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Raulev

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:btc: Satori :app:

P.S.: l'ho detta anch'io molte pagine fa.....

Applausi e inchini non mi smuovono: una cena a base di pesce freschissimo, o, in alternativa, un bonifico di 351 euri, sì.

Acclarato questo, ti comunico che non ho la minima idea di ciò cui ti riferisci. :ok:

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La Martingala è vincente in modo assoluto, definitivo, inconfutabile. La questione è che non potrà mai essere applicata dal punto di vista pratico

L'errore di questa affermazione è il seguente:

La martingala vede contrapporsi due grandezze, da una parte la cassa, dall'altra il ritardo di un colore.

Se ragioniamo in via del tutto teorica dovremmo teorizzare che entrambe possano tendere ad infinito e non solo quella che più ci piacerebbe.. quindi se in teoria potrei avere una cassa infinita devo parimenti ammettere di poter incontrare un ritardo infinito di un colore.

Ora potreste dire che avendo una cassa infinita comunque non posso perdere anche se non vinco, ma vi faccio notare che le puntate aumenteranno in funzione del quadrato, quindi è come se la cassa per star dietro al ritardo infinito, debba aumentare in funzione del quadrato, cioè tende all'infinito più velocemente.

Qualcuno disse: "qualsiasi montante o presto o tardi incontrerà sempre la sua figura contraria"

e con quel "sempre" credo volesse dire sempre..

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jj, ho sempre affermato anche io che la roulette è matematicamente battuta -lo testimoniano i miei post-, asserendo che una montante violenta, per forza di cose alla fine risulterà vincente, da questo l'ovvia contromisura dei casino di adottare i limiti di puntata, come giustamente fatto osservare da satori, questo indipendentemente dal fatto che un colore, o meglio una chance potrebbe tendere all'infinito, ma non trovo sbagliata l'affermazione di satori comunque, anche perchè lui conclude dicendo " La questione è che non potrà mai essere applicata da un punto di vista pratico", ed è per questo che tutte le varianti della martingala classica a raddoppio prima o poi incontreranno la figura contraria.

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JJ, torno a ripeterti che sulle chance il massimo ritardo è 32.

emgus ha postato ora non mi ricordo dove:

p ieno 625

Cavallo : 331

Terzina : 245

Sestina : 125

Dozzina : 45

Chance : 32

quindi ipotizzare l'infinito è inutile.

Satori una cena a base di pesce te la posso offrire con piacere, te la meriteresti anche dopo la tua ottima spiegazione; ironizzavo solo sul fatto che molte cose postate da bidelli e professori erano state scritte anche prima da semplici "ragazzini".

:app:

Modificato: da Raulev
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" La questione è che non potrà mai essere applicata da un punto di vista pratico"

Nulla da eccepire su questo, per gli ovvi motivi che avete detto.

Il mio dubbio è che non possa essere applicata neanche nella teoria.

JJ, torno a ripeterti che sulle chance il massimo ritardo è 32.

questo perchè l'ha detto emgus?

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Non lo ha detto Emgus ma l'ho scritto io e non perchè sia una mia "legge" ma è solamente una statistica ricavata dalle quasi 14.000.000 di boules che ho sul PC.

Ovviamente chiunque può essere in possesso di dati diversi , ma ritengo comunque che siano cifre abbastanza vicine ai valori massimi registrati su molti siti in rete.

Personalmente ritengo che parlare di ritardi infiniti o di ciò che matematicamente è possibile sia una inutile perdita di tempo ; preferisco parlare di ciò che statisticamente si verifica . Ciò che è successo in passato non si può cambiare ma ci può servire analizzarlo per cercare di prevedere ciò che accadrà in futuro.

Modificato: da CarpeDiem
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@J-J,

noi sappiamo che chi affermò " "qualsiasi montante o presto o tardi incontrerà sempre la sua figura contraria", pur non essendo esente da contraddizione, difficilmente si contraddice; ove difficile non vuol comunque dire impossibile.

