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capacchio12

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Trovato. Satori penso sia inutile lanciarsi in anatemi.Semplicemente aveva ragione Panagoulis.

Panagoulis pagò con la vita l'impossibile e utopica pretesa di cambiare la politica per mezzo della politica stessa. Quest'impresa è sempre fallita, ed destinata a fallire in eterno. Sarebbe, per farla breve, come tentare di guarire un organismo da una malattia, lasciandone inalterate le cause. E qual è la causa della cattiva politica? Sta "lì fuori", in qualche errore di costruzione dell'assetto sociale, oppure sta "dentro" nella tenebra del cuore umano? La causa ultima sta lì, da qualche parte lungo la linea di confine tra la tenebra e la luce, dentro noi stessi; così come la ragione della felicità o della sofferenza che ciascuno di noi porta al mondo e lascia come eredità, e come testimonianza di sé, parte dal centro che ci fa ( almeno virtualmente) esseri umani e non topi. Ma chi se ne ricorda più?

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Appunto.Una delle ultime riflessioni che fece, dopo aver combattuto una vita contro il regime e prima di lasciarci le penne, fu questa "Il popolo non si merita la democrazia". Penso che questo dica molto, c'è da rifletterci.

Pure io penso che non ce la meritiamo, non sappiamo usarla.

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Appunto.Una delle ultime riflessioni che fece, dopo aver combattuto una vita contro il regime e prima di lasciarci le penne, fu questa "Il popolo non si merita la democrazia". Penso che questo dica molto, c'è da rifletterci.

Pure io penso che non ce la meritiamo, non sappiamo usarla.

Panagoulis è un esempio da manuale della micidiale potenza della tenaglia ideologica che ha funestato il secolo scorso: incarcerato e torturato da un regime para-fascista, o forse, meglio, pseudo-para-fascista, e assassinato dal comunista marxista Michele Steffas. Non risulta che nessuno, a parte la Falacci ( che da lì iniziò il suo distacco dalla sinistra), abbia mosso mare e monti per verificare le esatte circostanze della morte di Panagoulis; e il motivo, proprio in ragione del mio post di ieri, è limpidissima: da "quella parte", non si scava.

Ho grande ammirazione per Panagoulis; ma parimenti grande è il mio stupore per la sua ingenuità. Doveva passare le pene dell'inferno per rendersi conto che la democrazia è il più difficile ( da realizzare), e il più fragile degli assetti politici? Questo è il modo migliore per fare il gioco dei pezzenti della politica; ed è imperdonabile.

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Mi spiace rovirarvi la domenica, ma questa è una bomba. Putroppo, è la conferma ennesima di quanto vado sostenendo.

Prima di inoltrarsi nella lettura, suggerisco o una decina di gocce di valium, o un fortissimo decotto alla valeriana, o un cicchetto abbondante di ruhm ( in alternativa grappa o brandy; nel peggiore dei casi anche il Tavernello).

A lettura finita, prendete nota, e trattenete in memoria, che di tutto ciò l'Italia, e noi Pantalone che siamo l'Italia, non siamo neppure stati informati.

Mi raccomando, non eccedete nel bere.

Buona lettura (si fa per dire).

p.s.

Dimenticavo: le due fonti di informazione sono del tutto eterognee: una di destra, l'altra di sinistra. Ma riportano l'identico (mis)fatto.

"Il governo Monti ha dirottato 2 miliardi e mezzo dalle casse del Tesoro a quelle della Morgan Stanley

Nel silenzio assoluto, il governo Monti ha fatto un bel regalo dell’Epifania alla Morgan Stanley: 2 miliardi e 567 milioni di euro sono stati dirottati dalle casse del Tesoro a quelle della banca newyorkese.

Il tutto è avvenuto il 3 gennaio scorso, un mese fa, all’insaputa degli organi di informazione italiani, così attenti ai bunga bunga o ai party del premier uscente ma evidentemente poco propensi a occuparsi dell’attuale governo in carica.

Sono stati gli stessi vertici della Morgan Stanley ad aver comunicato che l’esposizione verso l’Italia è scesa da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari: una differenza di 3,381 miliardi corrispondenti a 2,567 miliardi di euro, circa un decimo della manovra “salva-Italia” varata dall’esecutivo Monti.

