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36 Miliardi Restituiti Dal S.paolo Alla Bce Soldi Presi 2 Anni Fà


emgus

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meglio che darli alle imprese vero? magari provare a lavorare un pò? comprare quote sociaterie di srl , provare a smetterla di leggere solo bilanci ?imparare a leggere business plan ? vedere le start up ?ecc. già , troppo rischioso meglio comprare bot tedeschi o altro, quindi soldi presi, investiti a breve con ritorni sicuri, forse la bce dovrebbe iniziare a smetterla di finanziare banche ma " inventarsi " strumenti per dialogare DIRETTAMENTE con le aziende, la rivoluzione non si è mai fatta a pancia piena ma a pancia vuota si ( la presa della bastiglia insegna ) se lor signori al governo ( non per metterla in politica ) non riusciranno a modificare la legge elettorale ho la vaga impressione che ci saranno fiumi di voti al Grillo.

um mese fà in un ristorante pranzavano due solerti funzionardi del S. Paolo uno di loro pontificò " perchè dobbiamo dare soldi alle aziende con il rischio di perderli ? " bravi complimenti , diranno " dobbiamo difendere i soldi che i risparmiatori ci affidano " giusto dimenticano però che fra non molto di " risparmiatori " non ce ne saranno più, e quindi si attaccheranno ,

Proprio ieri, presentando il nuovo Mediocredito Italiano, il ceo di Intesa, Carlo Messina, aveva ricordato che dopo aver preso a prestito i 36 miliardi dalla Bce, il gruppo ha rilasciato impieghiper 52 miliardi a 722mila Pmi, contestando così la teoria precostiuita del credit crunch. «La nostra è stata una scelta chiara – ha sottolineato – che dal 2009 a oggi ci è costata 20 miliardi in termini di rettifiche, il prezzo che abbiamo pagato per il sostegno all'economia reale. Certo, abbiamo in portafoglio anche 60 miliardi di titoli di Stato ma sono le regole a imporci di investire qui parte delle nostre riserve». A conti fatti ognuna delle 722.000 imprese ha ricevuto € 229.000 , stento molto a crederci conoscendo il sistema bancario, vuol dire butta li' che ogni azienda ha dovuto dare garanzie per lo mento oltre il milione di euro, ma se un azienda può dare quelle garanzie di quella portata vuol dire che può lavarare con i soldi propri e non con quelli delle banche, è le altre aziende? che non rispettano i vari basilea? che chiudano , e i piccoli imprenditori ? si ammazzino cosa volete che possa interessare alle banche .

Già peccato che le pmi in italia siano 4.100.000 , ancora per poco credo, ma non spiega Messina che garanzie hanno dovuto rilasciare a fronte di questi " impieghi " ,

il 10% dei signori che detengono il 49% della ricchezza italiana dovrebbero inizare a preoccuparsi e anche molto, la ricchezza per la pace sociale và distribuita, altrimenti poi il popolo se la distribuisce da sola.

mi farebbe piacere se tra i frequentatori del forum ci fosse qualche funzionario di banca che replicasse.

felicità

Modificato: da emgus
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Se un piccolo imprenditore,a fronte di fidi,può dare in garanzia un milione di euro,questo milione di euro non sarà in denaro ma in immobili,e ti posso assicurare che senza liquidità questi non danno un bel niente.

Per quanto riguarda le risposte da parte di funzionari devono essere di livello,perchè solo direttori o quadri vari contano come il due di picche.

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infatti , garanzie in immobili e magari anche la moglie in pegno e la sottoscrizione di prodotti finanziari ( leggi " derivati " ) capestro previa negazione del castelletto di sconto, scoperto di cc , anticipo fatt ecc, il famoso " impiego ".

ho realizzato i primi videogiochi da bar ( anni 70 ) mi venne a trovare un direttorei di banca ( cosa oggi impensabile ) mi chiese di che cosa avevo bisogno , non aveva mai visto un videogioco , lo invitai a giocare , dopo mezz' ora lo chiamai, mi risposte " ancora una partita e arrivo " mi disse " quanto le serve? " , concordo, oggi i direttori di banca non hanno nessun tipo di potere, anzi uno ce l'hanno quello di dire sempre no, e hanno un orgasmo preverso mentre lo dicono.

felicità

Modificato: da emgus
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Quando io aprii la mia attività,negli anni ottanta,la banca mi offrì praticamente tutto,senza che io chiedessi nulla,oggi vedo miei colleghi non solo annaspare ma proprio affogare nei debiti.

Non basta più dare in pegno la casa,volendo anche la moglie :hahaha:,loro vogliono a garanzia soldi,con i quali venderti di tutto,se poi sono derivati ancora meglio così fanno prima a prenderteli.

Il problema è uno solo:fino a quando i nostri legislatori si comportano da camerieri con queste congreghe,mai usciremo da questo tunnel,hanno salvato la finanza,il prezzo da pagare mi pare un po'alto. :ciao:

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Caro Emgus, ciò di cui tu parli è verissimo, ma, purtroppo, ri-purtroppo, è appena la punta di un iceberg di cui non si conosce neppure la profondità.

Il problema reale, la causa prima del cataclisma che da alcuni anni a questa parte ha sconvolto il nostro assetto economico, ha un’origine esclusivamente finanziaria, è una causa studiata a tavolino dagli esponenti di quella versione aggiornata del brigantaggio che è l’altissima finanza e le Banche.

Se non si parte da questo, non si assimila questo, e non ci si comporta politicamente in conseguenza di questo, il perfezionamento della nostra condizione di schiavitù sarà reso perfetto entro non molto tempo. Nessuno si senta al sicuro, non commettete questo errore, arriveranno alle tasche di tutti, e attraverso il controllo delle vostre tasche controlleranno persino i vostri zebedei.

Qui appresso allego un testo dell’avvocato Alfonso Marra (dal sito “Signoraggio.it”), che introduce alla comprensione di questa terrificante arma di controllo/potere/dominio (il ternario infernale) che è il signoraggio bancario. Leggete senza fretta, perché si tratta di cose che hanno un rapporto diretto col disagio di molti, oggi, e ne avranno con quello di tutti, domani.

Premetto che ci sono molti siti che parlano di signoraggio, e tra questi, alcuni trattano anche varie e variegate ipotesi di “complotto globale”. Ri-premetto, che da queste ipotesi (erroneamente chiamate “teorie”; giacché una teoria è un’ipotesi provata, e di provato in molte ipotesi complottiste non vi è nulla) io mi dissocio totalmente; mentre faccio mia la 100% la denuncia del signoraggio bancario.

Leggete e traetene le inevitabili conseguenze; ecco il testo:

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Indisturbate, sotto gli occhi della magistratura, le banche centrali, tra cui la Banca d’Italia (BdI) e la Banca Centrale Europea (BCE), incredibilmente private, praticano il crimine del signoraggio primario, mentre le banche di credito praticano l’ancor più grave signoraggio secondario.

Crimini realizzati, come vedremo, in modo tale che le ‘dinastie’ – una ‘cupola’ che controlla di fatto le banche nel mondo – realizzino anche, mediante degli immensi falsi in bilancio, due ulteriori obiettivi.

Il primo, il furto, agli azionisti delle banche di credito (quindi ‘azionisti’ indiretti anche della BdI e della BCE), dei proventi dello stesso signoraggio primario e secondario.
Il secondo, un’evasione fiscale maggiore delle tasse sia pagate che evase dal resto della società.

Proventi del signoraggio che, dopo averli rubati, la ‘cupola’ ricicla mediante centrali interbancarie mondiali, tra cui innumerevoli fonti Internet indicano la Clearstream, l’Euroclear, la Swift e altre.

Dopo averlo infatti segretato già dalla nascita della Repubblica fin negli atti del Parlamento (con gli omissis), si è ‘scoperto’ che la BdI è di privati (85% banche, 10% assicurazioni, 5% apparentemente dell’INPS), come gran parte delle altre banche centrali; fra cui la BCE, che è al 14,57% della BdI, e quindi dei suoi proprietari.
Una privatezza di cui, da quando, pochi anni fa, la si è scoperta, si cerca di sminuire la rilevanza, ma che è la causa della miseria e del malessere del mondo.
Signoraggio primario della BdI/BCE e delle altre banche centrali che consiste in quel che segue.

