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Ringrazio Carpediem per l'istogramma; con esso viene esemplificato il concetto di "calore", almeno secondo l'autore dello stesso. Tuttavia, sono d'accordo col commento di J-J, prendendomi la libertà di parafrasare il quale, direi che il valore descrittivo di tali schemi è tanto accurato, quanto insignificante è quello predittivo.

"Come poi si deve articolare la manovra per sfruttare queste situazioni lo lascio all'"estro" e alla "creatività" alle quali si accennava qualche post addietro". Certo, la manovra.. solo che il punto ( mi pare fino a prova contraria ) é il seguente: dato che non sapremo mai prima a queli elementi applicare la manovra, ma solo che ce ne saranno, a cosa la applichiamo? Cerco di spiegarmi: mettiamo che si decida di applicare la manovra a tutti quel numeri che hanno raggiunto due ripetizioni; ma se la coerenza statistica dell'istogramma si definisce sempre, solo, dopo, a posteriori, che valore ha la nostra scelta? Non è come applicarla a numeri scelti a caso? Per quanto mi è dato di capire, lo è.

@J-J: io mi sono perso oltre il mondo 4, ed è da lì che scrivo..

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Allora non sono stato capace di spiegarmi; giacché qui la sola questione è rendersi conto della differenza fra il senno del poi (che ci indica non solo quanti numeri, ma anche quali numeri; e il buio pesto del prima, che - dicendoci solo quanti numeri- ci preclude la possibilità di disporre della materia prima cui applicare la manovra. Visto che forse questa cosa può non essere immediatamete intuitiva, ho anche fatto un esempio preciso. Chi si trova in disaccordo con quanto affermo (e io affermo che i grafici ottenuti a ciclo concluso hanno una valore applicativo n u l l o), mi faccia un controesempio. Mi dica, insomma, a ciclo ancora aperto, a quali numeri applicherebbe la manovra, non importa quale. Prima di una eventuale risposta, si legga per favore con attenzione quello che ho scritto nel precedente post; sennò questo comincerà ad assomigliare ad un dialogo tra sordi. Giacchè, se mi si risponde che la manovra andrebbe applicata a quei numeri che hanno già avuto n ripetizioni, allora, mi spiace, non si riesce a cogliere il nocciolo della questione. In ogni caso, la manovra andrebbe applicata a qualche numero, giusto? Sennò che manovra è? Pertanto, a quali?

Modificato: da Satori
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dati statistici quasi sempre uguali, questi ci torneranno utili per applicare una montante idonea, e faranno si che non giocheremo numeri scelti a caso

Sognatore praticamente la statistica ci dice che alcuni numeri si ripeteranno più di altri.

La probabilità ci dice la stessa cosa.

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Allora non sono stato capace di spiegarmi; giacché qui la sola questione è rendersi conto della differenza fra il senno del poi (che ci indica non solo quanti numeri, ma anche quali numeri; e il buio pesto del prima, che - dicendoci solo quanti numeri- ci preclude la possibilità di disporre della materia prima cui applicare la manovra. Visto che forse questa cosa può non essere immediatamete intuitiva, ho anche fatto un esempio preciso. Chi si trova in disaccordo con quanto affermo (e io affermo che i grafici ottenuti a ciclo concluso hanno una valore applicativo n u l l o), mi faccia un controesempio. Mi dica, insomma, a ciclo ancora aperto, a quali numeri applicherebbe la manovra, non importa quale. Prima di una eventuale risposta, si legga per favore con attenzione quello che ho scritto nel precedente post; sennò questo comincerà ad assomigliare ad un dialogo tra sordi. Giacchè, se mi si risponde che la manovra andrebbe applicata a quei numeri che hanno già avuto n ripetizioni, allora, mi spiace, non si riesce a cogliere il nocciolo della questione. In ogni caso, la manovra andrebbe applicata a qualche numero, giusto? Sennò che manovra è? Pertanto, a quali?