Ora, quella affermazione sulla figura contraria, pur restando validissima nel suo ambito, non contraddice quella da me fatta nel post cui tu ti riferisci. Sto contraddicendo la legge di non contraddizione? No. La prima affermazione si riferisce all'ambito relativo, quello che obbedisce a limiti di cassa e di puntata; la seconda a quello non soggetto a tali limitazioni. Il primo può essere rappresentato come un sistema chiuso ( e qui, essendo chiuso, troverai per forza la figura contraria ); il secondo può essere concepito ( non immaginato, né rappresentato; giacché immaginazione e rappresentazione sono facoltà finite) come un sistema aperto e indefinito ( è un errore usare il termine "infinito" in matematica, si dovrebbe e si deve usare "indefinito"; ma per non portarla alle lunghe su una questione che forse non interesserebbe nessuno), mi adeguerò a quest'uso improprio; come, d'altronde, ho gia fatto in passato.

Ora, J-J, sempre sottile, ha colto l'estrema scivolosità insita nella contrapposizione di due infiniti * (nota). La questione si risolve nel seguente modo: in ambito matematico non tutti gli insiemi infiniti hanno uguale valenza ( per approfondimenti, si veda Cantor). Esempio: l'insieme dei numeri primi è certamente infinito; e lo è anche quello dei numeri naturali; solo che il secondo, comprendendo il primo, è più esteso di questo. Cantor usa termini più specifici, ma questi vanno bene lo stesso, e servono allo scopo di spiegarmi.

Venendo ora al nostro caso, l'insieme posto in essere dal giocatore sarà sempre maggiore di un'unità ( con relative figure), rispetto a quello del banco; quindi, ciò che il giocatore perderà nell'infinità di infiniti che lo vedranno perdente ( finezza colta da J-J), lo guadagnerà nell'infinità di infiniti che lo vedranno vincente, e questo guadagno sarà sempre un'unità.

Tutto questo, che forse avrà fatto girare la testa ( e forse le sfere) a qualcuno, avrebbe potuto essere espresso in una forma molto più semplice: se io ho una quantità n +1, e tu hai solo una quantità n, allora io ho un'unità in più di te. Nunc et semper.

Neve.

@Raulev,

scusa, non avevo colto; fra l'altro adoro l'ironia.

I ragazzini, ed ancor più i bambini, vengono prima di professori e bidelli; tanto che solo a loro apparterrà il Regno dei Cieli.

* (nota)

Il solo fatto che si possa parlare di due infiniti è evidentemente auto-contraddittorio. Oltre a ciò, l'indefinito numerico è con altrettanta evidenza definito dal suo proprio ambito, che è quello della quantità discontinua, ed essendo definito, per ciò stesso - in forza dei suoi stessi termini - non può essere infinito.

Modificato: da Satori
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Personalmente ritengo che parlare di ritardi infiniti o di ciò che matematicamente è possibile sia una inutile perdita di tempo

E' come dire atteniamoci all'aspetto pratico e in pratica la martingala non si può applicare.

@Satori, l'ultimo post era davvero da applausi! :app:

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Io quei valori li ho presi da un post di emgus, ma alla fine ci sei sempre tu dietro!!!!

:app::btc::ok:

JJ, beh la martingala non si può usare è vero fino ad un certo punto.

Qualcuno qui ha postato un esempio (evento- tanto per rifarmi al mio discorso iniziale) che puntando una chance non pura si ha un ritardo max di 18-20 colpi contro le 32 delle chance normali. Come vedi si potrebbe "limare" il discorso dei limiti massimi.

Ovviamente però se tutto questo discorso si riuscisse a portare sul calore sarebbe il colpo grosso.

Modificato: da Raulev
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puntando una chance non pura si ha un ritardo max di 18-20 colpi contro le 32 delle chance normali.

Se tu punti su un insieme di numeri più grande della chance (cioè se punti ad es. 2223 numeri contemporaneamente) è chiaro che il ritardo massimo si riduce.