1) Nello stampare continuamente le banconote al costo della carta e dell’inchiostro o nel creare il denaro elettronicamente con un click (dal 1929 non occorre alcun corrispettivo in oro, ma è una favola che prima occorresse). Banconote i cui numeri di serie non sono progressivi e dei quali non si conosce il significato, sicché la loro quantità, nota solo a loro, è fuori dal controllo sociale.

2) Usarle (al valore in euro, dollari ecc. su esse stampato) per comprare dagli Stati – udite udite – un pari importo in titoli del debito pubblico (BOT, CCT, BPT, CTZ).

3) Vendere i titoli alle aste, riprendendosi i soldi e lasciando allo Stato il ‘debito pubblico’ inventato mediante questo crimine.

4) Realizzare il predetto falso in bilancio iscrivendo fraudolentemente al passivo l’importo delle banconote stampate a costo tipografico o create elettronicamente allo scopo di ‘pareggiare’ iscrivendo all’attivo i titoli o il ricavato della loro vendita, e di occultare così queste enormi somme.
Un occultamento al quale (fermo restando che, come vedremo, le tasse sono illecite), all’aliquota del 50%, consegue un’evasione fiscale per un importo pari alla metà delle banconote emesse o del denaro elettronico creato per ‘acquistare in contropartita’ il debito pubblico, il solo pagamento dei cui interessi è sufficiente a rovinare la società.
Un fenomeno prima di produzione incontrollata e da falsari del denaro e poi, come vedremo, di cinquantuplicazione del suo uso a opera delle banche di credito (signoraggio secondario), che è la causa sia dell’inflazione che dell’attuale, illecito sistema fiscale, creato anche a fini di dominio dei cittadini criminalizzandoli quali evasori, riciclatori ecc.
Crimini che, tra l’altro, fermo restando l’obbligo dello Stato di pagare ai compratori alla scadenza i titoli già emessi con i promessi interessi, rendono responsabili del ‘debito pubblico’ le ‘dinastie’ e, per esse, la BdI/BCE, avendone esse (non lo Stato) riscosso il corrispettivo.

5) Riciclare, nel modo già detto, il denaro così truffato.

Fenomeni che hanno stravolto il mondo, a partire da ciò che si definisce inflazione, che è tutt’altro da ciò che si ritiene, perché è frutto della produzione del denaro a opera di falsari.

Osserviamo infatti che se, ad esempio, il denaro globale è 100, e un falsario (è un falsario chiunque produca denaro ma non sia lo Stato, e quindi anche le banche) ne crea un altro ammontare pari di nuovo a 100, nel momento in cui lo mette in circolazione (lo spende), da un lato si appropria indebitamente di metà della ricchezza reale, e dall’altro porta a 200 il denaro globale, per cui ne diminuisce del 50% il potere di acquisto, ovvero determina una (cosiddetta) inflazione del 50%.

Inflazione che non si verifica se è lo Stato a produrre il denaro.

Questo perché lo Stato, per legge, può poi erogarlo solo a corrispettivo di beni, prestazioni, diritti ecc., ovvero inverandolo (facendoselo coprire) mediante il parallelo incremento della ricchezza reale che riceve in cambio, per cui il potere di acquisto del denaro rimane invariato, dato il parallelo incremento del denaro e della ricchezza reale.

Inveramento (processo che ho definito io) che non c’è quando a produrre il denaro è un falsario (una banca), perché il falsario lo assegna a sé senza prima coprirlo, e solo dopo lo mette in circolazione spendendolo.

Definisco quindi inflazione quel fenomeno che si verifica quando, avendo dei falsari introdotto del denaro non inverato mediante lo spenderlo, abbiano così causato (oltre che un incremento della percentuale del denaro nelle loro mani che, appena speso, si traduce in un aumento della percentuale di ricchezza reale di loro proprietà) un incremento del denaro globale senza un incremento della ricchezza, e quindi una diminuzione del potere di acquisto del denaro.

Considerazioni dalle quali si deduce anche che i cittadini hanno il potere di inverare i soldi (chiunque li produca) per il sol fatto di riceverseli, perché sussiste la presunzione di fondo che non li ricevano a titolo gratuito, ma sempre coprendoli con la prestazione, il bene o il diritto che offrono a corrispettivo.

Un quadro nel quale, se un falsario ‘presta’ dei soldi a un ignaro cittadino, che li spende mettendoli irrimediabilmente in circolazione, ma poi viene a sapere della loro falsità e può provarla, nulla dovrà al falsario, sia perché il falsario nulla gli ha dato, e sia perché il corrispettivo dello spendere quei soldi il cittadino lo otterrà dalla collettività, non dal falsario; sicché è alla collettività (allo Stato) che dovrà restituirli.

Motivi per i quali sostengo di seguito che fidi, mutui, quinti di stipendio ecc. non vanno restituiti alle banche, e che se si vogliono rendere veri i ‘debiti’ dei cittadini verso di esse, per poterli poi esigere, occorre prima confiscarle e nazionalizzarle, essendo altrimenti i loro crediti inesigibili in quanto crediti di falsari e di truffatori.

Cose la cui eliminazione, e crediti la cui riscossione, renderà ricchissimo lo Stato debellando anche la drammatica demonetizzazione pilotata dalle banche per indebolirci e dominarci.

Infatti, nel momento in cui il denaro è prodotto dallo Stato, sicché produrlo non causa inflazione, ne va stampato un adeguato quantitativo, perché ciò incrementa gli scambi ed è benefico per l’economia.

Accuse di violazione degli artt. del codice penale n. 241, 283, 648 bis, 501, 501 bis, 416, 61 ecc. che vanno ai soli beneficiari diretti e consci di questi delitti.
Opera di falsificazione delle Banche Centrali (signoraggio primario), a cui si aggiunge quella delle banche di credito (loro proprietarie) attraverso il meccanismo del ‘moltiplicatore monetario’ (signoraggio secondario).

Moltiplicatore monetario in virtù del quale le banche, secondo prassi che una prona e scellerata dottrina di regime dà per scontate, ma sono il massimo della criminalità, realizzano prestiti per un ammontare 50 volte maggiore del denaro che detengono.

In sostanza, se Tizio versa su Banca Intesa SanPaolo (proprietaria del 44,25% di BdI) 100.000 euro, essa banca tratterrà il 2% circa come riserva (le cifre e le percentuali sono approssimative, conta il concetto), e presterà il 98% che, una volta depositato in un’altra banca, di nuovo, a cascata, sarà prestato al 98% all’infinito.

Finché, non la singola banca, ma il sistema bancario, attraverso un giro di prestiti di un importo ogni volta più basso del 2%, avrà azzerato i 100.000 euro iniziali, ma avrà lucrato interessi su prestiti per 5.000.000.

Un usare 50 volte sempre lo stesso denaro che serve a monetizzare la società e non arreca, di per sé, vantaggi alle banche (gliene arreca molti, fermo restando però che ogni volta che una banca presta a taluno c’è un altro a cui deve restituire), ma serve loro per lucrare illecitamente interessi su ognuno di questi prestiti di denaro altrui, per i quali hanno diritto solo al compenso per il servizio (che già riscuotono), mentre gli interessi devono andare ai proprietari del denaro, e allo Stato per i prestiti frutto della cinquantuplicazione.

Interessi cinquantuplicati che costituiscono una creazione di denaro dal nulla in loro vantaggio che si realizza come effetto di ogni forma di ‘versamento’ o di pagamento, ovvero anche attraverso l’uso degli assegni, delle carte di credito, dei bonifici ecc.

Se infatti Caio paga a Tizio 1.000 euro con una carta di credito, un assegno o un bonifico, la banca addebita a Caio 1.000 euro inverati, perché abbiamo detto che il cittadino il denaro non può crearlo dal nulla.

1.000 euro che si configureranno come la costituzione presso la banca di un fondo che essa userà per fare pagamenti o prestiti al 98% come sopra cinquantuplicati lucrando anche qui i predetti interessi su denaro altrui.

