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Raulev

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non mi troverai d'accordo, e non voglio avere ragione, semplicemente ho voluto spiegarti perché non sono d'accordo con te.

Quel ragionamento a me dice che giocare sui ritardi è inutile e non parlo solo dei colori, parlo dei tre numeri ripetuti, delle dozzine, etc.. e quindi sono compresi tutti i sistemi che nascono da: "siccome non si è mai verificata vuol dire che non si verificherà".

E chi se né frega se salta, il bello è proprio questo, l'importante è che l'evento da te scelto sia in rapporto chiusura nettamente favorevole in proporzione al tuo attacco. (es. minimo 64/1)

Non aggiungere frasi ai miei post perché sono proprio quelle ha gettarti in confusione.

Io non ho mai detto che: "siccome non si è mai verificata vuol dire che non si verificherà"; al contrario sono stato il primo a dire che prima o poi andrà altre, ma devi tener presente quante volte lo farà e proprio questo uno dei punti cruciali del ragionamento.

Per quanto riguarda la tua dimostrazione teorica:

Deciditi.

La prima frase ha senso (è evidente) solo se abbiamo una cassa infinita, la seconda frase prevede tante martin da 6 colpi e dà per scontato di uscirne in attivo tra vincite e perdite.. nel mio piccolo ho provato e ho sempre perso tutto.

Però è triste... nel primo post mi riferisco ala martingala sui colori, sul secondo sto facendo riferimento all'esempio pilota.

Se nel tuo piccolo hai provato e hai sempre perso tutto non vuol dire che hai la verità in mano, ed è per questo che stavo cercando di farti capire: come sfruttare un dato statistico in un gioco dove puoi avere qualche vincita; ma se tu pur di aver ragione mischi le cose a tuo piacimento o non cerchi di capire ciò che uno scrive è inutile.

E tanto per aggiungere del contenuto al post di Carpediem, se io aspettassi la ripetizione di 40 colori consecutivi dovrei dormirci sulla roulette perché prima di trovarne uno dovrei stare giorni e giorni interi guardando la pallina girare e girare e girare.....

P.S.: L'esempio è pilota, non vuol dire che va fatto, ma serve per cercare di spiegare un ragionamento e un concetto.

Modificato: da Raulev
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se tu pur di aver ragione mischi le cose a tuo piacimento o non cerchi di capire ciò che uno scrive

..o magari è proprio scritto male..

è inutile

Ok, non aggiungo altro perché è evidente che tanto non ci capiamo.

Quando vorrai continuare un confronto di idee facciamolo davanti ad una sequenza eventuale, con cassa di partenza, cifre numeri e quant'altro.

Buona fortuna

:ok:

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Forse hai anche ragione che io scrivo male. (comunque dubito)

E non ho nessun tipo di problema a continuare un confronto, ma forse sei tu quello che non dovrebbe aggiungere frasi che io non ho mai detto e dovrebbe lasciare i pregiudizi (tipo: tanto alla roulette non si può vincere) e cercare di capire ciò che uno scrive. Poi una volta che l'hai compreso ciò che tratto di spiegare forse lì potrai esprimere il tuo parere, ma sicuramente non puoi farlo a priori con i mezzi che non possiedi.

Questo dovrebbe dettartelo il buon senso.

E lo dimostra il fatto che io nell'esempio pilota ti vorrei far capire il concetto di rapporto di chiusura, ma tu sai solo rispondere che non è vero, che è impossibile vincere e che se voglio continuare a parlare o dovrei farlo con una sequenza eventuale, con cassa di partenza, cifre numeri e quant'altro.

E non hai ancora compreso la differenza fra un esempio e un reale sistema. Se non capisci il concetto: numeri, sequenze, cassa e quant'altro non servirà a nulla perché t'incasina ancora di più.

Inoltre ti è sfuggita una semplice cosa: io non devo dimostrare nulla, sono io quello che ho fra le mani qualcosa di utile e non ho nessun interesse a perder tempo a spiegare quello che già so, se lo faccio però mi aspetto che chi sta dall'altra parte almeno si sforzi di comprendere ciò che è scritto, forse anche con tutta la pazienza di sto mondo visto che scrivo così male...

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No, per me il confronto finisce qui.

Non ho dimostrato niente io e di sicuro neanche tu, quindi mettiamoci un punto.

