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Io Sono Una Bestia


Satori

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17 ore fa, Satori ha scritto:
20 ore fa, gastardo ha scritto:

Mi sfugge il collegamento tra gay e pedofili.

Non posso aiutarti; il nero è stampato sul bianco.

La connessione diretta non c'è. E’ fuori dubbio che nell’insieme dei gay ci sia un sotto-insieme di pedofili.
Ma lo stesso si puo’ dire dell’insieme degli eterosessuali, dell'insieme dei cattolici e, di certo, quello dei preti.
E' diverso sostenere che tutti i gay sono pedofili e che tra i gay ci siano dei pedofili.

Essere gay é una cosa che ogni omosessuale vive a suo modo. La maggior parte, purtroppo, reprimendolo, per parte o per tutta la vita immobilizzato dalla paura di essere incasellato in un mondo discriminato da sempre con queste, ma anche tante altre, associazioni:

Gay= Pedofilo
Gay= Effeminato
Gay= Sodomita
Gay= Malato mentale da curare, necrofilo, zoofilo...

La cosa che mi preme sottolineare, è che quello che ciascuno di noi preferisce fare nella sfera privata non é soggetto al giudizio altrui fino al quando non lede i principi di base della convivenza.
Quello che conta, gay, eterosessuale, prete che sia, é non fare del male a terzi.
Utilizzare altre persone (o animali) non consenzienti, di minore eta’ o incapacitati al fine di soddisfare i propri istinti sessuali é fondamentalmente sbagliato.
Ma discriminare i gay facendo passare l'idea che siano più inclini di altri a questo tipo di deviazioni criminali é altrettanto sbagliato e dannoso.
Chi è omosessuale, a seconda di variabili come apertura mentale della famiglia di nascita, luogo, mestiere, comunità e frequentazioni ha più o meno difficoltà a fare "coming out". Il fatto che io, durante la scrittura di questo messaggio, abbia pensato piu’ volte di dover specificare di non essere gay, fa riflettere ulteriormente sul lavaggio del cervello che “i 20 secoli di storia” insieme ai padri, i nonni e i trisavoli, ci hanno fatto per convincerci di quale terribile sventura e vergogna sia quella in cui “ mio figlio mi diventerebbe un orecchione” come diceva Vito Catozzo.

Basta ricordare cosa successe in Inghilterra a Justin Fashanu. http://it.wikipedia.org/wiki/Justin_Fashanu

17 ore fa, Satori ha scritto:

E lascio loro anche "i nuovi venuti d’ogni sorta, i cadaveri, gli animali, le piante, le cose, i fiori, gli stronzi" con cui erotizzare poliformemente. Come teorizza il testo fondamentale di Mieli, patrono ufficiale dell'Arcigay.

Queste sono follie, su questo siamo e sempre saremo, d'accordo. Che questi elementi siano liberi di andare a dire queste cose in giro per le scuole mi pare assurdo.
Considera la possibilità che le fonti dalle quali prendi queste notizie abbiano la tendenza a dipingere uno scenario in cui sia ingigantita la portata di questa corrente di pensiero per ragioni politico/religiose.

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8 ore fa, gastardo ha scritto:

La connessione diretta non c'è. E’ fuori dubbio che nell’insieme dei gay ci sia un sotto-insieme di pedofili.
Ma lo stesso si puo’ dire dell’insieme degli eterosessuali, dell'insieme dei cattolici e, di certo, quello dei preti.
E' diverso sostenere che tutti i gay sono pedofili e che tra i gay ci siano dei pedofili.

 

C’è qualcuno che sostiene che tutti i gay sono pedofili? Con chi sostenesse una simile corbelleria non varrebbe neppure la pena parlare. In questa questione, caro Gastardo, di mio sosterrò poco e niente; e mentre ci sono, meglio chiarire che a me degli omosessuali in quanto tali importa tanto quanto mi importa degli scacchisti o dei palombari. Ossia, nulla. E difatti, la questione gay non sarebbe tale, non staremmo qui a parlarne, e non avrebbe mai assunto un deflagrante valore politico, se alcune frange degli stessi gay (gli “attivisti”), finanziate da chi ha avuto e ha il massimo interesse personale (economico e di potere), non l’avessero usata come strumento di dissoluzione dell’ordine sociale, per sostituirlo con un altro. E chiarisco subito: non la condizione, in sé, o la pratica omosessuale, ma l’imposizione ideologica e politica (concretizzatasi alla fine con leggi che prevedono la reclusione per chi non si adegua, ossia, galera!!!) della normalità di tale pratica, che agisce sulla società con maggiore carattere distruttivo di una guerra. Lo so, ti sembra che stia delirando, ed invece sei tu che non vedi la questione in tutti i suoi aspetti. La videro, invece, nella sua integralità (per limitarmi solo a due casi di rilievo) proprio Mario Mieli (il cui pensiero, giustamente, l’arcigay considera fondamentale e fondante di una nuova cultura, la presente), e, sul versante esattamente contrario, uno dei maggiori filosofi del secolo scorso, Augusto Del Noce. Di Mieli abbiamo già letto; ma non ho trovato l’occasione per dire che, effettivamente, il suo spessore ideologico e la sua intelligenza stanno ad anni luce, quanto a profondità, rispetto ai suoi successivi epigoni e apologeti, che secondo me, non lo hanno neppure capito. No, non sono impazzito, e non sto certo prendendo parte per Mieli, ma come ragionatore per cause (ossia come filosofo), mi tocca dire che, partendo dalle sue premesse, il susseguente svolgimento per inferenze, è di una rigorosità implacabile. Mieli non sragiona affatto, anzi ragiona benissimo (chi pensa che sragioni, dà prova di conoscere l’arte dell’inferenza come io conosco il calcio) molto meglio dei suoi seguaci, e, spesso, di molti suoi avversari. Se le sue conclusioni sembrano mostruose, è perché lo sono le premesse. Il fatto è, precisamente, che le sue premesse sono errate, ed anzi, più che errate, sono capovolte. Queste premesse, in pochissime parole, fanno capo ad una precisa linea di pensiero, che ha attraversato la storia della riflessione umana, fin dai presocratici, sempre minoritaria e sempre neutralizzata, che ha rifatto capolino in pieno Medio Evo (Occam), e che ha poi cominciato a prendere piede sempre più con l’avvento della modernità (ad essa perfettamente congenere); ed oggi ha debordato, ha vinto. Sto parlando del relativismo. Mario Mieli, per quanto bizzarro, circense, istrionico, trivialissimo, perlomeno, non è ipocrita come tante madamigelle della buona stampa e dell’intellighenzia. Mieli assume le premesse e le contraddizioni della cultura in cui è nato, e le esplicita. E le esplicita benissimo; salvo taluni errori pacchiani, ma marginali, dovuti all’esibizionismo vanitoso per cose più grandi di lui (uno per tutti, il riferimento del tutto fuori luogo a Jung). Per questo, sulla linea della coerenza, vale mille volte più un Mieli coprofago, che uno Scalfari o una Cirinnà che del primo sarebbero stati il pasto.

Dall’altra parte, nel mondo “non capovolto”, sta la posizione espressa magistralmente nello scritto di Del Noce, che qui privilegia, soprattutto, il punto di vista antropologico. Ne allego il testo per scrupolo, anche se so che chi è preda della deformazione relativista farà persino fatica a leggerlo (per quanto chiarissimo e breve), proprio non riuscirà a mantenere l’attenzione, ne ricaverà un senso di fastidio, e, soprattutto, quand’anche lo leggesse, dubito lo capirà.

 http://www.sabinopaciolla.com/del-noce-quel-nichilismo-gaio-che-oggi-ha-il-suo-simbolo-nella-omosessualita/

Aggiungo: è un errore gravissimo (nei fatti, non nelle opinioni) affermare che la critica al gayismo (non, genericamente, agli omosessuali, di cui, francamente, non è mai fregato niente a nessuno) è monopolio del Cattolicesimo. Questo è falso, totalmente e vergognosamente falso; menzogna buona per menti manipolate. E’ in fatto certissimo che non è mai esistita, sulla Terra, una cultura storica che non abbia considerato la sodomia come un abominio. Millenni, ai quattro punti cardinali, nei cinque continenti, hanno considerato l’uso edonistico dell’intestino – proprio e/o altrui – come una degradazione e una violazione della dignità umana. Senza eccezioni. Se i titolari della cattedra in fobieologie sapessero appena far di conto, dovrebbe condannare tutto il genere umano, tutte le culture umane, tutte le società umane, fino, approssimativamente, alla gloriosa civiltà occidentale da 40 anni in qui (la Cirinnà lo fa!). Per cui, damnatio memoriae, anche per i nostri padri, i nostri nonni, e tutti gli antenati, tutti fobici. Noi, i primi saggi e giusti della Storia.

