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Strategia Alla Roulette


cris75

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Non dico che non sia "vera" o che non venga rispettata.

Dico semplicemente che non aggiunge nulla di più alle semplici "leggi" della probabilità da cui essa attinge, praticamente un'altro modo per dire la stessa cosa (da qui l'illusione del prestigiatore).

Se io non conoscessi la legge del terzo, potrei imbastire gli stessi sistemi di chi invece la conosce e la usa, semplicemente basandomi sul calcolo della probabilità (avrei in mano gli stessi dati), il quale mi dice che la mia sequenza "X" e una sequenza con tutti i numeri in ordine da 1 a 37, hanno le stesse chance di sortita.

ps:

In effetti tra le permanenza in mio possesso (tutte in formato .txt) non saprei come effettuare un controllo per verificare se c'è da qualche parte la sequenza dei 37 numeri diversi (oppure la mia sequenza "X")

:ciao:

Modificato: da jackjoliet
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in pratica jack la legge del terzo viene rispettata ad ogni serie di 37 boule's e questo fa si che diventi una realtà inconfutabile,che poi essa venga utilizzata o meno per la realizzazione di sistemi che portano allo stesso risultato è un'altra cosa;

non credo però che una serie di boule's dove escono i numeri da 1 a 36 + lo 0 abbia le stesse possibilità di uscita di una che rispetta la legge del terzo,se così fosse a stretto giro di serie di 37 boule's l'avremmo trovata,ma nella realtà non è così,l'unica cosa che può accomunarle è il fatto che entrambe sono composte da 37 numeri usciti,ma nulla di più e non farmi continuare perché comincio a non capirci più nulla nemmeno io di quello che sto scrivendo :ciao::ok:

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vedo il tuo ingarbugliamento e rilancio con un doppio carpiato avvitato :ok:

non credo però che una serie di boule's dove escono i numeri da 1 a 36 + lo 0 abbia le stesse possibilità di uscita di una che rispetta la legge del terzo

Secondo me è qua l'inghippo: una sequenza che vede uscire tutti numeri diversi da 1 a 36 +0 rispetterebbe in pieno la legge del terzo che a sua volta rispetta le leggi di probabilità che come sai non sono leggi matematiche e quindi suscettibili di "eccezioni"... :ciao:

Dato che ogni numero ha le stesse probabilità di sortita degli altri, noi ci ritroviamo ad osservare la legge del terzo e siccome qualche millenio fa abbiamo imparato a contare dando un ordine (inventato da noi) a quei simboli che chiamiamo numeri, tendiamo a fare maggiormente caso a quando escono in quel certo ordine (di certo a noi più familiare), piuttosto che in un altro.

Imbeccare la fatidica sequenza coi numeri tutti diversi o imbeccare una qualsiasi altra sequenza con 37 numeri ripetuti (che però non sai mai quali potrebbero essere quelli che si ripeteranno) corrisponde allo stesso "livello di difficoltà"

Modificato: da jackjoliet
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Per costruire qualsiasi strategia prendendo in considerazione la legge del terzo ( Pascal non mi pare fosse un pirla qualsiasi ) non ha importanza quali siano i numeri che si ripetono l'importante è che se ne ripeta qualcuno.

Quando avrò più tempo continuerò nel topic che avevo aperto " come non perdere alla roulette " ad esporre alcune considerazioni in merito.

felicità

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37 numeri diversi: in 766.879 miliardi di colpi;

36 numeri diversi: in 20.726 miliardi di colpi;

35 numeri diversi: in 1.120 Miliardi di colpi;

34 numeri i diversi: in 90 Miliardi di colpi;

33 numeri diversi: in 9,82 Miliardi di colpi;

32 numeri diversi: in 1,327 Miliardi di colpi;

ecc..

Ecco cos’è la cosiddetta legge del terzo.