la manovra andrà applicata sia ai numeri che si ripetono sia ai ritardatari, in che percentuali è una scelta soggettiva, chiaro che il punto focale è il seguente: avendo molti numeri da giocare la montante per recuperare in caso di sortita negativa diventa molto pesante, se pensiamo di mettere sul tavolo es.18 pezzi e non siamo più che fortunati abbiamo la quasi certezza di saltare in caso di sortite negative perchè la montate diventa proibitiva.

le montanti che hanno una certa resistenza sono strutturate nè sui numeri in calore nè sui numeri cosidetti " freddi " le stesse richiedono la messa in gioco di pochi pezzi, solo in questo modo si ha qualche probabilità di terminare la partita in positivo e richiedono pochi numeri giocati in posizione fissa ed altri in modalità dinamica secondo determinate figure , ed anche in questo modo se non interviene uno stop loss a volte sono dolori.

Torno a ripetere che secondo il mio punto di vista non è con la matematica nemmeno con la statistica che se ne viene a capo ( senza nulla togliere ai sistemi del Carpe ) ma ricercando le configurazioni che i numeri prendono durante lo svoglimento del gioco ( te ne accennai alla cena di Natale dello scorso anno )

felicità

felicità

Modificato: da emgus
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@Emgus,

ricordo quella conversazione, suppliziata da un clangore infernale; e ricordo il tuo accenno. Ecco, accennavi allora ed accenni adesso. Naturalmente non è un rimprovero, hai tutto il diritto di essere evasivo; io stesso lo sono stato e lo sono circa il mio approccio sistemistico. Non sono cose queste da discutersi pubblicamente. Resta però che si possono affrontare questioni generali. Ora, sulla tua affermazione "..ma ricercando le configurazioni che i numeri prendono durante lo svoglimento del gioco.." non posso né eccepire, né concordare; è, ripeto con tuo pieno diritto, troppo generica. Rimane però completamente intatta la forza logica degli argomenti da me proprosti nelle ultime due mail. Sapere che alcuni (aggettivo indefinito) numeri si ripeteranno con tale e tale regolarità statistica, non sposta la questione della cernita neppure di una virgoletta.

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Rimanendo sulle questioni generali non ci sono numeri che si ripeteranno con regolarità statica , ci sono numeri che in un determinato momento hanno più frequeze di uscite di altri ( famoso " calore " ) domanda: quando un numero è da ritenersi non più in calore? e qui carpe ci può illuminare, ma comunque resta sempre una convenzione , dopo 2? dopo 3 o 4 sortite in 37 boule?

Ila criticità nello strutturare una montante è la seguente: messo che ritenga di puntare tutti i numeri che hanno superato la soglia delle 3 sortite mi potrei trovare in una situazione di averne un numero rilevante sul tappeto e, se non voglio una esposizione eccessiva per via della reltiva montante devo fare delle scelte , come li discrimino? quali punto e quali no? li punto tutti ? e con la montate come la mettiamo ? sappiamo benissimo che anche se puntassimo 35 numeri alla lunga possiamo imbatterci in una serie di uscite sugli unici due numeri scoperti che non permettono nessun tipo montante che non sia particolarmente aggressiva con tutti i rischi del caso, per questo motivo è una strategia da me abbandanata da anni.

felicità

Modificato: da jackjoliet
Ragazzi i quote non servono per i post precedenti!! :)
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Su questo concondo perfettamente.Ma se non troviamo il punto di discrimine ".. se non voglio una esposizione eccessiva per via della reltiva montante devo fare delle scelte , come li discrimino? quali punto e quali no? li punto tutti ?", allora ci ritroviamo nell'identica situazione di chi applica una montante a dei numeri scelti a caso. A questo porta il tuo e il mio discorso; ed è quello che sostengo dall'inizio.

Modificato: da jackjoliet
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La discussione si è fatta molto interessante per gente come me che sta studiando e che cerca spunti dove può, e di questo ringrazio tutti i partecipanti che stimo e che leggo con piacere, ritenendoli dei "maestri".