Comunque, durerà poco. Per conto mio, francamente, non è che mi vada tanto spendere tempo a scrivere per uno come questo qui sotto. C'è già un conto alla rovescia, e dopo l'attuale vampata, ognuno avrà la sua paga. Al centesimo.

 

P.s.

Domani torno, per concludere, sulla faccenda dell’incidenza gaysmo pedofilia; e ce ne saranno anche tante per i preti, la curia romana, e la ciurma vaticana.

Gay bis.jpg

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...Segue

23 ore fa, gastardo ha scritto:

Essere gay é una cosa che ogni omosessuale vive a suo modo. La maggior parte, purtroppo, reprimendolo, per parte o per tutta la vita immobilizzato dalla paura di essere incasellato in un mondo discriminato da sempre con queste, ma anche tante altre, associazioni:

Scusami, Gastardo, dimmi che è uno scherzo. A quale mondo fa riferimento ciò che affermi? “Represso”, “immobilizzato”, “incasellato”, “discriminato”, ma chi, dove? Non ti risulta che il neo reato di “omofobia”, nel liberato Occidente, è grave quasi quanto l’omicidio di primo grado, e, in certi Paesi di queste meravigliose contrade, prevede pene più gravi che l’omicidio colposo? Dai, sei un uomo di mondo, non un piangina! Sei di casa a New York, come in Spagna. Se, ivi, dai del cretino a un cretino, al massimo ti viene dato del cretino a tua volta; ma prova a dare del faggot a New York, o del maricon a Barcellona a un omosessuale… Provaci, su, consegnati al brivido del vero pericolo, un lancio senza paracadute. Su, provaci, se qualcuno ti identifica e ti denuncia, ti fai da 5 a 10 anni!

Come sempre, 5S di distinguono nella creatività del peggio:

 http://www.agi.it/politica/omofobia_aggravante-5232686/news/2019-03-30/

Piccolissimi, minimi, conformisti, nella rincorsa ad essere più realisti del re. Sarebbero stati dei fascisti modello.

E dunque, a quale pianeta ti riferivi? Ma se parlavi dei Paesi non occidentali, i soli con cui te la potresti prendere sono quelli musulmani e la comunista Cuba, e in una certa misura la Cina. Nei primi, gli omosessuali vengono lapidati, nella seconda, vengono “curati” con estrogeni per equini. Se lo trovo giusto? Se la facessi sarebbe una domanda provocatoria; ma, sorvolando sulla provocazione, e perché non mi nascondo da niente, rispondo, e, con tutta ovvietà, trovo quella roba mostruosa. Certamente, nessuno tocca loro un capello in Russia, purché il loro essere ciò che sono resti nella sfera del privato, e non debordi in circensi manifestazioni pubbliche sull’orgoglioso utilizzo erotico dell’intestino.

 

 

Gay= Pedofilo
Gay= Effeminato
Gay= Sodomita
Gay= Malato mentale da curare, necrofilo, zoofilo...

 

Bene, cosa ha a che fare quanto sopra con la nostra discussione? Il tuo, caro Gastardo, in dialettica si chiama “straw man argument” (http://en.wikipedia.org/wiki/Straw_man), una fallacia logica introdotta allo scopo portare l’interlocutore a controbattere ad un argomento da questi mai prodotto. Non ci perderò tempo. Salvo che per il terzo punto. Vorresti affermare che lo specifico del rapporto omosessuale non è la sodomia? Dovessi farlo, davanti alla negazione dell’evidenza, con rammarico, non vedrei come la discussione possa continuare. Per il resto, mai detto e mai pensato che ogni omosessuale è un pedofilo; mai detto e mai pensato che ogni omosessuale è effeminato (questo argomento è davvero super straw, dato per certo che, anzi, molti omosessuali sono machissimi); mai detto, né pensato che l’omosessualità sia una malattia mentale (quando l’ho detto, Gastardo? Mostramelo), ed anzi sono certissimo che non lo sia; quando ho detto che ogni omosessuale e necrofilo e zoofilo? Mai detto, mai pensato, e non dirmi che ciò che ho scritto può averlo lasciato intendere. Trovo dialetticamente inconcludente, e non corretto, questo modo di (non) argomentare.

 

Al resto, compreso il caso del calciatore inglese, rispondo appena trovo in po’ di tempo.

🙂

 

 

 

Modificato: da Satori
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Ritengo importante porre subito una domanda all’amico Gastardo. Hai portato, come “argomento” il caso del calciatore inglese Fashanu, bene, a confutazione di cosa? Precisamente, senza darmi in prestito affermazioni che non ho mai fatto, a quale scopo hai introdotto questa storia nella nostra discussione? Questa, per quanto mi è dato capire, e secondo quello che mi è parso essere l’intendimento comune, vorrebbe trattare, soprattutto, l’uso politico falsificatorio e strumentale del gaysmo, e non gli (eventuali) aspetti etici di esso, e neppure essa ha inteso essere una disanima delle dinamiche storiche e sociali che hanno portato, da sempre, e oggi più che mai, gruppi umani a scaricare aggressività e contraddizioni sulla figura perenne (sempre cangiante e adattata alle circostanze) che Renè Girard chiamò “capro espiatorio”.  

Ti potrei portare un elenco sterminato di individui e gruppi vittime della stupidità umana. Oggi, come ieri, di quelli di domani non so; ma so per certo che ce ne saranno, sempre, come sempre sarà la stupidità umana.

E quindi, nello specifico (e non nella generalità dei casi dell’universo) cosa c’entra col nostro discorso il caso Fashanu? E’ contro-argomento a quale mio argomento?

Modificato: da Satori
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Proprio grazie al fatto che sono di casa in Spagna e a New York conosco diverse persone gay che di Mario Mieli e le sue teorie non hanno mai sentito parlare. Io non parlo di religioni o correnti di pensiero, ma di singole persone che hanno il diritto di fare le loro scelte senza essere giudicate, irrise o insultate.

Il 13/10/2019 alle 01:11 , Satori ha scritto:

E’ in fatto certissimo che non è mai esistita, sulla Terra, una cultura storica che non abbia considerato la sodomia come un abominio.

Mai mi sognerei di chiedere se rientri nelle loro pratiche, quello che fanno con qualsivoglia proprio tratto intestinale non mi riguarda e non penso dovrebbe riguardare nessun altro all'infuori di loro.
Non ho capito se anche tu consideri la sodomia come un abominio, se sei d'accordo con me o ti limiti a esporre i fatti senza giudicare.

22 ore fa, Satori ha scritto:

A quale mondo fa riferimento ciò che affermi? “Represso”, “immobilizzato”, “incasellato”, “discriminato”, ma chi, dove? Non ti risulta che il neo reato di “omofobia”, nel liberato Occidente, è grave quasi quanto l’omicidio di primo grado, e, in certi Paesi di queste meravigliose contrade, prevede pene più gravi che l’omicidio colposo?

Mi riferisco alla nostra realtà quotidiana. Ho preso ad esempio Fashanu perché il calcio è uno di quegli ambiti dove gli omosessuali sono maggiormente discriminati, proprio per timore degli insulti di cui sarebbero oggetto da parte del "selezionatissimo" pubblico negli stadi. Non essendoci praticamente gay dichiarati tra i calciatori, i ragazzini che, nella adolescenza, capiscono di essere gay non trovano degli esempi di "eroi positivi" ai quali ispirarsi.
Il fatto che le pene siano più gravi é un risultato dell'oppressione che le minoranze hanno subito negli anni passati. Di certo in Russia, Uganda, Iran, Cameroon e Zimbabwe, ad oggi, puoi tranquillamente dare del finocchio a chi vuoi. E' preferibile?