Semplicemente, un’illusione percettiva ( J-J la definisce, correttamente, “ l’illusione del prestigiatore “ ). Ancor più semplicemente, la cosiddetta è il prodotto della permutazione degli elementi di un insieme di 37. Tuttavia, c’è da correggere immediatamente il termine “ legge”; è improprio e fuorviante. Questo termine, di derivazione lottologica, fu introdotto allo scopo di creare l’illusione che la pseudo-legge avesse o potesse avere valore predittivo. Quando avrò terminato di spiegarmi, si capirà perché di illusione si tratta. Abbiamo visto che le permutazioni possibili di 37 numeri sono ( circa ) 766.879.000.000.000; si noti che si tratta di un numero composto da 15 cifre, ossia di una grandezza considerata astronomica. Questo è uno di quegli elementi che genera l’illusione; la nostra mente, infatti, non è costruita per confrontarsi con un simile ordine di grandezze. Ora, il punto cruciale per uscire dall’illusione è di ragionare in termini freddamente matematici. Cosa accade - in termini matematici, appunto – una volta che si chiude un ciclo di trentasette boules? Molto semplicemente, sortisce una delle 766.879.000.000.000 combinazioni dell’insieme creato dalle possibili permutazioni. Per favore, rileggete con attenzione la frase precedente; la sua comprensione fa svanire l’illusione all’istante. Infatti, quale che sia la combinazione sortita ( la si potrebbe anche chiamare “ figura”, infatti questo discorso è molto prossimo a quello de “ la legge delle figure “, che però si riferisce alle chances semplici ), essa non è e non potrà essere altro se non un numero cardinale compreso fra 1 e 766.879.000.000.000. Un numero come qualsiasi altro! Un numero cardinale che soggiace alla stessa aleatorietà dei numeri cardinali dell’insieme ( di 37 ) dal quale siamo partiti. Se si è davvero compreso questo, allora apparirà chiaro e definitivo perché i cicli di 37 all’interno dei quali si trovano ripetizioni – grosso modo – coerenti al parametro dei 2/3 sono in astronomica maggioranza. Lo sono, per il banalissimo e tautologico fatto che lo sono e non possono non esserlo. Questa lapalissiana verità può anche essere rappresentata, visivamente, dalla curva di Gauss. Mano mano che ci si approssima agli estremi, le ripetizioni si fanno più assenti, da una parte della curva, più presenti dall’altra. Ma i numeri "estremi" obbediscono alle medesime leggi dei numeri " medi". Dove sta allora la legge? Che ne è del valore predittivo?

In conclusione, come ho già affermato, la sola legge degna di questo nome è quella dell’ineluttabile tendenza all’equilibrio. Mi spiace, qui non si tratta di “scuole di pensiero “; la matematica e la logica non vengono sfiorate dai gusti individuali. Dobbiamo adeguarci. :ciao:

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Dear Satori

Tutto quello che vuoi, ma da quando hanno iniziato a registrare le uscite, l'evento non si è mai verificato ( 37 numeri diversi su 37 ), può darsi che un giorno si verificherà proprio mentre faccio i miei giochi , lo metterò nelle perdite . Nessuno confuta quanto da te descritto in maniera puntuale, ma per le mie strategie che vanno alla ricerca di ripetizioni, sono ininfluenti, se su 10 giocate ne perdo 3 mi stà bene, il saldo si vede a fine mese senza inseguire recuperi di sorta.

felicità

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non ce l'ho fatta,ma proprio non ce l'ho fatta,a far che?

a leggere il post di satori,dopo tre righe già stavo male,non me ne volere satori,ma mi sono perso,forse perché io sono più pratico,io,la roulette,stop, quando sono li davanti a lei inizio la battaglia,ho meno soldati rotondi e di plastica di lei,ho meno probabilità di vittoria di lei(almeno il 2,7%),ma ho il coraggio di buttarmi nella battaglia e grazie all'esperienza acquisita sul campo mi sento un po leonida che con soli 300 uomini riuscì a fermare il grande esercito persiano(si minkia ma che fine di m che ha fatto,toccherà anche a tutti i giocatori di roulette vincere qualche battaglia e perdere la guerra? mi sa di si alla faccia della legge del 300 pardon del terzo e di tutte le altre ca22ate :ciao::ok: )

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“ non ce l'ho fatta,ma proprio non ce l'ho fatta,a far che?

a leggere il post di satori,dopo tre righe già stavo male,non me ne volere satori,ma mi sono perso,forse perché io sono più pratico..”