Ti ho pure permesso di "tirarmi le orecchie" in maniera scherzosa perché sembrava che la discussione avesse preso toni più amichevoli.. adesso ti ricambio il favore: non ripetere più che io aggiungo frasi che non hai mai detto, perché non è vero.

Tutti i miei "quote" li ho copiati dai tuoi post senza aggiungere nulla.

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"siccome non si è mai verificata vuol dire che non si verificherà"

Ma questa l'hai detta tu o l'ho detta io???

I toni possono ritornare ad essere cordiali quando vuoi, ma in una discussione fra persone che si ascoltano e non si danno contro solo per idee preconcette che una delle parti ha, pensando di possedere la ragione solo perché il pensiero comune dice la stessa cosa.

Modificato: da Raulev
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Ma questa l'hai detta tu o l'ho detta io???

Hai notato che quando cito le tue frasi esse appaiono in sfondo verde e col tuo nome in cima alla prima (si chiama quote)?

Quella frase ti sembra per caso un "quote" di un tuo messaggio?

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Non mi devi spiegare cos'è un quote.

Ma di sicuro sei stato tu a catalogare l'esempio pilota come un sistema che nasce dal fatto: "siccome non si è mai verificata vuol dire che non si verificherà".

Cosa assolutamente non vera e inopportuna visto il cardine del discorso che regge grazie al rapporto di chiusura.

Inoltre hai parlato costantemente di cassa che deve fronteggiare una serie "infinita" e più genericamente che non è possibile vincere alla roulette.

RIPETO: Se realmente avresti voluto capire avresti fatto domande, non negato le mie parole a priori solo per le idee che hai radicate a priori.

Voi darmi torto veramente, prendi le tue 200.000 boule e verifica ciò che ho detto, vedi il rapporto di chiusura fra positivi e negativi e poi né possiamo riparlare, ma non prima solo perché tu pensi di avere la ragione per il semplice fatto che tu non ci sei riuscito.

Per carità ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma non di usare preconcetti per refutare un discorso che non comprende affondo.

Con questo chiudo, un saluto a tutti.

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Perfetto, dopo questa perla di saggezza non posso far altro che ribadire con: hai ragione!

(ma sarebbe bello che ti rendessi conto che sei tu quello che uccide il dialogo, anche perché la stessa frase continua proprio con un invito a non fare certe affermazioni).

Modificato: da Raulev
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salve a tutti non sono arrivato fino alla fine a leggere pero pensavo fosse un forum dove trovare e discutere di nuovi sistemi.....mah!!!! comunque visto che tutti se lo tengono per se io invece volevo condividere una cosa anomala che ho visto..forse qualcuno mi puo aiutare... ho impostato sul masaniello in differenziale 7/4 uno a quota 1,5 e uno a quota 3.. quindi ne prendo uno sicuro tranne se esce lo 0 nei max 7 colpi , mi da 2 quote finali 1,21 e 5,77 quindi con utile sicuro... l avete mai provato??? bellambe

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Ciao svrollo

Le MasaDiff non sono altro che due masaniello sui due colori che viaggiano in maniera indipendente, a cui viene automaticamente aggiunta (semplicemente) la differenza tra gli esiti.

Comunque non ho capito quando dici 7/4 cosa intendi dire? forse volevi dire 4 colpi su 7, quindi il contrario cioè 4/7?

altra cosa: la masa in differenziale è impostata in partenza a quota 2, quindi va bene per i colori e le chance semplici.. cosa significa che ne hai impostato uno a quota 1,5 e uno a quota 3?

Scusa se ti sembrerò pignolo, ma se non siamo precisi rischiamo di non capirci nulla.

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Scusa era 4/7 comunque 1,5 e 3 sono rispettivamente le prime 2 dozzine e la terza da sola!! Quando lo imposti le 2 quote finali sono 1,21 e 5,77!! Quindi eliminando lo 0 e una scommessa sicura o meglio ho provato a impostarlo con 10 euro sull 1,5 e il risultato e 2,10 euro, impostando 2,10 euro come cassa al secondo a quota finale di 5,77 il risultato e 10,2 quindi col primo vai paro col secondo vinci, poco ma vinci!!

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Ah ho capito, non stai usando una MasaDiff, ma due normali masaniello concatenate, vabbè è la stessa cosa.

