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Raulev

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Premetto che apprezzo il tuo impegno nella ricerca di una strategia e di un metodo, e se quello che hai per le mani funziona, sono davvero contento per te.

quindi la probabilità che queste figure si presentino sul tavolo sono alla lunga diverse fra loro

su questa mi trovi d'accordo

Se ci poniamo la domanda:

- " Se dopo 20 rossi è probabile che esca un nero (quindi la sortita 21)? " -

La risposta è questa:

- "Si ci sono maggiori possibilità che esca un nero considerando le 20 sortite precedenti, ma nessuna certezza.....

Su questa sei fuori strada, di fatto ti contraddici da solo.

Provo anch'io con un esempio: abbiamo giocato circa 30000000 boule, facciamo finta di esserci imbattuti per ben cento volte in ripetizioni di almeno dieci rossi consecutivi, vediamo cosa succede:

siamo alla decima sortita consecutiva del rosso, al prossimo colpo il 50% delle volte uscirà nero e il 50% rosso, ne consegue che di quelle cento sortite

CINQUANTA volte avrò una serie da 10, CINQUANTA VOLTE SI ANDRA' AVANTI COI ROSSI..

adesso siamo alla undicesima sortita consecutiva del rosso, al prossimo colpo il 50% delle volte uscirà nero e il 50% rosso, ne consegue che di quelle cinquanta sortite

VENTICINQUE volte avrò una serie da 11, VENTICINQUE VOTE SI ANDRA' AVANTI COI ROSSI.

adesso siamo alla dodicesima sortita consecutiva del rosso, al prossimo colpo il 50% delle volte uscirà nero e il 50% rosso, ne consegue che di quelle venticinque sortite... etc...etc....

Risultato: se per cento volte la serie di un colore superasse le dieci sortite, io avrei

50 serie da dieci

25 serie da undici

1213 serie da dodici

6 serie da tredici

3 serie da quattordici

12 da quindici

..

ripetizioni dello stesso colore, quindi è molto più probabile che esca una serie da dieci piuttosto che una da quindici e questo proprio perchè ad ogni sortita ANCHE DOPO 40 VOLTE DI ROSSI avremo sempre il 50% delle probabilità che esca un colore piuttosto che l'altro.

Ovviamente lo stesso discorso vale con qualsiasi chance, solo che al posto della probabilità di una2 dovremmo sostiture una3 per le dozzine, una36 per i pieni, etc.. etc..

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Ma sicuramente una figura da 10 R consecutivi avrà una possibilità maggiore di presentarsi rispetto ad una figura da 11 R cons. Quindi la probabilità che queste figure si presentino sul tavolo sono alla lunga diverse fra loro.

Spero di essere stato chiaro.

Avevamo già detto che la probabilità di una sequenza diminuisce con l'aumentare della lunghezza.

Di conseguenza anche la frequenza (che tende alla probabilità) si comporta nello stesso modo.

Ovviamente si parla di una sequenza qualunque, non solo quelle con tutti rossi o tutti neri che noi umani consideriamo "particolari" (ma che non lo sono).

Ho anche riletto tutto questo thread e, dopo l'appello iniziale ad una società per giocare un sistema, e poi ad alcune divagazioni, mi sembra che ora siamo arrivati al punto in cui Raulev ha risolto il problema finanziario che aveva in principio.

Mi sfugge ora a cosa stiamo puntando: hai un gioco che ti sembra funzionare e vuoi analizzarlo con noi oppure vuoi chiarire dei dubbi o ci stai dando dei consigli... non ho capito.

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Buona sera a tutti,

X Emgus:

è proprio per quello che ripeto ad ogni singolo post che questo non è un attacco utile, ma serve solo a sviluppare un tipo di ragionamento. L'esempio analizza i punti limite sui ritardi, ma se cambiassi la premessa e mettessi come evento in analisi il calore e le ripetizioni costanti avresti un gioco continuo.

In questo momento neanch'io sono arrivato a quel punto, in media sto attaccando ogni 30/35 colpi. Ma se ci riuscissi sarebbe una favola.

X Kalel:

Semplicissimo, all'inizio quando mi sono avvicinato a questo gioco ho trovato di tutto, sedicenti maghi, esperti sempre in perdita e sono arrivato anche a pagare per avere un sistema vincente, ma il risultato è sempre stato lo stesso: l'ho presa sempre in quel posto. Per fortuna ho sempre avuto l'idea di giocare con pezzi da 0,10 cent. poi un giorno mi sono imbattuto in questo forum, mentre avevo deciso che se proprio dovevo perdere almeno mi sarei inventato qualcosa di mio, navigando fra le varie discussioni prendevo spunto da ciò che dicevano altri e testavo.

Poi per mia immensa fortuna ho scambiato un paio di sms con Sognatore in primis e poi il buon Carpediem mi hanno dato dei consigli ottimi ed indirizzato verso quelle che io definisco rette vie. (non smetterò mai di ringraziare questi due utenti)

I loro consigli hanno macinato allungo idee nella mia testa e mi hanno fatto arrivare al risultato dove mi trovo oggi.