21 ore fa, Satori ha scritto:

Hai portato, come “argomento” il caso del calciatore inglese Fashanu, bene, a confutazione di cosa?

Mi sembrava che, prendendo le frasi abominevoli di Mieli come espressione unisona della comunità gay, avessi equiparato gay e pedofili. Probabilmente ho capito male io e ho affibiato una conclusione, che non c'era, al tuo "elenco di fatti acclarati".

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6 ore fa, gastardo ha scritto:

Mai mi sognerei di chiedere se rientri nelle loro pratiche, quello che fanno con qualsivoglia proprio tratto intestinale non mi riguarda e non penso dovrebbe riguardare nessun altro all'infuori di loro.
Non ho capito se anche tu consideri la sodomia come un abominio, se sei d'accordo con me o ti limiti a esporre i fatti senza giudicare.

Idem, mai sognato di chiedere cose simili. 

Vedi, stavolta siamo d’accordo; ma se ci pensi, ti avevo già risposto, scrivendo che, nel merito, degli omosessuali mi importa quanto degli scacchisti e dei palombari, ossia nulla.

Detto questo, diamo una chiarita, perché vedo che ancora il punto centrale rimane oscuro, per quanto mi sia sforzato di evidenziarlo.

A: che ciascuno, a casa propria o altrui (se altrui consenziente) faccia ciò che gli pare del proprio intestino, o della gola, o del pancreas, appare evidente, riguarda solo i soggetti interessati. Questo, finché tali attività – della cui natura, lo ripeto definitivamente, personalmente nulla mi importa – non debordino dal privato e non pretendano di imporsi nella sfera pubblica. Per cui, questo “fare a casa propria” non può e non deve essere oggetto, dal punto di vista del pubblico, di sanzioni di alcun genere. Ma allo stesso tempo e per la stessa ragione, chi a casa propria fa ciò che gli pare, non deve pretendere che questi suoi fatti siano consacrati dall’approvazione sociale. Se lo pretende, ed è questo, Gastardo, l’oggetto del contendere, compie un atto di sopraffazione, in violazione del diritto di ognuno (che il primo pretende sia rispettato per lui, ma che poi nega ad altri) di pensarla come gli pare. Ho letto e riletto, ciò che ho scritto non si presta ad equivoci. Se dissenti, vorrà dire che – per quanto mosso da intenzioni nobili – stai dalla parte del sopraffatore, che non solo nega ad altri ciò che pretende per sé, ma minaccia di reclusione chi non rinuncia al suo pensiero per il proprio. Se non è iper-fascismo questo, mi chiedo quale sia.

B: “Non ho capito se anche tu consideri la sodomia come un abominio,  .

 

Gastardo, certamente senza volerlo, sovrapponi due piani. Come hai visto su (A), mai mi sognerei di sindacare le attività sessuali, culinarie, culturali, ecc… che ciascuno espleta a casa propria. Questo è il primo piano. Il secondo sorge se qualcuno mi chiede cosa penso di tali attività. Se uno me lo chiede, io, per cortesia, gli rispondo, come sempre chiaramente. Cosa ne penso, dipende dalla natura e dall’oggetto di tali attività. Fermo restando che, esattamente come io lascio libero chiunque di valutare il mio pensiero come gli pare (senza minacciarlo di detenzione!!!), pretendo lo stesso per me. E vengo alla tua domanda.

Se una persona legge rapporti esegetici su “Il grande fratello”, mi riservo di giudicare il suo livello intellettivo prossimo a quello di un criceto.

Se uno a casa propria cucina la trippa – fermo restando che de gustibus non est disputandum, a casa sua non metto piede; perché la trippa mi procura una nausea irresistibile (detenzione?)

Se uno, a casa propria pratica la sodomia, come già detto in A, non me ne frega niente. Ma, livello B, se qualcuno mi costringe a focalizzare la specificità dell’atto, allora il discorso cambia. Perché? Perché devo considerare che la funzione del retto è l’espulsione delle feci (termine medico per cacca). Introdurre il pene nel retto, mette a contatto l’uretra, organo la cui funzionalità dipende dall’abiosi, con materiale fecale (o residui di esso) che è quanto di più infetto presente nell’organismo. Qui non stiamo parlando di etica, ma di biologia, chiaro? Quindi, si fanno entrare in contatto, due ambienti biologici che, per natura, non devono avere contatti. Preservativi? A piacere, ci mancherebbe; ma la questione rimane irrisolta, per chi l’ha capita (e non è difficile): per preservare da cosa?

Questo, quanto a B, è il dato oggettivo e indiscutibile (il retto è infetto, l’uretra, a contatto col retto si infetta). Soggettivamente, poi, l’idea stessa di far entrare in contatto, deliberatamente, una parte del corpo che i sani di mente curano con la massima igiene con la cacca (o suoi residui, ma comunque materiale di scarto e in decomposizione), ecco tale idea mi dà la nausea. Più della trippa bollita. Quanti anni mi spettano, o pensi che possa essere rieducato?

P.s.

Un’ultima nota a ”Non ho capito se anche tu consideri la sodomia come un abominio, se sei d'accordo con me o ti limiti a esporre i fatti senza giudicare”.

 

Nessuno può esporre alcunché senza pensare; e l’atto stesso del pensare implica una valutazione (esplicita o implicita), e quindi un giudizio. Giudico io, esattamente come giudichi tu e chiunque. Ma forse, correggimi se sbaglio, non intendevi chiedermi se giudico, ma se condanno o assolvo. Se così, questa è la risposta: per mia massima fortuna non sono chiamato ad emettere sentenze di condanna o assoluzione sulle persone, non spetta a me. No, non suona pilatesco, dieci anni di Forum hanno provato che parlo come penso. Che non condanni, non vuol dire che consideri la pratica omosessuale eticamente neutra, l’etica, vale ricordarlo, perché secondo me non tutti lo sanno, è la disciplina che valuta la correttezza/bontà della condotta (qui parlo di etica, per la prima volta, perché tu me lo hai chiesto). In questo, mi trovo d’accordo con tutti quelli che ci hanno preceduto, con tutte le religioni della Terra, ai 4 punti cardinali. “Peccare”, non credo che molti lo sappiano, vuol dire “mancare il bersaglio”, “fallire”; il termine ha, primariamente, una valenza ontologica, e successivamente etica. Vuol dire fare la cosa sbagliata. Esattamente alla luce di quanto precede, senza condannare nessuno, rispondo che la pratica sodomitica è sbagliata. “Abominio”, poi, deriva dal latino “abominàre”, che vuol dire “repellere”, “allontanare da sé”. E da qui, faccio ora a te una domanda: io considero repellente l’idea del contatto, a qualsiasi titolo (figuriamoci deliberatamente perseguito), con gli escrementi; tu, personalmente, come lo consideri? Attendo risposta.    

P.s. 2

Gastardo, questa non è una battaglia fra pro e contro; io mi occupo di filosofia non di tifoseria. Se non ricordo male, già anni fa scrissi che al tempo in cui i gay si chiamavano froci ed erano a volte fatti oggetto di scherno

, in una circostanza soprattutto (treno Bergamo Milano), per difenderne uno, presi una tale carica di botte, da un branco di teppisti, che mi toccarono 40 giorni di prognosi, rottura del setto nasale, echimosi diffuse, costole incrinate, e, mi pare, una trentina di punti di sutura. Oggi, le vittime si sono trasformate in carnefici; mentre io sono rimasto quello di prima, essendo impermeabile alle mode.  E non mi piegherò mai, orwellianamente, ad ammettere che i cerchi possano assomigliare ai quadrati. 

 

 

 

Prima di scrivere quanto sopra, ossia prima di entrare nel Forum, avevo battuto ciò che segue.       