Peccato che si riduce anche la vincita, cioè quando indovini non vinci il doppio come nelle chance ma vinci 1,5 volte la posta, quindi se un colpo viene perso non ti basterà raddoppiare la puntata successiva per coprire la perdita... dovrai puntare ogni volta più del doppio e quei 18-20 colpi diventano insostenibili.

In pratica è la stessa cosa.

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allora devi mettere in conto un ritardo di 32, esattamente come le chance.

Teoricamente, ma non nella pratica se riesco a filtrare le situazioni in modo corretto.

Facile dirlo, è vero: ma è fattibile.

Modificato: da Raulev
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Quello che ti ho detto vale sia teoricamente che nella pratica.

La dimostrazione è semplice quanto banale: scrivi una permanenza di 32 sortite a tuo piacimento, ovviamente resteranno fuori almeno 4 numeri, probabilmente di più.

Tutte le chance non pure come le hai chiamate tu (o "diciottine" se vogliamo) che contengono i numeri ritardatari, stanno avendo in quel momento un ritardo di 32 sortite. Di queste chance se ne possono individuare a miliardi..

Se dici che riesci tra queste a "filtrare" quelle che hanno più probabilità di sortita, allora è come dire che riesci a prevedere quali numeri usciranno con più frequenza nelle prossime estrazioni.

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Quello che ti ho detto vale sia teoricamente che nella pratica..... "diciottine" che contengono i numeri ritardatari (e saranno milioni), stanno avendo in quel momento un ritardo di 32 sortite.

E chi ha parlato di scegliere i numeri ritardatari?? Tua interpretazione??

Io ho detto:

"... che puntando una chance non pura si ha un ritardo max di 18-20 colpi contro le 32 delle chance normali. Come vedi si potrebbe "limare" il discorso dei limiti massimi."

Diciottine e chance sono gruppi di 18 numeri.

Modificato: da Raulev
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Battendo il ferro mentre è caldo, non credo sia sfuggito, che nella mia risposta all’obiezione di J-J viene non solo affermata (moltissimi lo hanno fatto prima di me), ma, per quanto ne so, per la prima volta logicamente dimostrata, qui, nel sito “Ammazzacasino”, l’imbattibilità e la supremazia della montanti in perdita nella lotta contro il banco.

Per fare un passo avanti in questo discorso, richiamo l’attenzione sulla mia affermazione: “ .. Tutte le montanti non sono altro – in modo diretto o indiretto – che della variazioni attorno al tema della Martingala. Perché? Semplicemente perché ciò che fa in modo diretto la Martingala, e in modo indiretto fanno tutte le altre montanti, è per dirla in modo da farmi capire proprio da tutti, stare un passo avanti alla scarto, almeno di un’unità”.

Qui si è giustamente detto, ed io stesso ho affermato, che questa verità, pur condivisibile sul piano teorico, nulla vale su quello pratico, per i noti limiti di cassa e puntata. Giusto. Tuttavia, non si è finora richiamata a sufficienza l’attenzione sui due grandissimi punti deboli del convitato di pietra, la diabolica ruota. Il primo è che non ha e non può avere alcuna strategia, salvo l’a priori dei limiti di puntata. Il secondo è la sua ottusa ripetitività statistica. Dalla sua , il giocatore ha la possibilità di adattare lo strumento vincente sul piano teorico ( la montante in perdita), all’ambito pratico definito dai limiti di cassa e puntata. Per cominciare, ha dalla sua parte quel mezzo tanto potente quanto sottovaluto ( forse perché non compreso) che è l’arresto. Il banco non può mandare i giocatori a casa, salvo barare e smentire gli accordi. Il giocatore ha dalla sua, inoltre, la possibilità di tarare la montante in funzione delle sue disponibilità di cassa e dei limiti di puntata; tenendo conto del secondo, e importantissimo, punto debole della roulette, la monotona ripetitività statistica.