Se oggi potessi fare la stessa cosa con qualcun'altro mi sentirei felice ed è per questo che nel mio piccolo tratto di dire in questa discussione ciò che penso e la mia maniera di vedere il gioco. Non vendo, non regalo e sicuramente non do il mio sistema; ma se posso aiutare e magari immettere qualcuno verso la retta via.

P.S.: Per retta via, non intendo dire che ho fra le mani il deux machina dei sistemi, ma credo di aver trovato un denominatore lucrativo nel gioco.

X JJ:

E' proprio qui che ti aspettavo!! Finalmente parliamo in un linguaggio consono e cerchiamo di capirci.

Allora come premessa voglio solamente dirti che i risultati del tuo esempio sono divisioni precise, ma in realtà i valori non potranno mai essere così precisi, ma tenderanno a quelli da te esposti. Se ti trovassi veramente in condizioni tali saresti in uno stato di perfetto equilibrio e quindi non nella media dei casi, ma in una situazione ben specifica di parità.

Non mi contraddico anzi, senza volerlo, tu mi dai ragione.

Premettiamo, come al solito che stiamo parlando di un esempio campione e non è assolutamente qualcosa da fare.

Il tuo esempio:

Risultato: se per cento volte la serie di un colore superasse le dieci sortite, io avrei

50 serie da dieci

25 serie da undici

1213 serie da dodici

6 serie da tredici

3 serie da quattordici

12 da quindici

..

Fra una serie di 9 e quella di 14, c'è una differenza che potremmo sfruttare con una montante piccola e contenuta; anche in martingala (che nessuno me nè voglia, uso questa per semplificare le cose altrimenti bisognerebbe spiegare anche una qualsiasi montante, MA PER INCISO LA MARTINGALA FA CAGARE!!! -scusate il termine, ma è effettivamente ciò che penso-).

1,2,4,8,16; si vince sempre un pezzo ad ogni attacco

La montante ha un costo pari a 31 pz.

Ecco che in questa permanenza tu avresti il seguente risultato:

50 da 10 x1=50

25 da 11 x1=25

12 da 12x1=12 (preso il valore 12 x semplificare, ma cambia poco, sempre meglio il minore)

6 da 13x1=6

3 da 14x1=3

2 sconfitte 31x2= -62 pz (preso il valore più alto per semplificare, ma è sempre meglio essere pessimisti).

Attacchi totali = 98

Vincite totali = 96 attacchi (+96)

Perdite totali = 2 attacchi (-62)

RISULTATO:

Come sempre calcoliamo che se con doppia casa abbiamo un indice di vincita uguale a 1 e la cassa è di 31, in questo caso il nostro rapporto di chiusura dovrebbe essere uguale a 46.5a1; arrotondiamo per convenienza a 47.

Nell'esempio di JJ il rapporto e uguale a 48.

Ed è per questo che abbiamo sopportato le perdite e finiamo la partita con 34 pz vinti.

CONSIDERAZIONE:

Ma magari le chance semplici funzionassero in questo modo, sarei già ricco e mi tromberei gnocche a non finire (non centra, ma è sempre bello trombarsi delle gnocche da paura). Purtroppo le chance non hanno una cadenza così lineare e soprattutto non arrivano ad un limite massimo piccolo come quindici, ma fondamentalmente il concetto e lo sviluppo e proprio questo.

Ed è quello di cui sto parlando da 11 pag. di questa discussione.

Modificato: da Raulev
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Allora se è per questo tutto il conteggio che hai fatto lo possiamo rendere ancora più semplice: ogni due tiri in teoria uscirà una volta rosso ed una volta nero, 50 e 50 (questo ci dice la probabilità), scegliamone uno a caso e ogni due tiri vinceremo il doppio della posta..

Il mio esempio voleva far vedere come la probabilità che esca nero sia 50% anche dopo 14 rossi.

Purtroppo calcolare questa probabilità non ci da nessuna informazione utileutilizzabile per quanto riguarda distribuzioni e scarti, per continuare l'esempio potrebbe capitare che 99 volte la sequenza si fermi a 9 rossi consecutivi e un'unica volta arrivare fino a 16: Probabilità rispettata ed io sono sotto di 31 pz..

Ovviamente come non c'è dato un modello che preveda gli scarti delle chance, così non avremo nessun tipo di riferimento per i pieni, le sestine, i numeri in calore o i ritardatari.

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Allora se è per questo tutto il conteggio che hai fatto lo possiamo rendere ancora più semplice: ogni due tiri in teoria uscirà una volta rosso ed una volta nero, 50 e 50 (questo ci dice la probabilità), scegliamone uno a caso e ogni due tiri vinceremo il doppio della posta..

Il mio esempio voleva far vedere come la probabilità che esca nero sia 50% anche dopo 14 rossi.

