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bmare

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Partendo dall'ipotesi che Dio sia, i Suoi due attributi supremi sono l'Assoluto e l'Infinito; ora, una delle prime cose che si insegnano nei corsi di teologia è che la contraddizione pertiene la sfera del relativo; e dunque, in Dio non può trovarsi contraddizione alcuna. Stessa cosa per l'Infinito; esso non ha parti,che, se ne avesse, sarebbe da queste limitato, e dunque non sarebbe Infinito. Non avendo parti, non può in Esso trovarsi alcuna contraddizione, poichè questa, per manifestarsi necessita della presenza contemporanea di almeno due oppositori.

Corbin, insomma, non comprese cose che sono alla portata di qualsiasi seminarista; e sfonda la barriera del ridicolo, imprenstando a Dio contraddizioni che non può avere; mentre lui, che fu allo stesso tempo calvinista, esoterista sciita ismaelita, e massone, ecco, lui da contraddizioni si considerò esente.

Credo che Corbin non parli propriamente di contraddizione ma di "errore" di Dio. In pratica Dio avrebbe commesso l'errore di lasciare all'uomo la possibilità di accedere (seppur a certe condizioni) alla Sophia/sapienza (trattandosi di creazione antecedente a quella dell'uomo stesso) e con essa l'uomo (saggio e meritevole come Giobbe) potrebbe conoscere cio che Dio stesso conosce. In sintesi non è una contraddizione ma piuttosto una possibilità che Dio probabilmente nella sua sconfinata magnanimità ha magari non del tutto involontariamente (ma quasi) lasciata aperta ma che "rischia" di allontanare l'uomo dalla condizione di suddito (superbia forse, ma non è detto), dandogli accesso alla conoscenza che potrebbe garantirgli l'immortalità dell'anima (se non di più).

Io da profano (e forse eretico e perchè no, ignorante) lo trovo affascinante, ma magari sbaglio.

Modificato: da bmare
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Partendo dall'ipotesi che Dio sia, i Suoi due attributi supremi sono l'Assoluto e l'Infinito; ora, una delle prime cose che si insegnano nei corsi di teologia è che la contraddizione pertiene la sfera del relativo; e dunque, in Dio non può trovarsi contraddizione alcuna. Stessa cosa per l'Infinito; esso non ha parti,che, se ne avesse, sarebbe da queste limitato, e dunque non sarebbe Infinito. Non avendo parti, non può in Esso trovarsi alcuna contraddizione, poichè questa, per manifestarsi necessita della presenza contemporanea di almeno due oppositori.

Corbin, insomma, non comprese cose che sono alla portata di qualsiasi seminarista; e sfonda la barriera del ridicolo, imprenstando a Dio contraddizioni che non può avere; mentre lui, che fu allo stesso tempo calvinista, esoterista sciita ismaelita, e massone, ecco, lui da contraddizioni si considerò esente.

Credo che Corbin non parli propriamente di contraddizione ma di "errore" di Dio. In pratica Dio avrebbe commesso l'errore di lasciare all'uomo la possibilità di accedere (seppur a certe condizioni) alla Sophia/sapienza (trattandosi di creazione antecedente a quella dell'uomo stesso) e con essa l'uomo (saggio e meritevole come Giobbe) potrebbe conoscere cio che Dio stesso conosce. In sintesi non è una contraddizione ma piuttosto una possibilità che Dio probabilmente nella sua sconfinata magnanimità ha magari non del tutto involontariamente (ma quasi) lasciata aperta ma che "rischia" di allontanare l'uomo dalla condizione di suddito (superbia forse, ma non è detto), dandogli accesso alla conoscenza che potrebbe garantirgli l'immortalità dell'anima (se non di più).

Io da profano (e forse eretico e perchè no, ignorante) lo trovo affascinante, ma magari sbaglio.

Allora siamo fortunati; abbiamo un Corbin che corregge gli errori di Dio. Bisogna affrettarsi con zelo a darne notizia alle genti tutte. L'abbiamo scampata per un pelo! :wacko:

P.s.

Ora che ci penso, anni fa conobbi un tipo che con Corbin si sarebbe trovato bene; anche costui sosteneva che Dio non era poi quel gran perfettino che tanti (ingenui) pensano; e che lui lo aveva colto in fallo numerose volte. Si chiamava Criscuolo, ricordo.

