gioco, da passatempo di trincea a classico da casinò online.
Dalle corti francesi ai pub inglesi
Il Pontoon discende da un gioco francese del XVIII secolo chiamato Vingt-et-Un (“ventuno”), che era già un precursore del Blackjack.
Nel Regno Unito arrivò verso la fine dell’Ottocento, dove venne storpiato nel nome (“vingt-un” → “pontoon”) e adattato al gusto britannico, con regole meno rigide e un tocco più goliardico.
Era un gioco perfetto per i circoli sociali e i pub londinesi, dove bastava un mazzo di carte e un po’ di spirito competitivo per animare le serate.
Il Pontoon in guerra: il passatempo dei soldati
Durante la Prima Guerra Mondiale, il Pontoon esplose letteralmente tra i soldati britannici.
Non servivano fiches o tavoli verdi, solo un mazzo e una scatola di latta usata come piano di gioco.
Le regole si trasmettevano a voce, e nacquero così molte delle espressioni ancora in uso (“Twist” per chiedere carta, “Stick” per stare, “Buy” per chiedere una carta pagando una puntata extra).
Finita la guerra, i reduci portarono il gioco nei club militari e nei casinò privati, sancendone la diffusione ufficiale nel Regno Unito.
Dall’Inghilterra all’Australia: nuove regole, nuovi mazzi
Negli anni ’80, la versione inglese venne esportata in Australia e Singapore, dove nacquero le prime varianti regolamentate:
- Australian Pontoon, con mazzi da 48 carte (senza i dieci);
- Spanish 21, la versione americana, ancora oggi una delle più giocate nei casinò online.
Queste varianti introdussero bonus speciali per determinate mani e payout più generosi per il giocatore, in risposta al vantaggio troppo alto del banco nelle prime edizioni britanniche.
Il Pontoon oggi
Oggi il Pontoon sopravvive nei casinò online e nelle piattaforme di gioco live, spesso come opzione “esotica” accanto al Blackjack classico.
È veloce, dinamico, e dà quella sensazione di gioco “old-school” che oggi piace a chi è stufo di slot e grafiche ipercolorate.
Il suo fascino sta proprio lì: una sfida matematica con regole semplici, nata in un campo di battaglia e finita dietro uno schermo digitale.
 
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