Purtroppo calcolare questa probabilità non ci da nessuna informazione utileutilizzabile per quanto riguarda distribuzioni e scarti, per continuare l'esempio potrebbe capitare che 99 volte la sequenza si fermi a 9 rossi consecutivi e un'unica volta arrivare fino a 16: Probabilità rispettata ed io sono sotto di 31 pz..

Ovviamente come non c'è dato un modello che preveda gli scarti delle chance, così non avremo nessun tipo di riferimento per i pieni, le sestine, i numeri in calore o i ritardatari.

Gli scarti non sono prevedibili, se riusciamo a fare una manovra sino a 100 ci sarà quel giorno magari dopo mesi che arriverà a 101 ciò non toglie che possiamo ingnorare l'evento se non capita ogni 3 colpi , in questo caso il nostro sistema è da rivedere.

personalmente " lavoro " su alcune configurazioni che si presentano nei pieni , anche con una montante molto lunga qualche volta il sistema salta ma il bilancio è positivo , ritengo che qualsiasi manovra sulle chance semplici sia molto problematica ma sono scelte strategiche personali.

felicità

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Ed è quello di cui sto parlando da 11 pag. di questa discussione.

Se facevi subito questo esempio potevamo risparmiare le 11 pagine :ciao:

Il tuo calcolo è corretto ma ti faccio vedere che il numero di colori consecutivi che sono usciti prima dei tuoi attacchi non contano.

Di fatto giochi una martingala su una sequenza lunga 5.

Le sequenze possibili sono 25 = 32 di cui 31 (97%) ti fanno vincere 1 pezzo e una (3%) ti fa perdere i 31 pezzi della martingala.

Come vedi le percentuali sono le stesse di quelle che hai ottenuto tu considerando le sequenze pilota di varia lunghezza che si possono presentare in 100 colpi. Quindi potresti giocare alla ricerca del nero per 5 volte con gli stessi risultati, senza aspettare le sequenze di rossi consecutivi.

Anche nel mio esempio, su 100 partite (tu ne hai giocate 98), vinci 97 pezzi e ne perdi 93 con un saldo di +4 ma, come tu stesso hai indicato, raramente si arriva ad un risultato così bilanciato, essendo facile che quel 3% diventi 4, 5 o anche più.

Il risultato, su moltissime partite, è che puoi vincere e perdere in modo "casuale" :ciao:

Purtroppo, cercare di sfruttare i casi limite che sono "già accaduti", sperando di avere probabilità superiori di vincita, non funziona perché la roulette non ha memoria (o in termini matematici, si tratta di eventi indipendenti).

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Diciamo qualcosa di vero, non sappiamo se la "moneta" del generatore di numeri casuali è bilanciata, oppure quanto e come è sbilanciata. Non sappiamo se essa e il suo "ambiente" rimangono costanti nel tempo, così come lo (s)bilanciamento di entrambi. Non sappiamo se gli eventi, ovvero i numeri che escono, sono indipendenti tra loro; anzi tendiamo a pensare che non lo siano, ma non necessariamente perché crediamo alle ipotesi di imbrogli, bensì perché i casinò vanno incontro agli utenti assicurando un monte di vincite totali. Oltretutto, per mantenere certifica la propria randomizzazione, entro certi parametri, i software potrebbero tarare il generatore a seconda del valore di alcuni indici statistici calcolati su una serie più o meno lunga di sortite (anche in tale caso cadrebbe l'indipendenza tra gli eventi). In effetti non conosciamo a sufficienza la "monetina", cioè l'RNG, la sua natura e funzionamento, le sue configurazioni e tarature, i software che lo gestiscono, le condizioni di certificazione e le politiche adottate dagli operatori per mantenere la certificazione. Senza contare che tutto ciò può variare da casinò a casinò e addirittura nel tempo. Quindi ci troviamo nell'impossibilità di costruire un modello probabilistico che descriva la monetina e il suo ambiente, modello assolutamente necessario per potersi avvalere degli strumenti del calcolo probabilistico. Chi è andato oltre l'esempio che fanno a scuola, ovvero chi lavora p.e. nell'ambito del controllo di qualità o della gestione dei processi di produzione sa bene che per impiantare una analisi probabilistica serve dapprima lo studio approfondito della realtà fisica soggetta ad analisi.Distribuzione della densità volumica, aerodinamica della forma, etc, solo per rimanere in ambito meccanico. Solo dopo aver fatto tutto ciò, unitamente all'esperienza dello statistico, è possibile scegliere l'opportuna distribuzione di probabilità o funzione di probabilità... La quale lungi dall'essere nei casi reali il fifty fifty dell'esempio ideale del primo giorno del corso di statistica e calcolo delle probabilità... Non può essere modellato ciò che è sostanzialmente ignoto, quindi neppure è possibile assegnare al nostro fenomeno aleatorio alcuna funzione di probabilità, la quale ha appunto lo scopo principale di descrivere probabilisticamente la moneta e il suo ambiente.