Modificato: da Satori
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@ Satori: ho l'impressione che anche la tua ironia però rischi di passare sul velenosetto, ma posso anche soprassedere.

L'atmosfera da salotto si sta un pò sbiadendo o in qualche modo è stata compromessa... peccato, eravamo partiti bene a mio parere.

Per curiosità, hai letto molti libri di Corbin?

Può essere che io non riporti bene il suo pensiero e magari la mia interpretazione può essere fuorviante.

Modificato: da bmare
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Bmare per curiosità, in quel parco a Kiev i tavolini per giocare a scacchi erano equipaggiati con orologi o bisognava portarseli da casa?

anche a me piace giocare lampo, mi ero specializzato sulle 5 min, poi a seguito della mia atrofia neuronale sono passato a giocare partite da 1 min.

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Bmare per curiosità, in quel parco a Kiev i tavolini per giocare a scacchi erano equipaggiati con orologi o bisognava portarseli da casa?

anche a me piace giocare lampo, mi ero specializzato sulle 5 min, poi a seguito della mia atrofia neuronale sono passato a giocare partite da 1 min.

Da casa, scacchiere incluse (ma in giro ce n'erano talmente tanti, una trentina almeno o più che c'era solo l'imbarazzo di dove sedersi per fare una partita) e la posta per giocare con uno di questi simpatici vecchietti (mooolto bravi) è di 2-5 hrivne a partita (0,10-0,40€) usando la loro attrezzatura. Pensa che ci sono orologi cronometrici di epoca sovietica bellissimi, ne ho visti un paio d'antiquariato tutti intarsiati meravigliosi. Poi ce n'era anche qualcuno elettronico (ma il ticchettio e la lancettina con i decimi di secondo sono un'altra cosa). Volendo saprei dove comprarli se ti interessano. Poi ognuno può portarsi la sua attrezzatura ovviamente, di posto ce n'è sempre. Poi c'è una zona dove giocano a backgammon, a carte e a domino. La fermata del metro più vicina è Lva Tolstovo (5 minuti a piedi), centralissimo, a una fermata di metro dalla piazza principale (Maidan Nejalesnost - Piazza dell'Indipendenza). Da qualche parte ho una foto, se la trovo la posto.

Come non detto, non la trovo. A breve dovrei tornarci e faccio un bel reportage :D

Modificato: da bmare
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Di Corbin lessi “Tempo ciclico e gnosi ismaelita”, e “Il paradosso del monoteismo”; parliamo di 25 0 30 anni fa. Ricordo che non li apprezzai granché, a parte la grandissima erudizione dell’autore, mi diedero l’impressione di compiaciuta iper-cerebralità . In modo particolare, credo mi abbia infastidito il linguaggio artificioso e professorale; un po’ come quello davvero lunare e pretenzioso di Heidegger; e non mi pare un caso che Corbin lo abbia tradotto: similes ad similia . Hiedegger, infatti è illegibile, chi afferma il contrario non ha neppure aperto uno dei suoi libri.

In ogni caso, non ricordo (ma sono passati molti anni) che Corbin abbia mai detto o lasciato intendere che Dio possa contraddirsi, o commettere errori. Se ha scritto cose simili da qualche parte, fammene partecipe, io non me ne ricordo proprio. Come ti ripeto una cosa del genere sta al di sotto del piano del puro delirio; per capire l’enorme portata di una tale inqualificabile castroneria, basta leggere il semplice catechismo per bambini. E’ una cosa incommentabile, stiamo facendo ridere credenti e atei. Ecco un link col Catechismo.

http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_INDEX.HTM

Si può discutere di tutto; ma se trattiamo di matematica, e uno dei due interlocutori se ne viene fuori che due più due fa trentanove, seguitare la conversazione si fa impossibile. Magari sono proprio io quello che afferma che che due più due fra trentanove (in compagnia di tutti i teologi e metafiisici di ogni dove ed ogni sempre); ma anche così manca il terreno comune su cui discutere. Due più due uguale quattro è la base.

Questo è quello che penso, senza veleno, ma schietto come il pane, e con immutato rispetto.

P.s.