Una somma utilizzata dal governo italiano per estinguere una operazione di derivati finanziari, anche se non è chiara la ragione per cui la Morgan Stanley abbia richiesto la “chiusura della posizione”, opzione prevista dopo un certo numero di anni da quasi tutti i contratti sui derivati ma raramente applicata: il motivo più verosimile potrebbe essere il declassamento deciso dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. Certo, finché nessuna delle due parti fornirà spiegazioni, si potrà rimanere solo nell’ambito delle ipotesi.

La banca newyorkese si è limitata ad annunciare trionfalmente il recupero della somma, il governo italiano non ha fornito alcuna spiegazione e i media non indagano né chiedono alcunché, né sulla gestione delle operazioni in derivati da parte del Tesoro, né sul motivo per il quale tra tanti creditori si sia scelto di onorare il debito proprio con la Morgan Stanley. Il questo modo il governo non è tenuto a spiegare perché abbia optato per il silenzio e la segretezza assoluta anziché ammettere che, mentre venivano stangati i pensionati e non solo, lo Stato provvedeva a rimborsare 2 miliardi e mezzo alla investment bank. Non sarebbe stato il massimo dal punto di vista dell’immagine e della popolarità, ma in fondo è stato lo stesso “Full Monti”, ribattezzato così proprio dalla Morgan Stanley al momento della sua nomina a premier, a dichiarare di non dover soddisfare alcun elettore, in quanto non eletto.

E allore perché tace? Ha paura dell’impopolarità?

Dove sono i giornalisti che ponevano le dieci domande a Berlusconi o pubblicavano le intercettazioni telefoniche? Esiste ancora qualcuno interessato ad indagare sull’operato del governo?

Diamo un merito all’Espresso, l’unico organo di informazione italiano a parlarne: un articolo uscito ieri a firma Orazio Carabini ( http://espresso.repu...nley/2173399/10 ) esprime pure un certo disappunto per il fatto che né Morgan Stanley né il Tesoro abbiano voluto fornire spiegazioni al settimanale.

tratto da http://www.qelsi.it/...-morgan-stanley

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A parte il fatto che i derivati sono stati una mega truffa, perché Monti non ci ha detto nulla? Il fatto di avere avuto una carica senza il voto diretto degli italiani non lo esime dal rispondere loro delle sue azioni, visto che è stato incaricato da chi quei voti li ha avuti.

E allora entriamo nel merito del "presunto debito italiano" perché il signor Monti, come un qualsiasi commercialista farebbe quando gli è affidata un'amministrazione speciale di un'azienda che ha problemi, non ha fatto?

Perché non ha aperto una trattativa pubblica di 2 miliardi e mezzo in cambio di chiusura totale del "presunto credito" e come in ogni trattativa che si rispetti, la Morgan Stanley avrebbe certamente dovuto accettare o comunque trattare al ribasso se voleva recuperare una parte di quella che in realtà è una truffa ai danni dei risparmiatori di tutto il mondoi, italiani compresi.

Se la Morgan Stanley non l'avesse accettato, non le si dava un bel nulla.

Gli affari si trattano così, ma evidentemente un banchiere dei peggiori, (o dei migliori secondo i punti di vista) come Monti che ha sempre fatto gli interessi delle multinazionali del dollaro e delle mega banche suchiasangue dei popoli, nelle quali lui ha rivestito incarichi di alto prestigio, questo passo che non può permetterselo o si deve rassegnare ad uscire dai circoli buoni della finanza mondiale.

Non si può avere un primo ministro a capo del governo che tiene il piede in due scarpe e mentre in una calza il coccodrillo, nell'altra ci fa i buchi e non le risuola, mandando definitivamente a puttane le finanze degli italiani.