Se provi a fare i calcoli con la calcolatrice ti accorgi che nel foglio i numeri sono un po' arrotondati, ad esempio la masa a quota 1,5 ti fa vincere 2,099 e non 2,10.

Se cominci l'altra masa partendo da 2,099 invece che 2,10 l'utile netto sarà meno di 10,01 ed io mio sono fermato ad arrotondare alla terza cifra dopo la virgola... credo che a conti esatti se non esce lo zero, la cassa vada sempre a pari senza vincere ne perdere, comunque grazie per aver postato il tuo sistema, farò qualche altra prova.

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Moltiplichiamo per comodità le tue casse per cento (quindi partiamo da 1000 e da 210) e ipotizziamo di imbatterci in una sequenza del tipo:

3,00 - 1,50 - 1,50 - 3,00 - 1,50 - 1,50 (ho messo le quote vincenti) la masaniello ci dice che le progressioni sono terminate con la vittoria della masa a quota 1,50 però se vado a guardare le due casse, in totale mi trovo sotto di 0,38 eur.. se poi la applico su un tavolo vero mi trovo sotto di 8 pezzi, quindi sicuramente la masa arrotonda.

Comunque come vedi ci sono i casi in cui si va in negativo e senza bisogno che esca lo zero.

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  • 2 weeks later...

Leggo adesso questo topic, a parte la poca gradevolezza di alcuni toni, voglio qui tornare sul seguente intervento di "Carpediem":

"@Emgus,

Tu sai bene come la penso e sai anche bene in che direzione lavoro . Dissento in parte quando parli di cassa infinita e puntate senza limiti e direi piuttosto "cassa robusta" e una buona escursione tra puntata minima e massima (almeno da 1 a 500 per capirci ) , e potremmo anche avere qualche sistema che non salti mai anche se certe situazioni di scarto particolarmente ostiche potrebbero portarci a recuperi lunghi qualche centinaio e in alcuni casi migliaia di colpi. Proprio dai lunghi recuperi (che su un casinò reale dovrebbero essere spalmati su diverse giornate di gioco ) viene la necessità di tentare sugli online con l'ausilio di un bot ; anche se questo si scontra coi dubbi comprensibili di molti giocatori circa l'onestà del software",

Condivido quasi in toto quanto affermato da Carpediem. Dissento radicalmente su un punto, il seguente: "potremmo anche avere qualche sistema che non salti mai". Ecco, è del tutto certo che un sistema del genere non può esistere; la sua esistenza, infatti, sarebbe possibile solo in assenza dello scarto. Quale che sia la nostra strategia di gioco, infatti, è sicuro che essa abbia a incontrare, nel lungo termnine, la propria "figura contraria". E, a questo punto, il sistema salta.

Ma, attenzione, salta solo se noi ci incaponiamo testardamente ad andare contro questa regola basica. Al contrario, il nostro sistema, deve sempre affiancare al suo specifico modo di operare, una strategia di cassa che preveda ciò che con un inutile anglismo viene chiamato "stop loss", e che io chiamo nella nostra lingua "arresto". Inoltre, non è detto per nulla che il recupero che segue l'arresto debba necessariamente essere totale; ed è qui che entra in ballo l'importanza della gestione finanziaria. Se le partite vinte sono nunericamente maggiori della partite perse - solo che queste ultime erodono tutta la cassa di quelle vinte - la colpa non è del sistema, ma della gestione finanziaria.

Fate la prova; testate diverse permanenze che vi fanno saltare la cassa, nel modo tradizionale; ossia, tentando il recupero totale della partita fatale; e poi tornate sulla stessa permanenza, adottando la strategia da me suggerita. Cioè, lasciando la partita ad un n% di recupero. A questo punto, vedrete che non solo (frazionando a scaglioni il resto della cassa persa) recuperete tutto ( o quasi tutto; non è detto infatti che bisogna recuperare interamente); ma riprenderete la tabella di marcia come prima.

Se poi doveste incappare in altre partite critiche, fate idem come sopra.

La sola questione è determinare il punto arresto; ma questo, se mi sono spiegato, dipende, 1° dal tipo di sistema; 2° dalle vostre disponibilità finanziarie; 3° dalla forbice min. max. del casinò.

Spero di essere stato chiaro.