E perché mai dovrei volertene, Sognatore? Nessuno può obbligare qualcuno a fare qualcosa. Non mi pare, oltretutto, che tra le regole imposte dall’amministratore ai frequentatori del forum ci sia quella di torturare chi già sta male alla lettura di sole tre righe del post di chicchessia. In data odierna apprendo ( è vero che non si finisce mai ) di avere il potere di causare malesseri per via telematica. E’ un talento strabiliante, che si potrebbe sfruttare.. Grazie, Sognatore, per avermi dato questa dritta, ti rimango in debito.

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Io sono d'accordocon Sognaytore del quale apprezzo il coraggio in battaglia...ma quei trecento si erano barricati per bene per non essere sorpresi alle spalle o dall'alto...quindi userai qualche strategia e le tue armi saranno belle affilate no...?

Daltronde apprezzo la spiegazione sulla pseudo legge del tterzoevidentemente capire quei miliardi di boules sarebbe come capire la quarta dimensione e non ci è dato..

Forse l'unica strada è la compensazione degli scarti e il ritorno all'equilibrio almeno questa è una certezza vero???

Ammettiamolo siamo tutti volorosi soldati e Serse dovrà darsi da fare perché saremo preparati e renderemo cara la pelle...

Ora mi immagino trecento giocatori connessi che giocano simultaneamente contro la stessa roula per farla saltare.

Che sballo sarebbe

saluti

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Non ho ben capito i calcoli di Satori...

Comunque:

A ) permutazioni possibili: 37!

B ) combinazioni possibili: 3737

A/B = 0,00000000000013% circa (spero di non aver saltato zeri).

Non sono stato io ad effettuare quei calcoli. Questi furono messi a punto, a suo tempo, da un mio buon conoscente che con la matematica ci mangiava. Posso qui dirti che ho più volte visto riconfermati quei risultati, in passati confronti con sistemisti. Credo che se cerchi su internet, in siti dedicati, troverai conferma anche tu. Mi pare di ricordare che la formula matematica dalla quale si deducono sia la " multinominale ". Ricordo perfettamente che una stringa di 24 numeri senza ripetizioni, ha la probabilità di 1/20.000 ( circa). Me ne rammento perché su questo fatto costruimmo un sistema tanto ingegnoso, quanto, ahimè, vano.

I numeri sono quelli; ma, non essendo matematico di professione, attendo ed accetto volentieri smentite e correzioni. Da matenatici professionisti. Mi piace sempre venir confutato; solo dagli errori si impara.

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Continuo a non capire i vostri calcoli... (anche se presumo che Pegaso fosse sarcastico :ciao: )

una stringa di 24 numeri è, ad esempio

1-2-3-...-23-24

Le possibili permutazioni senza ripetizione di 24 elementi sono 24! (24*23*23*...*3*2*1) (ometto 0! in quanto = a 1)

Le possibili stringhe di 24 elementi invece sono 2424 perché possono esserci ripetizioni.

La probabilità di incappare su una permutazione senza ripetizioni è quindi 24! / 2424... ovvero lo 0,0000000465% circa, pari a 1 su 2.149.632.061.

Dove sto sbagliando?

Per avere una probabilità vicina 1/20.000 bisognerebbe avere una roulette con 12 numeri (1/18.613 ... con 13 numeri si sale già a 1/48.000)

Modificato: da matteo76
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no matteo sono in buona fede, è Satori che ha tirato fuori questi calcoli, veditela con lui :-)

le probabilità di ripetizioni secondo i tuoi calcoli però sono ancora maggiori...E la mia domanda di prima è ancora più fondata...

Modificato: da pegaso
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mi sembra l'angolo dei matematici,ma se tale fosse non andiamo da nessuna parte considerando che i matematici asseriscono dati alla mano che alla roulette è impossibile creare un sistema vincente,in realtà non discuterei questo fatto,ma la roulette è una cosa che va ben aldilà della matematica,delle teorie,dei sistemi e di qualsiasi altra cosa;

la roulette è una ruota con 37 buche,losanghe(o diamanti),asta,bracci,cuscinetti,binario della pallina,un disco centrale,un anello dei numeri,un anello separatore,una campana(che non suona :inkaz: )una base perfettamente in piano controllata giornalmente con livelle a bolla o elettroniche;