Sul pratico: Carpediem ha postato pochi giorni fa una permanenza che, se non ricordo male, presentava solo tre neri su trentaquattro rossi ( o forse viceversa). Ecco, una montante indistruttibile deve prevedere casi del genere, ed anche casi in cui ad una permanenza così ne segua una simile. Certo, la probabilità di un simile evento non ha alcun significato in termini di tempo umano; semmai ne ha su scala astronomica; ma va tuttavia considerata, non foss’altro per testare la vera resistenza della montante; la questione cassa, nel caso specifico, è secondaria.

Allora, se è vero che gli scarti estremi sono rari; e che la roulette è statisticamente obbligata a ripetere configurazioni note e manipolabili, allora vincere o perdere col banco è solo una questione strategica.

p.s.

allora devi mettere in conto un ritardo di 32, esattamente come le chance”.

Non è per essere pignoli, ma questo è del tutto errato; essendo le diciottine “aspecifiche” in numero enormemente maggiore di quelle “naturali” o se si vuole “convenzionali”, i loro ritardi sono incomparabilmente maggiori. Ci sono delle precise formule di matematica statistica per questi calcoli. Uno di maggiori esperti italiani, e credo mondiali, in questo campo, è Leontino Gorgia, nome arcinoto a tutti coloro che si sono occupati o si occupano di lotto. Credo che le sue formule siano in giro per il web. Io le ho in cantina( non per disprezzo, ma per ragioni di spazio).

Ad ogni modo, anche nel caso delle sole chance convenzionali, i limiti di ritardo sono destinati a crescere al crescere delle prove. Se la specie umana non si estinguerà a causa della sua stupidità, e se i “professor tasse” di turno ci lasceranno ancora trastullare col gioco, tra 10.00 anni si parlerà di ritardi di 200 colpi; tra 20.000 di 300 colpi. Ecc..

L’osservazione dei ritardi, come mezzo per costruirci sopra qualcosa, in ogni caso, equivale a battere l’acqua col frustino, nella speranza di poterci fare una frittata.

Modificato: da Satori
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Mi spiace contraddirti Carlos ma la realtà "statistica" è esattamente l'opposto di quanto dici e mi spiego :mentre per i 12 numeri raggruppati convenzionalmente nelle dozzine o colonne i massimi ritardi da me trovati sono quelli che ho indicato (45) , il ritardo di 12 numeri in assoluto che ho trovato è di 74 estrazioni ! Cioè al 74 esimo colpo erano sortiti solamente 24 numeri diversi (parlo di permanenze filtrate dallo zero ovviamente ma anche con lo zero siamo più o meno su quei livelli ) . Mentre per 18 numeri il massimo ritardo che ho incontrato è stato di 45 colpi e anche qui credo che si possano trovare casi che superano le 50 estrazioni . Il perchè di questo penso che sia facilmente deducibile (altrimenti te lo spiego ) ;)

P.S. Ho postato in contemporanea a Satori ma vedo che abbiamo espresso lo stesso concetto .

Il problema dei record che toccheremo tra 10.000 anni francamente non mi preoccupa perchè come tutti i record quando si arriva ai limiti si "limano" un passettino alla volta .

Modificato: da CarpeDiem
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allora devi mettere in conto un ritardo di 32, esattamente come le chance”.

Non è per essere pignoli, ma questo è del tutto errato; essendo le diciottine “aspecifiche” in numero enormemente maggiore di quelle “naturali” o se si vuole “convenzionali”, i loro ritardi sono incomparabilmente maggiori.. tra 10.00 anni si parlerà di ritardi di 200 colpi; tra 20.000 di 300 colpi. Ecc..

Esattamente.

@Raulev, neanche io ho parlato di scegliere i numeri ritardatari, ho detto solo che se butti lì a caso una qualunque sequenza numerica di una ventina di sortite, esisteranno INEVITABILMENTE diciottine che non sono ancora sortite, quindi che hanno un ritardo di 20 (fino a quel momento).

Come fai ad escludere a priori quelle diciottine ritardatarie?

@Carpe ancora non vedo perchè la realtà statistica dice l'opposto della matematica*: se tu segui contemporaneamente più di 17miliardi di insiemi numerici composti da 18 numeri (perchè tanti se ne possono formare) avrai un ritardo di 4550, se ti focalizzi su uno specifico di questi insiemi (tipo il colore) e ovvio che il ritardo sarà inferiore.