Scusate, ma la strategia di gioco, abbiamo detto che è personale, è come un vestito che ognuno si cuce (o si fa cucire) addosso. E la relativa montante, ovvero la chiave di volta, quella che ti può rendere "migliore" una strategia "mediocre", non va di conseguenza elaborata da chi sta elaborando già la strategia stessa?

Il tutto non dovrebbe seguire l'indole del giocatore? Premesso che lo stop loss è importante e ti può determinare sia la salvezza che lo stop win, essere conservativi o aggressivi non dipende sempre dall'indole del giocatore?

E fin qui il lato personale. Dal lato generale, una montante non dovrebbe essere strutturata in modo da mettere sul piatto della bilancia ciò che dice la statistica e la probabilità (vedi CarpeDiem e il concetto di calore, ovvero cosa sappiamo che la ruolette farà quasi per certo), il fatto che sappiamo che lo farà, ma non sappiamo quando (vedi Satori) e il dover reggere più a lungo possibile contro il salto (vedi Emgus)?

Vi benedico

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La discussione si è fatta molto interessante per gente come me che sta studiando e che cerca spunti dove può, e di questo ringrazio tutti i partecipanti che stimo e che leggo con piacere, ritenendoli dei "maestri".

Scusate, ma la strategia di gioco, abbiamo detto che è personale, è come un vestito che ognuno si cuce (o si fa cucire) addosso. E la relativa montante, ovvero la chiave di volta, quella che ti può rendere "migliore" una strategia "mediocre", non va di conseguenza elaborata da chi sta elaborando già la strategia stessa?

Il tutto non dovrebbe seguire l'indole del giocatore? Premesso che lo stop loss è importante e ti può determinare sia la salvezza che lo stop win, essere conservativi o aggressivi non dipende sempre dall'indole del giocatore?

E fin qui il lato personale. Dal lato generale, una montante non dovrebbe essere strutturata in modo da mettere sul piatto della bilancia ciò che dice la statistica e la probabilità (vedi CarpeDiem e il concetto di calore, ovvero cosa sappiamo che la ruolette farà quasi per certo), il fatto che sappiamo che lo farà, ma non sappiamo quando (vedi Satori) e il dover reggere più a lungo possibile contro il salto (vedi Emgus)?

Vi benedico

Dipende da cosa si intende per indole del giocatore, è meglio lasciarla da parte altrimenti tanto vale gettare sul tappeto le fische come vengono vengono.

La montante è in funzione della strategia di gioco, è inscindibile, non esiste una montante per tutte le stagioni, occorre costruirla appositamente, se si riesce a costruire una montante che preveda diversi punti di pareggio e punti in leggera perdita è già un grosso successo, non è detto che si debba sempre chiudere in attivo, es: la mia montate per chiudere sempre in vincita alla prima sortita deve poter sostenere poniamo 25 colpi prima di arrivare allo stop loss, se strutturo la stessa con tre punti in pareggio e 4 in leggera perdita la mia montante si sposta a 32 e la cosa non è da poco, quindi in ultima analisi lo studio per una corretta montante deve contemplare come concetto base il seguente assunto: "accettazione di punti in pareggio e leggere perdite " in particolar modo quando si hanno molti pezzi sul tappeto , mi auguro che queste mie osservazioni possano servire come spunti interessanti di elaborazione strategiche.

felicità

Modificato: da emgus
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chiamare successo un pareggio o addirittura una sconfitta -anche se piccola- mi sembra quasi una bestemmia, il successo quando si gioca alla roulette, ma anche a qualsiasi altro gioco d'azzardo, consiste nel vincere e tornare a casa con un portafoglio più gonfio.

se invece parliamo di saper accettare i pareggi e le perdite quando arrivano, allora il discorso cambia, ma quello è fisiologico nel gioco, non fosse altro che non esiste sistema -e sottolineo sistema- matematico, che sia al 100% vincente.