è un marchingegno che ha segnato la vita di molte persone,menti eccelse e menti umili,un qualcosa nato dalla mente di un prete o forse addirittura dal diavolo e la somma dei suoi numeri alimenta questa leggenda se di leggenda si tratta,la roulette ha una forza di attrazione in soggetti deboli,ma anche in quelli forti,ho visto persone con un carattere e una personalità fuori dal comune diventare degli stupidi davanti alla roulette,la roulette infine è solo un gioco e come tale dovrebbe essere preso,un semplice gioco a cui appassionarsi per pochi minuti giocando magari una data che ci sta a cuore,quante volte mi è capitato di vedere una persona gioire per aver vinto un pieno giocando la data di nascita del figlio e il solo vedere quella gioia doveva farmi capire che era il giusto modo di approcciare la regina dei giochi d'azzardo,ma noi giocatori ci ostiniamo a volerne a tutti i costi carpire il segreto,ma poi per cosa,per soddisfazione personale,per diventare oltremodo ricchi,per diletto,per cosa?

per me le stringhe sono e rimangono i lacci delle scarpe(non prendetevela),i numeri sono e rimangono quei 37 e non mi importa di altri numeri elevati alla potenza x,

sono e preferisco rimanere un po più materiale e pratico che studioso e sistemista,ah com'è bello giocarsi una serie con 8 11 23 e 30 e sentire la pallina che corre sul binario,sbatte contro le losanghe,rumoreggia come una figurina sui raggi di una bicicletta e cade dentro la buca del 30 e il croupier dice "trente,rouge,pass,pair e io godo per aver vinti il mio pieno e cavallo pronto a mandare il cavallo per tutto e raddoppiare la mise sul pieno,fantastico.

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Per Pegaso,

Mi chiedi perché quel sistema ha fallito. Proverò a riproporre il significato del mio precedente post da una differente angolazione. Quello che qualsiasi sistemista fa ( dal più sofisticato al principiante ) , lo sappia o meno, è un’operazione che nella teoria dei giochi si chiama “ recupero di informazione”. Cos’è in pratica? Ti faccio un esempio: se qualcuno si mette a sommare 0 + 0+ 0+ 0+ 0, ecc, fino alla fine dei tempi, secondo te fa qualcosa di sensato? Un’operazione di questo genere può produrre qualche risultato? Ora, se ci rifletti, il fatto di sapere che una certa stringa ha un determinato ciclo teorico ( come nel caso da me segnalato ) che informazione aggiunge? E’ esattamente come il caso di un numero di roulette: il suo ciclo teorico è 37. Questo ci dice qualcosa capace di farci mettere a punto una previsione di comportamento?

Sistemi basati sulla ( inesistente ) legge del terzo – e chi ha letto il mio post non può aver dubbi che inesistente è – non possono reggere; perché sono basati sul nulla. Non è una legge, non ha valore predittivo. Che certi numeri si siano ripetuti, o non ripetuti, non può dire nulla sul comportamento futuro dei primi o dei secondi.

Per Matteo76,

torno ripeterti che quei dati non li ho elaborati io; non ho mai detto di essere un matematico. Ma ora mi hai messo una certa curiosità, dunque cercherò di trovare qualcuno - che di profesisone faccia il matematico - che li confermi o li falsifichi. In ogni caso - anche se la precisione dei dati è importantissima - stiamo sempre parlando di grandezze numeriche astronomiche, e quindi le mie osservazioni mantengono tutta la loro pregnanza. Cambierebbe qualcosa se un evento avesse un ciclo teorico di 200 miliardi o di 500? Il punto qui trattato concerne la capacità o meno di eventi pregressi di generare informazione. Quindi, anche se i dati da me postati fossero del tutto errati ( me ne sorprenderei, ma cercherò ora una riconferma ), la logica del discorso non muterebbe di una virgola. Insomma, cosa cambia se un dato evento "n" , o dati eventi "n1", "n2", n3", ecc.. hanno questo o quel ciclo teorico? La sola cosa che importa - nel caso di specie - è che le stringhe contenenti ripetizioni sono numerabili cardinalmente; ossia sono numeri che denotano insiemi ottenuti per permutazione. Ed un numero pregresso non può fornire informazioni sul comportamemto di altri numeri. Questo e solo questo è il nocciolo del discorso.