Adriana Bolchini - Lisistrata

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Super regalo a Morgan Stanley

di Orazio Carabini

In gran silenzio, a inizio anno il governo italiano ha dato due miliardi e mezzo alla potente banca Usa. Un'operazione su una posizione in derivati che il Tesoro non ha voluto commentare. Peggiorando così le cose

(03 febbraio 2012)

Due miliardi e 567 milioni di euro. Passati dalle casse del Tesoro a quelle di Morgan Stanley il 3 gennaio scorso, alla vigilia dell'Epifania. In gran silenzio il ministero di via XX Settembre ha "estinto" una posizione in derivati che aveva con una delle grandi investment bank americane. I cui vertici, nelle periodiche comunicazioni alla Sec, segnalano che l'esposizione verso l'Italia a cavallo di fine anno è scesa, al lordo delle coperture, da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari. Con una differenza di 3,381 miliardi pari appunto a 2,567 miliardi di euro.

Né Morgan Stanley né il Tesoro hanno voluto spiegare a "l'Espresso" il senso dell'operazione. Inutile dire che la banca aveva un credito nei confronti dello Stato italiano e che il Tesoro era evidentemente tenuto a rimborsarlo. Molti contratti sui derivati prevedono che, dopo un certo numero di anni, una delle due parti può chiedere la chiusura della posizione. Ma non accade spesso. Altre volte sono previsti dei "termination event", ovvero fatti che possono innescare la soluzione del contratto: per esempio il downgrade dell'Italia da parte di Standard & Poor's.

Secondo fonti di mercato, l'operazione si sarebbe conclusa a costo zero, o quasi, per il Tesoro grazie a una triangolazione: Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) sarebbe infatti subentrata a Morgan Stanley consentendo agli americani di "alleggerirsi" rispetto alla Repubblica italiana. Nei mesi scorsi ha fatto scalpore la riduzione della posizione in titoli italiani da parte della Deutsche Bank: nel primo semestre del 2011 la banca tedesca ha venduto oltre 7 miliardi di euro di Btp. Seguita da altre grandi banche, soprattutto francesi.

Per il ministro dell'Economia Mario Monti e per il suo vice Vittorio Grilli, ex direttore generale del Tesoro, impegnati a riportare la fiducia dei mercati sul debitore Italia, la richiesta di Morgan Stanley (la cui branch italiana è diretta dall'ex direttore generale del Tesoro Domenico Siniscalco) deve essere stata una brutta sorpresa. L'episodio riapre la questione della trasparenza delle operazioni in derivati che sono gestite dal Tesoro nella più totale opacità: nessuno sa a quanto ammontano e una volta all'anno viene comunicato (agli uffici di statistica) il guadagno o la perdita complessivamente registrata su quel tipo di operazioni. Infine c'è un problema di immagine per quello che è spesso chiamato il "governo dei banchieri": dare 2,567 miliardi a Morgan Stanley mentre si stangano i pensionati e si stanziano 50 milioni per la social card non suona bene".

Modificato: da Satori
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http://www.gioconews.it/generale/decreto-fiscale-la-stangata-sui-giochi-del-governo-monti-22351.html

Previsto un pesante inasprimento delle sanzioni a carico di chi scommette con operatori esteri, fino al 1000 percento delle somme giocate. Il controllo sarebbe possibile attraverso la tracciabilità sui conti correnti bancari, prevista dalla manovra estiva: banche, poste, operatori finanziari e carte di credito dovranno segnalare ai Monopoli di Stato, pena sanzioni fino a 1,3 milioni di euro, chi trasferisce danaro a favore di soggetti non autorizzati dallo Stato. Colpito anche chi semplicemente deposita una somma all'estero, con una multa che può arrivare fino al 200 percento del denaro spedito a casinò o bookmaker stranieri. Si stima che da questo e altri provvedimenti approntati dal Governo dovrebbero arrivare alle casse dello stato ben 500 milioni di euro. La lotta all'evasione fiscale e al trasferimento di fondi colpirà anche i gestori delle agenzie scommesse non autorizzate e collegate con paesi esteri, sanzionati con una reclusione da tre a sei anni che ospitano pubblicità di marchi non autorizzati: per loro la sanzione sarà compresa tra 100mila e 200mila euro per ciascuna violazione accertata, vale a dire per ciascun annuncio pubblicato.

E' triste avere i sentimenti che provo in questi momenti.

Vi STRAMALEDICO!!!!!!

Scusatemi.

Lello.