Meccanismi di moltiplicazione i cui proventi (signoraggio secondario) non vanno nemmeno essi agli azionisti, ma vengono di nuovo sottratti dalla ‘cupola’ attraverso complessi falsi in bilancio e trucchi il cui effettivo accertamento richiede che una magistratura molto specializzata entri finalmente con i suoi poteri nel profondo del sistema, anziché astenersene garantendo che vi fioriscano ogni genere di imperscrutabili mostruosità.

Meccanismi di moltiplicazione del denaro a opera di falsari che non possono che provocare una continua svalutazione che però non si avverte, o si avverte meno, perché è neutralizzata dall’altrettanto continua grande diminuzione dei costi frutto della crescente meccanizzazione\semplificazione dei processi produttivi, commerciali ecc.

Quanto poi all’attuale sistema fiscale è illecito perché il grosso delle tasse e delle imposte serve per rastrellare denaro inverato da usare per acquistare il denaro da inverare dalle banche.

Tasse e imposte destinate all’acquisto del denaro dalle banche che non serviranno quando lo Stato il denaro lo stamperà da sé.

Un nuovo sistema in cui potrà bastare un’unica imposta (potremmo definirla la ‘generale’) da pagarsi – senza compensazioni tra dare e avere – su ogni consumo di beni, prestazioni, servizi ecc. in una misura variabile, in ipotesi, dall’1% al 20%.

Meccanismi fraudolenti che, tra signoraggio primario e secondario, processi inflattivi a loro vantaggio, tasse evase e fiscalità illecita, stanno consentendo alle dinastie che governano le banche di rastrellare un’incredibile quantità di denaro e di spingere gli Stati e le stesse banche, sia di credito che centrali, al fallimento per demenziali fini di dominio. Dominio che stanno poi follemente usando per distruggere il pianeta.

Motivi tutti per i quali, così come si può sostenere che non è dovuta a un ladro la restituzione di un prestito di somme rubate, si può sostenere nelle cause che non è dovuta alle banche la restituzione dei fidi, mutui, quinti di stipendio ecc., essendo essa dovuta al vero proprietario: la collettività.

Logica in cui non è dovuto nemmeno il pagamento delle attuali imposte e tasse.

Contestazioni che vanno fatte salvaguardandosi con ogni indispensabile strategia giudiziaria e, specie per i mutui e le imposte, continuando, se possibile, nel mentre a pagarli.

Cause in cui bisogna addurre anche, in subordine, ciò che la giurisprudenza già riconosce: come l’illegittimità di anatocismo, accredito tardivo dei versamenti, commissione di massimo scoperto, usura ecc.

Conquiste giurisprudenziali ora in forse a causa delle cinque leggi illegittime regala-soldi alle banche, quattro delle quali recentissime, contro le quali spero però riusciremo presto a condurre a buon fine l’opera di abrogazione, o in via referendaria, mediante il Comitato promotore del referendum per la loro abrogazione, o mediante la loro bocciatura da parte della Corte costituzionale (vedi da www.marra.it i ricorsi per anticostituzionalità che io stesso ho formulato).

Citazioni impostate cioè in modo da ottenere già in primo grado l’accoglimento anche solo parziale delle subordinate (per importi sovente elevati), per poi proseguire, per il resto, in appello e in cassazione, in attesa che, in breve, la giurisprudenza si evolva.

Come pure vanno promosse le cause contro le tasse e le imposte, formulando anche qui, quale domanda principale, la richiesta che venga pronunziata la loro non debenza stante la illiceità del sistema fiscale e, quali subordinate, tutte le altre ordinarie richieste.

Cupola che ha imposto al mondo le sue regole codificandole nei sistemi fiscali vigenti o nei famosi accordi di Basilea, di cui tutti si riempiono ridicolmente la bocca, ignorando che sono solo dei volgari accordi illeciti tra privati.

Cose che ora, per la verità proprio in seguito alla vasta diffusione di questo documento, sono divenute note.

Cose da eliminare attraverso la nazionalizzazione o delle banche o comunque della produzione del denaro in via primaria o secondaria, in modo che lo Stato, quando ha bisogno di denaro, possa semplicemente stamparlo, o crearlo virtualmente (accade già perché lo Stato crea le monete di metallo, che però sono solo il 2% delle banconote).

Vanno inoltre pareggiati gli interessi passivi e attivi in modo che vadano ai proprietari dei soldi, e quelli frutto del moltiplicatore monetario vadano allo Stato.
Interessi, quelli bancari, peraltro generalmente usurai. Usura che – consistendo il signoraggio secondario, come abbiamo visto, nell’appropriarsi indebitamente di interessi cinquantuplicati sui prestiti di denaro altrui – ne costituisce quindi la forma estrema.

Stampa delle banconote e creazione del denaro virtuale da parte dello Stato che richiede una modifica del trattato di Maastricht però aggirabile confiscando e nazionalizzando le banche e/o eliminando i fattori di criminalità dal loro operato.

Trattato, accordi e sistemi fiscali scritti di pugno dalle banche, e con i quali hanno tentato di rapinare gli Stati della sovranità economica per ricettarla a queste cosche, ma senza potervi riuscire, perché resta il contrasto con tutti i principi fondamentali della Costituzione Italiana, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e con tutti gli altri principi di ogni altra norma.

Stampa dei soldi da parte dello Stato non indispensabile anche da varie altre angolazioni, essendo sufficiente che lo Stato li paghi alla BCE/BdI al mero costo tipografico, o anche solo che le banche centrali iscrivano come è ovvio all’attivo le banconote che creano e vi paghino le tasse: cosa che non risolve tutto il problema, ma basta ad arricchirci e a evidenziare la criminalità dell’attuale sistema.

Prassi – queste della BCE come della Federal Reserve eccetera, nonché dei sistemi fiscali – contro le quali non è vero che nessuno e nessun Paese può nulla, perché non appena magistratura, politica e informazione inizieranno a fare il loro dovere questi mostri saranno sconfitti in un baleno; e se non lo faranno saranno travolti lo stesso insieme ai loro mezzani grazie a Internet: la nuova alleanza.

Alfonso Luigi Marra

PS. Le mie tesi in tema di signoraggio secondario originano da importanti rettifiche che devo allo sforzo disperato fatto, una notte, nonostante le mie dure reazioni, da mio figlio Giulio per persuadermi di un errore in cui ero incorso.

Avevo intuito nel 1980 l’aspetto cruciale di quello che avrei poi saputo essere il signoraggio secondario, ma ho appreso della privatezza delle banche centrali e del signoraggio, con sommo stupore, solo nell’estate del 2006, da Euroschiavi, il libro del mio amico Marco della Luna. Proseguendo l’analisi, ho poi impiegato sei mesi per definire ciò che ho chiamato ‘inveramento’ (che considero essenziale per la comprensione del signoraggio), nonché il concetto di ‘svalutazione’ e le altre cose non note alla precedente letteratura in materia di cui a questo foglio. Ora però che è scritto, e per leggerlo basta un quarto d’ora, mi chiedo quanto impiegherà per capirle la magistratura.

I veri colpevoli del signoraggio, della rovina della società, e ora anche delle tremende conseguenze dell’involuzione climatica, sono i magistrati, perché hanno il potere di interrompere questi crimini, ma non lo esercitano per motivi meglio noti a loro.

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Grazie Satori, come al solito tanti spunti interessanti nei tuoi post.
Mi piace questa frase (o forse mi piace crederci):

questi mostri saranno sconfitti in un baleno; e se non lo faranno saranno travolti lo stesso insieme ai loro mezzani grazie a Internet: la nuova alleanza.


Non trovo giusto invece che la colpa di tutto alla fine viene data ai magistrati (ma forse c'era un pizzico di ironia in questo colpevolizzarli? "..colpevoli del signoraggio, della rovina della società, e ora anche delle tremende conseguenze dell’involuzione climatica..")

Chi è testimone di un reato e non fa nulla per punirlo, tutt'al più potrà essere considerato complice dei veri colpevoli.

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J-J,

mi scrivi, citando:

"questi mostri saranno sconfitti in un baleno; e se non lo faranno saranno travolti lo stesso insieme ai loro mezzani grazie a Internet: la nuova alleanza".