Se fai un figlio difficilmente arriverà a crescere 1,95m, se ne fai 17 miliardi qualcuno lì in mezzo arriverà a 2 m..

*Scusa Carpe pensavo ti riferissi a me.

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Carpe, hai svelato la mia identità!! Ora come faccio??

:app:

comunque, è giusto dire che un ritardo può essere maggiore più grande è l'osservazione.

Prima o poi troveremo sempre un valore maggiore del nostro massimo ed è per questo che (Carpe tu lo sai bene) il mio gioco è basato sul rapporto di chiusura. Ma il problema fondamentale è la selezione e il filtraggio.

Se io in base ad una specifica selezione individuassi una "diciottina" e riuscissi a filtrarla nelle situazioni di sortita potrei benissimo avere un limite di ritardo inferiore a 32. Soprattutto se il gruppo di numeri variasse nel tempo.

Scusate nonostante so che state affermando il vero dal vostro punto di vista, questa volta non posso essere d'accordo con voi.

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JJ non sto dicendo che la statistica va all'opposto della matematica ma che io imposto i miei metodi di gioco affidandomi molto alla statistica .

La statistica sui ritardi o le iperfrequenze a me serve unicamente per impostare i miei sistemi e per cercare di costruire le mie "gabbie" dove imprigionare porzioni di permanenze (non so se rendo l'idea)

e quindi a me interessa sapere cosa la ruota produce in 99 cicli su 100 "statisticamente" e non mi preoccupa affatto ciò che succede 1 volta su 100 . Come rendere poi sfruttabile economicamente questi comportamenti ciclici è poi la chiave per vincere con una certa regolarità.

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Spiego meglio cosa volevo dire ieri nel mio ultimo post, visto che ero un po' indaffarato e non ho spiegato il mio punto di vista.

Come esempio (=banca dati), prenderò i dati forniti da Carpe, visto la loro vastità e la massima serietà con cui so che Carpe affronta queste analisi. Quasi 14.000.000 di boules, prendiamo per semplicità le diciottine: massimo ritardo 50 colpi.

Ora partiamo dal fatto che R/N sono diciottine con la caratteristica di avere lo stesso colore. Lo stesso vale passe/manque o pari/dispari.

Sono solo insiemi dove ogni singolo elemento presenta una caratteristica comune.

Quindi, anche queste dovrebbero comunque rientrare nel massimo ritardo dei gruppi da 18 che abbiamo già detto è 50.

Invece, questi 3 gruppi hanno avuto un ritardo massimo di 32 sortite.

Un caso??? Beh 14.000.000, per me, è molto più di un caso.

Infondo la risposta corretta dovrebbe essere che tutti i gruppi da 18 sono soggetti ad un limite massimo tendente al 50.

Ma se ci fossero delle eccezioni??

L'unica considerazione che mi viene in mente che la loro caratteristica d'insieme limiti il loro massimo ritardo.

Ora mi spingo oltre: e se ci fossero alcuni gruppi che per le loro caratteristiche hanno un limite minore?

Infondo classificare i numeri per R/N è facile ed intuitivo anche per un fattore visivo. Ma se ci fosse un gruppo che per le proprie caratteristiche presentasse una anomalia di ritardo minore??

Come giustamente ha detto JJ sono moltissime le combinazioni che si possono formare con 18 numeri.

Siete certi che la risposta generale è: "il limite massimo è 50 per qualsiasi insieme" o potrebbero esserci delle eccezioni?

Combinazioni specifiche che presentino un limite inferiore.

Poi è ovvio (almeno spero) che se 1 volta succedesse che vado oltre il limite massimo, su 14.000.000 questa sarebbe solo un'eccezione.