Non sono un niueggista, bmare, ne abbiamo già parlato; per me la Verità di Dio e su Dio è immutabile; può solo cambiare la forma espositiva, ma non la sostanza. Non cè da inventare niente, ma solo da andare alle fonti, e ai commenti autorizzati della Tradizione. Niente altro.

Se voglio studiare il cristianesimo, non leggo Corbin o Jung, ma Tommaso, Echkart, o Dionigi, ma soprattutto leggo il Vangelo.

Modificato: da Satori
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Ho saltato la lettura dei post per via del tempo.

Lo farò più in là.

Ho letto solo il primo bmare.

Anch'io sono credente e appunto l'intelligenza di Dio, ci ha messo addosso apposta questa "smania" di sesso.

Giova ricordare che siamo tutti qui a parlare grazie a un accoppiamento.

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"Giova ricordare che siamo tutti qui a parlare grazie a un accoppiamento."

Sante parole! Letteralmente sante! Gli esseri umani siamo troppo stupidi e superbi per arrenderci davanti all'evidenza che siamo appena ombre, o al meglio, forme transitorie, attraverso cui si manifesta la grandiosità senza tempo di qualcosa che, se solo distogliamo lo sguardo dal nostro risibile ombelico, ci trasfigura in una meraviglia ineffabile. L'atto sessuale, del tutto oltre la polvere della natura umana, e malgrado ogni sua miseria, è un gioco divino.

Chi non lo vede, non lo sente, non lo comprende, è una persona senza fortuna.

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Scusatemi eh... dico quanto segue e poi io mi chiamo fuori, perchè si sta toccando un argomento che non conosco perfettamente e non me la sento di affrontare.
Che c'entra Dio con il sesso? Lui "ci ha messo addosso questa smania di sesso" ???
Mi state per caso dicendo che la Madonna non è rimasta incinta per opera e virtù dello spirito santo, ma grazie a Giuseppe "che c'ha dato che c'ha dato" (cit.)
Battuta sicuramente triste e infelice che mi farà guadagnare l'antipatia di molti qui, ma io preferisco dire sempre quello che penso, invece di girarci attorno e fingere di essere d'accordo su tutto e con tutti per avere approvazioni e risultare simpatica.
Non credo di essere atea perchè non bestemmio e mi da fastidio chi lo fa, perchè un po' a Padre Pio ci credo, che è stata persona vera in carne e ossa. Mi piace Papa Francesco per la persona che è.
Fino a qualche tempo fa mi ritenevo credente, ora ho qualche dubbio a riguardo.
Poi leggo questi discorsi e senza offesa ragazzi, ma in tutta serenità... a me scappa da ridere, pensando al parroco che mi ha insegnato catechismo quando ero bambina, immagino fosse ubriaco a tutte le lezioni e non solo lui, ma a quanto pare tutti i preti, almeno quelli che ho sentito io.
Io il sesso per "piacere" me lo ricordo come peccato, una tentazione del maligno.
E' ovvio che oggi piace eh, è diventato più piacere che procreazione, ma Dio e i suoi discepoli (i parroci tali si son sempre reputati) non dicevano che ci si accoppia si, ma solo per procreare? Che anche solo guardare una donna e desiderarla era ed è peccato? Addirittura ricordo di "posizioni sessuali" proibite dalla chiesa o dalla bibbia (non ricordo esattamente).

Che poi oggi dei preti ne parli anche la cronaca e con fatti a dir poco deplorevoli, questa è tutt'altra storia.
Spero che la memoria non mi abbia tradita.. magari un po' confusa, ma questo è quello che ricordo.
Ora non voglio dire che sono una tutta casa e chiesa... nel senso che non vedo il sesso come peccato, ma deve essere fatto con amore. Cioè, come si fa ad andare con tante persone per il solo piacere?
Ad esempio... stasera ho desiderio di sesso, vado a ballare e conosco Antonio. Vado con Antonio, ma ahimè fa cilecca... quindi ci riprovo domani, magari con un Roberto andrà meglio e se ci troviamo bene tutti e due, magari gli incontri continueranno fino a che uno dei due non si stufa o non trova di meglio. No, così non mi piace.
- Chi non lo vede, non lo sente, non lo comprende, è una persona senza fortuna. -
Sono una persona sfortunata allora... :P
Scusatemi vi prego, ma a questo punto io mi ritiro.
Il forum è grande e ci ritroveremo sicuramente in altri argomenti. Questo però non fa per me :)

Buonanotte :ciao:
Modificato: da Stregatta
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Ora non voglio dire che sono una tutta casa e chiesa... nel senso che non vedo il sesso come peccato, ma deve essere fatto con amore.