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io sono pronto per l arresto!in carcere ne approfitterò per iniziare il corso di laurea di ingegneria elettronica a spese dello stato! :)

scherzi a parte..non ho parole,e comunque non è attuabile una cosa del genere secondo me..per quanto riguarda i privati,perchè semplicemente non ci sono i soldi,si vive per lo più a giornata,non si riesce a risparmiare più niente,una mia amica..poverina..lavora in fabbrica full time+2 sabati al mese per 700€ al mese..e deve pure stare tranquilla e ringraziare il signore per quel posto..ma che vita è??

dunque..io trasferisco mille €..perdo,e quindi non ho più denaro o vinco 5 mila..3 mila li mangio e 2 mila li riperdo..

come la giri giri..sto sempre al verde alla fine..perchè di fatto non guadagno 3 mila al mese lavorando..quindi come lo pago secondo loro questo 200% sui trasferimenti?muoio di fame perchè gioco nei .com?

Modificato: da kratos
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La storia si ripete: senz'altro avrete sentito parlare dell'Ordine Esecutivo 6102 emanato da Roosvelt.

GoldConfiscation-PresidentialExecut-218x300.jpg

(notare le ultime 3 righe! i ns. senatori sono stati dei buoni allievi!)

Leggi speciali, appunto. La storia è costretta complusivamente a ripetersi, a causa dell'altrettanto compulsiva refrattarietà umana a comprendere le sue lezioni. Che poi si riducono a una sola: il controllo porta alla paralisi. Ma è così difficile da capire? Più cerchi di controllare l'intestino, e cagare a comando, più fai i te stesso uno stitico. Più cerchi di controllare il ritmo sogno/veglia, e addormentarti a comando, più andrai a rinfoltire le schiere degli insonni. Più cerchi di controllare tua moglie, e più sei destinato a diventare cornuto. E' una legge di carattere matematico. Tutta la politica si riduce a questo: una catena di controllo, che più si fa fitta, più porta alla paralisi.

Semplice. Inconfutabile.

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Temo che dopo l'approvazione del decreto la maggior parte dei casinò esteri seri chiuderà definitivamente le porte agli italiani come già hanno fatto Coral, WilliamHill, Betfred e compagnia.

Resteranno aperti solo gli "avanzi di galera" che anzi offriranno delle promozioni incredibili pur di agguantare gli ultimi spiccioli rimasti in tasca ai poveri italiani.

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Giusto per non stramazzare di tristezza, apro una parente ( non è un refuso, ma un omaggio); se vado o.t. mi si usi misericordia.

C'è qualcuno che ricorda quella meravigliosa canzone di Barry Ryan "Eloise". Ne ho trovato una versione di Ivana Spagna; bellissima, migliore dell'originale, Il testo, oltre che la musica, sono meravigliosi. Altro che il bum-bum delle canzoni di oggi.

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Sono appena andato a curiosare sui casinò che hanno licenza AAMS. Ma che nomi hanno??? Tornando a un altro post: "ma cosa si sono fumati????"

http://www.aams.gov.it/?id=4000

Poi una cosa che mi fa uscire di senno è la seguente: "Ma perchè qualsiasi cosa voglia vedere- tipo le quote del book- mi devo iscrivere????"

Rimango convinto che il futuro saranno i tornei di scopa online: raccoglieranno un sacco d vecchietti informatizzati...

The Guru

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Questo signore, Stefanin0 ( mi riferisco al link sadicamente allegato da Capacchio12), sa esattamente cosa dice. Le risposte dell'interlocutore ai suoi argomenti sono speciose, vanesie, gassose. Se avete letto con attenzione il discorso del parlamentare IDV Li Gotti, poi, è impossibile che la vostra mente non sia andata all'istante al ventennio, alla mentalità dello Stato indottrinatore, precettore morale, e poliziotto. Vogliono fare di ciascuno di noi un cittadino-bovino il cui solo scopo è concorrere alla produzione del P.I.L., e la mungitura a mezzo tasse. Lo fanno per salvarci dai nostri vizi, naturalmente, per la nostra redenzione; naturalmente.

La prossima volta che avrete una scheda in mano, pensateci.