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Se le partite vinte sono nunericamente maggiori della partite perse - solo che queste ultime erodono tutta la cassa di quelle vinte - la colpa non è del sistema, ma della gestione finanziaria.

L'intuito mi ha sempre portato a credere che il segreto per un sistema vincente (non per forza uno unico) fosse la "Progressione", dove con la parola "Progressione" s'intende una corretta manovra di cassa.

La deduzione nasce dal seguente pensiero: se una (non adeguata) manovra può farci perdere anche quando giochiamo col favore della probabilità (immaginate a tal proposito di intraprender una montante al raddoppio sulle chance - martingala - giocando ad una IPOTETICA roulette a trentacinque numeri. Prima o poi il salto arriva anche lì..) allora potrebbe darsi che esista un'altra manovra che sposti se pure di un minimo, a nostro vantaggio l'ago della bilancia.

Purtroppo però come diceva Arthur Bloch: "Non è possibile pulire una cosa senza sporcarne un'altra, ma si può sporcare tutto senza pulire niente.." ed io quella intuizione non sono mai riuscito a dimostrarla :ciao: .

Una prima obiezione a quanto detto da Satori, potrebbe riguardare il suo punto "2o - le proprie disponibilità finanziarie": se il segreto per un recupero delle perdite sta nel suddividere in frazioni via via sempre più piccole l'intera quota (come non pensare adesso ad un frattale?..) si arriverebbe così a puntare una cifra tendente a zero.

A questo punto non vedo come il budget potrebbe rappresentare uno scoglio (al contrario sembrerebbe essere una interpretazione adatta a tutte le tasche).

Il problema semmai è questo: se è vero che suddividendo la quota persa in piccole percentuali di recupero, avremo da puntare cifre basse (la funzione ha limite tendente a zero), non è altresì vero che il numero di puntate da effettuare per completare tale recupero sarà per forza molto alto ( limite tendente a infinito)?

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Se le partite vinte sono nunericamente maggiori della partite perse - solo che queste ultime erodono tutta la cassa di quelle vinte - la colpa non è del sistema, ma della gestione finanziaria.

L'intuito mi ha sempre portato a credere che il segreto per un sistema vincente (non per forza uno unico) fosse la "Progressione", dove con la parola "Progressione" s'intende una corretta manovra di cassa.

La deduzione nasce dal seguente pensiero: se una (non adeguata) manovra può farci perdere anche quando giochiamo col favore della probabilità (immaginate a tal proposito di intraprender una montante al raddoppio sulle chance - martingala - giocando ad una IPOTETICA roulette a trentacinque numeri. Prima o poi il salto arriva anche lì..) allora potrebbe darsi che esista un'altra manovra che sposti se pure di un minimo, a nostro vantaggio l'ago della bilancia.

Purtroppo però come diceva Arthur Bloch: "Non è possibile pulire una cosa senza sporcarne un'altra, ma si può sporcare tutto senza pulire niente.." ed io quella intuizione non sono mai riuscito a dimostrarla :ciao: .

Una prima obiezione a quanto detto da Satori, potrebbe riguardare il suo punto "2o - le proprie disponibilità finanziarie": se il segreto per un recupero delle perdite sta nel suddividere in frazioni via via sempre più piccole l'intera quota (come non pensare adesso ad un frattale?..) si arriverebbe così a puntare una cifra tendente a zero.

A questo punto non vedo come il budget potrebbe rappresentare uno scoglio (al contrario sembrerebbe essere una interpretazione adatta a tutte le tasche).

Il problema semmai è questo: se è vero che suddividendo la quota persa in piccole percentuali di recupero, avremo da puntare cifre basse (la funzione ha limite tendente a zero), non è altresì vero che il numero di puntate da effettuare per completare tale recupero sarà per forza molto alto ( limite tendente a infinito)?

Caro J-J,

scrivi: “L'intuito mi ha sempre portato a credere che il segreto per un sistema vincente (non per forza uno unico) fosse la "Progressione", dove con la parola "Progressione" s'intende una corretta manovra di cassa”. Hai creduto così, e hai creduto bene; a patto e condizione di specificare cosa si intenda per “corretta manovra di cassa”.