Buonanotte :ciao:

Condivido un pò e aggiungo. Senza amore, o meglio, senza sentimento [d'amore] (non emozione che secondo me ne è un suo effetto) resta l'amaro in bocca, posto che si abbia termini di paragone (ossia relazioni sentimentali passate soddisfacenti anche sul piano emotivo, botta di culo aparte) sufficienti a giudicare e a non lasciarsi semplicemente enfatuare dalle aspettative/desideri dell'ego fuori controllo, e soprattutto senza lasciarsi influenzare da quello che il calderone sociale (allo sbando e manipolato ad hoc) spinge inevitabilmente a desiderare, a scapito di ciò che invece ci dice il cuore/spirito, che invece andrebbe quantomeno ascoltato e magari assecondato.

Qui il merovingio commette a mio parere un errore quando parla della scelta, ma cedo a Satori la prima parola se ha voglia di commentare.

Modificato: da bmare
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Buongiorno a tutti.

Fin'ora mi sono limitato a leggere e far le mie riflessioni, ma argomenti su argomenti ho deciso di dire la mia.

provo a sintetizzare in un piccolo post le mie riflessioni su quanto detto fin'ora.

Partiamo da Fb.

Io sarò quella piccola minoranza che non ha un account e che non sente (ma forse mento a me stesso) il bisogno di averlo. E' innegabile che uno strumento rimane tale e che cambia invece con l'uso che se ne fa, ma sono convinto che buona parte degli utilizzatori di Fb, come fatto giustamente notare, posta cose solo per dar sfogo al proprio ego e per apparire come vorrebbe essere, in fondo, a chi non piace essere ammirato, elogiato e quant'altro?

Fb potrebbe essere visto pure come una specie di diario ed è fra l'altro la prima fonte a cui attingono i giornalisti in casi di servizi vari. Che poi possono attingervi anche colleghi, datori di lavoro e superiori, questo va da se.

Mia moglie ha un account Fb e devo dire che ogni tanto, col suo permesso, vi accedo, ma (lo confesso) per farmi i fatti altrui, per fare taglio e cucito, per leggere le varie "frasi ad effetto" postate, per arrabbiarmi per l'ipocrisia della gente.

Ho pensato più di una volta di farmi un account pure io, ma alla fine, pensando ai pro ed ai contro, ho sempre evitato. Ricordo che tutto quel che si posta su internet, su internet rimane, anche quando poi lo cancelliamo.

Apprezzo questa discussione, dove da una "richiesta" di metterci la faccia ne è nata un, passatemi il termine, metterci un qualcosa di più, ma considerando gli interlocutori, non mi aspettavo nulla di meno.

Scacchi

Gioco bellissimo. Anni fa me la cavavo discretamente (ma da molto non gioco). Ricordo che me lo spiegarono in terza o quarta elementare. Vero che aiuta a ragionare, logica e strategia, ma a me, di contro, ha portato a ragionare un pò troppo. per chi non conosce gli scacchi, uno con i suoi ragionamenti (e quindi mosse) deve poter anticipare le mosse dell'avversario e calcolare subito le contromosse per sbilanciare il gioco a proprio vantaggio. Questo modo di pensare era diventato talmente "mio" che lo applicavo inconsciamente anche nei rapporti umani con ragionamenti del tipo... perchè fa questo?, perchè mi chiede questo? O roba simile.

Sesso.

Mi piacciono le donne, non lo nego. credo che da questo punto di vista sono rimasto ancora un pò adolescente.

Concordo con quanto detto da Jolly e Satori.

Sono convinto che l'uomo si differenzia dagli animali per la capacità di dominare gli istinti e quando ad essi cede, regredisce dal suo "status" di uomo. Non a caso si parla di parte rettiliana del cervello (vicino all'ipotalamo) dove vi è la sede di tutti gli istinti più animaleschi.