Modificato: da Raulev
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Mi spiace, Raulev, sei completamente fuori strada; non un pochino, non appena, non un po’ e un po’; bensì completamente. La sola ragione per la quale il ritardo della chance convenzionali è minore è perché esse rappresentano un campione limitatissimo rispetto alla totalità di tutte le diciottine possibili ( questo l'ho già detto, lo hai letto? Sicuro di averlo capito?). Il comportamento di queste chance convenzionali, o qualsiasi altra si possa concepire, risponde alle leggi della statistica, la quale, pur se essendo una disciplina matematica, non dà garanzie di tipo matematico.

Ma se ci fossero delle eccezioni??”; rassegnati, non ce ne sono, non ce ne possono essere, non ce ne sono mai state, non ce ne saranno neppure al prossimo Big Bang. Una cosa impossibile è impossibile e basta.

Ora mi spingo oltre: e se ci fossero alcuni gruppi che per le loro caratteristiche hanno un limite minore?” Ma caratteristiche di che genere? Per trovare caratteristiche che violino le leggi della matematica, devi uscire dall’universo matematico, ed entrare in quello dei sogni, o della magia, o dello sciamanesimo, o delle messe nere. Mi sa che tu insisti da settimane su questo punto perché qualcosa ti impedisce di capirlo. Ascolta, i numeri sono “unità atomiche”, gli insiemi numerici sono raggruppamenti di unità atomiche che hanno le medesime caratteristiche dei loro componenti. Non si riferiscono a null’altro che a se stessi, non hanno storia, non hanno memoria, non hanno identità, sono bucce senza polpa; il numero “1” differisce dal numero “15.418.061” di 15.418.060 unità, tutte senza storia, memoria, identità.

Ma se ci fosse un gruppo che per le proprie caratteristiche presentasse una anomalia di ritardo minore??” Bene, se ci fosse un gruppo del genere, allora bisognerebbe imporre una tassa a tutti gli abitanti dl pianeta, per stipendiare un esercito di esorcisti; perché vorrebbe dire che si sono aperte le porte degli inferi e dei demoni malefici stanno stravolgendo le regole basiche che reggono questo mondo.

Malgrado tutto ciò sia evidente in modo abbagliante, temo, temo fortemente, che anziché dire: “ ..ah sì, vero, finalmente ho capito”, troverai il modo per riproporre con altre parole la medesima minestra. Fosse questo il caso, allora verrà confermato il detto arabo che afferma: “ Dio acceca coloro che vuole perdere”.

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Allora è evidente che mi avrà accecato.

Quindi vediamo se ho capito: la sola ragione per la quale il ritardo della chance convenzionali è minore è perché esse rappresentano un campione limitatissimo rispetto alla totalità di tutte le diciottine possibili ed è impossibile che ci sia un gruppo ancora più limitato che di conseguenza abbia un minore ritardo.

Satori cercherò di capire.

Ma è meglio che me lo faccio leggere visto la mia cecità :ciao:

P.S.: Seriamente, certo che cerco di capire! Non sono su nessuna cattedra e non mi sento superiore a nessuno, semmai il contrario, ho imparato molto da molti di voi e continuo a farlo anche oggi (anche con quello che dici tu o JJ, tanto per essere chiari :ok:); però se mi è concesso cerco di spiegare anche i miei punti di vista per quanto contrastanti o assurdi essi possano sembrare. Infondo se sono riuscito a fare ciò che faccio è anche grazie alla mia testa, che forse vedrà demoni malefici, ma mi ha portato anche a questo risultato.....almeno fino ad oggi.

Modificato: da Raulev
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Quoto in toto Satori .

Non esiste nessun numero o nessuna configurazione che abbia il minimo vantaggio su un'altra. Su questo sei fuori strada Raulev e quel che stai giocando tu non ha alcuna attinenza con questa cosa di cui sembri convinto così come c'è chi dice (e lo pensa anche ... purtroppo) che giocare sulle dozzine sia meglio che giocare le colonne .

La roulette è il massimo della democrazia : tutti i numeri e tutte le agglomerazioni di numeri hanno pari possibilità di sortire (ma questa ovvietà non occorrerebbe nemmeno ribadirla).

Modificato: da CarpeDiem
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