 

 

 

 

Per ragioni che solo il fato conosce, vidi il film Cruising a Gattinara Sesia, nell’inverno del 1980/81. Regista Friedkin, protagonista Pacino, colonna sonora di Jack Nitzsche. Tre geni. Uscii dal cinema estraniato, disturbato, con una sensazione stranissima, pesante, molle, come una specie di nausea che sale dalle ossa e ottunde. Mi accompagnò per giorni. Mi chiesi per anni, precisamente fino al Novembre del 1989 se ciò che Friedkin aveva mostrato delle attività che si svolgono nei locali per omosessuali fosse, e semmai in che misura, una hollywoodiata. Trovai risposta in un club di Amburgo, dove mi portò un mio amico omosessuale (di cui, se mai sarà il caso, parlerò in altra occasione). Se qualcuno mi ci tira per i capelli, darò testimonianza di quello che vidi (se ne può avere una certa idea, blanda, e solo per approssimazione, nel film di Friedkin). Qui posso dire, intanto, che erano rappresentate, simulando deliberatamente la struttura a gironi dell’Inferno dantesco, tutte le cosiddette parafilie. Visitai tutti “gironi” – ambienti cui si accedeva con un curioso rituale, e solo se accompagnati – tranne gli ultimi due. Non ne ebbi lo stomaco.

Ebbene, perché ne sto parlando? Per questo: subito dopo la visione di Cruising, dunque siamo a cavallo tra l’’80 e l’’81, discutendo con gli amici di allora, affermai qualcosa che li lasciò increduli, persino contrariati, e mi fece prendere per visionario. Sì, lo fui visionario, e visionai benissimo. Sostenni che in capo ad una, massimo due generazioni (ergo, in un arco temporale dai 20 a 40 anni), non solo e non tanto l’omosessualità in sé, quanto lo stile di vita gay, e soprattutto la “filosofia” gay, avrebbero imposto una linea culturale che avrebbe pervaso l’intero Occidente, fondando un nuovo orizzonte antropologico. Venni preso per matto (un po’ come mi è sempre capitato, anche qui sul Forum, quando “ad inizio partita” dissi come sarebbe finito M5S, avendo, puntualmente ragione); 40 anni fa, per la quasi totalità delle persone, era semplicemente folle immaginare una società in cui due maschi o due femmine potessero sposarsi. Chi oggi ha 60, lo ricorda bene. Io lo vidi chiaramente, direi di colpo, mettendo assieme quella pellicola e la mia comprensione della portata sociale e politica del relativismo. Ho sbagliato tantissime cose nelle nella mia vita, ma in questo genere di cose non ho sbagliato una sola volta. Vidi – non solo, ma tra pochissimi – che il gaysmo avrebbe trionfato (comprendendone le ragioni), ed oggi vedo, con la stessa adamantina chiarezza, che tutte le parafilie (quelle che un tempo si chiamavano perversioni) diverrano normali e funzionali ad una società totalmente destrutturata e riassemblata secondo modelli di ingegneria sociale che non vede solo chi è cieco.    

Compresa la pedofilia, ovviamente. Se le fasi delle cosiddette “finestre di Overton” sono 4, oggi siamo alla seconda e ci avviamo speditamente alla terza (http://www.youtube.com/watch?v=kXkY55AwBHg).

Chi non capisce queste cose è già stato fagocitato e si trova, temo irreversibilmente, “dall’altra parte”. La sua mente è andata.

Coloro che, oggi, difendeno i cosiddetti “diritti gay”, condannando però al contempo pedofilia, cannibalismo, necrofilia, zoofilia, ecc… subiranno dai loro figli lo stesso trattamento che oggi questi riservano a chi denuncia la vera essenza del gaysmo (ripeto per la volta ennesima, qui non si parla dell’omosessuale come persona). Costoro – oggi avanguardia "colta e intelligente" – saranno considerati gli ultimi residui del vecchio mondo, poveri, inconsapevoli cripto-fascisti. Che si preparino.

Detto ciò, non mi resta che mostrare, con documenti, la contiguità, ed in taluni casi la sovrapposizione, tra la pedolofia e filosofia gay; la fonte culturale è la medesima.

Alla prossima.  

 

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E a proposito di Overton, oggi la Chiesa subisce al pari di tutto il resto, una trasformazione in chiave neoliberista. Riporto una testimonianza letta su un social:

"Incontro in Chiesa su catechismo per mia figlia. Slide del parroco che ci racconta che la Chiesa non riesce più ad attrarre i giovani e le persone a messa, che i catechisti sono sempre meno e che i sacramenti sono vissuti come un percorso scolastico che, concluso, non sfocia nel contribuire alla vita della comunità parrocchiale. Tutto condivisibile, fino a quando non inizia a parlare di un futuro in cui essere cristiani sarà una sorta di servizio a domanda, perché bisognerà essere cristiani per scelta, ha anche nominato la parola tutor e impresa; il catechista ci infila anche un "alla fine tutte le religioni sono uguali" (in che senso?🤔) La parte più tragicomica si consuma alla fine dell'incontro, quando un genitore fa notare che i musulmani sono più fedeli ai loro precetti, fanno ramadan ecc. Segue una domanda, "cosa fa la Chiesa per rendersi più attrattiva?" Ma stiamo scherzando, che cos'è un'asta?!! Secondo e lapidario intervento di una mamma dal caschetto biondo: "Perché non presentate Gesù come un supereroe?" Sgomento assoluto! Dulcis in fundo, tornando a casa chiedo a mia figlia: "Ma al catechismo ve l'hanno insegnata l'Ave Maria?" Risposta: "No. Solo il Padrenostro"

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6 ore fa, jackjoliet ha scritto:

E a proposito di Overton, oggi la Chiesa subisce al pari di tutto il resto, una trasformazione in chiave neoliberista. Riporto una testimonianza letta su un social:

Quoto J-J al 100%. Il neoliberismo è molto più di una dottrima economica, è una visione antropologica che vuole, prima, la distruzione di ogni ordine di eredità storica (come affermano la Cirinnà e lo stesso Attali, "... scava scava, tutto il passato è fascista...)" Quest'idea non è nuova, ha un illustre antecedente in Umberto Eco (di cui, se ne avrò ancora la possibilità, spero di poter parlare), con la sua categoria storica del "fascismo perenne". Dopo, la distruzione, o la riscrittura del passato, il neo liberismo fonderà un nuovo ordine, l'impero finale; dove tutto sarà permesso, non esisteranno più parafilie, e lo stesso uso di tale termine diverrà un crimine contro lo Stato. Perché tutto ciò fosse possibile, occorreva rimuovere il principale ostacolo, la profonda radice identitaria, antropologica e filosofica che faceva da argine: la Chiesa Cattolica. E' stata distrutta pezzo per pezzo, e non a partire da Bergoglio, che, semmai, ha il compito di liquidatore. Oltre alla Chiesa, bisognava distruggere la famiglia naturale, cellula primaria dell'identità forte. Infine, la ditruzione del locale per il globale. Il supermercato e i centri commerciali, come tempi dell'uomo nuovo.

Il pezzo estrapolato da J-J è agghiacciante, ha il sapore cadaverico di un lugubre finale di partita.

Cambiando discorso, ma poi neppure poi tanto, ecco l'ultima delle bellezze della UE

http://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/76009-la-corte-ue-e-l-ergastolo-ostativo-a-rischio-anche-il-41-bis.html

e noi, servi e caproni, dobbiamo obbedire.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2019/10/09/ergastolo-gli-scenari-dopo-la-sentenza-richieste-di-indennizzo-e-ricorsi-di-matteo-gli-stragisti-mafiosi-ottengono-uno-dei-loro-scopi-ardita-colpo-di-piccone-al-sistema-di-prevenzione/5504453/

Modificato: da Satori
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Avevo lasciato questo punto in sospeso.

“Detto ciò, non mi resta che mostrare, con documenti, la contiguità, ed in taluni casi la sovrapposizione, la pedofilia e filosofia gay; la fonte è la medesima”.