Il mondo (o la società) è arrivato ormai allo stadio dell'apparire, rispetto all'essere, dove si dà sfogo al proprio ego ed al proprio piacere. Anche un'avventura sessuale diventa qualcosa da sfoggiare come trofeo e, se la cosa prima valeva solo per i maschi, adesso vale anche per le femmine.

Rispondo a Stregatta.

Il sesso è bello (è innegabile), basta pensare che lo ha creato Dio. Con la caduta di Adamo ed Eva si è corrotto in ogni forma di perversione.

Qui non voglio dire che bisogna quindi preferire una posizione rispetto un'altra perchè altrimenti si fa peccato. Nella Bibbia si parla di divieto solo per il sesso oltre natura (quello praticato a Sodoma, per dirla tutta e per i rapporti omosessuali), di altro non dice. Non parla di posizione o altro. Parla molto invece di rispetto per il partner e quindi ciò implica che tutto si può fare se il partner è concorde, tranne quanto detto nel punto precedente.

Vi dirò di più... La Bibbia considera "matrimonio" il rapporto sessuale, o meglio il matrimonio si suggella con il rapporto sessuale, tanto è vero che la chiesa cattolica può annullare un matrimonio se questo non viene consumato.

La Bibbia dice che i due diventeranno una sola carne, e questo divenire una sola carne si ha con il rapporto sessuale. E' un qualcosa che va oltre il fisico, ma arriva ben più in alto.

Infatti, la Bibbia in più di un'occasione parla di evitare la fornicazione. Dio attraverso la Bibbia ci consiglia la strada giusta da seguire, ma lascia sempre a noi l'ultima decisione.

Questo è il mio pensiero adesso.

Dio ha creato il sesso, ed il sesso è bello. La stortura del nemico (come lo chiamo io) è lo sfruttare questa bellezza. Se uno si sposa e diventa una sola carne col partner "solo" per aver fatto sesso, non commette poi adulterio ripetendo la cosa con una partner diversa? Insomma, questa "una sola carne" non si lacera avendo un rapporto sessuale con un'altra donna/uomo, quasi un tradimento?

E qui chiudo il mio pensiero.

Concordo ancora con Satori quando dice che per sapere di Dio, per comprenderlo, per avere risposte, non dobbiamo andare molto lontano: abbiamo la Sua Parola. La forza della Bibbia è che man mano che la leggiamo, questa ci parla, rivelandoci sempre cose nuove, se noi lo permettiamo.

Di tutti gli autori citati, bmare, non ne conosco uno, ma anzi posso solo ringraziare te e satori per quanto esponete. Mi sforzo di capirlo, ma conoscendo i miei limiti, sarà "cultura" passiva.

Benedizioni.

P.s. Uso benedizioni nella mia "firma" per due motivi: il primo è un versetto biblico dove dice di benedire (dire bene), affinchè possiamo ereditare la benedizione, e perchè mi è stato insegnato che una persona benedetta prospera in ogni area della propria vita, quindi, lo reputo l'augurio più grande che posso fare.

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Oggi non posso, ci si sente domani o dopo.,

Provo a dire la mia (finchè mi ricordo) in attesa della tua.

Il merovingio saccentemente afferma:

La scelta è solo un'illusione creata e posta tra chi ha potere e chi non ne ha.

Causalità, non c'è verso di sfuggirle, ne saremo in eterno assoggettati.

La nosta sola speranza, la nostra pace dipendono dal capire questo, dal capire innanzitutto il perchè.

Il PERCHE' è ciò che differenzia noi da loro. E voi da me.

Il perchè è la vera fonte di potere, senza di esso siete impotenti.

Così siete venuti da me, senza perchè e quindi senza potere, un altro anello della catena.

Nel film, per chi non se lo ricorda, il terzetto fiko va dal merovingio mandato dall'oracolo per farsi dare il mastro di chiavi (lo stesso che succede in ghostbuster). Sempre la stessa parabola esoterica svecchiata per essere adattata ai tempi nostri, ma la minestra è sempre la stessa.

Il "perchè" del merovingio è lo "scopo", senza scopo (obiettivo) la volontà (che costruisce la chiave) non si mette in moto e la porta senza chiave non si apre. Ma lo scopo si crea nella mente saggia in armonia col corpo grazie alla conoscenza (sophia) che grazie all'intelligenza (dono incorporeo e sublime di Dio) può operare la scelta migliore (dopo aver dominato gli istinti animali, non a caso nei quadri i sette peccati/errori sono rappresentati simbolicamente da animali, ad es. il leone è la collera, la spada è la volontà ...).