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Poi ci si lamenta perchè il popolo italiano è un popolo di ladri e truffatori...ne abbiamo ben ragione di fare i furbi!! Io per primo, se possibile, cerco di fare il furbo...me ne frego della morale in un paese dove la morale non esiste...o in teoria esiste per i soliti mortali!! Siamo delle marionette in mano a questi sciacalli...rendiamoci conto che eravamo una delle potenze mondiali (a loro detta) fino all'anno scorso...com'è possibile che in 2 mesi siamo diventati una specie di nazione da terzo mondo??? Ma dai...è ridicolo...sono le solite macchinazioni degli speculatori!! Non ci credo che siamo indebitati fino al collo...è una balla colossale per far speculare i soliti arraffoni!! Non mi interesa essere di destra, di sinistra o di centro...mi interessa arraffare anche a me la mia parte!! Non c'è altra soluzione che mettersi al loro pari livello!! Quindi me ne frego delle leggi che emanano...io gioco sui .com e non pagherò mai nessuna multa...e nemmeno mi possono pignorare un bel niente...nulla ho e nulla si prendono!! In parole povero...possono mettermi la faccia nel di dietro!!

:(:jump:

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".. Non mi interesa essere di destra, di sinistra o di centro...mi interessa arraffare anche a me la mia parte!! Non c'è altra soluzione che mettersi al loro pari livello!!.."

Questo è precisamente, esattamente, millimetricamente, quello che vogliono. La miglior vittoria di un bandito è creare quella mentalità per la quale non resta che essere banditi.

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E' cominciata la processione delle emails di condoglianze...

Gentile Cliente,

Siamo spiacenti di informarla, che a partire dal 15 Febbraio 2012, non e` possibile accedere al sito expekt.com per prelevare il saldo ancora disponibile sul suo conto di gioco.

Dopo il 15 Febbraio, il prelievo sara' disponbile solo contattando direttamente il nostro servizio Customer Support all'indirizzo [email protected].

Le ricordiamo, che la normativa in materia di gioco online, non consente di usare siti di gioco a distanza dal territorio Italiano che non sono in possesso di una regolare concessione dell' Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS).

Per giocatori che scommettono dall'Italia è disponibile il nostro sito www.betclic.it che opera con concessione gioco a distanza numero 15202.

Cordiali saluti,

Assistenza clienti

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brutto segno..siamo alla frutta!resto ottimista su alcuni gruppi che non si piegheranno,perchè hanno i mezzi e di fatto è un profitto per loro operare in italia,quindi venderanno cara la pelle....sono forse troppo ottimista? :(

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Ma certe proibizioni in materia di gioco online, non sono in vigore anche in stati "avanzati" e mentalmente "aperti" come l'America?

Dal sito Snai

"Si informano i clienti che la legislazione americana vigente vieta agli individui residenti negli Stati Uniti d'America di giocare d'azzardo attraverso siti internet, incluso il sito www.snai.it".

Io continuo a sostenere che se ognuno facesse la sua parte, l'Italia sarebbe un Paese migliore.

Diceva JFK " Non pensare a cosa la tua nazione può fare per te, pensa a cosa tu puoi fare per la tua nazione."

Vi benedico

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aah che piacere quando leggo queste cose...

Plauso del concessionario Stableybet sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea in materia di scommesse sportive. David Purvis, ceo del concessionario inglese sottolinea: "Stanleybet riceve dalla Corte di Giustizia il definitivo riconoscimento del suo diritto ad accedere al mercato italiano in condizioni di assoluta parità con gli altri concessionari nazionali. Fine della strada, inoltre, per tutti gli operatori clandestini che si sono serviti della posizione Stanleybet per vantare una legittimità che non avevano. La Corte ha fatto finalmente chiarezza. Oggi i Monopoli, e più in generale le autorità italiane, dovranno riconoscere il diritto di Stanleybet ad operare in un mercato italiano libero, concorrenziale e proporzionato. È un successo di Stanleybet che potrà essere rivendicato solo da operatori che hanno la medesima storia giudiziaria e non certamente dagli operatori comparsi recentemente o da coloro che hanno deciso di accedere al mercato italiano dimostrando così di accettarlo incondizionatamente". A questo punto, il CEO di Stanleybet auspica che venga avviato un confronto diretto tra l'Amministrazione, le organizzazioni rappresentative dei concessionari e Stanleybet per la definitiva risoluzione del contenzioso pendente. "Spero nell'avvio di una nuova stagione di maggiore Giustizia per tutti gli operatori del settore", ha concluso David Purvis.