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chiamare successo un pareggio o addirittura una sconfitta -anche se piccola- mi sembra quasi una bestemmia, il successo quando si gioca alla roulette, ma anche a qualsiasi altro gioco d'azzardo, consiste nel vincere e tornare a casa con un portafoglio più gonfio.

se invece parliamo di saper accettare i pareggi e le perdite quando arrivano, allora il discorso cambia, ma quello è fisiologico nel gioco, non fosse altro che non esiste sistema -e sottolineo sistema- matematico, che sia al 100% vincente.

Sognatore,se parli di sistema-matematico hai ragione,ecco perchè io gioco con un metodo intuitivo-visivo al Punto-Banco,non ho bisogno di sequenze-figure-controfigure,ecc.ecc,tempo perso!!Quello che conta,è ti comfermo,è il mio conto aumentare ogni giorno,poco ma costante :rolleyes:

Modificato: da ZAGORTENAI
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Giusto!

Il segreto di un sistema di successo è l'intuito, lasciate pedere tutto il resto, non serve neanche sapere quanto paga una sestina piuttosto che un pieno.. mette pezzi a muzzo sul tavolo e il gioco e fatto

:rolleyes:

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io ho giocato per anni con l'intuito, le mie attese non dovute a ritardi, scarti e tutto il resto, e devo dire che ne ottenevo soddisfazione spesso e volentieri, poi ho deciso di seguire delle metodologie e ho smesso di giocare alla roulette eheheh,lo stesso con i craps, fino a che ho giocato in un certo modo e seguendo la mia testa tutto ok, appena ho iniziato a valutare alcuni metodi è iniziato il mio tracollo, che poi ci si sia messa di mezzo anche la testa e tutto il resto a farmi fare un bel botto è un'altra storia.

caro emgus, stiamo qui a discutere tanto per farlo, conosciamo benissimo la realtà, poi ognuno se la costruisce come vuole la storia, ma di fatto sempre tutti li andiamo a finire ed è incontestabile, l'unica cosa positiva che possiamo cercare di fare è di mettere un segno + a fine mese, in qualsiasi modo esso arrivi, chi mi conosce di persona e bene sa che per qualche anno io il segno + l'ho messo con slot e videopoker, nonostante in molti si chiedevano come diavolo facessi, oggi purtroppo manco con quelle, almeno al casino di sv. dove ormai tutti i giocatori si lamentano per lo stesso motivo, e cioè che hanno sicuramente ridotto le percentuali del payout con conseguenziale continua perdita dei giocatori, quindi meglio evitarle accuratamente.

Modificato: da sognatore
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Caro Emgus, naturalmente J-J stava scherzando.. :rolleyes:; così non fosse, bisognerebbe darlo per perso..

Sempre caro Emgus, hai esposto un concetto che non potrà mai essere compreso da chi crede che l'azzardo possa essere battuto a suon di cazzotti.

Scrivi:".. se si riesce a costruire una montante che preveda diversi punti di pareggio e punti in leggera perdita è già un grosso successo, non è detto che si debba sempre chiudere in attivo..";ecco, hai fatto malissimo a scrivere una cosa simile, giacché è destino sempiterno che ci dice la verità o non venga capito, o che venga irriso. Nel merito: Guymond scrive "..sappiamo che la ruolette farà quasi per certo), il fatto che sappiamo che lo farà, ma non sappiamo quando (vedi Satori) e il dover reggere più a lungo possibile contro il salto (vedi Emgus).."; questo vero, ma non è tutto. Non solo non sappiamo quando la roulette farà il suo mestiere, ma non sappiamo neppure come; ed è proprio per questa ragione che deve essere la nostra manovra ad adattarsi alla roulette, e non viceversa. Ed è ancora, quindi, per questo che Emgus ha ragione; non puoi battere la roulette nei suoi punti di forza ( l'impossibilità di sapere quando e come), ma puoi attaccarla nel suo solo punto debole: la ripetitività statistica manifestata nei cicli.