Qui forse il merovingio allude alla scelta vincente tra due avversari, e allora mi trova concorde.

Ricordo una risposta simile me la diede il mio ex datore di lavoro quando nonostante avessi un contratto a tempo indeterminato da molti anni mi aveva proposto di rinunciare al mio contratto in forza di uno con provvigioni leggermente più alte ma senza il paracudute del possibile licenziamento a sua discrezione (era prima dell'abbattimento vergognoso dell'art.18 con la collussione del cofferatiano pd allosbandototale).

Ricordo che rinunciai e risposi che avremmo potuto trovare un compromesso che non penalizzasse nessuna delle parti e ricordo che feci la seguente battuta: "Del resto è il gioco delle parti" sottintendendo la normale logica di tirare l'acqua al proprio mulino per ottenere un compromesso favorevole ad entrambi (come il diritto del lavoro e l'ordinamento dello stato mette alla base del rapporto di dipendenza, erano altri tempi lo so).

Beh sapete che risponde?

"Quale gioco? qui non c'è nessuno gioco, il gioco presuppone che io abbia qualcosa da perdere e tu qualcosa da vincere, mentre qui le regole le decido io, tu puoi solo accettarle o rifiutarle, non puoi giocare con me perchè non hai niente da mettere sul piatto che mi interessa".

Rimasi esterrefatto, aveva forse ragione ma solo in parte.

Vero che la prestazione la monetizzi col tempo e non all'istante come un oggetto ma lo storico e la curva di rendimento degli anni passati non mi ponevano proprio in fondo al pozzo dei reietti, anzi tuttaltro.

Ero il suo miglior venditore da meno di 500.000 euro annui ero arrivato negli anni (7-8) a fatturarne oltre 2.500.000 e sta frase non me la disse nel periodo di crisi degli utlimi tempi ma solo alle prime avvisaglie.

Capii che l'unica vera scelta che avevo era quella del finale del film Wargames: non giocare.

La cosa con gli anni è degenerata fino al furto dei clienti coltivati in anni di onorato servizio a favore di giovincelli (totalmente privi delle benchèminime basi morali e di convivenza civili) con contratti farsa disposti a lavorare 12 ore al giorno per una ciotola di riso con capacità commerciali molto prossime allo zero assoluto.

Dopo anni di sopportazione e in ultimo all'approssimarsi di mesi di mobbing pesante ho retto per un anno poi ho chiesto una buona uscita e buonanotte al secchio.

Io ci ho guadagnato in salute, lui ci ha rimesso un collaboratore prezioso.

Dopo un paio d'anni l'ho anche perdonato e gli ho chiesto l'amicizia su Fb, inutile dire che non me l'ha data (nonostante una tiepidissima stretta di mano al momento della mia uscita di scena).

Quindi, parentesi personale a parte, alla fine la scelta di cui parla il merovingio è possibile anche per chi non ha potere (io avevo conoscenza della situazione, sapevo perchè ero davanti a lui, ma la chiave della baracca era la sua e il sindacalismo spinto, idea che in più occasioni ho accarezzato non interessa più a nessuno, menchemeno ai sindacati in primis, fiom landinisti aparte forse). A sto giro piuttosto che non votare ho votato tsipras, una sassata in testa ai plutocrati almeno ho l'illusione di averla tirata ;P

Forse ho mischiato capre e cavoli. Attendo l'oracolo ^_^

Modificato: da bmare
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Qui devo rispondere, mi ero chiamata fuori, ma voglio rispondere. Accidenti a me e al mio modo di essere.
Perchè questa sono io! Non è perchè ho un monitor che mi nasconde fingo di essere chi non sono, io sono proprio così e basta.
Ci fossimo trovati in un bar a parlare di queste cose, avrei risposto esattamente come ho risposto qui!