Andiamo al sodo. Generalmente, per progressione s’intende una qualche forma di montate da applicare a uno o più eventi generati dalla roulette. Lo studio di queste progressioni esaurisce lo studio, la ricerca, e l’attenzione della quasi totalità dei giocatori. Ebbene, qualsiasi cosa si inventi, limitandosi a questo, si risolverà sempre in una frustrante perdita di tempo. La ragione per la quale questo accade è solo apparentemente chiara. Ecco cosa hai scritto:

“ …se una (non adeguata) manovra può farci perdere anche quando giochiamo col favore della probabilità (immaginate a tal proposito di intraprender una montante al raddoppio sulle chance - martingala - giocando ad una IPOTETICA roulette a trentacinque numeri. Prima o poi il salto arriva anche lì..) allora potrebbe darsi che esista un'altra manovra che sposti se pure di un minimo, a nostro vantaggio l'ago della bilancia”.

Il punto è un seguente: una montante, qualsiasi montante incontrerebbe la sua figura contraria, anche nel caso in cui il giocatore la applicasse in favore di probabilità; ossia, per essere ancora più chiaro, se avesse lui il vantaggio che ha il banco. In una evenienza di questo genere, la cosa più saggia e ovvia sarebbe giocare a massa pari. In tal modo, la vincita sarebbe certa.

Cosa dimostra questo? Semplicemente, che l’avversario del giocatore non è ( solo e tanto) il vantaggio del banco; ma lo scarto. Soprattutto lo scarto. Se non si capisce questo, ossia, che ciò con cui bisogna confrontarsi non è il vantaggio del banco (il fatidico 37>36); ma lo scarto, non si potrà neppure cominciare a costruire un sistema.

Posto ciò, e posto anche la cosa sia davvero chiara, passo a rispondere alla tua obiezione.

Premetto che quanto andrò dicendo, risulterà necessariamente lacunoso; infatti, farà riferimento a comunicazioni che J-J ed io ci siamo scambiati privatamente; e che, appunto, private desidero restino. Detto questo, nel caso che stiamo trattando, non si tratta solo e non tanto di frazionare le porzioni di cassa da recuperare; giacché, limitarsi a questo, porterebbe nel lungo termine a due esiti inevitabili: 1°, o uno stallo perpetuo, in cui avrebbe un ruolo determinante proprio il vantaggio del banco, e che eroderebbe inesorabilmente la cassa; 2°, oppure, all’opposto, ad una inevitabile implosione. Chi conosce il sistema Johnson, che si basa esattamente sullo scaglionamento delle sofferenze, capisce alla perfezione di che parlo. Ad un certo punto, si arriva per forza ad un imbuto, nel punto più stretto del quale si punterà in un solo colpo tutta la posta. O perdi o vinci, e prima o poi, proprio in forza della legge dello scarto, perdi.

Ti ho scritto in privato, caro J-J, che la partizione del recupero è funzione di tre variabili: 1°, il tipo di progressione adottata.

2°, il punto 1° porta a determinare la soglia dell’arresto (se si preferisce “stop loss”); a questo punto, si deve individuare – mediamente – sia ogni quante partite si verifica l’arresto, sia ogni quanti colpi.

3°, una volta avuti questi dati ( se è vera l’ipotesi seguente: “ Se le partite vinte sono numericamente maggiori della partite perse - solo che queste ultime erodono tutta la cassa di quelle vinte - la colpa non è del sistema, ma della gestione finanziaria”; e questa ipotesi sappiamo che è vera), allora si tratta solo di tarare la gestione finanziaria del recupero, il quale, come ti ho scritto in privato ( e qui non aggiungo altro), non è per nulla detto che debba essere totale per tutte le partite..

Aggiungo: non vorrei che quanto detto sminuisse però l’importanza sia della montante sia del suo campo numerico di applicazione. La montante deve essere resistentissima, ed il suo campo di applicazione deve concernere eventi che la roulette ( questione dello scarto a parte) è forzata a ripetere. Oltre a questo, posso solo rimandare ai miei primi interventi su questo forum.

Fin quando ci si limiterà a costruire sistemi partendo dall’osservazione che 20 o 30 neri di seguito sono possibili, o che un numero può tardare fino a venti ( o perché no trenta cicli) non si arriverà da alcuna parte.