Molto pericoloso, moltissimo!! Potenzialmente letale! Internet non è il Santo Graal!! Sta’ attentissimo a non commettere il più antico, monotono e classico degli errori: scambiare l’ordine dei mezzi con l’ordine dei fini.

Internet è un mezzo, solo un mezzo, non diverso, nella sostanza, da un utensile, come una scopa, una zappa, o un rasoio. Tutti e tre gli strumenti possono avere un uso improprio; con un rasoio ti puoi tagliare la barba o puoi uccidere e torturare

Diffidando della natura umana, di conseguenza diffido dei mezzi cui questa può avere accesso, esattamente nella misura della loro potenza. E Internet è strapotente…

Pertanto, senza un ordine dei fini, che significa senza una precisa e coerente visione del significato dell’uomo, nella sua duplice valenza di essere individuale e sociale, è praticamente certo che l’utilizzo politico di Internet arrecherà il massimo delle perniciosità. (Credo sia lampante a cosa mi riferisco).

Quanto alla magistratura italiana, mi appare abbagliante, come la giornata che Dio mi ha donato oggi, che essa seleziona i propri obiettivi, non in vista del bene comune, ma tenendo esclusivamente conto di interessi di talune botteghe; in primo luogo la propria. Sennò, scusa, dimmi tu, come si spiega il suo totale e corale silenzio sulla più straordinaria truffa mai ordita ai danni di una collettività, dall’inizio della Storia conosciuta ad oggi? Scusa ancora (rimanendo nel cortile di casa nostra, e per limitarmi ad un solo caso tra migliaia che potrei citare), hanno fatto esaminate le mutande di una poveracrista marocchina da una dozzina di superesperti, ma non hanno trovato una sola frazione di istante per scrivere una riga sul gansterismo finanziario che ci sta riportando all’età delle piramidi??

J-J, je t'aime. ma non sposare cause indifendibili…

Modificato: da Satori
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uso internet per lavoro, per cercare prodotti in tutto il mondo , sono su facebook per essere magari trovato da qualche amico con cui ho fatto il militare, oltre questo ritengo che serva a poco, questa mania di essere sempre connessi e chattare continuamente, cambio il cell quando non trovo più le batterie di ricambio , non amo avere troppi scambi con il mio prossimo , a meno che non si incontrino persone veramente interessanti, mi piace passare delle ore da solo , sarà grave? mangio poco , voglio morire in salute e ... non sudato, sono andato ai funerali di molti sportivi.

Stare da soli , in silenzio per ore, ascoltare che cosa la nostra spiritualità ci dice, solo con il silenzio c'è speranza di avere suggerimenti da altre dimensioni, adesso nevica, la neve è silenziosa meno petulante della pioggia, ho la fortuna di avere dei magnifici alberi ed osservare la neve che lentamente si posa.

Per quanto riguarda la magistratura ... stendiamo un velo pietoso ma molto pietoso, una casta iper protetta, il grosso problema è che la politica non sapendo governare ha delegato il potere alla magistratura, notate, tutti i giorni si legge " è stata aperta un inchiesta da parte della magistratura " avrei piacere di leggere anche: " il giorno x la magistratura ha chiuso l'inchiesta aperta nel Giugno del 97 "

felicità

Modificato: da emgus
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Emgus hai descritto uno scenario invidiabile (la neve che si posa, gli alberi, il silenzio..), tutto questo è molto introspettivo. D'altro canto per risolvere certe questioni occorre "unirsi" ad altri.. detto che fare una cosa non esclude l'altra, quale mezzo meglio di internet per creare queste unioni, o "alleanze" come le chiama l'avv Marra?

Satori, ho solo riportato una frase dell'articolo che ci hai proposto, ma lo stesso Marra mi sembra abbastanza convinto ("..questi mostri saranno travolti grazie a internet..").

Certo ogni medaglia ha due facce e uno strumento potente, di per se non è ne buono ne cattivo.

Riguardo la magistratura: cosa ci guadagna a non aprire inchieste su questo problema? forse la cupola cui si fa riferimento nell'articolo è formata dagli stessi magistrati?

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La cupola, J-J, è il Potere, che non ha volto, ma infinite maschere, di cui magistratura e finanza corsara sono tra le più feroci; non ha frontiere, perché il suo potere seduttivo sta in quello stato senza spazio che è la mente umana.

Le “alleanze” si squagliano al primo raglio di asino, se il collante non è una visione dell’uomo e della sua ragion d’essere su questo mondo che sia condivisa. Si può parlare di questa visione attraverso un mezzo come Internet, che però mezzo resta.

Due parole sul bel post del caro amico Emgus le spendo dopo; adesso devo fare un po’ di spesa.

Sapete che le lattughe sono una miniera di sostanze miracolose?

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Se è vero come è vero che l'uomo si è evoluto rispetto agli altri primati grazie al fatto che comunica , farei attenzione a giudicare internet un mezzo come tutti gli altri, visto che è il mezzo di comunicazione per eccellenza. Il fatto che un idea o un concetto balzano da un capo all'altro del pianeta in pochi secondi, secondo me , presto ci farà uscire da Matrix, come leggevo in un altro 3ad.

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uso internet per lavoro, per cercare prodotti in tutto il mondo , sono su facebook per essere magari trovato da qualche amico con cui ho fatto il militare, oltre questo ritengo che serva a poco, questa mania di essere sempre connessi e chattare continuamente, cambio il cell quando non trovo più le batterie di ricambio , non amo avere troppi scambi con il mio prossimo , a meno che non si incontrino persone veramente interessanti, mi piace passare delle ore da solo , sarà grave? mangio poco , voglio morire in salute e ... non sudato, sono andato ai funerali di molti sportivi.

Stare da soli , in silenzio per ore, ascoltare che cosa la nostra spiritualità ci dice, solo con il silenzio c'è speranza di avere suggerimenti da altre dimensioni, adesso nevica, la neve è silenziosa meno petulante della pioggia, ho la fortuna di avere dei magnifici alberi ed osservare la neve che lentamente si posa.

Per quanto riguarda la magistratura ... stendiamo un velo pietoso ma molto pietoso, una casta iper protetta, il grosso problema è che la politica non sapendo governare ha delegato il potere alla magistratura, notate, tutti i giorni si legge " è stata aperta un inchiesta da parte della magistratura " avrei piacere di leggere anche: " il giorno x la magistratura ha chiuso l'inchiesta aperta nel Giugno del 97 "

felicità

L’amico Emgus ha parlato della dimensione spirituale delle neve, facendoci partecipe delle sue bellissime considerazioni. In effetti, presso tutti i popoli delle Terra (mi riferisco all’epoca prima della collettiva uscita di senno), la neve ha rappresentato un’esperienza di cui, il lato emotivo, rimane il meno interessante.

Qui mi piace esporre il significato simbolico dalla neve presso due culture diversissime, lontane nello spazio terrestre, ma prossime, in modo impressionante, nello spazio dello Spirito: la cultura dell’area nippo-cinese, e quella dei pellerossa.

Nel primo caso, la neve simboleggia la purezza dell’intento del guerriero o del monaco nel trascendere la visione delle mente offuscata dal turbinio dei pensieri e delle passioni. Ciò è associato, come presso tutti i popoli della Terra, al significato dell’acqua che cade dal Cielo, sia sotto forma di gocce, che di cristalli.;L’acqua celeste è simbolo di Spirito che visita la terra; sia fecondandola fisicamente, sia facendo sorgere la Luce nel cuore degli uomini. La neve si lega, poi, in modo strettissimo al simbolismo dei fiori di ciliegio, che rappresentano l’effimero nella sua essenza, e la bellezza dolce e struggente proprio della basica inconsistenza anche di cose meravigliose come le “cascate di fiori di ciliegio”. Dunque, neve e fiori di ciliegio si legano in una sintesi perpetua di morte rinascita. Faccio appena notare che il frutto del ciliegio è rosso sangue, e che lo stesso calice è di un rosa carico tendente al rosso; mentre la neve, ovviamente bianca, rappresenta, ad un certo livello di simbolismo, la morte, che, nell’area qui considerata, “veste di bianco”. Ecco di nuovo morte e vita, legate in modo inscindibile.