Comunque, spero di poterti dare presto notizie sulla questione specifica da te sollevata. In ogni caso, se sono riuscito a spiegarmi, anche nel caso in cui i miei dati fossero errati per eccesso o difetto, il risultato finale sarebbe il medesimo: nei fenomeni aleatori il passato non causa il futuro; salvo per la legge matematica e naturale dell'equilibrio.

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Complimenti Sognatore belle parole e ne condivido lo spirito, anche se la passione romantica e il brivido del gioco per me non deve necessariamente precludere l'utilizzo di un sistema e la ricerca di qualcosa magari impossibile ma proprio per questo altrettanto magico ed entusismante...fa parte del nostro DNA,

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Ho trovato nella spiegazione di Satori (che a me è parsa chiara e lineare), il quale gioca probabilmente da quando io non sapevo ancora contare, molte conferme alle mie idee, e devo dire che la cosa mi dona una certa soddisfazione!

Tutto quello che so sulla roulette, e vi ricordo che ho cominciato a conoscerla da circa un anno, è frutto di lunghe riflessioni e varie autointerrogazioni (immaginate un JackJoliet sdraiato sul letto a fissare un punto sul soffitto e nel frattempo "scervellarsi" sui perché e sui percome della rula..) ma poi all'atto pratico ho giocato pochissime volte...

Per questo motivo faccio fatica (aggiungerei a malincuore) a vedere questo gioco come ce lo descrive Sognatore, dato che di certo mi perdo tutto il fascino e l'aspetto romantico (666 la ruota del diavolo :inkaz: ..)

Però sono convinto che se mai un uomo dovesse arrivare a batterla, lo farà usando una legge matematica e non l'istinto puro. (Certo vorrebbe dire aver trovato una legge che metta ordine al caos, la vedo dura :inkaz: ... )

Per adesso sapere quante permutazioni si fanno con 37 numeri, ci può solo servire a meglio capire il perché del fallimento dei nostri sistemi.

E non è poco.

:inkaz:

Modificato: da jackjoliet
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Non ho ben capito i calcoli di Satori...

Comunque:

A ) permutazioni possibili: 37!

B ) combinazioni possibili: 3737

A/B = 0,00000000000013% circa (spero di non aver saltato zeri).

E' la stesso risultato di Satori.

La formula è giusta: tu ti sei fermato alla frazione A/B, mentre Satori (o chi per lui) ha calcolato il reciproco (1/[A/B] = B/A) indicando il risultato nella forma "1 caso ogni x".

E comunque A/B = 0,13 * 10-14 = 0,0000000000000013% (ci sono 2 zeri in più :inkaz: )

Riguardo alla "legge del terzo" la si può vedere semplicemente come l'indicazione che la cima della curva gaussiana (richiamando le parole di Satori) si ha intorno a 24 numeri diversi con 12 ripetizioni, quindi, formulandola in questo modo, è una verità :inkaz:

Comunque se proprio dobbiamo affrontare l'armata persiana con solo 300 soldati, meglio mettersi su un'altura (la cima della gaussiana) e sfruttare tutti gli espedienti (sensati) che potrebbero aiutarci.

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E' la stesso risultato di Satori “.

Un triplice grazie, Kal El. Per prima cosa, per aver risolto la questione; per seconda, per avermi evitato l’onere di scomodare un mio conoscente, prof. Di matematica; per terza – ma non per ultima – per avermi riconfermata la fiducia nella persona che a suo tempo effettuò quei calcoli.

Ti sarei ancora più grato, e credo faresti cosa gradita a molti, se mettessi sul forum la formula con la quale hai effettuato i calcoli; possibilmente nella forma più semplificata.