Modificato: da Satori
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X fare un esempio il massimo di ripetizioni di un colore sia 40 volte (è solo un esempio per spiegare il concetto) e nella storia non si sia mai verificato il 41° colpo consecutivo... Ok inizio il mio attacco al 41° colpo e faccio una montante sopportabile di 6 sortite.

scusa l'ignoranza, mettiamola sul pratico.Entri compri le fiches, stai in attesa per 40 "tiri", senza giocare, poi inizi il 41imo sul colore contrario e raddoppi ad ogni sortita , sia che esca sia che non esca, per max 6 volte?

ho capito bene?

NO, assolutamente no.

Io non la metto sul pratico altrimenti si dovrebbe parlare di molta più roba che incasinerebbe solo di più il concetto che magari si vuol far capire.

Io sono un forte sostenitore che rosso e nero siano un vortice rovinoso; ma per farti capire di ciò che parlo uso i colori per essere più pratico visto che sono due + lo 0.

Io parlo di trovare una situazione limite sulle permanenze come X ESEMPIO 40 sortite consecutive tutte dello stesso colore (evento che io non ho mai visto sono arrivato al massimo a vedere 30 neri), ma è solo un esempio. E' solo per essere chiaro a chi legge e per far capire che anche se è vero che la roulette non ha memoria, ma comunque ha un comportamento "quasi" costante.

(sta cosa del "quasi" ormai è il tormentone della discussione)

Che probabilità abbiamo che lanciando una monetina esca testa? Sempre ad ogni lancio 1/2. Che probabilità abbiamo che dopo N lanci nei quali è uscita testa esca ancora una volta testa? Man mano che N aumenta questa probabilità diminuisce.

Segnalo questo file pdf: http://www.mind.disc...co/Lezione2.pdf

Modificato: da mazzachecasino
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Ma nessuno in questa discussione ha mai sostenuto che la probabilità che escano due rossi consecutivi sia uguale alla probabilità che ne escano ad es. quaranta (o se qualcuno l'ha fatto non me ne sono accorto).

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Ma nessuno in questa discussione ha mai sostenuto che la probabilità che escano due rossi consecutivi sia uguale alla probabilità che ne escano ad es. quaranta (o se qualcuno l'ha fatto non me ne sono accorto).

Non ho detto che qualcuno l'abbia sostenuto.

Ho solo voluto evidenziare la "base" probabilistica sulla quale si basa l'approccio del forumer Raulev.

Modificato: da mazzachecasino
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Che probabilità abbiamo che lanciando una monetina esca testa? Sempre ad ogni lancio 1/2. Che probabilità abbiamo che dopo N lanci nei quali è uscita testa esca ancora una volta testa? Man mano che N aumenta questa probabilità diminuisce.

Sbagliato.

La probabilità che esca testa in un qualunque momento è sempre 1/2: non importa cosa sia accaduto prima, infatti sono eventi "indipendenti".

Probabilmente non hai ben afferrato il concetto di variabile casuale binomiale (definita nel documento che hai indicato): essa rappresenta il numero di successi in "un campione di N prove". Quindi se "a priori" scommettiamo che nei prossimi 10 lanci di monete esca almeno una testa, sono d'accordo con te che la probabilità non è certo 1/2, ma se ti poni in un qualunque punto della sequenza e ti chiedi con che probabilità uscirà testa in quel momento, allora sarà proprio 1/2.

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Che probabilità abbiamo che lanciando una monetina esca testa? Sempre ad ogni lancio 1/2. Che probabilità abbiamo che dopo N lanci nei quali è uscita testa esca ancora una volta testa? Man mano che N aumenta questa probabilità diminuisce.

Sbagliato.

La probabilità che esca testa in un qualunque momento è sempre 1/2: non importa cosa sia accaduto prima, infatti sono eventi "indipendenti".

Probabilmente non hai ben afferrato il concetto di variabile casuale binomiale (definita nel documento che hai indicato): essa rappresenta il numero di successi in "un campione di N prove". Quindi se "a priori" scommettiamo che nei prossimi 10 lanci di monete esca almeno una testa, sono d'accordo con te che la probabilità non è certo 1/2, ma se ti poni in un qualunque punto della sequenza e ti chiedi con che probabilità uscirà testa in quel momento, allora sarà proprio 1/2.

Sbagliato.

Se leggi bene il mio messaggio che hai quotato trovi scritto: " Che probabilità abbiamo che dopo N lanci nei quali è uscita testa esca ancora una volta testa?"

Occhio al grassetto.

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