Il secondo caso, è quasi sovrapponibile al primo; anche qui, il rosso è un colore sacro, direttamente collegato al sangue. Anche qui, il bianco simboleggia privazione, lutto, perdita; mentre il nero è legato all’”apertura del cuore” e alla gioia (salvo che, se ricordo bene, per i Cherokee). Di specifico, soprattutto nelle culture delle etnie del nord e delle regioni artiche, la neve ha un ruolo importante nel mito della creazione del mondo, e nella fertilità della terra.

Vorrei qui condividere un breve brano sulla neve come stato della mente.

“… Così, mentre procedeva, ad un certo punto, quasi col bagliore d’una rivelazione, per la prima volta vide la neve.

Si lasciavano cadere timidi e pudichi, quasi danzando e dondolando, come bimbi su un’altalena. Accarezzavano festosi l’aria, nella loro infinita felicità ed innocenza. Breve, assoluta eternità. Ciascun fiocco era definitivo, e la sua relazione con tutti gli altri rimandava ad un’armonia che fondava sulla spontaneità di Ciò che non ha origine né fine

Così, se quasi tratteneva il respiro, dilatando l'attenzione poteva sentire per brevi momenti il "suono della neve". Era una melodia talmente astratta che non si sarebbe potuto dire in alcun modo se fosse un evento del mondo fisico o non corrispondesse, invece, ad una mera rappresentazione mentale. Forse si formava nel momento in cui i cristalli si infrangevano contro la tuta o anche, probabilmente, quando, nel corso della danza, urtavano tra di loro. O forse era proprio l'istante della collisione finale, in cui la formidabile architettura dei cristalli collassava, e loro si adagiavano nel letto su cui già riposavano innumerevoli fratelli, ad accendere quel breve canto rarefatto, come un’ultima, trasparente, sorridente, laude alla vita. Beatitudine …”

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Per concludere:

la vita è un o stato della mente.

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Se è vero come è vero che l'uomo si è evoluto rispetto agli altri primati grazie al fatto che comunica , farei attenzione a giudicare internet un mezzo come tutti gli altri, visto che è il mezzo di comunicazione per eccellenza. Il fatto che un idea o un concetto balzano da un capo all'altro del pianeta in pochi secondi, secondo me , presto ci farà uscire da Matrix, come leggevo in un altro 3ad.

Non condivido l'ottimismo, nè comprendo su cosa si basa. "Uscire da Matrix", per usare questa metafora, non ha alcun rapporto con uno strumento di comunicazione, ma solo ed esclusivamente, col passaggio dallo stato di sogno a quello di veglia. Questo atto può aver luogo solo per un "moto" interno, mentre uno strumento è nella sua stessa definizione un oggetto esterno.

Temo fortemente che Internet si stia avviando a diventare l'idolo del tempo presente.

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@Satori

Io dico che se la comunicazione è stata cosi importante per l'evoluzione umana, uno strumento, internet, che permette scambiare informazioni , idee , punti di vista, in modo immediato ,senza confini ed in libertà, non può non avere delle conseguenze, che in questo caso secondo me porteranno ad un evoluzione interna, proprio a quel passaggio dallo stato di sogno a quello di veglia di cui parli.

per esempio un amico mi manda tramite whats up un video di un discorso del presidente uruguaiano fatto in un congresso sullo sviluppo sostenibile (credo) cioè questo

http://www.youtube.com/watch?v=3SxkMKTn7aQ

non pensi che lo scambio di questo tipo di discorsi non contribuisca proprio ad attivare quel moto interiore cui accennavi?

Sò che sono offtopic, chiudo la parentesi.

Modificato: da Dstrange
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@Dstrange

Mi spiace dover insistere, ma sei in errore; vedi un rapporto di causazione dove non è possibile esservene uno. Cerco di spiegare perché affermo questo.

Asserisci che la comunicazione è stata importante per l’evoluzione umana (io evito per quanto possibile il termine “evoluzione”, giacché lega il suo significato all’ipotesi evoluzionista, che, per come è comunemente intesa, respingo in toto, in quanto falsa), pertanto, mi dovresti consentire di usare il termine “sviluppo”. Direi che, affermando questo, sei in torto per difetto, oppure hai ragione per eccesso; in altri termini, un fatto certo è che non vi potrebbe essere alcuna attività cognitiva umana, in assenza di comunicazione.

Ora, salvo casi di extrasensorialità, la comunicazione avviene tramite le forme simboliche della parola, rese intellegibili da una grammatica; in altri termini, si comunica attraverso un linguaggio fatto di simboli verbali (qui tralascio di proposito altre forme di comunicazione, come quella corporea, e altre).

Per millenni, il solo mezzo di comunicazione è stata la trasmissione diretta; intere “biblioteche” si trasmettevano, parola per parola, da una generazione all’altra. Il Mahabharata, per dirne una, è composto da quasi 100.000 (centomila) strofe, divise in 18 libri, narra di fatti aventi inizio circa nel 3200 A.C., ed è la più estesa opera letteraria dell’umanità. Ebbene, non solo ci è giunto pressoché intatto, senza il supporto di sua maestà Internet, ma (almeno a mia conoscenza) non risultano fonti scritte anteriori al ’600 A.C.

Cosa voglio mostrare con questo? Beh, a me appare evidente che una cultura può produrre una complessità e profondità prodigiosa, in completa assenza, non solo di Internet, non solo della carta stampata, ma persino dell’opera di amunuensi; e quindi, con la sola comunicazione orale.

Non solo. Vorrei chiederti, Dstrange, secondo te che rapporto esiste tra la velocità e la corposità di una comunicazione, e la qualità del suo contenuto? Ti anticipo che per me non ce n’è nessuno, ed anzi direi che la velocità, la facilità e indiscriminata neutralità della comunicazione, hanno, semmai, prodotto uno schiera enorme di alienati mentali, che sarebbero rimasti dei comuni falliti, se non avessero ricevuto da Internet il colpo di grazia. Sto pensando alla enorme (e sempre crescente ) quantità di anime perse che sono cascate nelle rete di tanti adescatori (di professione) dello scontento e delle frustrazioni che crea questa nostra moribonda cultura. Non fosse chiaro, farò degli esempi.

Dunque,

se è vero che culture millenarie hanno mantenuto intatti patrimoni inestimabili, persino in assenza di una comunicazione scritta, e che anzi promuovevano il “risveglio” e la “liberazione”;

e se è vero che la nostra cultura, ipercomunicativa e attaccata alle mammelle di Internet, è una fabbrica di zombi (che sono i residenti di “Matrix”);

(se questo è vero), non solo appare, ma è evidente, che un rapporto tra il mezzo che veicola la comunicazione e la qualità liberatrice o anagogica della stessa non esiste.

Tu mi citi il caso del video del Presidente uruguaiano, e del fatto (?) che esso potrebbe promuovere il risveglio, o quantomeno aiutare un filino. Guarda, proprio non vedo come. A prescindere dal contenuto di X, e mettiamo che la sola vista X ci porti dritti al Nirvana, se tu mostri X a un cieco, o a un ritardato, ossia ad uno zombi, zombi rimarrà. Vedi Dstrange, di X, parlo di veri X, ne esistono tanti, e non da ora: sono X Il Vangelo, il Tao Tè Ching, le Upanishad, i Sutra; sono lì, disponibili, sempre, alla portata di tutti, non è roba radioattiva o che devi procurarti di contrabbando. Eppure la gente continua a preferire Mammona, ossia Matrix.

Si dorme, e si sogna... -_- (oggi alla velocità di internet)

Modificato: da Satori
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Ti ringrazio per la lunga e articolata replica , provo a rispondere passo passo, intanto il termine "sviluppo" sicuramente è più adeguato ma penso che si era capito cosa intendevo

"un fatto certo è che non vi potrebbe essere alcuna attività cognitiva umana, in assenza di comunicazione"

Questa citazione contiene in altre parole ciò ho detto io mi pare, a riguardo della importanza della comunicazione

"Per millenni, il solo mezzo di comunicazione è stata la trasmissione diretta; intere “biblioteche” si trasmettevano, parola per parola, da una generazione all’altra. Il Mahabharata, per dirne una, è composto da quasi 100.000 (centomila) strofe, divise in 18 libri, narra di fatti aventi inizio circa nel 3200 A.C., ed è la più estesa opera letteraria dell’umanità. Ebbene, non solo ci è giunto pressoché intatto, senza il supporto di sua maestà Internet, ma (almeno a mia conoscenza) non risultano fonti scritte anteriori al ’600 A.C.