 

Ho tardato un po’, perché mi sono imbattuto in una difficoltà, che testimonia del clima di regime che è calato su tutti quanti noi. Mi è risultato impossibile raccogliere una parte della documentazione che mi ero riproposto di allegare. Andando per le brevi, mi è stato impossibile, soprattutto, allegare un documento dell’associazione lgbt olandese, risalente agli anni ‘80 – che mi riservo di produrre non appena trovato, perché è comunque salvato in uno dei miei hd archivio, purtroppo oltre 600 tera – il quale elenca e analizza i medesimi punti programmatici che abbiamo già incontrato negli estratti di Mario Mieli. Cercherò di rintracciare e allegare questo testo, perché ha il merito di essere molto più dettagliato di quello Mieli. Per quello che qui interessa, questi “teorici” hanno le idee molto più chiare di quanti – pur animati dalle migliori intenzioni (questo non si discute) – non si mostrano molto capaci nel collegare gli effetti con le cause, ed anzi e soprattutto queste cause le sconoscono completamente. In breve, la faccenda è questa: una volta che manca un fondamento per la Norma, ed anzi la idea stessa di norma è ritenuta sbagliata, pericolosa e (ovviamente) “fascista”, si apre un orizzonte in cui – nella migliore delle ipotesi – il posto della norma viene preso dalla convenzione culturale, dal “clima dei tempi”, da “lo dicono gli intellettuali”. E dato che convenzioni, climi, ed intellettuali cambiano, la base etica per qualsiasi cosa si squaglia nel mero ripiegamento sullo stato delle cose, quale che esso sia; e magari sul suo contrario (se clima, convenzioni e intellettuali mutano, ed è certo che mutano). Ecco (per J-J), questa è l’essenza del relativismo!!!

Ma questo non è il peggio; in realtà, clima dei tempi, convenzioni culturali, “lo dicono gli intellettuali”, non sono fatti spontanei del mondo, ma il risultato di precise e programmate scelte strategiche delle élites dominanti, finalizzate a consolidare il potere fino renderlo assoluto e totale.

Bene, tornado a quel testo, partendo dalle premesse della culltura imperante (il relativismo, nelle varie colorature), come già ho considerato per Mieli, gli autori non facevano altro che, con tutta coerenza, esplicitarne gli effetti sul piano della morale sessuale. Se io fossi un relativista, sapendo, modestamente, ragionare per inferenza, mi troverei sulle loro medesime posizioni: pedofilia, necrofilia, coprofagia, incesto, cannibalismo, ecc…, sono convenzioni sociali, legato e lascito di una cultura diversa, nella sostanza, dalla mia, che è la cultura dominante. E di conseguenza, i corrispondenti tabù devono essere eliminati, così come è stato eliminato quel mondo, che confligge col nostro. Semplice, lineare inconfutabile. Ne deriva, come corollario piuttosto buffo se non grottesco: i progressisti di oggi sono i fascisti di domani. Un quasi instant, o poco differito, karma. Questo è il relativismo.

Comunque, una quantità sufficiente di materiale documentale sono riuscito a rintracciarla. Un video recente di Camilleri era stato fatto sparire da Youtube (censura), ma non dalla rete, e così ho potuto allegarlo. Ma prima di produrre il materiale, ritengo indispensabile, allo scopo di evitare di dover dibattere tesi non mie, esporre nel modo più chiaro possibile qual è il mio punto di vista.

1°. non ho scritto, detto, né pensato, che tutti gli omosessuali sono pedofili, ed anzi, per quanto conosco questo mondo, posso affermare con certezza che la maggioranza di essi aborre la pedofilia.           

 2°, procedendo da quanto esposto prima sulle implicazioni della cultura relativista, esiste un legame causale necessario tra tutti quei comportamenti sessuali considerati impropri o perversi dalle culture non relativiste (ossia, tutte, tranne le nostra) e le premesse – esplicite o implicite – del relativismo stesso. Chi se ne lamenta, e/o si lamenta di talune di queste conseguenze, si avvita nel circuito illogico di coloro che condannano gli effetti proprio delle stesse cause che coltivano e difendono. Moltissimi di costoro sono bravissime persone, che effettivamente non si accorgono della contraddizione logica nella quale il loro pensare è incatenato. Io posso solo cercare di mostrare tale contraddizione. Con qualcuno ho avuto successo; qualcuno l’ha vista la contraddizione, e a catena, piano piano ha visto tutte le altre. “Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio”.

 

3°, il portato di quanto esposto è già presente nella premessa, che è la breve analisi del relativismo. Se tale analisi è corretta e vera – e una prova ulteriore che lo sia è data dal fatto che le sue applicazioni portano alle identiche conclusioni degli intellettuali lgtb – allora corretta e vera è anche le conseguenza, questa: la pedofilia, condivide la medesima costellazione culturale, del gaysmo. Il che non contraddice affatto il punto 1, anche per quello che viene al punto 4. Ed è quanto ho sostenuto dall’inizio.

4°, Occorre con molta forza distinguere una inclinazione dalla sua messa in pratica. Mi spiego con un esempio, così da chiarire tutto il chiaribile. Sbagliato o giusto che sia, tutte le religioni considerano la sodomia peccato mortale, e la pratica sessuale coi bambini ancor peggio; ma mai nessuno è mai stato stigmatizzato in quanto omosessuale o pedofilo. Mai. Dante non pone Brunetto Latini (suo insegnante) nel girone dei sodomiti, in quanto omosessuale, ma in quanto sodomita; ne decanta perfino l’eccellenza come maestro e gli parla ancora con deferenza. Per dirla in termini buddisti, ciò che conta è la retta condotta, non la personalità o le inclinazioni di una data persona. Se non è chiaro, ci torno, purché mi si dica cosa non persuade (non cosa non piace).

Bene, adesso è tardi, produrrò la documentazione di cui parlavo nel prossimo post.

 

 

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Eccomi a concludere.

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Ho parlato di contiguità culturale tra gaysmo e pedofilia. Prima di cercare di capire se la vedo o la stravedo, la contiguità, dobbiamo determinare il significato esatto, appunto, della locuzione “contiguità colturale”. “Contiguo” deriva dal latino, contigere, che vuol dire toccare; e così, indica l’atto del venire a contatto tra due oggetti o processi. Col contatto, questi vengono a condividere uno o più termini, o qualità, o caratteristiche. E da qui, si può parlare di analogia o similitudine.

Ora, nel nostro caso, la contiguità è accessibile alla comprensione di chiunque (aperto alla comprensione) in modo diretto ed evidente.

In realtà, il cosiddetto relativismo non esiste.  Se ne esistesse uno, sarebbe in contraddizione con la sua definizione, dato che non avrebbe analoghi con cui entrare in relazione. Ergo, ne esistono tanti quante sono le menti capaci di pensare.  Ora, una prospettiva di questa natura si scioglie in una quantità di contraddizioni e antinomie insuperabili. Qui allego un link interessante, e molto utile, ai non addetti, per capire di che si parla.

http://giovanniciri.blogspot.com/2013/05/totalitarismo-e-relativismo.html.

Questo articolo mi su segnalato alcuni anni fa da un conoscente, allo scopo di chiedermi una valutazione. Lo giudicai e lo giudico di molto, ma proprio molto, superiore alla maggior parte dei testi vergati dai professoroni che tuonano nei salotti TV. Lo raccomando all’attenzione di tutti coloro che davvero desiderano uscire dalla caverna. Per gli altri, per quelli che nella caverna hanno trovato un rifugio a propria misura – troppo abituati alla penombra, per anelare la luce – sarà una lettura inutile. Anzi, affermo con certezza che non riusciranno a finire la lettura (come già per l'articolo di Del Noce). La questione del relativismo filosofico-culturale, come visione del mondo, nelle sue ricadute sociali e politiche, è esaminata in modo magistrale. Salvo alcune imperfezioni nella scelta della terminologia, direi che condivido tutto; a parte l’insistere dell’autore sulla (per questi) superiorità intrinseca della democrazia. Ma questo non intacca affatto il nucleo centrale dell’argomento, semmai lo appesantisce senza ragione. Almeno per me.