L'approccio che parte dall'assegnazione della funzione di probabilità o della distribuzione di probabilità e dunque in questo caso metodologicamente errato ed i risultati che ne conseguono non possono confutare alcunché, tanto meno un dato empirico, che sarà empirico e quindi nel futuro passible di revisione, ma che rimane in ogni caso migliore del risultato di una analisi metodologicamente errata, basata su un modello che con buona probabilità non è aderente alla realtà che vorrebbe descrivere. Fate attenzione alle "dimostrazioni" scolitiche (basate sugli esempi del primo giorno di corso) perché pur se a prima vista potrebbero sembrare corrette in realtà nascondo un baco, che in questo caso è palesemente metodologico. Approccio scolitico con baco metodologico, da principianti.

Possiamo quindi tentare la via empirica, analizzare molti dati e molte sequenze per vedere se esistono pattern, ovvero condizioni utili a determinare la buona o molto buona probabilità di una qualche sortita successiva. Tale mi pare l'essenza del metodo presentato in questo thread, che potremmo chiamare "pattern match". Però basandoci su un solo pattern, o condizione come dice Carpediem nel suo post, potremmo dover aspettare anche mesi nell'attesa che esso si verifichi; del resto è ipotizzabile che tanto più il pattern assicura la probabilità di una qualche sortita successiva, tanto più esso è anche raro. Per ovviare a questo problema si potrebbero cercare più pattern allo stesso tempo, come suggerisce sempre Carpediem, attuando una specie di metodo "multi pattern match". In fondo si tratta di una analisi del comportamento del gioco reale. Così non si cerca il metodo per battere il gioco astratto della roulette, metodo che non esiste, ma semplicemente si prova a mettere in piedi qualche "accrocchio" dalla validità limitata nel tempo e nello spazio, utile ad aiutare la fortuna e basato sull'analisi del comportamento reale di un gioco, il quale potrebbe presentare sbilanciamenti, dominanze, prevalenze, etc... Chi riesce a capirlo, meglio per lui.

Gli altri continuino pure a trattare tutti i casinò come fossero lo stesso casinò, tutti i software come fossero lo stesso software, tutti gli RNG come fossero uguali, tarati uguali o aventi lo stesso identico principio di funzionamento o configurazione, nonché sempre uguali a sé stessi nel tempo (in realtà tutti gli strumenti devono essere ritarati). Continuino pure a non prendere in considerazione la possibilità tutt'altro che remota della non completa indipendenza degli eventi. Eccetera, eccetera... E non paghi continuino ad applicare a questa varietà reale per lo più celata nientepopodimeno che un modello ideale di esempio. :ciao: Ma non ci facciano perdere tempo...

Modificato: da mazzachecasino
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50 e 50 (questo ci dice la probabilità)

Bello vedere che c'è chi cerca un metodo per vincere quando egli stesso a priori ha postulato che non esiste.

Infatti nel caso ideale, nel gioco astratto della roulette non c'è modo di vincere contro il banco alla lunga.

Siccome "50 e 50" è la funzione di probabilità che si usa proprio nel caso ideale, assegnata quella è del tutto inutile cercare un metodo.

Ma non ha senso assegnare la probabilità del caso astratto, è metodologicamente errato (per 2 motivi: il caso è reale e non ideale, il fenomeno non è sufficientemente noto).

Posto il "50 e 50" è possibile anche chiudere ogni thread sulle strategie di vincita alla roulette.

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Bello vedere che c'è chi cerca un metodo per vincere quando egli stesso a priori ha postulato che non esiste.

Infatti nel caso ideale, nel gioco astratto della roulette non c'è modo di vincere contro il banco.

Infatti non lo cerco, non qui almeno (a volte per rilassarmi invece del sudoku o del cubo di rubik, passo tempo in questo rompicapo di 36 numeri, ma senza nessuna aspettativa)

Diciamo qualcosa di vero, non sappiamo se la "moneta" del generatore di numeri casuali è bilanciata, oppure quanto e come è sbilanciata

Infatti non lo sappiamo per cui io rimango dell'idea che sia bilanciata, dunque vale per me quanto ho affermato fino ad ora.

Capisco il tuo punto di vista, e non sei l'unico a pensarla così, mi piacerebbe davvero scoprire un modo per saperne di più su questo aspetto del random virtuale, ma fino ad allora per me:

50 e 50 (questo ci dice la probabilità)
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OK, sfatiamo un mito!

Kalel a ragione, ma anche JJ, Satori e chiunque affermi che le possibilità d'uscita delle chance semplici su ogni singola sortita sono al 50%.

Eccone un altro. :ciao:

In tutta sincerità non sono sicuro di aver compreso quanto da te esposto; e neppure cosa susciti la tua ilarità (sempre benvenuta) nella tua esclamazione " Eccone un altro".