Se poi i moderatori o Gas stesso vogliono bannarmi perchè magari sto creando confusione, lo accetterò senza ribattere. :)
FB:
- sono convinto che buona parte degli utilizzatori di Fb, come fatto giustamente notare, posta cose solo per dar sfogo al proprio ego e per apparire come vorrebbe essere, in fondo, a chi non piace essere ammirato, elogiato e quant'altro? -
Lo ripeterò fino allo sfinimento. Io su fb non do sfogo al mio ego, è ovvio che i complimenti fanno sempre piacere, mi ha fatto piacere che Bmare mi abbia paragonata addirittura a Lita Ford, ne sono lusingata... Ma non mi metto in "mostra" per questo, anche se pubblico molte foto mie. Io metto in mostra il mio essere, come sono tutti i giorni e mi piace far vedere a parenti ed amici come sono nella vita reale.
Ho foto stupidissime, dove faccio la cretina con facce buffe (ce n'è una dove io e mia figlia mostriamo la lingua diventata blu grazie ad una caramella) o posizioni (non sessuali) che una signora di 40 anni, ormai 41, magari nemmeno dovrebbe fare. Ma io sono così, ho 40 anni e me ne sento 20. Mi piace scherzare, parlare e confrontarmi. Cantare a squarciagola e ballare come una deficiente e che male sto facendo?
Questo mostro su fb, lo faccio anche per strappare un sorriso agli altri.
Che poi fb sia popolato da falsi e ipocriti è un dato di fatto constatato sulla mia pelle pure. Io cerco sempre di essere me stessa e chi mi conosce lo sa che sono così.
Sesso:
- Il sesso è bello (è innegabile) -
Non lo nego affatto, è bello se fatto con sentimento (come dice Bmare).
Per tutto quello che dici dopo, Guymond... sono d'accordo ed è quello che più o meno volevo scrivere io, l'ho fatto in maniera confusa e non ricordavo tutto, lo avevo detto.
Quindi ti ringrazio per aver spiegato esattamente ed in maniera molto più corretta, quello che volevo dire io.
Il rispetto per il patner, quello è e non solo per il patner, ma proprio per la persona che si ha di fronte, che sia appunto partner o semplice conoscente. E' quello che non c'è più oggi, il rispetto per le persone. Perchè oggi non si ha più il timore di dire o fare certe cose. Perchè si arriva al dunque senza troppi giri di parole e se il "partner ci sta" tutto di guadagnato. Il bello è che appunto la maggior parte ci sta, perchè ormai tutti hanno perso o stanno perdendo "la retta via" (vogliamo dirlo così?) o i veri valori, quelli ai quali io ancora credo.
Poi va beh, non è solo di valori che si stratta qui, ma parlo anche in base alle mie esperienze, a quelle positive e negative vissute, che mi hanno fatta diventare quella che sono oggi... e non mi riferisco solo al sesso, ma a tutto ciò che ho visto sentito e fatto nella vita.
Concludo, perchè sto rischiando di essere nuovamente lunga, rubandoti una delle 3 frasi nella tua firma Guymond (scusa). :P
"Non vorrei essere nessun altro, a parte me!"
RALPH
Grazie per le benedizioni, Guymond. :D:ciao:
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Qui non voglio dire che bisogna quindi preferire una posizione rispetto un'altra perchè altrimenti si fa peccato. Nella Bibbia si parla di divieto solo per il sesso oltre natura (quello praticato a Sodoma, per dirla tutta e per i rapporti omosessuali), di altro non dice. Non parla di posizione o altro. Parla molto invece di rispetto per il partner e quindi ciò implica che tutto si può fare se il partner è concorde, tranne quanto detto nel punto precedente.

Credo che il parroco di Stregatta si riferisse alla tradizione ebraica di Lilith che riassumo per come me la ricordo:

la prima donna creata (insieme all'uomo, non dalla sua costola) voleva assolutamente stare sopra Adamo, mentre per lui non esisteva, la donna doveva stare sotto.

Allora Lilith venne "licenziata" e al suo posto arrivò Eva (costola) che era sì remissiva ma pure più racchia di Lilith perchè pare che per 130 anni Adamo sia andato avanti a pippe prima di accoppiarsi con la madre di tutti noi.

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Ricorda molto He-Man e i dominatori dell'universo

con la differenza che lui cavalcava una tigre

Eh, si, ricordo che da bambino lo guardavo e oltre a he-man volevo anche il pupazzo di skeletor che i miei non mi volevano comprare)))

Ricordo che uno dei miei amici del cortile li aveva tutti (che invidia!!!)