Una manovra non è solo la montante; manovra è montante + strategia finanziaria; e quindi, proprio come insegna la scienza della finanza, la manovra deve necessariamente prevedere e accettare punti di pareggio, di perdita, e di temporaneo impasse. Qui voglio insistere su un aspetto della questione: l'importanza basilare del punto di arresto. Questo dipende interamente dal complesso della manovra, e, a suo volta, ne determina i parametri.

Mentre ci sono, vorrei comunicare a Guymont di escudermi dalla categoria dei maestri; è già grasso che cola se arrivo a essere un bidello... :ris:

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Sign Bidello, non fare il furbo ti ho conosciuto di persona e sei, oltre che plurilaureato persona di grande cultura e di piacevole compagnia.

felicità ed un abbraccio

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No, caro Emgus! I titoli fanno punteggio solo presso chi accetta le gare burocratiche, ed in queste si esercita e si bea. Mi sembra di aver già detto, in passato, che i più prodigiosi imbecilli da me incontrati erano dotati di laurea. Oltre a questo, quello che si sa non fa automaticamente di chi sa una persona migliore. Per cui, tra maestro e bidello, preferisco bidello. Sono gli argomenti che contano, non i titoli.

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chi come me ha giocato, per anni giornalmente, sa benissimo che l'intuito spesso è meglio di qualsiasi metodo, chi ovviamente frequenta il casino solo saltuariamente, penserà che questa è una fesseria, ma avere la capacità attraverso l'esperienza, di comprendere quando può essere un buon momento per attaccare un gioco d'azzardo a volte risulta fondamentale per ottenere una vittoria, non bisogna buttare però i pezzi a muzzo -come dice jj- ma cercare di capire in base all'andamento del gioco, dove posizionarli, questo risulta un po più facile in giochi a ciclo chiuso, come il pb, piuttosto che alla roulette.

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@Satori

Alle superiori avevo un bidello che aveva certe "sparate" che erano perle di saggezza, meglio di un prof. di filosofia. Il vero saggio è colui che sa di non sapere ed il tuo "bidello" ti fa solo onore. Per dar forza a quello che tu dici, posso solo aggiungere che a volte la conoscenza ha la cattiva abitudine di alimentare la presunzione. Tornando alle montanti, invece voglio ringraziarvi per quello che continuate a condividere. Ho studiato il money management sulle scommesse (anche se con scarsi risultati), ma applicarlo all'azzardo credo sia un'altra cosa, o meglio, cambia l'approccio. Apprezzo quello che ha detto Emgus e devo dire che mi ha "aperto" un mondo; non sono il tipo che attacca l'azzardo a pugni.

Se riesco ad allungare la mia montante, contemplando anche pareggi o lievi perdite, vuol dire avere più tempo per riprendermi o divertirmi più a lungo. Sempre come diceva Emgus in altri post, a volte non è importante vincere ma contenere le perdite.

Dalle scommesse ho imparato che salvaguardare il capitale da investire è fondamentale.

Vi benedico

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Guymond, contenere le perdite è leggittimo, ma alla fine quello che conta è vincere -e direi, nemmeno divertirsi, per divertirci ci sono un po di cose migliori del gioco, ma che lo dico a fare a voi uomini di mondo :ciao: -, se una montante ci permette di recuperare le perdite e di ottenere l'utile allora è valida, viceversa è fallimentare.

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Mettiamola come se stessimo attorno ad un tavolo, tra amici, con un bel Corvo di Salaparuta bianco e fresco al centro, e dei bicchieri da cui centellinare. Dunque, nessuno si offenda.

Centocinquanta anni fa tutti noi eravamo non-nati; adesso siamo vivi; quando sarà, saremo morti; se fossimo come il pallido conte, saremmo non-morti, ossia dei vampiri. Siamo d’accordo? Certo che sì.

Ora, se una montante è perdente, allora significa che è perdente. Qualcuno potrebbe mai eccepire? Nessuno, neppure il pallido conte.