Cosa voglio mostrare con questo? Beh, a me appare evidente che una cultura può produrre una complessità e profondità prodigiosa, in completa assenza, non solo di Internet, non solo della carta stampata, ma persino dell’opera di amunuensi; e quindi, con la sola comunicazione orale."

Sicuramente , solo che a questa cultura prodigiosa in quanti vi hanno fatto accesso? La differenza è che ora alcune di quelle strofe del Mahabharata ( dove li vai a trovare :-) hanno la possibilità di essere diffuse in modo capillare, tra la gente attraverso post in bakeca, twitt ecc... certo circola anche tanta spazzatura ma il punto non è questo. In sostanza credo oggi ci siano più possibilità di "svegliarsi"

"Vorrei chiederti, Dstrange, secondo te che rapporto esiste tra la velocità e la corposità di una comunicazione, e la qualità del suo contenuto? Ti anticipo che per me non ce n’è nessuno, ed anzi direi che la velocità, la facilità e indiscriminata neutralità della comunicazione, hanno, semmai, prodotto uno schiera enorme di alienati mentali, che sarebbero rimasti dei comuni falliti, se non avessero ricevuto da Internet il colpo di grazia."

Infatti neanche per me ve n'è alcuno non mi pare di aver detto la velocità della comunicazione ha a che fare con il contenuto, come sopra detto circola pure tanta spazzatura su internet , e sicuramente non è esente da rischi.

"Dunque, se è vero che culture millenarie hanno mantenuto intatti patrimoni inestimabili, persino in assenza di una comunicazione scritta, e che anzi promuovevano il “risveglio” e la “liberazione”;

e se è vero che la nostra cultura, ipercomunicativa e attaccata alle mammelle di Internet, è una fabbrica di zombi (che sono i residenti di “Matrix”);
(se questo è vero), non solo appare, ma è evidente, che un rapporto tra il mezzo che veicola la comunicazione e la qualità liberatrice o anagogica della stessa non esiste"

Può darsi che sia così , ma intanto penso che internet non abbia ancora espresso le sue potenzialità , anzi direi che siamo ancora agli albori di un cambiamento. I residenti di "matrix" a cui fai riferimento probabilmente sono attaccati ad altre mammelle. Intanto non dimentichiamo che M5S è il primo partito Italia grazie a un blog.

"Tu mi citi il caso del video del Presidente uruguaiano, e del fatto (?) che esso potrebbe promuovere il risveglio, o quantomeno aiutare un filino. Guarda, proprio non vedo come. A prescindere dal contenuto di X, e mettiamo che la sola vista X ci porti dritti al Nirvana, se tu mostri X a un cieco, o a un ritardato, ossia ad uno zombi, zombi rimarrà. Vedi Dstrange, di X, parlo di veri X, ne esistono tanti, e non da ora: sono X Il Vangelo, il Tao Tè Ching, le Upanishad, i Sutra; sono lì, disponibili, sempre, alla portata di tutti, non è roba radioattiva o che devi procurarti di contrabbando. Eppure la gente continua a preferire Mammona, ossia Matrix.

Si dorme, e si sogna... -_- (oggi alla velocità di internet)"

A prescindere dal contenuto di x ,riferendomi al video, e del fatto che potrebbe o meno aiutare un filino, la novità risiede nel fatto che quelle parole non sarebbero arrivate a me e probabilmente ad altri 450.000 esseri umani ( le visualizzazioni) se fossero state scritte su un libro o attraverso i mezzi che conosciamo tutti manovrati e controllati fino all'ultima parola.

Chiudo dicendo che la mia più che essere una previsione ottimistica è una speranza.

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“un fatto certo è che non vi potrebbe essere alcuna attività cognitiva umana, in assenza di comunicazione"

Questa citazione contiene in altre parole ciò ho detto io mi pare, a riguardo della importanza della comunicazione”

Infatti, non ti ho dato torto; l’ho solo evidenziato per paradosso ( sei in torto per difetto, oppure hai ragione per eccesso).

Quanto al resto, vedo che, riguardo all’essenziale, non sono ancora riuscito a spiegarmi. Vediamo se mi riesce adesso.

Uil nucleo del tuo ragionamento, mi pare, è sintetizzato nelle parole che seguono:

A prescindere dal contenuto di x ,riferendomi al video, e del fatto che potrebbe o meno aiutare un filino, la novità risiede nel fatto che quelle parole non sarebbero arrivate a me e probabilmente ad altri 450.000 esseri umani ( le visualizzazioni) se fossero state scritte su un libro o attraverso i mezzi che conosciamo tutti manovrati e controllati fino all'ultima parola”.

Secondo quanto hai scritto, la “novità” (e da qui la ragione della tua speranza) risiederebbe nel fatto che X è arrivato fino a te, e ad almeno altri 450.000 esseri umani; mentre (usato come proposizione avversativa subordinata) ciò non sarebbe successo se X fosse stato scritto su un libro, e, men che meno, se X fosse capitato nelle grinfie dei media controllati dal Grande Fratello; che avrebbe censurato, travisato o annacquato. Questo ho capito, confermi? Mettiamo di sì. Ora per vedere dove porta il tuo ragionamento, ipotizziamo due cose:

1°, X non si limita ad essere un messaggio contenente una verità qualsiasi; ma veicola la Verità In Sé, la Verità Assoluta; quella che pone fine ad ogni conflitto ed ogni ingiustizia, e che trasforma la Terra in un nuovo Eden. Quindi, nella nostra ipotesi, X ha un potere infinitamente maggiore del messaggio di questo Presidente sudamericano.

2°, questo X definitivamente liberatorio, e portatore di una felicità assoluta, non viene visto (o ascoltato, o appreso, ecc…) solo da 450.000 esseri umani; bensì da tutti i membri della specie umana.

Ci siamo? Ho posto due ipotesi, secondo una classico modo di argomentare in filosofia. Nessun trucco, nessun sofisma. Non dovessero andarti bene queste ipotesi, non c’è neppure bisogno che mi spieghi perché; opera tu la scelta. Oppure non fare alcuna scelta; giacché per dimostrare la completa illogicità del tuo ragionamento mi basta il caso da te addotto. Le ipotesi servono solo a rendere la sua assurdità più evidente. Supponendo che non trovi nulla in contrario, proseguo.

Vediamo: la scenario posto in essere dalle due ipotesi, non ti sa di già visto? Proprio no? La Verità, quella con la V maiuscola, non si è già mostrata a tutti gli uomini, nel corso della Storia, in molti modi, in molte lingue, porta da molti punti di vista e prospettive? Non continua a mostrarsi, inascoltata, irrisa, sbeffeggiata, profanata e vilipesa, ogni istante che battono le lancette? Spiegami, per favore, per quale arcano la Verità, ma anche la semplice verità (minuscola), dovrebbe essere finalmente riconosciuta, solo per il fatto di prendere forma per tramite dei pixel di un monitor. Per fatto che così può raggiungere tutti? Ma scusa, anche prima raggiungeva tutti, ed era (ripeto) inascoltata, irrisa, sbeffeggiata, profanata e vilipesa, ogni istante che battono le lancette. Perché un monitor dovrebbe compiere un prodigio di cui non sono stati capaci santi profeti e martiri? E’ questo il punto Dstrange! Ma ora voglio uscire del tutto dalla sfera spirituale, giacché capisco che a molti provoca l’orticaria. Restiamo sul piano della semplice logica, ossia della disciplina del corretto ragionamento; e limiamoci alle verità relative che da essa si possono dedurre. Così magari destiamo l’interesse di atei ed agnostici. Ebbene, dimmi, ma con franchezza, quante persone hai incontrato capaci di portare a termine un ragionamento che non si tagli la gola da solo? Tu stesso – ti parlo con franchezza, per rispetto, e non per supponenza – non ti sei finora accorto che il tuo ragionamento non sta in piedi neppure se lo incamici nel cemento armato.