Dicevo, è impossibile trovare il bandolo di tutti i problemi sollevati dalla modernità – ante, o post che sia – senza aver compreso fino in fondo che essi fanno tutti capo ad un’unica fonte. E dato che stiamo trattando del portato sociale della cosiddetta “rivoluzione sessuale”, prima, e del gaysmo, dopo, col corollario del dilagare e della legittimazione di tutte le parafilie, occorre mostrare, una volta per tutte, quale ne sia l’origine. Importanti, per il nostro tema, le ultime righe dello scritto:

“… Il pluralismo viene così distrutto o meglio, viene distrutto il pluralismo autentico, il pluralismo degli individui, delle idee, degli interessi e dei valori, quello che si accorda con e si basa su l’universalismo. Resta un altro, sinistro pluralismo. Il pluralismo degli assoluti, il pluralismo dei mondi chiusi e fra loro incomunicabili, non paragonabili, né giudicabili da nessuno. E’ questo tipo di pluralismo ad essere oggi largamente presente in occidente. Purtroppo.”.

Parole sante e vere.

Bene, questo articolo, assieme a quello già pubblicato, del Maestro Augusto Del Noce, mi ha risparmiato la fatica di una lunga trattazione. Se qualcuno ha da obiettare, lo faccia nel merito; sarà mio piacere e onere rispondere. I generici “non sono d’accordo” non valgono neppure le lettere necessarie per comporli. E ancor meno hanno pregio i “non mi piace”, salvo che non si riferiscano alle preferenze in materia di biberon.   

Per ultimo, richiamo l’attenzione sul fatto che le conseguenze di quanto esposto da me e dai link, si ripercuotono a cascata in tutti gli ambiti dell’agire del singolo e della collettività; non c’è aspetto che ne sia risparmiato. Dal modo in cui ci si veste, alla musica, all’arte, alle risposte alla domanda di trascendenza (vedi il proliferare delle sette), alle relazioni lavorative, alle tutele delle fasce deboli, ai costumi sessuali e sociali in genere, fino (magari, in seguito, approfondirò questo punto) all’architettura, all’urbanistica e alla vera cura del territorio. E, ovviamente, alla politica, la cui dialettica è stata – deliberatamente – degradata ad uno strumentale scontro tra “destra” (il male), sinistra “il bene”.

Tutto falso, tutto finalizzato alla produzione di menti incapaci di elaborare un pensiero organico, di individui ridotti a monadi, isolati in mondi autoreferenziali, in una società concepita come collezione di prodotti umani e quasi umani, nell’orizzonte della molteplicità anarcoide della “forma merce”.

L’inferno sulla Terra.

 

Ed ecco, finalmente, i link di cui parlavo, che, a piacere e scelta, rimandano ad altri link analoghi (purtroppo, non sono ancora riuscito a trovare, nei miei archivi quell’articolo olandese). Alla luce di questi, e di quanto precede, trova pienissima giustificazione (ed anzi, la sua correttezza appare evidente) la mia affermazione circa la contiguità culturale (nel senso sopra ben specificato) tra gaysmo e pedofilia; come caso particolare del caso generale imposto dalla stessa logica del relativismo: ossia, la contiguità legalistica, e d’uso sociale, di ogni comportamento umano, non specificatamente contrario ai Codici (a loro volta relativi) penale e civile, sia esso sessuale o d’altra natura. Tale contiguità è consustanziale e logicamente necessaria.

Cose del genere sono state impensabili (e lo sono ancora) nelle culture non corrose dal relativismo; per la ragione basilare che, in queste, la norma “precede” e trascende l’arbitrio umano, e ad essa l’uomo deve conformarsi, come esposto e argomentato magistralmente nell’articolo di Del Noce.

Tornado strettamente al tema di partenza, è cosa nota, per quanto le gerarchie interessate cerchino di minimizzare, che pederastia, sodomia, e persino pedofilia, hanno allignato e prosperato nei Seminari, nelle Parrocchie e nei circoli ecclesiastici. E’ uno scandalo che urla giustizia e vendetta davanti al Cielo e agli uomini, e che troverà certamente un tribunale che ne valuterà tutto l’orrore.

Ma orrore rimane!!! Nessuno ne cerca giustificazioni. La pedofilia, soprattutto, è stata trattata, lungo tutta la Storia della filosofia morale cristiana, come il più grave dei peccati di relazione tra umani. Essa è considerata ancora più grave dell’omicidio.

Lapidarie e definitive le parole del Cristo:

 “… Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare…”. (Matteo 18, 6-7)

Cristo non fu relativista, dicendo di se stesso “…Io sono la Via la Verità e la Vita”. “Illuso, capostipite di illusi”, commenterebbe il moderno relativista, finalmente liberato!

Bene, ecco i link, parlano da soli.    

(Ho cercato, invano, anche una famosa intervista di Pannella sulla pedofilia, on line fino a non molto tempo fa. Scomparsa dal web, in attesa che i tempi maturino; se qualcuno l’ha salvata si faccia avanti.

Camilleri:

http://www.cultora.it/camilleri-choc-la-capacita-seduttiva-delle-donne-e-massima-2-anni/

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9ae63d47-f762-46b5-9fa3-0480eb0ded8e.html

 

Busi

http://www.youtube.com/watch?v=fh7AI-ISR08

http://www.massimilianofrassi.it/blog/aldo-busi-e-lapologia-della-pedofilia.html

 

Vendola (ultimo paragrafo)

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/19/il-gay-della-fgci.html

Nel seguente sito, in calce, si trovano notizie pedofile (mai smentite) su Cohn-Bendit

 

http://www.uccronline.it/2010/06/11/ecco-i-rapporti-tra-il-partito-radicale-e-i-pedofili/

 

http://www.uccronline.it/2010/06/11/ecco-i-rapporti-tra-il-partito-radicale-e-i-pedofili/

 

Come si vede, tutti costoro fanno capo alla stessa parrocchia.

P.s.

Ringrazio Gastardo per l’apertura mentale mostrata nell’ospitare queste mie considerazioni.

 

 

 

 

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Giorgia Bitakou, giornalista e patriota greca, oggi mi ha fatto il regalo del breve video che segue.

In aereo, di ritorno da Bruxelles, incontra Tsipras, che, quando il mondo sarà tornato alla normalità, verà tramandato ai posteri come uno dei grandi traditori della Storia, a pari di Bruto, Giuda, Alessio Angelo, responsabile del sacco di Bisanzio.

Tale è l'infamia di questa persona, che non ci spreco commenti; lascio la parola a questa eccezionale donna. Ma prima un appunto: Tomasi di Lampedusa vide bene un aspetto fondamentale e ricorrente dei processi storici. Contrariamente a Hegel (ahimè idolo di Fusaro!), e di tutti i modernisti-progressisti (tutti quanti nipotini, consapevoli o incondapevoli di Hegel), colse il vero spirito del divenire storico, che è catagogico ed involutivo, anzichè il contrario. Ma, da gran signore siciliano, mancò, forse per pudore e vergogna, la portata di tale involuzione. Infatti:

    “Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra”.

Scacalli e iene, secondo me, hanno cattiva fama, ma alla fine fanno il loro sporco lavoro con dignità ed efficienza; fanno pulizia, a pensarci, ecologia. Le pecore, poi, lasciamo stare, basta guardarle in faccia...

Persino i porci trovano posto, e, per quanto costi ammetterlo anche le zanzare.

Anche i batteri, infine, senza di essi non ci sarebbe vita.

C'è un solo ente, non so se ci avete mai pensato, la cui natura - al contrario di tutti gli altri - sfugge alla comprensione, essendo fatta solo di alterità e distruttività. E' il virus.

Ecco, quelli come Tsipras (e qui da noi tutta una tristissima compagnia) possono essere qualificati solo come virus. Molto, moltissimo, sotto le iene, gli sciacalli, i porci, i vermi e batteri.