Detto e appurato quanto sopra, mi appare evidente che la tesi che l’amico Emgus ed io sosteniamo non è stata capita. Colpa di Emgus e mia che abbiamo problemi con lo spiegare le nostre ragioni. per questo, faremo penitenza.

Eppure, rileggendo quanto scritto da Emgus e da me, non ho trovato affermato da nessuna parte che un sistema perdente sia vincente; o, se proprio non vincente, sia almeno divertente. Beh, non che uno non possa trovare divertente perdere; insomma, sono affari suoi. La questione dell’arresto in perdita (ossia senza aver chiuso la partita; ossia, magari, curando solo di limitare la perdita), è semplicemente uno dei cardini della sistemistica; chi non l’afferra, sempre brindando fraternamente, manca di uno dei fondamentali. Come giustifico questa affermazione? Cominciamo col dire subito che il sistema perfetto e vincente esiste, anzi, ne esistono tanti. Il più perfetto e vincente di tutti è la Martingala; chi lo nega manca a questo punto del secondo fondamentale. La Martingala è vincente in modo assoluto, definitivo, inconfutabile. La questione è che non potrà mai essere applicata dal punto di vista pratico, sia per un’evidentissima impossibilità di cassa, sia per limiti di puntata. Tutte le montanti non sono altro – in modo diretto o indiretto – della variazioni attorno al tema della Martingala. Perché? Semplicemente perché ciò che fa in modo diretto la Martingala, e in modo indiretto fanno tutte le altre montanti, è per dirla in modo da farmi capire proprio da tutti, stare un passo avanti alla scarto, almeno di un’unità.

Se fino a questo punto sono stato chiaro, facciamo ancora un passo avanti: la Martingala (e quindi qualsiasi altra montate) sarebbe di fatto perdente anche se si disponesse solo di una cassa infinita; giacché una cassa illimitata non servirebbe a nulla se poi il banco penalizza coi limiti di puntata. E’ precisamente per questo che il giocatore si troverà per forza di cose, prima o poi, davanti ad una situazione che non potrà mai affrontare a partire dai due pensantissimi handicap rappresentati dai limiti di cassa e di puntata. Ed allora, se non potrà affrontarla ( ciò che ho espresso con la metafora “prendere a cazzotti la roulette”), dovrà aggirarla; ed è proprio questo che sosteniamo Emgus ed io. Il solo modo per affrontare vantaggiosamente quella situazione, è progettare già in anticipo il sistema in modo tale che i rari punti di arresto-perdita- impasse, vengano assorbiti finanziariamente, in tutto o in parte ( io direi in parte) dalla maggior parte delle partite vinte. La rarità dei punti di arresto-perdita-impasse, per essere proprio chiari, non è una pia speranza, ma un’evidente realtà statistica; essi, infatti, corrispondono ai picchi di scarto estremo, il quali, per definizione, sono rari.

A questo punto, credo davvero di essermi espresso con chiarezza; se ciò malgrado non dovessi essere compreso da qualcuno, stavolta, non mi sottoporrò a penitenze; né tornerò sull’argomento per ripetere cose esposte in modo preciso, rigoroso, e comprensibile. Salvo che non vengano prodotti argomenti degni di nota.

Prosit.

Modificato: da Satori
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Dear Satori , hai esposto in maniera chiara e puntuale quello che ho sempre asserito: sviluppare una montante robusta che contempli pareggi o leggere perdite, non ci sono altri modi per affrontare gli scarti estremi, non esiste una montante sempre in vincita, prendiamo la montante che tende a puntate i numeri usciti, per cercare di essere in sintonia con la famosa " legge del terzo " premesso che non esiste montante in vincita che arrivi alla 24 al massimo può arrivara a alla 18a ma applicabile solo su BetVoyager che parde da 0,01 ed arriva a 10 oppure su williams che parte da 0,10 ed arrvia a € 100, diversamente occorre considerare dei momenti in pareggio o perdita e ricecare ripetizioni di numeri, preferisco pedere 15euro margari all 16a che perdere tutto avendo una montante sempre vincente ma corta.

felicità

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