Dopo la Gambelli e la Placanica, con la sentenza Costa-Cifone la Corta di Giustizia Ue "riconosce per la terza volta le discriminazioni subite da Stanleybet nell'accesso al sistema concessorio italiano. Anche le gare Bersani del 2006, così come le gare Coni del 1999, non superano quindi il vaglio di compatibilità con il diritto dell'Unione Europea, presentando irregolarità e distorsioni irragionevoli e manifestamente contrarie ai principi del Trattato. Le critiche mosse dalla Corte di Giustizia non si limitano al bando Bersani, ma rivelano una portata ben più significativa, potenzialmente devastante, riflettendo condotte reiterate dalle Autorità italiane (Legislatore ed AAMS) in tutti i bandi di gara successivi, fra i quali, la nuova gara delle concessioni on-line e quella delle nuove concessioni VLT, ambedue del 2011".

e poi come al solito c'è sempre chi fa finta di non capire per portare acqua al proprio mulino...

In riferimento all'odierna sentenza della Corte di Giustizia europea sul sistema italiano delle scommesse, il presidente della Federazione Sistema Gioco Italia, Massimo Passamonti, dichiara: "Si tratta di una sentenza che conferma nella sostanza la validità del sistema concessorio italiano; i rilievi mossi riguardano singoli aspetti attuativi che certamente dovranno essere affrontati. Noi per primi ci auguriamo che vengano presto risolti per dare certezza a tutti i concessionari di Aams, italiani e stranieri, che in questi anni si sono fatti carico di investimenti e scelte imprenditoriali significative in funzione proprio delle

normative vigenti nel nostro Paese. Siamo fiduciosi che lo Stato italiano vorra' salvaguardare gli interessi di un settore normato

principalmente in funzione della tutela dei consumatori e dell'ordine pubblico. Auspichiamo l'apertura di un tavolo di confronto a livello politico e amministrativo per

Corte di Giustizia Europea: "Illegittime sanzioni per agenzie scommesse senza concessione"

La Corte di Giustizia Europea va contro il sistema concessorio italiano in materia di scommesse. Nella sentenza sul caso Costa – Cifone, la Corte riunita oggi a Lussemburgo ha stabilito "che sussistessero dubbi riguardo alla compatibilità della disciplina nazionale con la libertà di stabilimento e la libera prestazione dei servizi garantite dal diritto dell’Unione. Infatti, la disciplina nazionale presenta caratteristiche che a detto giudice apparivano discriminatorie. In tale contesto, il giudice italiano ha deciso di sottoporre alla Corte di giustizia una serie di questioni".

In primo luogo, "la Corte esamina la norma nazionale secondo cui i nuovi concessionari devono insediarsi ad una distanza minima da quelli già esistenti. La Corte ritiene che tale misura abbia l'effetto di proteggere le posizioni commerciali acquisite dagli operatori già insediati a discapito dei nuovi concessionari, i quali sono costretti a stabilirsi in luoghi meno interessanti dal punto di vista commerciale rispetto a quelli occupati dai primi. Una misura siffatta implica dunque una discriminazione nei confronti degli operatori esclusi dalla gara del 1998. In base al diritto dell’Unione, una simile disparità di trattamento potrebbe essere giustificata da motivi imperativi di interesse generale. Il governo italiano ne faceva valere due. Da un lato, lo scopo sarebbe di evitare che i consumatori che vivono nei pressi degli esercizi di raccolta delle scommesse siano esposti ad un eccesso di offerta. La Corte respinge tale argomento, in quanto il settore dei giochi d’azzardo in Italia è stato per lungo tempo caratterizzato da una politica di espansione finalizzata ad aumentare gli introiti fiscali. Dall’altro lato, l’Italia asseriva che l’obiettivo della normativa sarebbe quello di prevenire il rischio che i consumatori residenti in luoghi meno coperti dall’offerta di tali servizi optino per i giochi clandestini. A questo proposito, la Corte fa osservare che i mezzi impiegati per la realizzazione dell’obiettivo invocato devono essere coerenti e sistematici. Nel caso di specie, invece, le norme sulle distanze minime, che sono state imposte non ai concessionari già stabiliti sul mercato bensì ai nuovi concessionari, comporterebbero svantaggi soltanto per questi ultimi. Ad ogni modo, un regime nazionale che imponga una distanza minima da rispettare tra i punti di vendita potrebbe essere giustificato soltanto qualora il suo reale obiettivo non fosse quello di proteggere le posizioni commerciali degli operatori esistenti, ciò che spetta al giudice nazionale verificare. Inoltre, spetta al giudice italiano verificare altresì che l’obbligo di rispettare determinate distanze minime, il quale impedisce l’insediamento di punti di vendita supplementari in zone fortemente frequentate dal pubblico, sia idoneo a realizzare l’obiettivo invocato e indurrà i nuovi operatori a stabilirsi in luoghi poco frequentati, assicurando così una copertura a livello nazionale.