Detto questo, apro una parentesi, e passo subito a dichiarare che non mi dà alcun gusto avere avuto ragione. Per due motivi: il primo è che non sto scrivendo su questo forum alla ricerca di logomachie ( conflitti, zuffe verbali); ma solo per il piacere, fine a se stesso, di uno scambio/confronto – in tema roulettistico – con chiunque. Competenti e meno competenti. Son partito auspicando di trovare spirito collaborativo; ma soprattutto, educazione, rispetto, ed anche un po’ spirito umoristico. Per tale ragione mi mettono tristezza certi interventi evidentemente animati da puro spirito polemico; da una ruvidezza nei termini e nei modi tale, a volte, da sconfinare nella trivialità. Dunque per favore, chi è alla ricerca di scontri da “ Bar dello sport “, chi – a corto di argomenti – travalica il parlare in un sarcasmo da angiporto, ecco.. si astenga dal commentare i miei interventi. Per tutti gli altri, porte aperte, champagne e caldarroste. Chiusa parentesi.

Il secondo motivo è che il nocciolo della questione da me tratteggiata non sarebbe rimasto neppure scalfito nel caso in cui i dati da me riportati fossero stati, in tutto od in parte, errati. Chi avesse pensato che la veridicità o la falsità del mio assunto fondasse sulla correttezza dei calcoli, avrebbe dato prova di non aver capito. Il mio discorso fonda su due o tre inferenze logiche elementari. Se non si chiudono deliberatamente gli occhi, nel perduto innamoramento del proprio punto di vista, è impossibile non essere d’accordo. Oltre a quanto già detto, proverò a mostrare l’assoluta inconsistenza della non-legge del terzo per tramite di un altro argomento. Ho già mostrato ( è impossibile dimostralo, perché gli assiomi non possono e non hanno necessità di essere dimostrati ) che la sola ragione per la quale la stragrande maggioranza delle stringhe – ma si vuole le si chiami pure permanenze – di lunghezza 37 debbono di necessità contenere un numero di ripetizioni, grosso modo, oscillanti attorno a 12, consiste nel fatto, banalissimo, che sono in assoluta maggioranza. Per fare un esempio totocalcistico, é cosa arcinota che, negli odierni concorsi a 14 incontri le “formule derivate “ ( ossia la presenza dei segni 1 – x – 2 ) più frequenti sono tre: 6 -3 -5, 6 – 4 – 4, 6 - 5 – 3. Ora, è cosa acclarata, presso i sistemisti di questo gioco, che giocare colonne con queste formule, pur se sono quelle di più frequente uscita, non dà alcun vantaggio. Escono più di frequente per l’ovvia ragione che sono quelle – relativamente alla struttura di quel gioco – più numerose. Analogamente, nel campo roulette, è un fatto necessario incontrare permanenze con ripetizioni oscillanti attorno alla proporzione 1/3, 2/3. Bisogna capire che, nell’ambito della ricerca di strategie di gioco, la matematica, da sola, non offre alcun supporto. Essa offre i dati; ma i dati rimangono inutilizzabili senza il coordinamento della logica .Ora, qual è l’errore logico capitale di chi si ostina a credere che si possa trarre informazione dalla non-legge del terzo? Presto detto. E’ una tra le più classiche fallacie logiche: la confusione tra “ propter hoc “ ( a causa di questo ), e “ post hoc “ ( dopo questo ). Credere che una certa configurazione numerica pregressa ne possa causare o generare, almeno in una qualche misura, una futura ( propter hoc ), è una fallacia logica madornale. I numeri non generano numeri, le strutture numeriche non generano figliolanze. Le serie casuali non obbedisco ad alcuna legge ( tranne, mi ripeto, la tendenza all’equilibrio), e possono essere descritte solo in termini di “ post hoc “, di, questo, e poi questo, e poi questo..ecc..

JackJoliet scrive: “ Ho trovato nella spiegazione di Satori (che a me è parsa chiara e lineare), il quale gioca probabilmente da quando io non sapevo ancora contare, molte conferme alle mie idee, e devo dire che la cosa mi dona una certa soddisfazione” ! Grazie, JackJoliet, umanamente fa piacere trovare qualcuno che apprezza i tuoi sforzi; ma ancora di più è gratificante condividere, in modo quasi impersonale il piacere puramente intellettuale della ricerca e della scoperta. Oltretutto, questo ha una evidente contropartita pratica: evita di perdersi in vicoli ciechi; e dà la possibilità di concentrare la ricerca sulle strade che rimangono aperte.