“Intanto non dimentichiamo che M5S è il primo partito Italia grazie a un blog”.

Ecco, vedi, la “speranza” di cui mi hai parlato, porta a scambiare per cosa reale un’allucinazione. Ne parlo davvero malvolentieri, e solo per non darti l’idea che voglia sottrarmi. Dimmi, cosa dovrebbe dimostrare che M5S è il primo partito d’Italia grazie al Blog? Questo, che è un fatto, ha un lontano, magari flebile, rapporto con la comprensione, da parte di chi lo vota, di ciò che è vero e ciò che è falso? I sostenitori di M5S sono turbe di filosofi con diretto, o indiretto, accesso alla verità? Sono rappresentanti di una nuova umanità eticamente superiore? E se non lo sono, che importa se questo insieme di persone è stato messo assieme da un blog? E che rapporto ha col nostro tema? I movimenti di massa, caro Dstrange, seguono il determinismo cieco della psicologia delle folle; ben noto a manipolatori e demagoghi. Gustav Le Bon scrisse parole definitive su questo tema, nel suo magistrale saggio “Psicologia delle folle”. Mussolini dichiarò senza esitazione (testuale):

Ho letto tutta l'opera di Le Bon , e non so quante volte abbia riletto la sua "Psicologia delle folle" E' un opera capitale alla quale ancora oggi spesso ritorno".

Hitler, Lenin, Stalin, Peron, conoscevano perfettamente le sue opere; ma qui parliamo ancora di gente seria. Il guitto che capeggia M5S (finché dura il suo effimero tempo), della raffinatezza della trattazione di Le Bon ha colto solo il livello più infimo: la rabbia. M5S è un collettore di rabbia, frustrazione, speranze sempre tradite, aspettative palingenetiche, miraggi di rivalsa. Chi si illude che possa venirne qualcosa di buono è sprofondato nel sogno molto più dell’ingenuo ragioniere che pensa che questo sistema sia riformabile. Sarebbe M5S il miracolo di Internet? L’essenza di “Matrix” è proprio far credere che basta mettere assieme una massa di sognatori perché il risveglio abbia luogo. Se credi questo, non posso che dolermene.

Modificato: da Satori
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a proposito di 5 stelle , facciamo un esempio: chiedo a Satori 100 euro per un grande progetto, sono stato bravo e ho vinto in parte quindi con i 100 euro sarei in grado di realizzare qualcosa, Satori saputo della vittoria mi chiede che cosa ne ho fatto dei 100 euro ed io rispondo " adesso niente , sono lì vediamo " dopo 6 mesi Satori mi riformula la stessa domanda ed io più o meno rispondo allo stesso modo al che Satori mi chiede " ma scusa io ti ho dato i 100 euro per impiegarli in quel progetto perchè non li usi? saperlo non te li davo " , molti professionisti di mia conoscenza che hanno votato 5 stelle mi hanno riferito che non lo faranno più per le ragioni da me esposte, c'è solo una possibilità che Grillo prenda più voti, che la legge elettorale non passi, allora ci sarà probabilmente una massa di persone che lo voterà per disgusto verso gli altri partiti.

felicità

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@Satori

"Sarebbe M5S il miracolo di Internet? L’essenza di “Matrix” è proprio far credere che basta mettere assieme una massa di sognatori perché il risveglio abbia luogo. Se credi questo, non posso che dolermene".

Mi hai frainteso, caro Satori, sò che non sono bravo con le parole e non è colpa tua, ho citato il M5S per dare una prova delle potenzialità di questo mezzo, è di questo che stiamo parlando, tra l'altro ho anche specificato che non è esente da rischi. A me del M5S non mi frega niente, quale miracolo. Ma vedi se vuoi costruire un palazzo nuovo devi prima buttare giù quello vecchio decrepito e pericolante, Il M5S per me è come un buon demolitore, ma questo non centra nulla.

L'essenza del mio ragionamento, è molto semplice, e cioè in sostanza, e penso sia innegabile, tanto maggiore è la quantita di informazioni a cui si riesce ad accedere tanto più possibilità hai di arrivare a una apertura mentale e a una maggiore consapevolezza, quella che porta a fare scelte migliori per se e anche per la società in cui vive.

"Hitler, Lenin, Stalin, Peron, conoscevano perfettamente le sue opere; ma qui parliamo ancora di gente seria"

Sò del rapporto che avevano questi tizi con la psicologia, penso a quando stalin fece costruire monumenti in onore del fisiologo Gustav Pavlov, pur essendo dichiaratamente anticomista, per aver scoperto la teoria del riflesso condizionato, chiaramente di questa scoperta era chiaro l'uso che ne voleva fare.

Vi lascio a parlare di banche, intanto io mi leggo quell'articolo di quell'avvocato che hai condiviso con noi, forse ci capisco qualcosa, ma vedo che guardacaso lo hai preso, ma pensa un pò, proprio da un sito internet (signoraggio.it) :)

Modificato: da Dstrange
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L'essenza del mio ragionamento, è molto semplice, e cioè in sostanza, e penso sia innegabile, tanto maggiore è la quantita di informazioni a cui si riesce ad accedere tanto più possibilità hai di arrivare a una apertura mentale e a una maggiore consapevolezza, quella che porta a fare scelte migliori per se e anche per la società in cui vive.

Lo so che l’essenza del tuo ragionamento è questa, ed è proprio per tale ragione che è del tutto errato.

Tra informazione e consapevolezza non vi è rapporto alcuno; un sistema informatico immagazzina quantità astronomiche di informazione; ma sua consapevolezza è pari a zero. Un persona può essere una biblioteca ambulante, e la sua consapevolezza poco al di sopra di quella di un lombrico. Mi pare di aver già scritto, tempo addietro che è incomparabilmente più probabile trovare consapevolezza tra esponenti di strati sociali non contaminati dalla modernità, che tra illustrissimi “intellettuali”.

L’informazione è pura materia prima, di per sé è del tutto cieca. Ed anche l’elaborazione dell’informazione ha una valenza cognitiva pari zero; sennò un processore dovrebbe essere consapevole. La stessa ragione, essendo nella sua essenza algoritmica, ha valenza cognitiva pari a zero. E’ l’Intelletto (ne ho parlato dettagliatamente tempo fa) la sede del senso e del significato. Pertanto, resta indiscutibile che il rapporto tra galassie di informazione e consapevolezza è rigorosamente pari a zero.

Certo che ho trovato quelle informazioni su Internet; proprio come ha trovato la quasi totalità delle cose che so sui libri. Il nocciolo della questione è che le stesse informazioni sono a disposizione di chiunque, ma lì rimangono, nella assoluta e onirica indifferenza dei medesimi chiunque. Sta tutta qui l’intera questione.

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E’ l’Intelletto (ne ho parlato dettagliatamente tempo fa) la sede del senso e del significato. Pertanto, resta indiscutibile che il rapporto tra galassie di informazione e consapevolezza è rigorosamente pari a zero.

Probabilmente ho preso un abbaglio , ci rifletterò, grazie ancora

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Infatti sta proprio qui il nocciolo del nostro dibattito. Per arrivare alla sua radice occorre ricostruire la storia di certe parole chiave.

Il termine “ragione” deriva dal latino “ratio”, che designa, nella sua etimologia, la mera facoltà di calcolare e rapportare. Le cose cominciano ad ingarbugliarsi già con Cicerone, che traduce il termine greco “logos” con “ratio”; traduzione parzialmente errata, o, almeno imperfetta, dal momento che l’equivalente latino di “ratio” è il greco “dianonia”; mentre “logos” racchiude significati che sono del tutto assenti in “ratio”.

La facoltà cognitiva dell’uomo è resa dal greco “nous”, come insuperabilmente formulato da Aristotele, e che equivale all’agostiniano e tommasiano “intellectus”.