In secondo luogo, la Corte esamina la normativa italiana che prevede la decadenza della concessione (e delle garanzie pecuniarie prestate per ottenerla) qualora il titolare della concessione stessa, ovvero l’amministratore di detto titolare, abbia proposto giochi non autorizzati incorrendo in un reato «suscettibile di far venir meno il rapporto fiduciario con l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato».

La Corte dichiara che i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi ostano a che vengano applicate sanzioni a persone (come i sigg. Costa e Cifone), legate ad un operatore (come la Stanley), qualora quest’ultimo fosse stato escluso da una gara in violazione del diritto dell’Unione. Tale constatazione resta valida anche per la nuova gara indetta al fine di rimediare a tale esclusione illegittima dell’operatore, qualora la gara suddetta non sia stata in grado di raggiungere questo obiettivo, ciò che spetterà al giudice nazionale verificare. Inoltre, la Corte dichiara che le condizioni e le modalità di una gara, e in particolare le norme contemplanti la decadenza di concessioni rilasciate, devono essere formulate in modo chiaro, preciso e univoco, ciò che invece non avviene nel caso di specie. Nondimeno, spetta in via di principio al giudice nazionale verificare tali elementi".

IL CASO - La normativa italiana in vigore stabilisce che l’esercizio delle attività di raccolta e di gestione delle scommesse presuppone l’ottenimento di una concessione previa pubblica gara, nonché di un’autorizzazione di polizia. Qualsiasi violazione di tale normativa è passibile di sanzioni penali.

Nel 1999 le autorità italiane hanno assegnato, a seguito di pubbliche gare, un numero rilevante di concessioni per le scommesse sulle competizioni sportive e ippiche. Le gare escludevano in particolare gli operatori costituiti in forma di società per azioni quotate nei mercati regolamentati. Nel 2007 una sentenza della Corte di giustizia 1 ha dichiarato l’illegittimità di tale esclusione.

A partire dal 2006, l’Italia ha proceduto ad una riforma del settore del gioco 2, destinata ad assicurarne l’adeguamento alle regole imposte dal diritto dell’Unione. In particolare, l’Italia ha messo a concorso un numero rilevante di nuove concessioni, stabilendo, tra l’altro, che i nuovi punti di vendita delle scommesse dovevano rispettare una distanza minima rispetto a quelli che avevano ottenuto una concessione a seguito della gara del 1998.

I sigg. Costa e Cifone, gestori di Centri di Trasmissione di Dati (CTD) legati alla società inglese Stanley International Betting Ltd, sono stati accusati del reato di esercizio abusivo delle attività di scommessa, per aver effettuato la raccolta di scommesse senza rispettare le prescrizioni della normativa italiana. Infatti, la Stanley opera in Italia esclusivamente tramite più di duecento agenzie, aventi veste di CTD. La società era stata illegittimamente esclusa dalla gara del 1999 e aveva deciso di non partecipare alla gara del 2006 a motivo dell’assenza di risposte soddisfacenti da parte delle autorità italiane alle sue richieste di chiarimenti sulla nuova normativa.

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Mi fa piacere che la Stanley ha vinto questa sentenza, buon per noi "consumatori". Ma alla fine riguarda solo i luoghi dove può raccogliere le giocate. Ma non cambia molto la sostanza su concessioni e controllo aams.

Vi benedico

Modificato: da Guymond
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