Da quello che capisco nel tuo intervento, o che forse non capisco, le routine RGN non sarebbero RGN; o comunque, qualora lo fossero non lo sapremmo mai con certezza. Quanto alla prima ipotesi, qui se ne è parlato diverse volte: che interesse avrebbero i casino a "tarare" ( usi questo termine, io userei allora direttamente truccare) i software? Circa la seconda, mi ricorda l'hegheliana notte nella quale tutte le vacche sono nere; e non ci è dato, coi nostri limiti umani, di poterle discernere.

Ma, detto appunto senza alcuna ironia, forse non ho capito.

Modificato: da Satori
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RGN dei casinò è realizzato misurando il rumoro di fondo dell'universo e la variazione del campo magnetico terrestre, non è situato nel casinò ma viene generato ed inviato dal proprietario del software, alcuni RGN sono di tipo quantistico, ripeto comunque che già la tassa sullo zero mette il casinò al riparo da qualsiasi evento , il problema del casinò piuttosto e quello di avere una gran quantità di giocatori,se la quantità di giocatori è sufficente già con la tassa sullo zero copre i costi fissi e riesce a generare degli utili , se non ha giocatori può taroccare tutto quello che vuole ma non si può truffare l'aria,se ha pochi giocatori ha pochi polli da spennare, ripeto quello già scritto in precedenti post un casinò live ( per riservatezza non citerò il nome ) ha una roulette live , il puntato è di 40.000.000 di euro mensili , fate un pò voi i conti, tenete presente che il guadagno reale supera abbondantemente l' utile generato dalla tassa sullo zero questa è comunque sempre garanzia di entrata sicura, su questa tassa si ragiona quando si fanno i business plan, è importante il puntato.

il marketing di un casinò online sfora abbondantemente i 160/200.000 euro mesili per la pubblicità su 4 stati senza fare cose grandiose.

felcità e BUONE FESTE

Modificato: da jackjoliet
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L'approccio che parte dall'assegnazione della funzione di probabilità o della distribuzione di probabilità e dunque in questo caso metodologicamente errato

Devo ammettere che il tuo modo di affrontare la roulette è interessante perché analizza il problema da un punto di vista "diverso", ma ci sono alcune cose che non vanno.

Innanzitutto il tono del tipo "sbagliate tutti, la verità ce l'ho io" che non si addice ad una posizione tutta da dimostrare e che non è certo tra le più probabili (e spiegherò perché).

Le certificazioni e i controlli si basano proprio sul verificare che le frequenze delle sortite nei casinò tendano alle probabilità teoriche stabilite da uniformità della distribuzione e indipendenza degli eventi. Nelle roulette reali si tengono le parti meccaniche efficienti e bilanciate e in tutte (anche le elettroniche) si campionano i dati. Quindi si controlla che su migliaia o milioni di sortite di rosso e nero, le frequenze siano vicine (entro uno scarto prefissato) al 50%, e così via per gli altri giochi.

Riguardo all'RGN posso capire le preoccupazioni ma ad es. BetVoyager informa chiaramente che utilizza un sistema fisico per generare i numeri. Inoltre, non estrae un numero alla volta ma un'intera sequenza (ad es. di 60 numeri) e ti mostra una "firma" prima di giocare. Dopo che sono usciti i 60 numeri puoi verificare (lo puoi fare anche per conto tuo) che la firma era corretta. In questo modo si escludono "correzioni" delle estrazioni durante il gioco.

Il discorso di studiare il sistema reale per trovare un modello (immaginando che non sia bilanciato), avrebbe senso se applicato ad una specifica macchina e, semmai, dimostreresti che quella particolare roulette non è bilanciata (sarebbe subito estromessa dal gioco). Sui casinò virtuali non vedo come tu possa procedere dato che c'è un unico sistema di RGN che genera numeri per tutti i giochi (roulette, carte, slot, ecc.).

Come abbiamo già scritto, chi afferma deve provare, quindi se hai evidenze che i dati deviano da quello che ci si aspetta (eventi indipendenti e distribuzione uniforme) allora porta i tuoi risultati. Per ora, ho sempre ottenuto che tutto funziona come detta la teoria e il modello ideale, per il quale bastano le nozioni di calcolo combinatorio e probabilità del primo corso ma che qualcuno non conosce, altri se le sono dimenticate e altri ancora vogliono irresponsabilmente ignorare.

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Salve a tutti, scusate l'assenza.

Allora, rispondiamo un po ' a tutti cercando di considerare l'esempio pilota come riferimento aggiungendo il contro esempio di JJ che è pertinente.

X Kalel: Se facevo subito quest'esmpio ci saremmo ritrovati comunque alla pagina 11, come vedrai che ci ritroveremo ben presto alla pagina 22.... :)

X JJ e Kalel: Avete ragione sul fatto che semplificare a livello logico dovrebbe funzionare allo stesso modo. Quindi giocare sequenze di 5 o 2 o qualsiasi altra si voglia dovrebbe essere la stessa cosa tanto col calcolo di probabilità non cambia ed è vero. Però il problema che se facessimo così non sarebbe servito a nulla la raccolta di dati del ns database.