Se davvero ti interessa venire a capo di questa questione di capitale importanza, rintraccia i miei post nei quali l’ho approfondita. Non li trovassi, qui, ti allego un breve estratto di un testo di Paolo Vicentini, uno dei rarissimi “intellettuali” italiani degni del vero significato di questo termine. Spero ti sia d’aiuto.

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“La difficoltà nel comprendere l’origine e la dimensione sovraindividuale, e non puramente discorsiva, della saggezza antica è spesso generata dall’evoluzione semantica subita in Occidente dal termine "ragione". Se nell’antichità greca e romana la parola "ragione" (logos, ratio) racchiudeva in sé sia l’aspetto individuale, mediato, discorsivo e calcolante (dianoia), della conoscenza umana che quello sovraindividuale o divino, immediato, intuitivo e unitivo (nous), potendo così esser usata in senso traslato per indicare la Ragione propria di Dio; se Agostino aveva ancora cura di distinguere la ratio superior (o mens) dalla ratio inferior (o cogitativa) (cft. De Trinitate, XII, 3), e se lungo tutto il Medioevo si ebbe ben chiara la differenza fra intellectus (nous) e ratio (dianoia) (cfr. Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, q. 79, a. 8), benché talvolta il termine "ragione" fosse utilizzato per indicare l’insieme dell’anima razionale e non solo la sua parte individuale, a partire dal XVIII secolo questa differenziazione sarà definitivamente perduta: l’anima razionale verrà ridotta al suo aspetto calcolante, ossia alla ratio inferior agostiniana. Ragione diventerà sinonimo della facoltà individuale e discorsiva che consente all’uomo di dedurre una proposizione da un’altra, o di procedere dalle premesse alle conseguenze, e verrà considerata come il sommo organo della sua conoscenza. In tal modo potrà costituirsi come la Dea laica venerata dagli illuministi ed al mondo cristiano non resterà che contrapporre ad essa il "cuore", inteso non più come intelletto, come parte più elevata della mente (apex mentis) o mente intuitiva, organo della contemplazione per eccellenza, ma come sentimento, affettività, impulso, emozione, passione. Nasce così, accanto al razionalismo laico, il sentimentalismo religioso, che i razionalisti avranno buon gioco a squalificare come irrazionale”.

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Ecco, vedi Dstrange, queste righe sono chiarificatrici in modo prodigioso, sono a disposizione di tutti, giusto? Eppure, perché ho la malinconica certezza che saranno come un seme gettato nel deserto?

Modificato: da Satori
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Il testo che segue l'ho estrapolato da questo link di wikipedia che porta alla descrizione di Verdini.

Nel paragrafo in cui si parla di procedimenti giudiziari esce fuori il nome del pm Alfonso Marra, lo stesso Marra dell'articolo che ha postato Satori?

http://it.wikipedia.org/wiki/Denis_Verdini#Procedimenti_giudiziari

Nel luglio 2010 vennero arrestati l'imprenditore Flavio Carboni, coinvolto a Roma in un'inchiesta che puntava a scoperchiare una cupola che avrebbe avuto interesse nella gestione degli appalti sull'energia eolica in Sardegna (che vede indagato anche il governatore PDL della Sardegna Ugo Cappellacci), insieme a Pasquale Lombardi, geometra ed ex esponente della Democrazia Cristiana e all'imprenditore Arcangelo Martino, ex assessore comunale di Napoli. Queste persone vennero accusate dalla Procura di Roma di aver esercitato presunte forzature sui giudici della Corte Costituzionale al fine di favorire il giudizio di legittimità costituzionale sul Lodo Alfano, di aver sostenuto la riammissione della lista civica regionale "Per la Lombardia"[13], collegata al candidato di centrodestra alle elezioni regionali del 2010 e successivamente eletto governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni e, infine, di aver favorito la nomina a presidente della Corte d'Appello di Milano al pm Alfonso Marra.

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Il testo che segue l'ho estrapolato da questo link di wikipedia che porta alla descrizione di Verdini.

Nel paragrafo in cui si parla di procedimenti giudiziari esce fuori il nome del pm Alfonso Marra, lo stesso Marra dell'articolo che ha postato Satori?

http://it.wikipedia.org/wiki/Denis_Verdini#Procedimenti_giudiziari

Nel luglio 2010 vennero arrestati l'imprenditore Flavio Carboni, coinvolto a Roma in un'inchiesta che puntava a scoperchiare una cupola che avrebbe avuto interesse nella gestione degli appalti sull'energia eolica in Sardegna (che vede indagato anche il governatore PDL della Sardegna Ugo Cappellacci), insieme a Pasquale Lombardi, geometra ed ex esponente della Democrazia Cristiana e all'imprenditore Arcangelo Martino, ex assessore comunale di Napoli. Queste persone vennero accusate dalla Procura di Roma di aver esercitato presunte forzature sui giudici della Corte Costituzionale al fine di favorire il giudizio di legittimità costituzionale sul Lodo Alfano, di aver sostenuto la riammissione della lista civica regionale "Per la Lombardia"[13], collegata al candidato di centrodestra alle elezioni regionali del 2010 e successivamente eletto governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni e, infine, di aver favorito la nomina a presidente della Corte d'Appello di Milano al pm Alfonso Marra.

No Betty, si tratta di omonimia. Il Marra del link è un magistrato, il Marra del signoraggio è un avvocato che, per quanto ne so, non ha procedimenti giudiziari. Al momento. Tuttavia, sono certo che nello stesso istante in cui dovesse farla fuori dal seminato, e cominciare a dare sul serio fastidio, subirebbe tutta la potenza di fuoco della magistratura italiana.

Mentre ci sono, metto da parte "Matrix", e do ancora qualche informazione sul tema della discussione.

Ecco chi sono i proprietari della Banca D’Italia:

(si riferiscono agli ultimi dati certi, prima delle fusioni, e della ristrutturazione delle facciate)

(*)

Gruppo Intesa (26,81%)

Gruppo San Paolo IMI (17,44%)

Gruppo Capitalia (11,15%)

Gruppo Unicredito Italiano (10,97%)

Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%)

INPS (5%)

Banca Carige (3,96%)

Banca Nazionale del Lavoro (2,83%)

Banca Monte dei Paschi di Siena (2,50%)

Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)

RAS-Riunione Adriatica di Sicurtà (1,33%)

Eppure, gli italiani pensano che la “Banca D’Italia” sia di proprietà Statale, per tramite del Ministero del Tesoro…

E di chi la proprietà delle banche su elencate? Non lo so; nel senso che non ho i mezzi, né la competenza, per scardinare il meccanismo di scatole cinesi che occulta la vera provenienza di questa enorme massa di capitale. Ecco, io non ho questi mezzi e competenze, ma certo li ha la magistratura, che però ha passato gli ultimi 20 anni in una crociata teologica contro l’Anticristo.

La cosa certa è che buona parte di questo capitale è di proprietà non italiana. So che c’era di mezzo l’olandese Abn Amro, e anche la buonanima di Gheddafi (per tramite della Libian Bank), prima che con un operazione di sicariato internazionale fosse assassinato. Chissà nelle mani di chi è passata la sua quota? E la magistratura? Ah, già, si occupa di teologia.

Per puro sadismo allego il link di un video youtube; è un pezzo di “Servizio pubblico” di Santoro”, dove una splendida Francesca Salvador parla delle questione delle banche. Per riguardo agli spiriti religiosi, mi tocca avvertire che nel video c’è anche l’Anticristo (che a dire il vero, non ci fa una bella figura).

http://www.youtube.com/watch?v=RXZ4abER5tA

P.s. (*)

Per dovere di correttezza, comunico che l’elenco delle banche in apertura, proviene dal sito di Grillo, prima che si scordasse della questione.

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Scusate se vado fuori tema ma certe cose non si possono sentire... chi le dice manca proprio di coerenza e quando manchi di coerenza vuol dire che sei in mala fede. Lo pseudo nano fa riferimento alla pace tra europei e poi di creare una super potenza militare europea che possa tenere testa all'America? ma non è un pò contraddittorio come discorso? parla di pace ma agogna la guerra? ma com' è che si fanno sempre "sgamare"

passo e chiudo

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