E’ possibile battere la roulette; ne sono certissimo, ma è una certezza, al momento, solo soggettiva; pur se fondata su elementi tratti da uno studio di decenni, e da cosiddette “ soddisfazioni” personali di una certa consistenza. Infatti, si può rimanere in vincita anche per anni; ma se la metodologia usata non è teoricamente e logicamente vincente, prima o poi, arriverà il momento della resa dei conti. E’ per questo che, già da un po’, ho smesso di giocare; infatti, quel momento potrebbe arrivare. Non ho mai giocato per romanticismo; qualcuno può farlo ed anche vantarsi di farlo. E’ suo diritto. Le palline che girano non mi affascinano; il saltellare garrulo della biglia sul cicloide non mi stimola la messa in circolo di endorfine: Ho giocato, e forse tornerò a giocare solo per battere la macchina; il tornaconto economico è secondario. Per me.

:inkaz:

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che dire satori,c'è chi gioca per il gusto di farlo e perché ottiene piacere nel sentire la pallina andare a sbattere contro le losanghe,per quell'adrenalinico attimo in cui la pallina va ad alloggiarsi dentro una buca,,poi ci sono quelli che lo fanno speranzosi di battere la roulette e senza necessariamente aspettarsi un ritorno economico,poi quelli che vogliono ottenere solo un tornaconto economico,poi quelli che...

ognuno ha le sue buone motivazioni,personalmente dopo svariati anni di gioco ho messo a punto dei metodi(non sistemi,sai benissimo che se lo chiamassimo sistema significherebbe garanzia al 100% di successo)che mi regalano più soddisfazioni che delusioni,ma purtroppo non mi regalano la gioia di una partita senza pensieri dove è predominante l'istinto,le emozioni e il menefreghismo totale,quindi mi piace di tanto in tanto giocare senza pensieri e senza schemi fissi e quando riesco anche a vincere gioisco come un bambino davanti alla cioccolato.

nonostante la posta in gioco alla roulette(e non solo) siano i soldi a volte bisognerebbe dimenticarsi che si tratta di gioco d'azzardo e vederlo solo sotto l'aspetto ludico e cercare di trarne il massimo della gioia e della soddisfazione nel praticarlo,si certo è abbastanza difficile quando ci sono i soldi di mezzo,ma vale la pena provarci.

in un mio precedente post ho affermato che al terzo rigo di un altro post mi era venuto il mal di testa e mi ero rifiutato di continuare la lettura,questo non perché mi risulti incomprensibile quanto scritto,ma semplicemente perché in anni di frequentazione dei forum e in molti più anni di frequentazioni delle case da gioco con conseguente conoscenza di miriadi di sistemisti,pseudo-tali,matematici etc.etc. ne ho lette e sentite pure troppe per i miei gusti,dicendo che per me le stringhe sono i lacci delle scarpe non mi davo dell'ignorante perché non comprendevo il termine stringa,ma semplicemente ci scherzavo sopra,non mi dispiace comunque discutere serenamente e educatamente di un argomento che amo purchè non si cominci a snocciolare troppe teorie e formule matematiche accompagnate da vocaboli desueti o comunque poco utilizzati e non perché non siano comprensibili,oggi basta un semplice clik per trovarne il significato però credo che in questo contesto un linguaggio più semplice sia opportuno in modo che non prevalga la noia.

sulla questione legge(o non legge)del terzo mi piacerebbe approfondirla,vero che una seguenza numerica pregressa non influisca minimamente sulla successiva o futura,ma è anche vero che la legge del terzo letta come la mancanza in media di un terzo dei numeri della roulette in una "stringa" di 37 boule's con la conseguente ripetizione di alcuni di essi è una verità a quanto pare incontrovertibile e potrebbe aprire le porte a qualche sistemista verso il successo assoluto.

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E comunque A/B = 0,13 * 10-14 = 0,0000000000000013% (ci sono 2 zeri in più :inkaz: )

:inkaz: No, gli zeri sono giusti. Se dividi semplicemente trovi la probabilità in forma normalizzata, quindi un valore compreso fra 0 e 1.

Scrivendo il % alla fine devi necessariamente moltiplicare per 100, quindi solo 12 zeri e non 14. :inkaz:

Questo è coerente con quanto detto con il primo post, ovvero che 37 numeri diversi escono con una frequenza media di 1/769.230.769.230.769 circa (estrazioni da 37).