L'esempio pilota sta concentrando i dati sulle situazioni limite di scarto. Quindi concentrate il gioco su situazioni con maggiore frequenza i dati estratti sarebbero sbagliati e quindi non utilizzabili.

Noi abbiamo un rage di attacco di 5 colpi dove sfruttiamo una variazione di sortite teorica da 25 a 2 su un campione di 30000000 boules, con un rapporto di chiusura del 47a1; su condizioni di scarto limite delle serie consecutive di R/N.

Se facessimo lo stesso ma con qualsiasi altra serie consecutiva ci troveremmo a livello teorico nella stessa situazione ma con la differenza che il valore minimo di limite sarebbe molto più alto e quindi ci porterebbe a salti maggiori ed è questo che si sta evitando di fare; perchè in tale situazione è molto probabile che il ns rapporto di chiusura non venga rispettato alla lunga.

Uno dei cardini della metodologia non è vincere tanto, ma perdere il meno possibile.

Quindi la vs semplificazione non è corretta rispetto hai dati estratti dal database.

X Emgus: comunque hai centrato un cardine fondamentale che io ho sempre definito come il rapporto di chiusura

"Gli scarti non sono prevedibili, se riusciamo a fare una manovra sino a 100 ci sarà quel giorno magari dopo mesi che arriverà a 101 ciò non toglie che possiamo ingnorare l'evento se non capita ogni 3 colpi , in questo caso il nostro sistema è da rivedere."

L'importante non è non perdere mai, ma farlo dentro il rapporto con una frequenza che ci permetta di sfruttare l'evento in modo favorevole e quindi calcolare le perdite come parte fondamentale del comportamento. Quindi calcolate e preventivate in maniera di creare utili costanti.

comunque anche per me i pieni sono migliori, ma per ora trovo molto più pratico il gioco sulle dozzine in futuro spero di trasportare tutto ciò che faccio anche sui pieni, ma lasciando il gioco in contemporanea anche le dozzine. Visto che considero che i gruppi sono solo proporzioni diverse e non alterano la funzionalità dell'evento. E' solo una frazione diversa 12/37 o 1/37.

X tutti: Vorrei che restasse chiara una cosa. La roulette tende ad eguagliare le proprie chance, qualunque esse siano. Per maggior facilità si parla di R/N, ma potremmo prendere 18 numeri a caso e la loro controparte lasciando il 13 come numero esterno (cosa che avviene con lo 0 su un tappeto normale) e non cambierebbe nulla alla lunga si avrebbe una possibilità del 50-50.

Tradotto in gioco vorrebbe dire che le sortite alla lunga tendono, dopo squilibri vari a vantaggio di una o l'altra chance, ad arrivare ad una situazione di 50-50. (ovviamente nel caso delle chance semplici).

Ma è proprio questa condizione quello che rende vincente questa metodologia.

Se non ci fosse un equilibrio fra le possibilità non potremmo utilizzare ciò che vi sto spiegando. Il fatto che ci sia consente questa metodologia comportamentale e riesce a darci un vantaggio sull'evento scelto, sempre con la condizione che siamo abili ad estrarre i dati dal ns sempre limitato database e che i dati vengano rispettati così come sono senza forzature (vedi semplificazioni o sentori vari del giocatore).

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Noi abbiamo un rage di attacco di 5 colpi dove sfruttiamo una variazione di sortite teorica da 25 a 2 su un campione di 30000000 boules, con un rapporto di chiusura del 47a1; su condizioni di scarto limite delle serie consecutive di R/N.

Ci spieghi meglio questa frase?

Hai provato a confermare o confutare quello che avevo suggerito?

Lo riporto:

Crea (o fatti creare) un programma che aspetta 20 rossi (o 30 o 100 o quello che vuoi) e poi registra se dopo esce rosso o nero.

Ti assicuro che dopo aver fatto un numero significativo di "partite" (almeno 5000) troverai che il risultato è sempre del 50% circa e puoi allungare la sequenza pilota quanto vuoi.

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  • 4 weeks later...

Salve a tutti di nuovo,

Kalel.... ma se sono stato il primo a dire che R/N comunque hanno la possibilità del 50%, ma è proprio per questo che tutto questo discorso fila.

Tu fai leva solo su questo fatto (HAI RAGIONE), ma ci sono altri elementi da considerare. Per risolvere un problema non prendi il dato che più ti piace, ma li prendi tutti assieme e trovi la soluzione del problema.

Ti faccio una domanda:

C'è una differenza di presenze di 10 R/N consecutivi a 15 R/N consecutivi?