Esattamente al minuto 1,10, la Bitakou coglie l'essenza di questi alieni. Sì, il mistero impenetrabile della follia, del male perseguito deliberatamente, ciò che è saggezza agli occhi del Potere. E mentre questa grande donna gli mette tutto sotto il naso, l'innominabile sorride...

Guardate.

http://www.youtube.com/watch?v=KHU1sYANbR0

 

Modificato: da Satori
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Non mi dà scandalo che Grillo sia passato da "uno vale uno" (ma che minchia significa???), alla proposta di abolizione del voto per gli anziani. Non è questo non mi scandalizza, giacché, Grillo ho sempre saputo chi è. Nè mi scandalizza che la sua proposta non scandalizzi, e non lo faccia incriminare e condannare per attentato alla democrazia e alla Costituzione, ed anzi, si siamo già mobilitate turbe di intelligentissimi per dimostrare quanto intelligentissima sia tale proposta. Neppure questo mi scandalizza; giacché, quanto vale, in marchette, l'intelligenza degli intelligentissimi lo so da sempre.

Mi dà scandalo, invece, che il Movimento gestito da questo signore abbia ancora, pare, circa il 18% dei consensi. 

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Riporto, in calce, un articolo che magari il solito umano potrebbe attribuire ad ambienti fascio-sovra-fobo-ecc...; ma che è invece edito dal quotidiano turbo.mondialista "Il sole24ore". Vi si narra della crescita del pil di molti Paesi sub-sahariani, con l'aggiunta, di  mio, di Costa d’Avorio (7,4), Ruanda (7,29, Senegal (7), Ghana (6,3). Come si vede, restano esclusi i Paesi colonizzati, sfruttati e derubati dalla Francia, sotto il tallone del Franco CFA. (E tutti zitti e mosca).

Quindi, almeno la metà dei Paesi africani cresce alla media del 6% e oltre. Ma, allora, perché milioni di giovani e giovanissimi abbronzatissimi pagano cifre (di cui, ad esempio, io non dispongo), per venire  a farsi mantenere, e senza alcuna possibilità di trovare un lavoro vero,  in un Paese a crescita 0?  

Faccio un vaglia in rubli a chi mi risponde.

http://www.ilsole24ore.com/art/africa-paesi-sub-sahariani-pil-corre-AEWTabrB

P.s. faccio due vaglia, se a rispondermi è un umano.

 

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http://www.youtube.com/watch?v=5dRhXiwbPIk

http://voxnews.info/2019/10/26/immigrato-islamico-decapita-donna-per-strada-a-colpi-di-ascia-video/

I video allegati riportano notizie che avrebbero poco in comune, salvo due elementi: primo, l'atrocità; secondo, la totale censura di cui sono stati fatti oggetto dai media al servizio dei tiranni.

Per entrambi gli aspetti, ancora una volta, mi mancano le parole.

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Ultim'ora, udite e diffondete.

Storia vera, recentissima, di poche ore fa. Un mio ottimo conoscente prende un appuntamento  per un colloquio di lavoro, presso una sede Amazon. Conosco personalmente questo signore, quanto a precisione, paragonati a lui gli svizzeri-tedeschi sembrano sudamericani. Questo spacca il decimo di secondo. Arriva alla ricezione alle ore 11, 00 precise; l'omino controlla il pc, e sconsolato gli dice: "Signore, lei è in ritardo di un'ora". Il Tizio, gli fa notare che l'appuntamento era alle 11, e lui si è presentato alle 11 esatte. E l'omino risponde: "Sì, vero, anzi no. Amazon intendeva le ex 11 dell'ora legale, ossia le 10 di quella solare". 

Ora, il tizio mostra la mail, inviata da Amazon, nella quale risulta che l'orario dell'appuntamento era "28 Ottobre ore 11". "Sì, - risponde l'omino - lei ha ragione, il fatto è che il sistema informatico Amazon ha problemi ad aggiornare l'ora legale in ora solare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Purtroppo, lei è incappato in questo inconveniente".

Mi sono spiegato? Amazon, una delle più grandi multinazionali del pianeta (Bezos ha pagato alla moglie, per divorziare, 48 miliardi di dollari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!), non riesce ad aggiornare l'ora legale!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Se non diffondete, avrete problemi ai calli.

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Internet è certamente un luogo in cui è molto più facile perdersi che trovare qualcosa di buono. Perché ciò accada sono necessarie prudenza, una solida preparazione di base unita ad ampiezza di orizzonti, e una matura capacità di discriminazione. In presenza di queste condizioni, è oggi possibile accedere a materiale importante e rivelatore. Per chi, ciò malgrado, cade nella trappola del Sistema Globale non ci sono attenuanti.

Tre link: nei primi due viene svelato un aspetto della cronaca recente, oramai quasi Storia, che sbugiarda, senza eccezioni, il sistema dell'informazione. Tutto il mainstream mostra il suo volto menzognero, servi piccini, nemici del popolo, parassiti.

http://www.balcanicaucaso.org/aree/Serbia/Bisogno-di-rivoluzione-Chiamate-Otpor-27076

http://www.limesonline.com/canvas-maestri-di-non-violenza/22102

Avete mai sentito nulla di ciò, su giornali e tv? Però, vi hanno purificato i neuroni con la meravigliosità delle "rivoluzioni colorate".

Nel terzo link, si mostra uno degli innumerevoli modi in cui, lo stesso Sistema globale ammaestra il pupo (in via di liberazione).

http://nationalfile.com/drag-queen-accidentally-flashes-children-at-story-hour/

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Ho numerose volte mostrate queste implicazioni causali: relativismo > neoloberismo > totalitarismo > cultura della morte. Ma io parlo la vecchia lingua, non quella orwelliana, che oggi trionfa nei media unificati, nelle università, in quasi tutto il mondo della cultura e dello spettacolo. La lingua delle élites da una parte, e dell'uomo massa dall'altra. In questa neo-lingua, come previsto dal genio di Orwell, "la schiavitù è libertà, e la libertà è schiavitù". In un tale mondo, il vero il bene ed il bello sono pure notazioni su un calendario monopolio delle élites finanziare che dominano e governano, attraverso una sotto-casta fatta da intellettò e da scientisti; quelli che determinano nella testa delle masse il "lo dicono loro", e/o "lo dice la scienza". Insomma, i nuovi vangeli. Quel calendario può essere riscritto a piacimento, e quello precedente distrutto (questa è l'essenza del relativismo!!!), e ciò che è male la mattina, può diventare bene la sera.

Dicevo di cultura della morte, come lugubre esito delle religione della merce; cultura della morte, che, nella neolingua, è spacciata per "dignità della persona". Di che sto parlando? Di questo:

 http://www.tempi.it/eutanasia-il-canada-punta-a-sopprimere-i-bambini-senza-dirlo-ai-genitori/

Quanto ai vecchi, ci ha già pensato Jaques Attali, eminenza grigissima dell'euroculto. Forse, se vinceranno le sue idee, questa sarà l'ultima generazione di vecchi; i 40enni di oggi, salvo se abbienti, non verranno la vecchiaia, merce improduttiva, scaduta. Nel mentre, vi regalo una sua perla (la Gruber stravede per costui):

"La logica socialista è la libertà e la libertà fondamentale è il suicidio".

Si spera nella sua coerenza di uomo libero.

Modificato: da Satori
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La Consulta boccia l’omogenitorialità: “Le coppie gay non sono famiglie”
Roma - 26 Ottobre 2019

Possono due maschi generare figli? 

Solo ricorrendo alla pratica dell’utero in affitto privando un bambino del diritto di crescere con la mamma. 
E da due donne possono nascere i bambini? Solo ricorrendo alla fecondazione eterologa che però è illegale per le coppie lesbiche.
Le coppie omosessuali non sono “famiglie”
Partendo quindi da queste osservazioni, la Corte Costituzionale con la sentenza 221 di qualche giorno fa, ha messo una pietra tombale sul concetto di omogenitorialità e affossato per sempre, per le coppie composte da gay e lesbiche, di appropriarsi del termine “famiglia”, perché essa è solo quella definita dall’articolo 29 della Costituzione Italiana ovvero una “Società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna”.