Ma applicando la stessa formula per le 24 combinazioni, siamo totalmente fuori scala (dichiarato 1/20.000 contro 1/2miliardi e rotti).

Modificato: da matteo76
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Non ho mai detto, mi riferisco a Sognatore, e non posso averlo detto perché non l’ho mai pensato, che ciascuno non abbia il pieno diritto di considerare le cose – in questo caso la roulette – come meglio gli aggrada. Ed aggiungo; la diversità nel rapportarsi alle cose è il sale della vita. Questo lo sostengono in tanti; tuttavia, non ho mai sentito nessuno aggiungere una considerazione fondamentale: l’eccesso di sale rovina le pietanze. Verità, mi pare, di evidenza solare. Per venire a noi – credimi, Sognatore, lo dico senza alcun intento polemico – non capisco quale sia l’oggetto del contendere; o, se non dovesse andare bene il termine, potrei sostituirlo con “questione”.

Fai delle considerazioni sul mio modo di scrivere; mentre io non penso, neppure nelle ultime camere del cervello, di farne sul tuo; e credimi, potrei farle ( le considerazioni). Ma che scopo? Muovi critiche generiche agli argomenti da me svolti, ma lo fai senza entrare nello specifico. Dici delle cose poco gentili ( che la lettura di tre righe di un mio post ti procuri il mal di testa, ti pare una carineria? ), ed io ti rispondo con garbo: i post sono lì, chiunque può leggerli.. Ecc…

Ebbene, se io non ho alcun problema con te, non ti viene di chiederti per quale ragione tu ne hai con me? Mi potresti dire che mi sbaglio, che non è così; che, anzi, il modo in cui mi hai trattato è cortese e raffinato. Dirai questo, bene. Prenderò atto che per te essere cortesi significa scrivere a qualcuno così come hai fatto. Da parte mia, anche se così fosse, non cambierà nulla. Non aprirò mai contese con te, qualsiasi cosa dirai; non risponderò mai con toni arroganti; non sarò mai scortese. E questo per due ragioni: la prima è che qui sono ospite, e mammina mi ha insegnato a rispettare chi mi accoglie. La seconda è che non apro contese basta.

Mi scrivi:

“ ….non mi dispiace comunque discutere serenamente e educatamente di un argomento che amo purchè non si cominci a snocciolare troppe teorie e formule matematiche accompagnate da vocaboli desueti o comunque poco utilizzati e non perché non siano comprensibili,oggi basta un semplice clik per trovarne il significato però credo che in questo contesto un linguaggio più semplice sia opportuno in modo che non prevalga la noia…”.

Ancora una volta: qual è il punto? Posto, ma non concesso, che per mie strane paturnie vada matto per l’italiano dei tempi del Metastasio, o magari del Petrarca, perché questo ti spinge a prendere e perdere parte del tuo tempo ( che qui dovrebbe essere dedicato alla roulette) e stigmatizzarlo? ( Ah, ci sono ricascato! “Stigmatizzare” non è adatto ad un forum). Perché il modo in cui scrivo – che comunque è inappuntabile sotto il profilo della forma e della sintassi – deve diventare una questione degna di dibattito? E’ una cosa così enorme, che qualcuno non riesca ad adeguarsi al linguaggio sciatto, pieno di strafalcioni, approssimativo, sgrammaticato, non punteggiato, che – dalla Tv, ai giornali, alle scuole, alle strade – ha stuprato la lingua italiana? Non è il mondo alla rovescia fare “ il maestrino dalla penna rossa” nei confronti di chi – sempre salvo possibili refusi – parla ancora l’italiano secondo grammatica e dizionario. Questo ti procura malessere? “Logomachia” non ti piace? Che il sottoscritto usi ed azzecchi i congiuntivi ti provoca l’asma? Che rispetti la dipendenza sintattica ti annoia? Scusa, ma che posso farci? Il rimedio c’è. Non mi leggere.

Ora, da ora in poi, se vogliamo parlare di ruolette con raziocinio e metodo, possiamo farlo sempre e comunque. T porgo la mano senza problemi, lo sto facendo adesso, invitandoti ad andare al di là di questo momento. Passiamo oltre, e parliamo di roulette. Siamo qui per questo.

:inkaz:

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