Io cerco di considerare un comportamento che nel tempo si verifichi il normalmente possibile e se fossi stato attento avesti letto il post di emgus che dice:

Lo riporto:

"Gli scarti non sono prevedibili, se riusciamo a fare una manovra sino a 100 ci sarà quel giorno magari dopo mesi che arriverà a 101 ciò non toglie che possiamo ingnorare l'evento se non capita ogni 3 colpi."

Poi va bene che tu sia convinto che io abbia torto, ma basta di volerlo spiegare con la certezza del 50% di possibilità di sortita; fai solo una cosa: farmi capire che non ascolti ciò che dico.

Vuoi che ti spieghi la mia frase?

ECCO:

Non è importante perdere, ma riuscire a guadagnare perdendo: avendo una proporzione che ci dia un utile costante per ogni perdita.

Ogni volta che salto il mio guadagno sarà superiore al salto. Allora io sono in vincita.

Anche se dovessi saltare 2 volte di seguito o di più.

Poi sono il primo che il R/N li butta nella spazzatura, non gioco sugli scarti, ma sul calore. Però qui sto cercando di spiegare la mia idea sul gioco e come questa idea possa essere costante nei guadagni.

Poi sicuramente ci sarà chi si aggrega e dice: "perdita di tempo", "alla lunga perderai" o cose di questo tipo.

Ma notare che io non ho mai postato un metodo.

Non ho mai dato indicazioni su come giocare.

Ma solo una teoria che il comportamento della roulette alla lunga è sempre normale, e nonostante sbalzi di assenza o presenza, sarà sempre così. Se si scopre un comportamento favorevole in rapporto di chiusura su un determinato evento allora si avranno anche utili costanti di guadagno.

R/N è solo un esempio.

Modificato: da Raulev
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@Raulev,

"C'è una differenza di presenze di 10 R/N consecutivi a 15 R/N consecutivi?", ti prego di aver pazienza, ma che significa? La frase è sintatticamente incomprensibile. Se interroghi circa una differenza, dovresti indicare il termine di paragone della stessa; insomma, manca almeno una preposizione che leghi i termini da mettere in confronto.. A meno che tu non abbia commesso un errore di battitura (comprensibile e scusabile, ci mancherebbe), e invece che " di 10R/N" volessi scrivere "da 10R/N". In tal caso, la fase sarebbe sintatticamente quasi corretta ( infatti più che da, andrebbe tra) e comprensibile, ma risulterebbe del tutto inconsistente; infatti, sarebbe come chiedersi se c'è differenza tra tra dieci angurie messe in fila e quindici angurie messe in fila. Ovvio che c'è! Tanto ovvio da togliere consistenza alla domanda.

Tu scrivi che non possiamo contestare quanto affermi, perchè non hai fornito indicazioni sufficienti sul tuo metodo di gioco. Certo! Non si può verificare, né falsificare ciò che non si conosce.

Ancora:

"Non è importante perdere, ma riuscire a guadagnare perdendo: avendo una proporzione che ci dia un utile costante per ogni perdita.

Ogni volta che salto il mio guadagno sarà superiore al salto. Allora io sono in vincita.

Anche se dovessi saltare 2 volte di seguito o di più". Perbacco! Sarebbe come dire: se vinco più di quanto perdo, allora è verificato che vinco. Raulev; questo non lo nega nessuno: è certissimo.

Una cosa rimane, però, ancora più certa: il pregresso, in ambito numerico, non esercita nessuna forza causale sull'avvenire. Dopo cento rossi consecutivi, dal centounesimo colpo, ha inizio una nuova permanenza. Stessa cosa dal centoduesimo e seguenti.

p.s.

Guarda che ti è scappato un "rage", al posto, credo, di "range". Nulla di male, io stesso semino di refusi la mia scrittura. Solo che "Rage" significa incazzatura..

Modificato: da Satori
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Una cosa rimane, però, ancora più certa: il pregresso, in ambito numerico, non esercita nessuna forza causale sull'avvenire. Dopo cento rossi consecutivi, dal centounesimo colpo, ha inizio una nuova permanenza.

Vedi anche il concetto di "permanenza personale".

Cioè è del tutto indifferente che tu giochi ogni colpo oppure un colpo ogni tanto, la serie di numeri che verrà fuori in questo modo sottostà alle stesse leggi di probabilità della serie di numeri ininterrotta.

Tu puoi cominciare a giocare il tuo metodo su un tavolo a Campione e dopo una settimana di pausa, finire a Baden..

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Mi scuso per errori e incomprensioni nel mio scrivere!

Lasciamo stare il concetto di permanenza personale, tutto ciò di cui parlo è basato su permanenze reali e consecutive.

Quindi inutile dire che sulla stessa roulette e di seguito, la tua considerazione è vera sul singolo rapporto, ma non sulla tendenza di equilibrio.

Questa infatti sulle sequenze interrotte sarà falsata dalla discontinuità e potrebbe allungare di molto il fenomeno di equilibrio.