Il no della Consulta all’omogenitorialità.
In pratica la Corte Costituzionale ha detto no ad una richiesta del tribunale di Pisa che pretendeva di comporre un certificato anagrafico che attestasse un bambino “figlio di due donne”.  Con questa sentenza, quindi, si chiarisce definitivamente che l’omogenitorialità nell’ordinamento giuridico italiano non esiste perché i bambini sono soggetti di diritto e non un diritto di adulti egoisti alla Bibbiano che pensano di poter fare tutto quello che vogliono.

La notizia è passata in sordina senza le fanfare che avevano accompagnato il varo della Legge Cirinnà. 
Pensiamoci noi a divulgarla, grazie.

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Grazie Fra'Porcello

allego una immagine relativa ad una proposta di legge dei 5stelle, ed un link ad un articolo che parla di una sentenza di un giudice americano. Mi sembra che anche nel mondo privato della magistratura si stia consumando un conflitto di ideologie
http://stalkersaraitu.com/anti-gender-buon-senso-e-successo-elettorale/?fbclid=IwAR1N1bimlo8qS3Z-w0VupwBURtPmzoIGl3IG1qLf_wrs2Fc0P2a4RW1Mn3k

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Ringrazio Fra Porcello e J-J.

Se siamo al punto in cui per determinare che i figli nascono dall'unione sessuale di un maschio con una femmina, ossia, se l'ovvio ha bisogno di un dibattito giuridico per essere riconosciuto come tale, vuol dire che malattia che sta decomponendo la nostra cultura è in fase terminale, che la morte di quel gigantesco processo storico che fonda nella greco-romanità è ineluttabile.

Questo thread ha quattro anni, 57 pagine fitte, centinaia di post, tra i miei e quelli dei miei cortesi interlocutori. Non mi pento di tanto impegno, piuttosto, data la varietà – e, spero la qualità – dei temi affrontati, ci si potrebbe ricavare un bel saggio.

Eppure, oggi sono stanco e sfiduciato, mi pare di girare a vuoto.

Ditemi, può forse esistere il pieno senza il vuoto? E l’alto senza il basso? E il più senza il meno? E, infine, l’amore senza l’odio? In una parola, potrebbe mai esistere una moneta con una sola faccia?

Strane domande, vero, tanto sono ovvie le risposte.

Eppure, non meno ovvie del tema in apertura, ossia, di come nascono i bambini.

Eppure, una manica di sciagurati, in Parlamento, a maggioranza, ha decretato – ope legis, e manette a vista – che odiare qualcuno e rendere pubblica la cosa è reato penale. Queste sciagure viventi hanno di per ciò stesso stuprato, l’ordine implicito del mondo, che fonda sulla polarità, la complementarità. Vedi righe precedenti. In realtà, a queste sciagure in forma umana dell’abolizione dell’odio non importa nulla, essendo loro per primi sostanziati di e consumanti da odio. Semplicemente, nel nome del loro farisaico amore, hanno approntato uno strumento di legge per togliere di mezzo tutti coloro che dissentono. Il loro ragionamento è questo, ve lo propongo passo passo.

Premessa: noi siamo antifascisti, cosa che reca implicito il fatto che siamo i buoni e i giusti; e lo siamo in modo assoluto, opponendoci al “fascismo” (che decidiamo noi cos’è), che è il male assoluto. Ergo, siamo assolutamente buoni e giusti, ed ergo.bis facciamo cose buone e giuste.

Essendo questa la nostra natura, non possiamo non opporci assolutamente all’odio, di cui il “fascismo” è la manifestazione storica. E quindi, ecco a voi, finalmente, dopo millenni di “fascismo”, una Legge che vieta per sempre l’odio. Chi è beccato pubblicamente a odiare, d’ora in avanti, sarà incarcerato e rieducato

Chiaro???

Ora, nella speranza che qui ci sia un antifascista, vorrei fargli una domanda. So che non avrò risposta; costoro “dialogano” solo quando sono in cento contro uno, oppure, come interlocutore ti mandano direttamente la psicopolizia. La domanda è questa: abbiano visto che da oggi i discorsi di odio sono reato penale (a proposito, esiste un odiometro, oppure ci sono già pronti specialisti in odilologia??? Come si accerta, oggettivamente, il reato di odio?): ma se io, da purissimo e irremovibile antifascista, dichiaro di odiare l’odio e gli odiatori, ossia di odiare i “fascisti”, commetto reato? Capita la domanda? Giacché,

primo caso: se commetto reato, vuol dire che non avrei dovuto odiare i fascisti e l’odio medesimo; ma, se così, restano solo due possibilità: o il “fascismo” mi è indifferente, oppure, essendo io puro amore (salvo che per l’odio verso l’odio), dovrei addirittura amare il fascismo. E’ quindi???

Secondo caso: non commetto reato, giacché sono proibiti tutti i “discorsi d’odio”, con l’eccezione di quelli che noi (cioè noi antifascisti) decidiamo vadano bene, ossia quelli verso i fascisti, i quali possono tranquillamente essere odiati, in nome dell’amore (di cui siamo titolari in regime di monopolio) e in favore di Legge. Anzi, per definizione (la nostra definizione) i veri discorsi di odio li possono fare solo i fascisti; quando li facciamo noi, contro i fascisti, sembrano discorsi di odio, ma in realtà non lo sono, dato che noi siamo solo amore.

Devo commentare, o adesso è tutto chiaro?

Il bavaglio si fa sempre più stretto.

P.s.

In questa Legge, che non ho nominato e non nominerò, ad un certo punto si legge quanto segue:

“… il fenomeno denunciato è purtroppo in crescita in tutte le società più avanzate. La comunità internazionale da anni sta cercando delle strategie di contenimento e di contrasto…”.

Fossimo in classe, darei questo breve come compito. Due righe, un capolavoro di manipolazione; tuttavia, possibile solo con chi non è aduso all’analisi.

Suvvia, un piccolo sforzo. Se in capo a due giorni non troverò commenti, non rimaneteci male, ma darò una tirata di orecchi. Un aiutino: la frase è di una illogicità colossale, se non sembra è perché loro sono furbi e chi legge dormicchia. Un aiutino bis:

1°, cosa sarebbe, chi sarebbero i rappresentanti di, questa comunità internazionale, che,

2° stando al testo, sta cercando strategie di contenimento e di contrasto contro le società più avanzate ove il fenomeno denunciato è purtroppo in crescita. Ecco, questo secondo soggetto “le società più avanzate”, esattamente quali sarebbero, da chi sono costituite? Scusate, ma la comunità internazionale è cosa altra (in questo caso opposta) a tutte le società più avanzate??? E se così, perché, a che titolo, con quali mezzi, con quale mandato, questa comunità internazionale (fatta da chi? chi? chi?) cerca strategie di contenimento verso un fenomeno in crescita in intere società?

Ma la cosa, deliberatamente, più fumosa è questa comunità internazionale. In realtà, di fumoso non c’è nulla. Son sempre loro, seminatori di zizzania, e servi del mentitore (fin dall’inizio).

Dai, adesso è un aiutone! Visto come manipolano questi …!

Resto in attesa.  

 

 

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Hai detto già tutto mi pare.

14 ore fa, Satori ha scritto:

Eppure, oggi sono stanco e sfiduciato, mi pare di girare a vuoto.

Anche io mi ritrovo spesso a leggere i link che ci suggerisci, e fermarmi prima della fine dell'articolo.. tanto so già come finiscono. Mi prendo di nervi e dunque non riesco a terminare la lettura.

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  • 2 weeks later...

http://twitter.com/pdnetwork/status/1193101358171348997

 

Questa è davvero ultra.iper.mega.galattica. Gli umani vivono la menzogna come fatto mistico, vi si sono dedicati e vi dedicano con un ardore che ha a che fare con la sfera del culto. Sono bugiardi a tal punto, che preferirebbero perderci nel mentire, che ottenere un vantaggio nel dire il vero. 

Se non li si conoscesse e non fosse scritto nero su bianco, non ci si potrebbe credere.

Guardate qua:

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