A rivederlo adesso He-man era un proprio un gran tamarro!!!

Modificato: da bmare
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@bmare

Tralasciando ogni valutazione della trilogia "Matrix", mi pare che nella sequenza da te postata, il Merovingio intenda parlare della questione del determinismo e del libero arbitrio. Se è così, la discussione andrebbe spostata nella sezione Of Topic.

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Provo a riportare la discussione sul saggio di Henry Corbin (L'Eterna Sophia - ed. Mimesis), la cui lettura mi appassiona.

Ho scansionato un paio di facciate che provo a postare.

(ho acquistato di prossima lettura anche "L'immagine del tempio" e "L'Imam nascosto" ed. SE)

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Modificato: da bmare
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Ecco, leggendo una prosa come questa corbiniana postata da bmare, non posso non che condividere l’idea e l’impressione che gli agnostici e gli atei si fanno delle cose spirituali: fuffa, aria bollita. Qui abbiamo un professore, che con linguaggio compiaciutamente professorale, parla usando codici cifrati decriptabili solo da altri professoroni o aspiranti tali.

Righe come: “

la congiunzione della Luce nella Luce, l’Incarnazione divina nell’uomo creaturale, presuppongono il compimento e la fine dell’Aion cristiano. La visione della Donna celeste significa l’Oriente di un nuovo Aion. Si delinea in questo modo l’interdipendenza e la correlazione tra due Eventi: la ierogamia sofianica, finale dell’Apocalisse, e l’assunzione della Vergine, l’esaltazione di Maria-Sophia”,

meritano non solo tutto il discredito che certi temi hanno presso gli scettici e i positivisti; ma anche tutta la loro irrisione.

Se gli autori che trattano temi spirituali fossero stati tutti come Corbin, ne sono certissimo, oggi sarei un ateo radicale.

Naturalmente, ogni disciplina ha un proprio linguaggio specifico; e chi vuole occuparsene deve per forza conoscerne le linee fondamentali. Se uno scrittore usa la parola “ermeneutica”, ad esempio, ha il diritto di pretendere che chi compra i suoi libri ne conosca già il significato. Ma, a parte il livello di base, il lettore ha da parte sua il diritto di trovarsi davanti ad un testo comprensibile; e non aver bisogno di interpreti per decifrare il linguaggio dell’autore. Ma questo è proprio il caso dei cattivi scrittori e dei cattivi filosofi.

In uno scorso post, riferendomi all’impressione fattami dalla lettura di alcuni testi di Corbin anni addietro, scrissi questo:

“…Ricordo che non li apprezzai granché, a parte la grandissima erudizione dell’autore, mi diedero l’impressione di compiaciuta iper-cerebralità . In modo particolare, credo mi abbia infastidito il linguaggio artificioso e professorale; un po’ come quello davvero lunare e pretenzioso di Heidegger; e non mi pare un caso che Corbin lo abbia tradotto: similes ad similia . Hiedegger, infatti è illegibile, chi afferma il contrario non ha neppure aperto uno dei suoi libri”.

Confermo: artificioso, professorale, lunare e pretenzioso. Ma mentre da giovane ero capace di sfumare e di velare con l’eufemismo, oggi, a un passo dalla vecchiaia, non riesco a trattenere le parole dal reclamare i loro diritti. Leggendo pagine come quelle allegate da bmare, le parole dichiarano questo:

chi, facendosi scudo del Sacro, usa il linguaggio come fosse panna da montare, allo scopo di accreditare se stesso come “anima sublime e inarrivabile”, (costui) andrebbe mandato a zappare.

P.s.

Chiunque legga Platone, e persino spaccacapelli come Tommaso o Leibnitz, con appena un po’ di attenzione e preparazione, capisce ciò che costoro vogliono dire, senza aver bisogno di interpreti; usano le parole per comunicare, e non come trampolini per lanciarsi in alto e scrivere a mezz’aria. E’ vero che a volte certi termini devono per forza essere specialistici, ma è la ricerca dello specialismo, che si fa artificio e finzione.

Ovviamente, occorre impegno da parte del lettore; ma i veri filosofi ed i veri scrittori spiegano; non hanno quasi mai alcun bisogno di essere spiegati. Platone può essere letto da qualsiasi ragazzo 14enne di buona intelligenza.

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