Dopo 100 rossi consecutivi, la sortita 101 è nuova e potrebbe essere rossa comunque. VERO

Ma quante volte si verifica?

Un caso sporadico è solo un'eccezione che conferma la regolarità del comportamento di un evento.

Se io riesco a catturare tutti quei singoli eventi che rientrano in un comportamento regolare, l'eccezione attribuisce solo una costante di rapporto e non un crollo del sistema.

Non parlo di non saltare, ma di farlo con un rapporto favorevole.

Ti rifaccio la domanda (ma questa volta cerco di farlo in italiano :ciao: )

Con quale frequenza si presentano le serie da 10 rossi consecutivi e quelle da 15 rossi consecutivi?

Considerando l'esempio postato da JJ, ovviamente.

Modificato: da Raulev
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Io penso che sia fuorviante continuare a portare l'esempio dei rossi o neri consecutivi quando in realtà magari il sistema si gioca sui pieni o altri "insiemi".

E' molto piu semplice costruire un metodo sui pieni che su qualsiasi altra chance . Se andiamo ad esempio a vedere ciò che succede in un ciclo chiuso di 37 colpi , a me è capitato di osservare 34 numeri neri intervallati da soli 3 numeri rossi ; quindi la "forbice" delle possibili sortite tra una chance e l'altra è troppo ampia per poterci costruire sopra una strategia valida che vada bene per tutte le stagioni ; mentre sui pieni non ho MAI osservato meno di 16 numeri diversi sortiti in 37 colpi e MAI più di 31 ; e nella stragrande maggioranza dei casi la media è tra 20 e 28 numeri sortiti . Quel che voglio dire in conclusione è che sono molto più "regolari" e quindi prevedibili gli scarti dei numeri pieni che quelli generati da "insiemi" di più numeri (siano essi terzine,carrè,sestine ecc.)

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@ Raulev,

non so se con "Con quale frequenza si presentano le serie da 10 rossi consecutivi e quelle da 15 rossi consecutivi?" ti stessi riferendo a me; nel dubbio ti rispondo: il ciclo teorico di un insiene costituito da 10 rossi consecutivi è 1.024, quello di 15 rossi è 32.728, quello di 16 rossi è 65.536, ecc... Guarda, tuttavia, che questo non significa nulla di più, di una mera, nuda e cruda, verità artimetica. Non è molto dissimile, in fondo, dall'affermare che 2 è maggiore di 3. Non ci fa nulla.

p.s.

( guarda che l'italiano, di per sè, c'entra poco; il fatto è che, probabilmente per la fretta, quello che avevi scritto non era comprensibile)

@ Carpediem,

quanto alla "regolarità", non c'è alcuna differenza relativa ( sottolineo relativa ) tra le chance sempilci e i pieni. Cicli chiusi nei quali "16 numeri diversi sortiti in 37 colpi e MAI più di 31", come scrivi, sono e devono di necessità essere rarissimi; per il semplice fatto che sono numericamente minoritari. La media, come tu giustamente rilevi, oscilla tra 20 e 28, e deve per forza essere così, giacché essa rappresenta la parte centrale della curva di Gauss, agli estremi della quale stanno i cicli con ripetizioni > 31, e < 16. Ogni campo di osservazione obbedisce alle leggi statistiche secondo le sue proprie peculiarità.

Chance semplici e pieni, dal punto di vista sistemistico, proprio per ciò che tu hai chiamato differenza nella "regolarità", richiedono approcci del tutto diversi. Non credo, si possa parlare di superiorità o inferiorità assoluta tra i due approcci, proprio perché non sono comparabili, o lo sono pochissimo. Sia lo studio delle "regolarità" nei cicli chiusi, sia quello delle montati, lascia spazio all'estro e alla creatività.

Modificato: da Satori
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una volta si poteva copiare una frase facendo il "copia ed incolla " adesso pare non sia più possibile quindi riscrivo riferendomi a Satori " sia lo studio delle " regolarità " nei cilci chiusi , sia quello delle montanti , lascia spazio all'estro e alla creatività "

concordo con l'amico Satori , spazio all'estro, forse l'approccio non è quello prettamente matematico ma quello figurativo

felicità

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una volta si poteva copiare una frase facendo il "copia ed incolla " adesso pare non sia più possibile quindi riscrivo riferendomi a Satori " sia lo studio delle " regolarità " nei cilci chiusi , sia quello delle montanti , lascia spazio all'estro e alla creatività "

concordo con l'amico Satori , spazio all'estro, forse l'approccio non è quello prettamente matematico ma quello figurativo

felicità

Ed io non posso non concordare con l'amico Emgus; ponendo comunque l'accento sul fatto che, sebbene l'aspetto "figurativo" è certamente il solo che possa risolvere a nostro vantaggio la difficile lotta contro la ruota, quello matematico rimane tuttavia il solo mezzo disponibile; per il semplice fatto che la materia prima rimane numerica; e il solo modo per manipolare coerentemente i numeri è quello matematico.

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